Non fate la faccia di Brozo in copertina, lo sappiamo tutti che conoscete l’irreprensibile Viktoria Plzeň solo per sentito dire e siete curiosi di conoscere qualcosa in più riguardo ai nostri avversari. Quindi, dopo essere andati su Google per capire come si scrive il nome e scoprire qualche succosa curiosità su di loro, abbiamo scovato cose che voi umani è meglio che non sappiate. Non siete pronti.
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Come dite? Volete saperle lo stesso?
Bene, firmate il modulo in allegato in cui ci sollevate da ogni responsabilità per eventuali malori o ipertensioni e iniziate pure a leggere: Ranocchiate è qui per servire ed è pronta a farvi entrare nel magico mondo della Cenerentola del girone C, basta che siate tutti consci del fatto che citare Cenerentola a pochi giorni dall’annuncio del nuovo live-action Disney della Sirenetta potrebbe far scaturire gelosie strane tra principesse che a farne le spese per una decina di partite è un attimo.
Vedete come è malata la mente di un interista, basta un piccolo cambiamento nel fragile ordine dell’universo e giù subito ad immaginare le peggiori sciagure. Ti pare che se fanno cagnara la Sirenetta e Cenerentola siamo noi ad andarci di mezzo? Evidentemente sì, perché le sciagure ci capitano eccome.
Pronte dunque le 3 curiosità che non vedevate l’ora di sapere, forse:
1 – Partenza col botto. Esatto, tipo la Salernitana domenica sera. Ops, forse questo è un riferimento che brucia ancora sulle delicate pellicine bianche e nere.
Vabe, ormai è andata, l’ho detto, aria. Torniamo a noi: la qualificazione del Viktoria Plzeň a questa edizione della Champions è avvenuta con l’eliminazione, nell’ordine, di: Helsinki (non quello della Casa di Carta con la barba, una squadra finlandese con il secondo nome impronunciabile che ci eliminerà tra qualche anno), Sheriff Tiraspol (loro, quei disgraziati dell’anno scorso che hanno vinto col Real facendoci prendere le strizzette nel sedere e che ci hanno fatto inventare il coccodrillo volante su un tiro del coccodrillo)
e Qarabag. Sì, il Qarabag, quello che abbiamo affrontato nel lontano 2014 in Europa League, la coppa che andremo a disputare da gennaio in poi, se tutto va bene. Quello che ci ha costretto sullo 0 – 0 all’andata e che ha scomodato l’Ineluttabile per farci vincere al ritorno. Altri tempi.
2 – Cito dal web: “Tranne la parentesi degli ultimi anni, in cui la squadra è riuscita a mettersi in luce sia in patria che in Europa, il Viktoria Plzeň è considerata come una formazione di secondo piano.”
Bene.
Girone di ferro, ma di ferro che pare mezzo arrugginito, #crisiinter nell’aria, Handa nell’ultima partita ha deciso di andare controcorrente e parare qualche tiro e noi andiamo ad affrontare una squadra di secondo piano? Ma che siamo partiti a fare per la Boemia? Perché Simone vuoi umiliarti ancora? Non vedi che la tua posizione è già in bilico? Vuoi ancora peggiorarla? Perché Simo? Perché? Non sono bastate le scoppole dei tedeschi di mercoledì sera?
3 - La terza curiosità deve essermi rimasta in qualche scatolone del trasloco. Perdonatemi, mi sono sposato la settimana scorsa e devo ancora disfare 3/4 della roba, mi sento un po’ Amauri in quella vecchia pubblicità della TV.
Ho pure seguito a singhiozzo le partite, compreso il derby, tra una portata e l’altra (che non ho assaggiato) del mio ricevimento di nozze. Nella tempesta però, l’unica cosa da fare è prendersi per mano come ha fatto Cialda Croccante con Lauti qualche partita fa
e guardare con speranza verso la fine del momento buio.
Sperando che lo sguardo non sia quello di Lukaku geloso di Cialda Croccante e Lauti.
Anche nelle difficoltà, ragazzi miei, prendetevi per mano e tifate con tutto il fiato che avete in corpo, non è il momento di puntare il dito. Amatela sempre, forza Inter.