C’era una volta… – Un re! – diranno subito le mie care Sestre e i miei cari Brati. No, ragazzi, avete sbagliato. C’era una volta una squadra invincibile. Chiaramente non siamo noi, anche se siamo gli unici ad aver sconfitto per ben due volte consecutive lo Sheriff Tiraspol in Champions League, con lo stesso risultato, con lo stesso Man of the Match e pure con uno che fa il coccodrillo per permettere ad un altro coccodrillo di segnare.
Dicevamo, una squadra invincibile, anche se non imbottita di campioni come il Real delle tre Champions consecutive o quello dei Galacticos, per intenderci, ma piena di gregari sottovalutati, che, orgogliosi e forse anche un po’ ignari della loro caratteristica più importante (quella cosa che comincia per C e finisce per ULO, ndr), riuscivano a superare ogni difficoltà.
Inutile negarlo, questo è il loro anno: mentre noi ci dibattevamo tra i piccioni di Marassi e le paludi pontine tentando di capire perché se si attacca con tutti gli uomini senza metterne neanche uno a difendere si prende gol, loro scavavano un solco di 7 punti destinati a diventare 10 verso le 22:30 di questa sera. Lo so, è un duro destino da accettare, ma ho pronti per voi alcuni confronti che confermeranno la loro indubbia superiorità:
Il giocatore più pagato in rosa:
I giocatori forti ti fanno vincere le partite, ma, ahimè, vanno pagati: faremo ora un rapido confronto, dal quale escludiamo per ovvi motivi CE24 melio melio del nostro cuor a cui mandiamo un cuoricino e al quale diciamo il nostro “ci manchi” quotidiano.
In prima posizione troviamo da un lato un personaggio famoso per la sua umiltà, che si paragona talvolta a Benjamin Button talvolta ad una botte di Barolo, dall’altra invece un boomer che manda messaggi in codice pubblicando foto di Lamborghini impolverate e va agli allenamenti con le mani dietro la schiena proprio come un osservatore incallito di cantieri.
Scendendo alla seconda posizione, troviamo da un lato un difensore centrale famoso per essere più forte di Skriniar e dall’altra uno che si fa chiamare “il re” e compra pandini vecchio modello per andare agli allenamenti. Pure a questo toglietegli internet altrimenti fa il repost di tutti i meme dei nostri centrocampisti.
Ok, facciamo basta che già ci hanno surclassato.
2. Il faro del centrocampo
“Le partite si vincono a centrocampo” è uno dei luoghi comuni più famosi per chiunque abbia mai avuto a che fare con una sfera che rotolasse in un prato d’erba. Il confronto, anche in questo caso, è impietoso: mentre al nostro piacciono i coccodrilli e le parrucche, e nelle interviste getta pericolose ombre sul suo futuro in nerazzurro (a proposito, non fate gli scemi, #RINNOV subito alle condizioni che dice lui), il loro in estate ha rifiutato di tornare a giocare in Serie B con il Brescia pur di continuare a giocare nel Milan ed esordire in Champions. Pensate che attaccamento.
3. Politiche societarie. Rinnovare i contratti con adeguamento dello stipendio è una politica societaria sbagliata: si deve portare tutti a scadenza e mandarli via a parametro zero per andare in giro con la schiena dritta, caproni! Ehi turchino mio bello non dirmi che ti è venuta voglia di farli ricredere eh?
Che belli che siete pippiniiiiiiiii
4. Esterni di difesa. No, non riuscirete a farmi piangere rievocando i grandi esterni del passato
Dybala che imita Platini? PPPPFFFFFFF
Fermi, vi prego, no, non continuate.
AAAAAAAAAAAAAAAAAA
Purtroppo, continueremo a vivere di ricordi: quest’anno a detta di tutti il panterone moscione 2.0 non raggiungerà mai il livello di Marrakech Express. Vi ricordo però che sono disponibili gli ultimi posti sul carro dei sostenitori di Fifino organizzato da Ranocchiate prima che diventi un crack, poi non accetteremo più nessuno, non lamentatevi se sarete costretti a guardarci da terra con invidia.
5. Comunicazione. Ahimè, l’andazzo si vede anche dalle piccole cose: il sintomo più evidente che questo è proprio il loro anno, che vinceranno il derby e che porteranno a casa quella cosa che si vince l’ultima giornata è che in questa settimana hanno ridimensionato il tono delle dichiarazioni trionfalistiche prima di giocare le partite. Purtroppo, hanno imparato e ci hanno superati anche in questo, non ci resta che accettare in silenzio il nostro destino e scivolare ancora più in silenzio a -10. Baci baci.
C’era una volta… – Un re! – diranno subito le mie care Sestre e i miei cari Brati. No, ragazzi, avete sbagliato. C’era una volta una squadra invincibile. Chiaramente non siamo noi, anche se siamo gli unici ad aver sconfitto per ben due volte consecutive lo Sheriff Tiraspol in Champions League, con lo stesso risultato, con lo stesso Man of the Match e pure con uno che fa il coccodrillo per permettere ad un altro coccodrillo di segnare.
Dicevamo, una squadra invincibile, anche se non imbottita di campioni come il Real delle tre Champions consecutive o quello dei Galacticos, per intenderci, ma piena di gregari sottovalutati, che, orgogliosi e forse anche un po’ ignari della loro caratteristica più importante (quella cosa che comincia per C e finisce per ULO, ndr), riuscivano a superare ogni difficoltà.
Inutile negarlo, questo è il loro anno: mentre noi ci dibattevamo tra i piccioni di Marassi e le paludi pontine tentando di capire perché se si attacca con tutti gli uomini senza metterne neanche uno a difendere si prende gol, loro scavavano un solco di 7 punti destinati a diventare 10 verso le 22:30 di questa sera. Lo so, è un duro destino da accettare, ma ho pronti per voi alcuni confronti che confermeranno la loro indubbia superiorità:
Il giocatore più pagato in rosa:
I giocatori forti ti fanno vincere le partite, ma, ahimè, vanno pagati: faremo ora un rapido confronto, dal quale escludiamo per ovvi motivi CE24 melio melio del nostro cuor a cui mandiamo un cuoricino e al quale diciamo il nostro “ci manchi” quotidiano.
In prima posizione troviamo da un lato un personaggio famoso per la sua umiltà, che si paragona talvolta a Benjamin Button talvolta ad una botte di Barolo, dall’altra invece un boomer che manda messaggi in codice pubblicando foto di Lamborghini impolverate e va agli allenamenti con le mani dietro la schiena proprio come un osservatore incallito di cantieri.
Scendendo alla seconda posizione, troviamo da un lato un difensore centrale famoso per essere più forte di Skriniar e dall’altra uno che si fa chiamare “il re” e compra pandini vecchio modello per andare agli allenamenti. Pure a questo toglietegli internet altrimenti fa il repost di tutti i meme dei nostri centrocampisti.
Ok, facciamo basta che già ci hanno surclassato.
2. Il faro del centrocampo
“Le partite si vincono a centrocampo” è uno dei luoghi comuni più famosi per chiunque abbia mai avuto a che fare con una sfera che rotolasse in un prato d’erba. Il confronto, anche in questo caso, è impietoso: mentre al nostro piacciono i coccodrilli e le parrucche, e nelle interviste getta pericolose ombre sul suo futuro in nerazzurro (a proposito, non fate gli scemi, #RINNOV subito alle condizioni che dice lui), il loro in estate ha rifiutato di tornare a giocare in Serie B con il Brescia pur di continuare a giocare nel Milan ed esordire in Champions. Pensate che attaccamento.
3. Politiche societarie. Rinnovare i contratti con adeguamento dello stipendio è una politica societaria sbagliata: si deve portare tutti a scadenza e mandarli via a parametro zero per andare in giro con la schiena dritta, caproni! Ehi turchino mio bello non dirmi che ti è venuta voglia di farli ricredere eh?
Che belli che siete pippiniiiiiiiii
4. Esterni di difesa. No, non riuscirete a farmi piangere rievocando i grandi esterni del passato
Dybala che imita Platini? PPPPFFFFFFF
Fermi, vi prego, no, non continuate.
AAAAAAAAAAAAAAAAAA
Purtroppo, continueremo a vivere di ricordi: quest’anno a detta di tutti il panterone moscione 2.0 non raggiungerà mai il livello di Marrakech Express. Vi ricordo però che sono disponibili gli ultimi posti sul carro dei sostenitori di Fifino organizzato da Ranocchiate prima che diventi un crack, poi non accetteremo più nessuno, non lamentatevi se sarete costretti a guardarci da terra con invidia.
5. Comunicazione. Ahimè, l’andazzo si vede anche dalle piccole cose: il sintomo più evidente che questo è proprio il loro anno, che vinceranno il derby e che porteranno a casa quella cosa che si vince l’ultima giornata è che in questa settimana hanno ridimensionato il tono delle dichiarazioni trionfalistiche prima di giocare le partite. Purtroppo, hanno imparato e ci hanno superati anche in questo, non ci resta che accettare in silenzio il nostro destino e scivolare ancora più in silenzio a -10. Baci baci.
0’ - ma voi, stasera, quante partite guarderete?Guaro in tribuna. Il terzo anello ancora trema dalla paura PRIMO TEMPO: 3' - Partita interrotta per fare allacciare le scarpe a Gila. 16' - Quale modulo bisogna compilare per autorizzare a tirare in porta? 22' - Marotta League dove sei? 33’ - fondamentale fermare il gioco per […]
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GIUSEPPONE 6,5 - Passa praticamente tutto il primo tempo fermo, sotto il diluvio universale: per non annoiarsi, decide di immaginare che fosse uno di quei tipici allenamenti orientali da anime per cui stai sotto una cascata e mantieni alto il livello di concentrazioneA giudicare dalla parata su Che Adams, ha anche funzionato BISTECCK 6 - […]
0’ - Zielinski - Zalewski in mediana e il lunedì mattina lo passiamo dal logopedista PRIMO TEMPO: 8' - Mi ero dimenticato che stessimo giocando e stavo riguardando gli highlights del ritorno col BarçaA quanto pare si sono dimenticati anche Torino ed Inter di stare giocando quindi va bene così 13’ - NON CI CREDOOOOZALEWSKIIIIIII […]
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SAN YANN 10 - Sai, Yann, proprio l'altro giorno discutevo con un amico (sulla cui fede sportiva sorvoleremo) sulla tua bravura: secondo lui per carità, bravo, ma soprattutto aiutato da una ottima difesa davanti.E gli spiegavo che no, non ero d'accordo con lui: sicuramente abbiamo un'ottima difesa, ma te hai sempre dimostrato di essere un […]