22/12/2016

In(ter)conscio, Inter-Lazio: "Dotto', mi sento bene!"

A cura di Patrick Pecora

Lo so, lo so: non si dovrebbe cominciare dal risultato finale, ma sapete cosa? CHISSENE, sono troppo gasato per ieri sera.

3-0 è un risultato che non avrei potuto prevedere nemmeno dopo essermi ubriacato di ottimismo: e poi, che volete, sono anche felice del fatto che non abbiamo mai così annullato Candreva contro di noi... Scherzi a parte, torniamo a noi.

Parliamo di “ansia da prestazione”.

Per descrivere l’ansia da prestazione (così come comunemente viene intesa) in maniera esaustiva, credo basterebbe inserire la foto di Kondogbia sull’enciclopedia: è una sorta di inibizione delle normali qualità fisiche o mentali, causata dall’intrinseca paura di affrontare ciò che ci si pone davanti; goliardicamente parlando, questa espressione può possedere un altro significato.
Ammettiamolo, quanti di noi avvertono la tensione aumentare proporzionalmente al diminuire dei minuti che ci separano dalla partita della beneamata?

Che si tratti della Juventus o del Pescara, se c’è una certezza per quanto riguarda la squadra nerazzurra, è proprio che assolutamente nulla è certo! (se ci autodefiniamo Pazza Inter, alla fine, un motivo ci sarà).
L’ansia avvertita da noi tifosi è quindi in realtà più un’ansia “generalizzata”, visto e considerato che, in momenti del genere, anche scegliere tra carne e pesce potrebbe risultare impossibile.

Cosa ci si può aspettare da una squadra che ha vinto le ultime due partite, con squadre più o meno abbordabili, soffrendo e non meritando appieno i 6 punti guadagnati?
Niente probabilmente, ma tutto al tempo stesso.

Questa partita è stata la partita delle rivincite: abbiamo visto cose che voi umani non potete nemmeno immaginare: D’Ambrosio, ad esempio, ha giocato una partita sontuosa in difesa, concedendosi persino il lusso di offrire un assist al bacio ad Icardi; abbiamo visto Kondogbia intercettare linee di passaggio bloccando palloni manco fosse un giocatore da 30 milioni, Banega deliziare i tifosi con giocate che sembravano non gli appartenessero più, Murillo concentrato da difensore vero ed Icardi rapace d’area di rigore come nei suoi giorni migliori.

Eppure giocavamo contro la Lazio, una delle squadre più in forma e meglio disposte in campo di questo campionato: vien da chiedersi come sia possibile tutto ciò, ma credo che le risposte in realtà siano più a portata di mano di quanto sembri.

Tempo fa leggevo una dichiarazione di un mental coach che, parlando della situazione dell’Inter, asseriva che i problemi della squadra non fossero riguardanti la tattica o le qualità tecniche, ma inerenti alla parte mentale (o psicologica che dir si voglia), dichiarando inoltre di non comprendere perché questo aspetto fosse così tanto “disconosciuto”, mentre milioni e milioni vengono spesi per aumentare il tasso tecnico anno dopo anno.

Questi ragazzi hanno (o avevano) perso la fiducia nei loro mezzi, ecco cosa intendeva.
E mi ritrovavo totalmente d’accordo con lui.
Certo, è troppo presto per gridare alla resurrezione e dare del Messia al buon Pioli, ma se questi sono i segnali a prescindere da come andranno le prossime partite, l’impressione è che si stia lavorando sulla giusta via per la riabilitazione mentale di questa squadra.

Abbiamo giocato da Inter, abbiamo giocato da grande squadra.
Voglio dedicare una nota a margine a Gabriel Barbosa: ieri ha giocato poco più di 5 minuti, ma la “fame” di calcio di questo giocatore è quasi tangibile, considerato che ieri ha effettuato una rabona, un doppio passo, un no look e per poco non ci scappava una televendita con Mastrota; l’impressione è che questo ragazzo abbia tanta voglia di mettersi in mostra e, con un ambiente che ricomincia a credere nelle sue reali potenzialità, ci sarà presto spazio anche per lui.
Per il resto, questa vittoria ci consente di concederci le vacanze natalizie con un motivo in più per sorridere, sperando che la befana ci porti dolci e non carbone nella caratteristica calza.

Oggi, più che mai, è veramente bello poterlo dire: AMALA!

In(ter)conscio, Inter-Lazio: "Dotto', mi sento bene!"

A cura di Patrick Pecora

Lo so, lo so: non si dovrebbe cominciare dal risultato finale, ma sapete cosa? CHISSENE, sono troppo gasato per ieri sera.

3-0 è un risultato che non avrei potuto prevedere nemmeno dopo essermi ubriacato di ottimismo: e poi, che volete, sono anche felice del fatto che non abbiamo mai così annullato Candreva contro di noi... Scherzi a parte, torniamo a noi.

Parliamo di “ansia da prestazione”.

Per descrivere l’ansia da prestazione (così come comunemente viene intesa) in maniera esaustiva, credo basterebbe inserire la foto di Kondogbia sull’enciclopedia: è una sorta di inibizione delle normali qualità fisiche o mentali, causata dall’intrinseca paura di affrontare ciò che ci si pone davanti; goliardicamente parlando, questa espressione può possedere un altro significato.
Ammettiamolo, quanti di noi avvertono la tensione aumentare proporzionalmente al diminuire dei minuti che ci separano dalla partita della beneamata?

Che si tratti della Juventus o del Pescara, se c’è una certezza per quanto riguarda la squadra nerazzurra, è proprio che assolutamente nulla è certo! (se ci autodefiniamo Pazza Inter, alla fine, un motivo ci sarà).
L’ansia avvertita da noi tifosi è quindi in realtà più un’ansia “generalizzata”, visto e considerato che, in momenti del genere, anche scegliere tra carne e pesce potrebbe risultare impossibile.

Cosa ci si può aspettare da una squadra che ha vinto le ultime due partite, con squadre più o meno abbordabili, soffrendo e non meritando appieno i 6 punti guadagnati?
Niente probabilmente, ma tutto al tempo stesso.

Questa partita è stata la partita delle rivincite: abbiamo visto cose che voi umani non potete nemmeno immaginare: D’Ambrosio, ad esempio, ha giocato una partita sontuosa in difesa, concedendosi persino il lusso di offrire un assist al bacio ad Icardi; abbiamo visto Kondogbia intercettare linee di passaggio bloccando palloni manco fosse un giocatore da 30 milioni, Banega deliziare i tifosi con giocate che sembravano non gli appartenessero più, Murillo concentrato da difensore vero ed Icardi rapace d’area di rigore come nei suoi giorni migliori.

Eppure giocavamo contro la Lazio, una delle squadre più in forma e meglio disposte in campo di questo campionato: vien da chiedersi come sia possibile tutto ciò, ma credo che le risposte in realtà siano più a portata di mano di quanto sembri.

Tempo fa leggevo una dichiarazione di un mental coach che, parlando della situazione dell’Inter, asseriva che i problemi della squadra non fossero riguardanti la tattica o le qualità tecniche, ma inerenti alla parte mentale (o psicologica che dir si voglia), dichiarando inoltre di non comprendere perché questo aspetto fosse così tanto “disconosciuto”, mentre milioni e milioni vengono spesi per aumentare il tasso tecnico anno dopo anno.

Questi ragazzi hanno (o avevano) perso la fiducia nei loro mezzi, ecco cosa intendeva.
E mi ritrovavo totalmente d’accordo con lui.
Certo, è troppo presto per gridare alla resurrezione e dare del Messia al buon Pioli, ma se questi sono i segnali a prescindere da come andranno le prossime partite, l’impressione è che si stia lavorando sulla giusta via per la riabilitazione mentale di questa squadra.

Abbiamo giocato da Inter, abbiamo giocato da grande squadra.
Voglio dedicare una nota a margine a Gabriel Barbosa: ieri ha giocato poco più di 5 minuti, ma la “fame” di calcio di questo giocatore è quasi tangibile, considerato che ieri ha effettuato una rabona, un doppio passo, un no look e per poco non ci scappava una televendita con Mastrota; l’impressione è che questo ragazzo abbia tanta voglia di mettersi in mostra e, con un ambiente che ricomincia a credere nelle sue reali potenzialità, ci sarà presto spazio anche per lui.
Per il resto, questa vittoria ci consente di concederci le vacanze natalizie con un motivo in più per sorridere, sperando che la befana ci porti dolci e non carbone nella caratteristica calza.

Oggi, più che mai, è veramente bello poterlo dire: AMALA!

Notizie flash

Ultimi articoli

15/04/2024
Inter - Cagliari, dieci manine postpartita

🖐 Bisogna ammettere che questa Marotta League è affascinante: siamo arrivati alla fine senza capire quali siano le regole. 🖐 Il fatto che io e Barella abbiamo le stesse persone preferite: Nicolò Barella e Andrè Onana ❤️ pic.twitter.com/iEbH1euROD — Alessandro (@90ordnasselA) April 14, 2024 🖐🏻 Lauti avevamo detto che non ti dovevi affezionare porcap 🖐🏻 […]

14/04/2024
Inter - Cagliari nel tempo di un caffè interrotto

Primo tempo 0’ - due cose sono infinite: l’universo e i minuti giocati da Miky, ma riguardo l’universo ho ancora dei dubbi. 1’ - Sono tranquilloStranamente tranquilloIn cosa mi avete trasformato non mi riconosco più 8' - Ciao, Mimì fenomeno Augello 11’ - Bella la clip Signor Zito Luvumbo, però calma eh 12’ - Tikus […]

13/04/2024
Inter - Cagliari; dieci pensieri prepartita

💭 Oh ma come vi permettete di farci giocare di domenica sera? Ormai eravamo affezionati al LunedInter. Non si fa così. 💭 Ace noi ci proviamo pure a crederti, ma se fai così... 💭 Abbiamo capito. Ciao Lauti, è stato bello. 💭 Oh ancora non ce la faccio a non rimanerci male quando lo vedo […]

10/04/2024
Udinese - Inter, dieci trattori post-partita

🚜 -  🎉 | BUS (PARTE 2) 🎶 "... 𝘌 𝘚𝘌 𝘕𝘌 𝘝𝘈𝘈𝘈𝘈𝘈𝘈𝘈𝘈𝘈𝘈𝘈𝘈𝘈𝘈..." 🎶 Canta l'@Inter 🎤 Dirige il Maestro @ddambrosio 🪄#CrotoneInter ⚫️🔵 #FORZAINTER pic.twitter.com/EX6eU4Q4c7 — Inter (@Inter) May 1, 2021 🚜 - Buongiorno a tutti ma a Davide Frattesi da Roma ancora di più 🚜 - Ciò che mi piace di Sanchez è la sua discrezione  🚜 - […]

09/04/2024
Udinese - Inter, il Pagellone quasi inceppato

YANN 6 – Sarà la ruggine di tante partite inoperose, saranno i postumi dell’infortunio o aver dovuto passare la pausa Nazionali con Ricardo Rodrigues, fatto sta che ieri sera Yann era un poco distratto. Se a questo poi aggiungiamo le finte di Fifino in area piccola, capirete che le cose non potevano andare diversamente al […]

08/04/2024
Udinese - Inter nel tempo di un caffè

0’ - Udinese - Inter di lunedì seraCosa potrà mai andare storto? 6' - Basta allargare le braccia per farsi fischiare fallo. MarottaLeague 12' - Tikus mi sa che l'anno prossimo vuole giocarsi il posto con il Tucu 25’ - questa partita è così entusiasmante che mi sa torno a vedere la diretta dell’eclissi 33' […]

linkedin facebook pinterest youtube rss twitter instagram facebook-blank rss-blank linkedin-blank pinterest youtube twitter instagram