09/12/2016

Inter-Sparta Praga raccontata a chi non l'ha vista

Ormai guardare l'Inter non è più solo un atto di amore, ma anche un atto di coraggio. Ecco un nostro resoconto per chi non ha avuto lo stomaco per guardarla:

Sono 14.856 gli spettatori presenti allo stadio Meazza per l'ultima partita dell'Inter in Europa League.

Sottraiamo i tifosi provenienti da Praga e aggiungiamo qualcuno che come me l'ha vista in tv: abbiamo ottenuto il desolante pubblico per una desolante partita.

Inter-Sparta Praga raccontata a chi non l'ha vista 1 Ranocchiate
Accoglienza calorosa allo stadio

Per la formazione, Pioli segue lo stesso ragionamento di quando torna a casa dopo una lunga giornata di lavoro alla Pinetina e trova il frigo vuoto.

Potrebbe ordinare una pizza, ma dopo le tre di venerdì  scorso non ne ha tanta voglia. Allora cerca di presentare qualcosa in tavola con quel che gli è rimasto.

Carrizo in porta, difesa a 3 con Andreolli, Ranocchia e Murillo.

Centrocampo futuristico con Felipe Melo e Ansaldi. Sugli esterni Biabiany e Miangue.

In attacco, spazio a Eder, Palacio e sopratutto al giovanissimo Pinamonti.

Facciamo finta di dimenticare che lo Sparta arrivi già qualificato, e che siano qui solo per fare shopping pre-natalizio.

I nostri si comportano dignitosamente, onorando il match nonostante tutti i limiti di una formazione recuperata per caso. In confronto un calcetto del dopolavoro è sicuramente più organizzato.

Inter-Sparta Praga raccontata a chi non l'ha vista 2 Ranocchiate
300 Spartani

Nel primo tempo rischiamo poco e gestiamo abbastanza il pallone. Eder tenta una punizione fotocopia di quella con l'Atalanta, sbagliando di poco.

La seconda occasione nasce da Pinamonti, che raccoglie un cross con un'elegante giocata e serve Eder da solo davanti al portiere. Ovviamente lui gliela tira addosso, ma per nostra fortuna il buon Koubek non trattiene e l'italo-brasiliano respinge in rete.

Chiudiamo il primo tempo in vantaggio (merce rara di questi tempi) e senza soffrire troppo (merce rarissima di questi tempi).

Il secondo tempo vede l'ingresso di Perisic al posto di Palacio, e anche dei giocatori dello Sparta Praga.

Trovano il pareggio al 53' con Maracek che con un bel colpo di testa trafigge un incolpevole Carrizo.

Al 64' un altro cross ci fa trovare impreparati in area. Andreolli è costretto a concedere un calcio di rigore.

Carrizo dimostra di aver imparato bene da Handa e non si fa superare da Dockal, mantenendo la parità.

La partita procede tranquilla e senza troppi brividi fino al 90', quando Eder torna a farsi vedere in avanti, con un bel tiro all'angolino che sancisce la sua doppietta (tanto bella quanto inutile) e la nostra vittoria (altrettanto bella e altrettanto inutile).

Da Southampton, ci informano che l'Hapoel è riuscito a strappare un 1-1 e pertanto anche la qualificazione.
Rimane l'amaro in bocca per quel secondo tempo buttato in Israele, ma anche la consolazione che il Southampton ha condiviso questa figura di merda con noi. Hello Darkness, My Old Friend.

Cosa vale la pena sottolineare di Inter-Sparta Praga:

- Andreolli è il capitano più degno e interista del dopo Javier. Fa piacere rivederlo in campo.

Inter-Sparta Praga raccontata a chi non l'ha vista 3 Ranocchiate
O capitano! Mio capitano!

- La difesa a 3 è una soluzione interessante. Prendiamo sempre gol, esattamente come prima (3 saltatori liberi contro Murillo sull'1-1) ma la situazione sembra migliore:

Se con la difesa a 2 gli insulti erano rivolti sempre ai due centrali, ora le responsabilità sono spalmate su tre difensori,  creando un concorso di colpa al 33.33333% che fa innalzare il voto medio della prestazione di ognuno.

Miangue forse non sarà perfetto, alterna belle giocate a delle ingenuità, ma preferisco vedere un giovane che corre e lotta ai soliti noti senza speranza.

- Biabiany...no, lui non lo abbiamo visto neanche noi che abbiamo guardato la partita.

Pinamonti ha esordito davvero bene. Gli auguro con tutto il cuore di non fare la fine dei vari Longo, Livaja, Puscas e Bonazzoli, ma in questo debutto ci ha mostrato chiaramente che è un attaccante di enorme talento. Altra concorrenza per Gabigol.

I seggiolini di San Siro sono molto allegri e colorati. Verde, arancio, rosso, blu..speriamo solo che alla prossima non li sradichino per la rabbia.

Inter-Sparta Praga raccontata a chi non l'ha vista

Ormai guardare l'Inter non è più solo un atto di amore, ma anche un atto di coraggio. Ecco un nostro resoconto per chi non ha avuto lo stomaco per guardarla:

Sono 14.856 gli spettatori presenti allo stadio Meazza per l'ultima partita dell'Inter in Europa League.

Sottraiamo i tifosi provenienti da Praga e aggiungiamo qualcuno che come me l'ha vista in tv: abbiamo ottenuto il desolante pubblico per una desolante partita.

Inter-Sparta Praga raccontata a chi non l'ha vista 4 Ranocchiate
Accoglienza calorosa allo stadio

Per la formazione, Pioli segue lo stesso ragionamento di quando torna a casa dopo una lunga giornata di lavoro alla Pinetina e trova il frigo vuoto.

Potrebbe ordinare una pizza, ma dopo le tre di venerdì  scorso non ne ha tanta voglia. Allora cerca di presentare qualcosa in tavola con quel che gli è rimasto.

Carrizo in porta, difesa a 3 con Andreolli, Ranocchia e Murillo.

Centrocampo futuristico con Felipe Melo e Ansaldi. Sugli esterni Biabiany e Miangue.

In attacco, spazio a Eder, Palacio e sopratutto al giovanissimo Pinamonti.

Facciamo finta di dimenticare che lo Sparta arrivi già qualificato, e che siano qui solo per fare shopping pre-natalizio.

I nostri si comportano dignitosamente, onorando il match nonostante tutti i limiti di una formazione recuperata per caso. In confronto un calcetto del dopolavoro è sicuramente più organizzato.

Inter-Sparta Praga raccontata a chi non l'ha vista 5 Ranocchiate
300 Spartani

Nel primo tempo rischiamo poco e gestiamo abbastanza il pallone. Eder tenta una punizione fotocopia di quella con l'Atalanta, sbagliando di poco.

La seconda occasione nasce da Pinamonti, che raccoglie un cross con un'elegante giocata e serve Eder da solo davanti al portiere. Ovviamente lui gliela tira addosso, ma per nostra fortuna il buon Koubek non trattiene e l'italo-brasiliano respinge in rete.

Chiudiamo il primo tempo in vantaggio (merce rara di questi tempi) e senza soffrire troppo (merce rarissima di questi tempi).

Il secondo tempo vede l'ingresso di Perisic al posto di Palacio, e anche dei giocatori dello Sparta Praga.

Trovano il pareggio al 53' con Maracek che con un bel colpo di testa trafigge un incolpevole Carrizo.

Al 64' un altro cross ci fa trovare impreparati in area. Andreolli è costretto a concedere un calcio di rigore.

Carrizo dimostra di aver imparato bene da Handa e non si fa superare da Dockal, mantenendo la parità.

La partita procede tranquilla e senza troppi brividi fino al 90', quando Eder torna a farsi vedere in avanti, con un bel tiro all'angolino che sancisce la sua doppietta (tanto bella quanto inutile) e la nostra vittoria (altrettanto bella e altrettanto inutile).

Da Southampton, ci informano che l'Hapoel è riuscito a strappare un 1-1 e pertanto anche la qualificazione.
Rimane l'amaro in bocca per quel secondo tempo buttato in Israele, ma anche la consolazione che il Southampton ha condiviso questa figura di merda con noi. Hello Darkness, My Old Friend.

Cosa vale la pena sottolineare di Inter-Sparta Praga:

- Andreolli è il capitano più degno e interista del dopo Javier. Fa piacere rivederlo in campo.

Inter-Sparta Praga raccontata a chi non l'ha vista 6 Ranocchiate
O capitano! Mio capitano!

- La difesa a 3 è una soluzione interessante. Prendiamo sempre gol, esattamente come prima (3 saltatori liberi contro Murillo sull'1-1) ma la situazione sembra migliore:

Se con la difesa a 2 gli insulti erano rivolti sempre ai due centrali, ora le responsabilità sono spalmate su tre difensori,  creando un concorso di colpa al 33.33333% che fa innalzare il voto medio della prestazione di ognuno.

Miangue forse non sarà perfetto, alterna belle giocate a delle ingenuità, ma preferisco vedere un giovane che corre e lotta ai soliti noti senza speranza.

- Biabiany...no, lui non lo abbiamo visto neanche noi che abbiamo guardato la partita.

Pinamonti ha esordito davvero bene. Gli auguro con tutto il cuore di non fare la fine dei vari Longo, Livaja, Puscas e Bonazzoli, ma in questo debutto ci ha mostrato chiaramente che è un attaccante di enorme talento. Altra concorrenza per Gabigol.

I seggiolini di San Siro sono molto allegri e colorati. Verde, arancio, rosso, blu..speriamo solo che alla prossima non li sradichino per la rabbia.

Notizie flash

Ultimi articoli

14/12/2025
Genoa - Inter nel tempo di un caffè

PRIMO TEMPO: 5' - CHE STA SUCCEDENDO?BISSECK NON DA CALCIO D'ANGOLO?!MA DAVVERO FATE?! 10' - Che assist Lauti 16' - Non solo i corner, pure le punizioni corteDobbiamo aver commesso qualche peccato capitale per meritarci questa merda 21' - 10 veli e quasi gol!Mi state togliendo ogni certezza minuto dopo minuto 23' - Alla doppietta […]

10/12/2025
Inter – Liverpool, il pagellone che non sa pareggiare

SOMMER 6 – Non so cosa abbia fatto Yann, o cosa gli abbia tolto Kolarov (preferisco non saperlo), fatto sta che Sommerino riacquisisce la capacità di uscire dalla porta, ferma le azioni avversarie e para spavaldo come se fosse Onana (RIPIGL#). Purtroppo è inutile ai fini del risultato finale, perchè il signor Zwayer passerà il […]

09/12/2025
Inter - Liverpool nel tempo di un caffè

0' -Akanji: Mister non sto beneChivu: Kolarov vai col suppostone!Akanji: sto benissimo PRIMO TEMPO: 3' -SOMMER È USCITOSQUILLINO LE TROMBE 10' - CALHANOGLU È USCITO 😭😭😭😭 11' - Vai Piotr scelgo te! 13' - Dai l'ha solo sfiorato 18' - mica male sta Salernitana(Lo so che è il Liverpool, ma sto cercando di convincere Lauti) […]

07/12/2025
Inter-Como, il pagellone transilvano-catalano

SOMMER 7: Si dice che nel Quartier Generale Comasco l'abbiano preparata così: "allora, muchachos, l'Inter è una squadra fortissima ma il loro portiere ha gli stessi riflessi di un babbo natale di plastica appeso a un balcone, con tanto di scaletta incorporata. Voi tirate in porta e qualcosa succederà!"Ed è così che i terribili monelli […]

06/12/2025
Inter - Como nel tempo di un caffè

0’ - temete più la partita di oggi oppure il Liverpool? E perché proprio l’incredibile corazzata chiamata Como? PRIMO TEMPO: 2’ - 2 minuti, 2 grandi occasioni, 0 gol. Possiamo cambiare copione, amici dell’Inter?Aspetta ma ho un dejavuHo già scritto recentemente questa cosaIn una partita di Champion molto molto recente...Naaa, mi starò sbagliando 3' - […]

04/12/2025
Inter – Venezia, il pagellone che non teme la goleada

PEPO 7  – Vorrei chiarire subito che si tratta di un voto di bentornato per Giuseppi. Ritengo giusto, anzi doveroso metterlo a proprio agio dopo tutto quello che gli è capitato. Per esempio, Sommer ha fatto di tutto tra ottobre e novembre per farcelo rimpiangere. La prossima volta anche meno, Yann, ma capisco che quando […]

linkedin facebook pinterest youtube rss twitter instagram facebook-blank rss-blank linkedin-blank pinterest youtube twitter instagram