La ripresa dopo le feste di Natale è sempre un passo cruciale per ogni squadra di terza categoria che si rispetti. Il mister, se è uno puntiglioso, fissa l’allenamento coraggiosamente al 28 e al 29 dicembre, appuntamento al quale si presenteranno in circa 6 o 7.
“Mister sono in settimana bianca, mi spiace” questo il messaggio più comune che gira per la chat, con tanto di risposta piccata alla lettura: “Settimana bianca… predica povertà h 24 e poi settimana bianca... Ti mando la finanza guarda uno di sti giorni…” Conte non è proprio contento.
Intanto sul campo ghiacciato i coraggiosi presenti trotterellano per il riscaldamento. “Oh Lauti ti vedo triste che succede?” Darmian si interessa del compagno. “Oh Matteo, creo che es un momento dificil, facio pochi gol y yo voglio ganar y segnar”. Darmian ci pensa, poi prende coraggio e gli risponde: “Domenica mattina, prima della partita vieni a Messa, vedrai che ricevi la grazia e ti sblocchi”. Lauti lo guarda stranito, Padelli arrivato nei paraggi conferma la tesi: “Si si l’ho sentito anche io, sono andato l’anno scorso prima del derby a dire una preghierina per giocare e Handanovic si è subito infortun…” “Cosa cazzo hai fatto tu??” si sente urlare da lontano. “Niente niente Samir, parlavamo di Fantacalcio”.
Arriva il giorno della partita, Conte come al solito non è tranquillo. Negli spogliatoi urla: “La penultima in classifica, se perdiamo vi faccio correre fino all’anno prossimo. E tu Arturo che hai? Non avrai mica mangiato il pandoro scaduto che vi hanno dato come premio di Natale?”. Vidal si guarda intorno, cerca il volto amico di Sanchez. “Eh mister, capodanno cileno…”
Comincia il match, Vidal è in debito di ossigeno, due passi e la milza sembra urlargli nella pancia: “Ma vaffa al pandoro scaduto… dovevo proprio mangiarlo todos....”.
Calcio d’angolo. Bastoni intanto è fermo in area, con aria preoccupata conta sulle dita: “Allora il 10 gennaio provo il primo parziale di Diritto, poi il 14 diamo economia…” GOL CROTONE IN VANTAGGIO.
Bastoni si gira: “Oh scusate raga non l’ho visto io! Zero a zero eh, non è successo niente!”. Conte inveisce contro il giovane studente.
Il custode del campo nel mentre gratta il ghiaccio via dalla caldaia. Arrivano due del Crotone: “Scusi i palloni per il riscaldamento?”.
Il custode si gira, scruta i giovanotti, toglie lo stuzzicadenti dalla bocca, scuote la testa e gli tira una rete con dentro nell’ordine: un pallone di cuoio misura 3 con mezza camera d’aria fuori; un pallone che di rotondo non ha più nulla, con gli esagoni che sporgono minacciosi più duri della roccia; un Supertele ovale coi colori neroazzurri che presenta fiero la scritta “Riccione estate ‘93”; e per finire palla medica da 10 kg blu scura piena di polvere.
I ragazzi lo guardano, il custode gli volta le spalle riprendendo a togliere il ghiaccio con la spatola: “Ah mi raccomando, li ho contati eh…”
La partita si raddrizza, i nostri eroi sono sul 2-1, Vidal però vede appannato, sputa una volta, due ed anche la terza. Il Pandoro gli torna su fino alla gola, poi un urlo “ARDURO GHUDI L’ATTACCANDE!”. Il giardiniere si lancia alla cieca, eroga un pestone in tutto il suo peso, e l’arbitro indica il dischetto.
“MA COSA NON L’HO NEMMENO TOCC…” Ma Gaglia corre a bloccarlo dalla panchina: “No che già l’altra volta mi hai tagliato le mie di gomme”, Padelli in panca sorride sotto lo scaldacollo: “Ah le gomme… vedi Eriksen, quella fa sempre ridere”. Il danese toglie le cuffie dello smartphone: “What??” Padelli lo guarda: “No scusa continua a guardare Netflix.”
Nella ripresa intanto Lautaro si scatena, dopo il primo ecco la doppietta, ed anche la tripletta: “MISTER PORTO IL PALLONE A CASA” ma il custode si gira fulmineo: “Toccalo e ti taglio le mani! È l’unico buono che abbiamo, ci ho investito 15 euro!”.
Conte guarda la panca: “Ma che è successo?” Darmian abbassa la pettorina: “Eh mister stamattina ero a Messa, ad un certo punto al Santo si apre la porta, dal fondo entra questo con i capelli a spazzola. All’inizio non ci credevo, poi era Lautaro. Si è messo sotto l’altare di San Giuseppe con la tuta ufficiale dell’Inter, ha pregato.”
Conte fissa Darmian, in panchina il silenzio.
Poi un urlo, Bastoni dall’altra parte del campo si fa sentire “MISTER MI TOGLI CHE DEVO ANDARE A STUDIARE! CHE HO CONTATO CHE SE COMINCIO ADESSO FACCIO 3 CAPITOLI ENTRO STASERA”