ROMA - GENOA: la Serie A riprende dopo la sosta con un interessantissimo Roma - Genoa.
Che è un po' come tornare a casa dopo 10 ore consecutive di lavoro e ritrovarsi per cena la Polenta avanzata dalla sera prima: se non c'è altro di pronto e non c'hai voglia di cucinare, meglio di ostriche e champagne.
In un tripudio di QUASIIIII, chicazz'è quello e Mourinho #RITORN, la partita rispetta le aspettative concludendosi con uno 0-0 che sa di 90 minuti rubati che avrei potuto buttare in qualcosa di più emozionante, coinvolgente ed utile: che so, imparare una nuova lingua.
Oppure imparare finalmente a stirare.
O che so, anche imparare veri termini marinareschi piuttosto che continuare a pensare che "cazzare la randa" significhi davvero qualcosa.
No, Roma - Genoa di Sabato alle 15. Giusto così.
Che poi la Roma aveva anche segnato, ma l'arbitro ha deciso di annullare per eccesso di emozioni.
Man of the match: Niccolò Zaniolo che segna, si toglie la maglia, prende un giallo, si vede annullare il gol, viene posseduto da Er Mutanda, si fa espellere e in tutto ciò ne esce quasi da martire. INSEGNAMI.
DALLE 18 ALLE 20 NON CI SONO STATE PARTITE.
E se c'erano guardavo le repliche di Don Matteo.
FIORENTINA - LAZIO: Meglio Piatek o Cabral?
Meglio Sottil o Saponara?
Ikonè o Callejon?
Meglio Immobile e quel #pigl di un Milinkovic.
Easy.
Man of the match: Biraghi. Deluso dalla sconfitta, si fa un autogol perché o si perde con 0-3 tondo o nulla.
Vae Victis.
ATALANTA - CAGLIARI: Quel marpione del Gasp se ne inventa un'altra delle sue.
3-5-2? Naaa.
3-4-3? BANALE.
3-4-1-2? Sorpassato.
Dopo averci fatto due Gresko così sulla validità della difesa a 3, ecco il 4-2-3-1 con Malinovskyi ormai in preda alle crisi d'identità (DATE UN RUOLO A QUEST'UOMO) e Toloi escluso solo per riaffermare il suo Fantacalcistico clima del terrore.
A dimostrazione del fatto che nel calcio l'unica cosa certa sono le schedine strappate a fine giornata, ecco che il Cagliari di Mazzarri sbanca il Gewiss con una doppietta di Gaston Pereiro: un mattatore talmente imprevedibile da non poter essere nemmeno definito #MITT.
Man of the match: Walterone tutto cuore.
Batte Gasp, riesce a vincere una partita senza attaccanti con assist di DALB.
Ebbro per la gioia, dà il meglio di sé a fine partita immaginando il nuovo Roberto Carlos trequartista o mezz'ala.
Nemmeno noi avremmo mai osato tanto.
BOLOGNA - EMPOLI: C'è una legge non scritta che afferma che, quando due squadre di metà classifica piene zeppe di #pigl e #ripigl si affrontano, l'esplosione generata da cotanta potenza collassa o in un 4-4 con gol in rovesciata e di scorpione da ambo le parti, o si chiude tutto in uno scialbo 0-0.
Considerato che ad inizio partita la domanda più gettonata è stata "che tipo di nonno sei?", tutto diventa più chiaro.
Man of the match: l'arbitro che ha fischiato la fine.
SAMPDORIA - SASSUOLO: Al mondo esistono due tipi di allenatori.
Quelli banali, che arrivano e scelgono il modulo in base ai giocatori che si ritrovano in squadra e ai ruoli interpretati meglio in carriera e I MAESTRI.
Se poi IL Maestro in questione si chiama Marco Giampaolo, allora la domanda è solo una: in che ruolo ti vedresti meglio in un 4-3-1-2?
Per maggiori informazioni chiedere a Candrew, che dopo più di 15 anni di militanza da ala destra, si ritrova magicamente mezz'ala.
E Sensi?
Basta con queste malattie di nuova generazione, mettiamolo in campo per 90 minuti e vedrai come passa tutto (tranne il mio costante terrore ogni qual volta qualcuno lo toccava, ndr).
E il bello è che, alla fine, ha ragione lui.
ILLUMINIMI, O DIVINO.
Man of the match: Supryaga che entra al 36º ed esce al 59º, simbolo del "prendi una gioia, posala. Non è tua."
VENEZIA - NAPOLI: dice il saggio "Noi il concetto di squadra lo si deve interpretare in maniera più ampia, perché non si crea un meccanismo funzionante se si pensa solo egoisticamente alla titolarità".
Pardon, ho confuso i saggi.
Ehm ehm…
Dice il saggio: "Se perdi il derby da cretino, non ti aspettare dal Venezia l'aiutino".
Si, conosco saggi parecchi informati lo ammetto.
Man of the match: Petagna capace di segnare al 100º minuto senza essere ai supplementari.
Perché consolidare la vittoria si, ma senza dimenticare di soffrire malamente per 99 minuti.
UDINESE - TORINO: Se avete guardato questa partita per intero, mi dispiace per voi.
Per coloro che non hanno avuto il dispiacere, immaginate un pincher ed un chihuahua che mettono in mostra tutta la loro pericolosità ringhiandosi e abbaiandosi a vicenda, per poi concentrare tutti gli avvenimenti della partita nei 7 minuti di recupero: secondo giallo ed espulsione per l'irreprensibile Mandragora, Molina la mette su punizione e Milinkovic che mette in mostra tutto il suo potenziale decidendo di non giocare il recupero perché UFF TROPPI SBATTI VOGLIO ANDARE AL TORNEO DI FRECCETTE DI BROZOOOO VI SBRIGATEEEEEE???
Man of the match: gli eroi che hanno acceso la tv nel recupero.
JUVE - VERONA: Nella partita più attesa della domenica, Allegri lancia subito Vlahovic e Zakaria in campo confermando però la sua vena da sperimentatore schierando: Morata a sinistra, Danilo e De Sciglio a piacere sulle fasce e il più incredibile di tutti, Rabiot in campo.
Quell'iradiddio di un Brate ci mette 13 minuti a metterla dentro di pallonetto: comincio a pensare che il Mattarella bis sia stata prima di tutto una sua scelta, altrimenti si sarebbe imposto pure lì.
Tanto per completare la perfetta settimana marrone interista, segna anche l'altro nuovo arrivato Zakaria.
Che bello.
Una settimana di giornali che inneggiano a Milan e Juve e chiamano con prepotenza la #crisinter.
SALERNITANA - SPEZIA: La classica partita che, salvo che tu sia di Salerno o La Spezia, non guardi.
Perchè ok amare questo sport, esserne appassionato o non avere di meglio da fare, ma ficcare una sfida salvezza di Lunedì sera è veramente un attentato alle volontà più forti.
E FATE MALE. Perché in questa partita è successo di tutto.
4 gol su calcio da fermo, 2 su punizione realizzati da quel #piglalfanta di un Simone Verdi e 2 su rigore da Manaj (#ripigl) e Verde (per cui non nutro particolare attrazione, ma già che ci siamo #pigl anche lui, non voglio farlo sentire escluso) tutti NEL PRIMO TEMPO.
In più considerate che in partite del genere pascolano diversi mittini su cui un domani potremmo ritrovarci a riporre le nostre speranze, dettaglio da non sottovalutare.
Man of the match: Colui che ha suddiviso le partite in questa maniera. LUI SAPEVA.