Odio Inter Empoli, una partita che più volte ha lasciato un segno nel capitolo personale dei "Traumi Legati all'F.C. Internazionale" di ciascuno di noi, e non necessariamente a causa di sconfitte.
La mia personalissima lista inizia con un Inter Empoli del 18 gennaio 2004, 0-1 con gol di Rocchi nel recupero. Probabilmente molti erano piccoli, altri se la sono dimenticata in quanto una delle molte beffe che abbiamo subìto negli anni. Per quanto mi riguarda, il trauma deriva dal fatto che ERA PROPRIO NEL GIORNO DEL MIO COMPLEANNO: inutile dire che mi è rimasta indigesta la torta e mi ha rovinato la giornata. Bel regalo Inter, grazie.
Stupido Sexy Tommasino
Nel mezzo ci sono state vari altre gare (in)DIMENTICABILI, come quella dello straordinario gol da centrocampo di Materazzi nel 2005: gesto tecnico eguagliato e superato solo dal grandissimo Kondogbia in una calda estate cinese. Oppure un altro compleanno rovinato con l'orrendo 0-0 del Gennaio 2014, condito da i primi screzi Mancini-Sarri.
Ma tornando ai traumi, il più recente Inter Empoli di Coppa Italia stava per prendersi un posto d'onore nella lista dei miei compleanni rovinati (ok, era il giorno dopo ma comunque conta), se non fosse stato per il gol del secolo del giocatore più importante della storia recente dell'Inter. Panini leva il vecchio logo, da ora in poi solo SFORBICIATA DI RANOCCHIA.
Ma di cosa stiamo parlando...
Dopo questi antipasti di traumi, eccoci arrivati alla portata principale che ha il peso emotivo di una casœula preparata friggendo ulteriormente verze, carote e i pezzi di carne: Inter Empoli del 26 maggio 2019. Quel giorno sì che ero presente allo stadio con i miei compagni di (DIS)avventure neroazzurre. Senza andare troppo nei dettagli: solite 50 occasioni non realizzate, rigore sbagliato da un giocatore indegno del quale mi sfugge il nome, l'ingresso di Dalbert in stile Santoni di Inter Giuve+Orsato, i miracoli di Handanovic.
MA SOPRATTUTTO, la traversa di D'Ambrosio. Qui si che ho un aneddoto: quel pallone galleggiante in aria ha fatto piombare tutto lo stadio in un silenzio di tomba praticamente istantaneo tale da far percepire ad alcuni il suono dell'impatto con la traversa. In preda della trance agonistica, mi alzo in piedi sul seggiolino e con le braccia aperte urlo "È SANTO!!". Subito dopo, la botta di tensione e adrenalina mi fa venire dei capogiri tali che per ritornare seduto mi è sembrato di compiere uno sforzo titanico.
Notare le facce del pubblico
Venendo al presente, purtroppo è impossibile non notare alcune analogie che ci riportano indietro a quella partita: ci stavamo giocando l'obiettivo stagionale, i diretti avversari erano proprio i cugini ed eravamo in una situazione di punto a punto con l'obbligo di vincere. Tuttavia, almeno in quell'occasione avevamo (o meglio, avremmo dovuto avere) il vantaggio psicologico di chi sta davanti: ci "bastava" fare il nostro dovere per mettere al sicuro la qualificazione in Champions. Quest'anno è tutto diverso: sono cambiati gli obiettivi, le prospettive e i ruoli delle protagoniste, ma ciò non toglie che ci siano tutti gli elementi per un altro scontro THRILLER tra Inter ed Empoli.
Odio Inter Empoli, una partita che più volte ha lasciato un segno nel capitolo personale dei "Traumi Legati all'F.C. Internazionale" di ciascuno di noi, e non necessariamente a causa di sconfitte.
La mia personalissima lista inizia con un Inter Empoli del 18 gennaio 2004, 0-1 con gol di Rocchi nel recupero. Probabilmente molti erano piccoli, altri se la sono dimenticata in quanto una delle molte beffe che abbiamo subìto negli anni. Per quanto mi riguarda, il trauma deriva dal fatto che ERA PROPRIO NEL GIORNO DEL MIO COMPLEANNO: inutile dire che mi è rimasta indigesta la torta e mi ha rovinato la giornata. Bel regalo Inter, grazie.
Stupido Sexy Tommasino
Nel mezzo ci sono state vari altre gare (in)DIMENTICABILI, come quella dello straordinario gol da centrocampo di Materazzi nel 2005: gesto tecnico eguagliato e superato solo dal grandissimo Kondogbia in una calda estate cinese. Oppure un altro compleanno rovinato con l'orrendo 0-0 del Gennaio 2014, condito da i primi screzi Mancini-Sarri.
Ma tornando ai traumi, il più recente Inter Empoli di Coppa Italia stava per prendersi un posto d'onore nella lista dei miei compleanni rovinati (ok, era il giorno dopo ma comunque conta), se non fosse stato per il gol del secolo del giocatore più importante della storia recente dell'Inter. Panini leva il vecchio logo, da ora in poi solo SFORBICIATA DI RANOCCHIA.
Ma di cosa stiamo parlando...
Dopo questi antipasti di traumi, eccoci arrivati alla portata principale che ha il peso emotivo di una casœula preparata friggendo ulteriormente verze, carote e i pezzi di carne: Inter Empoli del 26 maggio 2019. Quel giorno sì che ero presente allo stadio con i miei compagni di (DIS)avventure neroazzurre. Senza andare troppo nei dettagli: solite 50 occasioni non realizzate, rigore sbagliato da un giocatore indegno del quale mi sfugge il nome, l'ingresso di Dalbert in stile Santoni di Inter Giuve+Orsato, i miracoli di Handanovic.
MA SOPRATTUTTO, la traversa di D'Ambrosio. Qui si che ho un aneddoto: quel pallone galleggiante in aria ha fatto piombare tutto lo stadio in un silenzio di tomba praticamente istantaneo tale da far percepire ad alcuni il suono dell'impatto con la traversa. In preda della trance agonistica, mi alzo in piedi sul seggiolino e con le braccia aperte urlo "È SANTO!!". Subito dopo, la botta di tensione e adrenalina mi fa venire dei capogiri tali che per ritornare seduto mi è sembrato di compiere uno sforzo titanico.
Notare le facce del pubblico
Venendo al presente, purtroppo è impossibile non notare alcune analogie che ci riportano indietro a quella partita: ci stavamo giocando l'obiettivo stagionale, i diretti avversari erano proprio i cugini ed eravamo in una situazione di punto a punto con l'obbligo di vincere. Tuttavia, almeno in quell'occasione avevamo (o meglio, avremmo dovuto avere) il vantaggio psicologico di chi sta davanti: ci "bastava" fare il nostro dovere per mettere al sicuro la qualificazione in Champions. Quest'anno è tutto diverso: sono cambiati gli obiettivi, le prospettive e i ruoli delle protagoniste, ma ciò non toglie che ci siano tutti gli elementi per un altro scontro THRILLER tra Inter ed Empoli.
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