Inter-Barcellona 2010: kriptonite

Com'è entrare al Meazza a 50 minuti da una partita della nostra Inter contro il Barcellona?
Ti manca il fiato, ti tremano le gambe, le mani congelate anche se non fa poi tanto freddo.
Però stavolta è diverso.
Dai gironi è passata mezza stagione e siamo ancora in corsa per tutto.
Facevano paura, ora sembrano persino diventati una chimera.
Abbiamo però 11 motivi vestiti di neroazzurro per credere che, stavolta, possiamo farcela.

inter-barcellona 2010

Le scale a spirale sembrano non finire più, ma un sorriso ti si stampa in volto: in qualsiasi modo andrà la partita sai che riuscirai a vedere i marziani dal vivo.
Ma vedrò anche i nostri colori cuciti su undici maglie pronte ad infiammarsi per provare a vincere e a credere nell’indicibile.
Finiscono e mi affaccio sul prato: verde e perfetto, in mezzo al campo una sfera argentata che sembra quasi magica; il respiro si calma, i battiti rallentano.
Il seggiolino è una suppellettile inutile, sono già attaccato alla ringhiera pronto a saltare.
La musica della Champion's risuona fortissima nello stadio, senza però riuscire a superare i cori cantati a squarciagola da tutti noi.
I nostri giocatori pronti a scendere in campo sono 11, ma ognuno di noi sa di essere fondamentale per spingerli al massimo: dobbiamo essere un'unica forza collettiva per riuscire a raggiungere una gioia infinita.

Inter-Barcellona 2010: la partita

Inter-Barcellona inizia e noi iniziamo con loro: pressing alto, non dobbiamo farli respirare.
Dopo soli 19 minuti, però, succede proprio quello di cui avevamo più paura: disattenzione dei nostri, Maxwell mette una pallone arretrato rasoterra perfetto. Pedro, 0-1. Siamo sotto.
Mi siedo per la prima volta: lancio uno sguardo in panchina, Mou non fa una piega, continua a dare indicazioni.
Si ricomincia e noi ricominciamo a martellare.
I battiti aumentano come le opportunità da gol, ci provano senza successo sia Lucio che Milito.
Poi Eto'o riceve palla sulla destra e di prima la mette in mezzo dietro la linea difensiva blaugrana per Milito che accenna un passo di danza e, con un pick and roll sul lato debole, serve palla ad un liberissimo Wesley che deve solo appoggiare in RETE! Minuto 30, 1-1!
Sono in piedi sul bordo della ringhiera ad urlare come un forsennato, senza nemmeno ricordare come ci sia arrivato. Ma non mi importa.
Mou ci crede, i nostri anche. Chi sono io per non farlo?
A fine primo tempo ho il sorriso di Joker stampato in faccia.
Sono marziani? Forse. Potrebbero anche essere kriptoniani, non importerebbe comunque.
Saremo la loro kriptonite.

Inizia il secondo tempo e ripartiamo più decisi di prima: Pandev dalla difesa trova un corridoio per il Principe che arriva fino a fondo campo, vede l’arrivo di Maicon dopo 70 metri di corsa matta e disperata, lo serve.
E lì il Colosso ne combina una delle sue: controllo e tiro all in one, roba che salto sul tizio davanti (se mi stai leggendo ti chiedo scusa, ma sono sicuro che capirai).
Un gol che sa di liberazione. Minuto 48, Maicon firma il 2-1!
Julio difende la porta come fosse il suo bene più prezioso, NON SI PASSA!
Al minuto 61 Thiago Motta ruba palla in modo eccezionale nella loro trequarti e serve ancora Eto’o sulla fascia destra: cross in mezzo per Sneijder che sciaccia la palla a terra di testa con tutta la forza che ha in corpo. E sul secondo palo, puntuale, arriva lui.
DIEGO ALBERTO EL PRINCIPE MILITO! FAGLI VEDERE QUANTA INTER HAI IN CORPO!
Sono senza voce, in tribuna è ormai delirio. 3-1.

E quando tutto finisce così, in un tripudio di felicità contagiosa ed inebriante, tutto esplode. Come un palloncino pieno di rabbia.
Mario, insultato dai tifosi durante la partita per un tiro considerato troppo pretenzioso , si toglie la maglia. La getta via. E se ne va.
Il trauma e la delusione in un momento di così grande festa sono paralizzanti.
Col senno di poi, forse avrei preferito un altro gol del Barcellona. No, sto delirando.
La squadra viene sempre prima di tutto.
Andiamo a Barcellona intravedendo qualcosa di epico, fantascientifico, quasi meglio dei nostri udici questa sera. Ma ci sono altri 90 minuti sulla nostra strada.
Esco dal cancello con la sciarpa in mano cantando per ciò l’Inter che è, era e sarà.
Un meraviglioso sogno.

Inter-Barcellona 2010: kriptonite

Com'è entrare al Meazza a 50 minuti da una partita della nostra Inter contro il Barcellona?
Ti manca il fiato, ti tremano le gambe, le mani congelate anche se non fa poi tanto freddo.
Però stavolta è diverso.
Dai gironi è passata mezza stagione e siamo ancora in corsa per tutto.
Facevano paura, ora sembrano persino diventati una chimera.
Abbiamo però 11 motivi vestiti di neroazzurro per credere che, stavolta, possiamo farcela.

inter-barcellona 2010

Le scale a spirale sembrano non finire più, ma un sorriso ti si stampa in volto: in qualsiasi modo andrà la partita sai che riuscirai a vedere i marziani dal vivo.
Ma vedrò anche i nostri colori cuciti su undici maglie pronte ad infiammarsi per provare a vincere e a credere nell’indicibile.
Finiscono e mi affaccio sul prato: verde e perfetto, in mezzo al campo una sfera argentata che sembra quasi magica; il respiro si calma, i battiti rallentano.
Il seggiolino è una suppellettile inutile, sono già attaccato alla ringhiera pronto a saltare.
La musica della Champion's risuona fortissima nello stadio, senza però riuscire a superare i cori cantati a squarciagola da tutti noi.
I nostri giocatori pronti a scendere in campo sono 11, ma ognuno di noi sa di essere fondamentale per spingerli al massimo: dobbiamo essere un'unica forza collettiva per riuscire a raggiungere una gioia infinita.

Inter-Barcellona 2010: la partita

Inter-Barcellona inizia e noi iniziamo con loro: pressing alto, non dobbiamo farli respirare.
Dopo soli 19 minuti, però, succede proprio quello di cui avevamo più paura: disattenzione dei nostri, Maxwell mette una pallone arretrato rasoterra perfetto. Pedro, 0-1. Siamo sotto.
Mi siedo per la prima volta: lancio uno sguardo in panchina, Mou non fa una piega, continua a dare indicazioni.
Si ricomincia e noi ricominciamo a martellare.
I battiti aumentano come le opportunità da gol, ci provano senza successo sia Lucio che Milito.
Poi Eto'o riceve palla sulla destra e di prima la mette in mezzo dietro la linea difensiva blaugrana per Milito che accenna un passo di danza e, con un pick and roll sul lato debole, serve palla ad un liberissimo Wesley che deve solo appoggiare in RETE! Minuto 30, 1-1!
Sono in piedi sul bordo della ringhiera ad urlare come un forsennato, senza nemmeno ricordare come ci sia arrivato. Ma non mi importa.
Mou ci crede, i nostri anche. Chi sono io per non farlo?
A fine primo tempo ho il sorriso di Joker stampato in faccia.
Sono marziani? Forse. Potrebbero anche essere kriptoniani, non importerebbe comunque.
Saremo la loro kriptonite.

Inizia il secondo tempo e ripartiamo più decisi di prima: Pandev dalla difesa trova un corridoio per il Principe che arriva fino a fondo campo, vede l’arrivo di Maicon dopo 70 metri di corsa matta e disperata, lo serve.
E lì il Colosso ne combina una delle sue: controllo e tiro all in one, roba che salto sul tizio davanti (se mi stai leggendo ti chiedo scusa, ma sono sicuro che capirai).
Un gol che sa di liberazione. Minuto 48, Maicon firma il 2-1!
Julio difende la porta come fosse il suo bene più prezioso, NON SI PASSA!
Al minuto 61 Thiago Motta ruba palla in modo eccezionale nella loro trequarti e serve ancora Eto’o sulla fascia destra: cross in mezzo per Sneijder che sciaccia la palla a terra di testa con tutta la forza che ha in corpo. E sul secondo palo, puntuale, arriva lui.
DIEGO ALBERTO EL PRINCIPE MILITO! FAGLI VEDERE QUANTA INTER HAI IN CORPO!
Sono senza voce, in tribuna è ormai delirio. 3-1.

E quando tutto finisce così, in un tripudio di felicità contagiosa ed inebriante, tutto esplode. Come un palloncino pieno di rabbia.
Mario, insultato dai tifosi durante la partita per un tiro considerato troppo pretenzioso , si toglie la maglia. La getta via. E se ne va.
Il trauma e la delusione in un momento di così grande festa sono paralizzanti.
Col senno di poi, forse avrei preferito un altro gol del Barcellona. No, sto delirando.
La squadra viene sempre prima di tutto.
Andiamo a Barcellona intravedendo qualcosa di epico, fantascientifico, quasi meglio dei nostri udici questa sera. Ma ci sono altri 90 minuti sulla nostra strada.
Esco dal cancello con la sciarpa in mano cantando per ciò l’Inter che è, era e sarà.
Un meraviglioso sogno.

Notizie flash

Ultimi articoli

29/04/2024
Inter - Torino, il Pagellone in festa

SOMMER  7 – Torna alle abitudini di circa due mesi fa, quando collezionava clean sheet come stelle alpine sul Monte Rosa. Una volta sul pullman, si concede il massimo previsto dalla sua svizzeritudine: un paio di cori, due salti e una Ricola prima di andare a nanna. BENJI 10 – Potrebbe darsi che il mio […]

28/04/2024
Inter - Torino nel tempo di un caffè in pantofole

0' - Lauti non fare il provolone con la terna arbitrale PRIMO TEMPO: 1’ - Juric si schiera con Valentino Lazaro e la difesa a 4Qualcuno ha preso lezioni di cucina 6’ - amici scusate, questi primi minuti di pressing del Toro mi stanno devastando dentro, per pranzo faccio le linguine o i fusilli? 12’ […]

28/04/2024
Inter - Torino il primo prepartita dedicato ai tifosi

Abbiamo vinto lo Scudetto. Il Ventesimo. Quello che ci permetterà di cucirci addosso LA SECONDA STELLA. C’è chi ci crede da inizio anno, chi ha maturato questa certezza durante la stagione, e chi, interista di titanio temprato da mille delusioni passate, al pareggio col Napoli ha cominciato a sentire il fiato dei cugini sul collo, […]

23/04/2024
Milan - Inter, 5x2 stelle post-Scuderby

⭐️⭐️ - SIAMO NOOOOOOOOOOOOI SIAMO NOOOOOOOOOOOI I CAMPIONI DELL’ITALIA SIAMO NOOOOOOOOOOOOOOOI ⭐️⭐️ - Ue ciao doppiostellati cartonati con asterisco ma in realtà sono 19 seguaci della Marotta League passato una buona giornata? ⭐️⭐️ - Ancora non ci credo che abbiamo vinto il venteSimone comunque  ⭐️⭐️ - Anche se un po’ mi mancheranno le tabelle della corsa scudetto, potete farle […]

23/04/2024
Milan - Inter, il Pagellone della seconda stella

SOMMER  8.5 – Mentre Yann è nello spogliatoio intento a cambiarsi dieci minuti prima di entrare in campo, gli appare Samir con indosso un impermeabile nero, occhiali da sole scuri e due pillole in mano: PILLOLA BLU: Fai un altro clean sheet, l’ennesimo della stagione, la tua squadra vince la partita e il ventesimo scudetto […]

22/04/2024
Milan - Inter nel tempo di uno scudetto

0' - Non succedePerò ecco se...no, non succede.Aspetta mi sono dimenticato di come si respiraCom'è che si faceva? PRIMO TEMPO: 1' - Aiuto è cominciata.Si Pardo Lautaro non segna da febbraio masticazzi 3' - Bella parata in tuffo di Gabbia per fermare ThuramChe parata! 5' - Il Milan gioca col 3-5-fantasiaOk ora ho paura. 7' […]

linkedin facebook pinterest youtube rss twitter instagram facebook-blank rss-blank linkedin-blank pinterest youtube twitter instagram