McDonald Mariga: con un nome così non puoi che rimanere impresso nella memoria per sempre.
Sopratutto se sei un campione d'Europa.
Soprattutto se da anonimo comprimario, in una serata di aprile, Mourinho sceglie proprio te per difendere il risultato nella semifinale più sofferta della storia dell'Inter, in 10 uomini, al Camp Nou, sotto 1-0, di fronte al Barcellona dei marziani.
E allora tu, un gigantone di 23 arrivato dal Kenya, che ti sei ritrovato lì con il nome di una delle catene di fast food più famose di sempre, non puoi fare altro che prendere un respiro profondo ed entrare in campo per dare tutto quello che hai. Gambone compreso.
La storia di Mariga fino a quel momento è stata abbastanza avventurosa:
Lascia il Kenya da giovanissimo per andare a giocare nell'Helsingborg, squadra che ci evoca brutti ricordi.
Nel 2007 viene portato in Italia dal Parma, squadra che ci evoca brutti ricordi (ma anche almeno un ricordo bello).
Mariga si ambienta benissimo in Emilia tanto da attirare l'interesse dell'Inter.
Entra anche lui nell'orbita di acquisti/prestiti/cessioni/riscatti/controriscatti/controprestiti tra l'Inter e il Parma, che coinvolgono giocatori storici come Obi, Biabiany e il Divino Jonathan.
In totale Mariga si trasferirà tra Milano e Parma per ben 6 volte, ma la più importante di tutte è nel gennaio del 2010.
Mariga si inserisce bene all'Inter, segna anche un gol contro l'Atalanta, il 24 aprile. (Forse però le statistiche lo hanno assegnato a Muntari. DATELO A MARIGONE NON A QUELLO LA')
Così 4 giorni dopo, quando c'è da difendere il risultato, Mourinho chiama in causa proprio lui.
Il resto è storia.
Ci sono frasi dette dai telecronisti che prendono posto nei cassettini della nostra memoria per sempre, causandoci istintivi e goduriosi riflessi pavloviani ogni volta che qualcuno scherzosamente li ritira in ballo.
Per questo nei nostri cuori riecheggerà per sempre un RIAPERTAAA OBAAAAAA 42 OBAAAAA, oppure un LA RIPRENDE VECINOOOOOOO , ma tra i ricordi a tinte nerazzurre ci sarà sempre posto anche per IL GAMBONE DI MARIGA.
McDonald viene preso in simpatia anche da Benitez (chissà perché, con quel nome...) e resta all'Inter anche nella stagione 2010-2011.
Zitto zitto diventa campione del mondo e viene mandato in campo da Leonardo anche nella finale di coppa Inter-Palermo, competizione in cui aveva segnato anche un gol al Genoa.
Mariga era tutt'altro che un titolare, ma con la potenza del suo gambone poteva indirizzare nel verso giusto qualsiasi partita in cui si soffriva. Cioè tutte, essendo partite dell'Inter.
Da lì in poi il percorso di Mariga diventa abbastanza burrascoso, ma scende comunque in campo per 10 minuti in un Inter-Palermo del 2012 con Stramaccioni in panchina.
Altra piccola curiosità, Mariga ha un fratello di nome Victor Wanyama che gioca nel Tottenham.
Può provarci quanto vuole ma non vincerà la Champions come suo fratello.
Tra il 2016 e il 2017 Mariga torna a vestire il nerazzurro, però del Latina.
Nel 2017-2018 fa un anno in Spagna, al Real Oviedo, dopodiché rimane svincolato e forse a 31 anni potrebbe dare di già l'addio al calcio.
Una parabola discendente per quello che resta a tutti gli effetti un eroe del Triplete, e che con il suo gambone ci ha regalato qualche secondo in più di respiro, allungandoci effettivamente la vita.
Poi dicono che il McDonald fa male.
Grazie di tutto Mariga, e grazie anche al tuo gambone.
BONUS:
Chiudiamo l'articolo per i più coraggiosi con questo servizio trovato su youtube che parla dell'auto di Mariga, sequestrata in Kenya per una targa non regolare.
Nonsense puro, ma ogni tanto ci sta.
McDonald Mariga: con un nome così non puoi che rimanere impresso nella memoria per sempre.
Sopratutto se sei un campione d'Europa.
Soprattutto se da anonimo comprimario, in una serata di aprile, Mourinho sceglie proprio te per difendere il risultato nella semifinale più sofferta della storia dell'Inter, in 10 uomini, al Camp Nou, sotto 1-0, di fronte al Barcellona dei marziani.
E allora tu, un gigantone di 23 arrivato dal Kenya, che ti sei ritrovato lì con il nome di una delle catene di fast food più famose di sempre, non puoi fare altro che prendere un respiro profondo ed entrare in campo per dare tutto quello che hai. Gambone compreso.
La storia di Mariga fino a quel momento è stata abbastanza avventurosa:
Lascia il Kenya da giovanissimo per andare a giocare nell'Helsingborg, squadra che ci evoca brutti ricordi.
Nel 2007 viene portato in Italia dal Parma, squadra che ci evoca brutti ricordi (ma anche almeno un ricordo bello).
Mariga si ambienta benissimo in Emilia tanto da attirare l'interesse dell'Inter.
Entra anche lui nell'orbita di acquisti/prestiti/cessioni/riscatti/controriscatti/controprestiti tra l'Inter e il Parma, che coinvolgono giocatori storici come Obi, Biabiany e il Divino Jonathan.
In totale Mariga si trasferirà tra Milano e Parma per ben 6 volte, ma la più importante di tutte è nel gennaio del 2010.
Mariga si inserisce bene all'Inter, segna anche un gol contro l'Atalanta, il 24 aprile. (Forse però le statistiche lo hanno assegnato a Muntari. DATELO A MARIGONE NON A QUELLO LA')
Così 4 giorni dopo, quando c'è da difendere il risultato, Mourinho chiama in causa proprio lui.
Il resto è storia.
Ci sono frasi dette dai telecronisti che prendono posto nei cassettini della nostra memoria per sempre, causandoci istintivi e goduriosi riflessi pavloviani ogni volta che qualcuno scherzosamente li ritira in ballo.
Per questo nei nostri cuori riecheggerà per sempre un RIAPERTAAA OBAAAAAA 42 OBAAAAA, oppure un LA RIPRENDE VECINOOOOOOO , ma tra i ricordi a tinte nerazzurre ci sarà sempre posto anche per IL GAMBONE DI MARIGA.
McDonald viene preso in simpatia anche da Benitez (chissà perché, con quel nome...) e resta all'Inter anche nella stagione 2010-2011.
Zitto zitto diventa campione del mondo e viene mandato in campo da Leonardo anche nella finale di coppa Inter-Palermo, competizione in cui aveva segnato anche un gol al Genoa.
Mariga era tutt'altro che un titolare, ma con la potenza del suo gambone poteva indirizzare nel verso giusto qualsiasi partita in cui si soffriva. Cioè tutte, essendo partite dell'Inter.
Da lì in poi il percorso di Mariga diventa abbastanza burrascoso, ma scende comunque in campo per 10 minuti in un Inter-Palermo del 2012 con Stramaccioni in panchina.
Altra piccola curiosità, Mariga ha un fratello di nome Victor Wanyama che gioca nel Tottenham.
Può provarci quanto vuole ma non vincerà la Champions come suo fratello.
Tra il 2016 e il 2017 Mariga torna a vestire il nerazzurro, però del Latina.
Nel 2017-2018 fa un anno in Spagna, al Real Oviedo, dopodiché rimane svincolato e forse a 31 anni potrebbe dare di già l'addio al calcio.
Una parabola discendente per quello che resta a tutti gli effetti un eroe del Triplete, e che con il suo gambone ci ha regalato qualche secondo in più di respiro, allungandoci effettivamente la vita.
Poi dicono che il McDonald fa male.
Grazie di tutto Mariga, e grazie anche al tuo gambone.
BONUS:
Chiudiamo l'articolo per i più coraggiosi con questo servizio trovato su youtube che parla dell'auto di Mariga, sequestrata in Kenya per una targa non regolare.
Nonsense puro, ma ogni tanto ci sta.
PRIMO TEMPO: 2’ - la Ref Cam è brutta, ma mai quanto questo corner corto di Hakan Dai Svegliati Chalanoglu 4' - Quanto vorrei essere un Thuram 14’ - statistica “curiosa”: Lelly Kelly non aveva mai segnato in A. Indovinate con chi ha trovato il primo gol?! 17' - Quanti punti mancano alla salvezza? 20' […]
😶🌫️ Ritorna il prepartita in formato articolo dopo i primi due in formato post; e non sappiamo quale sarà il formato del prossimo. Davvero. Perché non siamo ancora entrati nel mood "ansia per nuova stagione" e non ci stiamo capendo niente. Così non ci capite niente neanche voi. Praticamente noi siamo il mercato dell'Inter ma […]
SOMMER: Ricominciamo con le solite comiche, rigore subito (ovviamente per fallo di mano in area) e a seguire primo gol in Serie A del baby fenomeno di turno. Il menù è completo. Adesso sinceramente non so cosa dire, speriamo che il nuovo amichetto svizzero Akanji possa portare un po' di solidità in più la dietro. […]
PRE-PARTITA: Potrei dilungarmi con una accurata disamina tattica della partita ma per fare prima vi dico solo: ARRIVIAMO DA UNA GOLEADA, serve altro? 5' Non credo sia normale che l'udinese mi spaventi più del Liverpool, ma non è colpa mia se quando giocano contro di noi a volte le due squadre coincidono 3' E infatti […]
SOMMER 6.5 – Entra in campo con l’aria di chi preferirebbe essere al Sestriere a cogliere stelle alpine, bere latte appena munto e tirare fino a tardi in compagnia della Hunziker. Invece gli tocca difendere i pali dal tridente Simeone/Ngonge/Vlasic, zero tiri in tre, o forse un paio ma di quelli che avrebbe parato anche […]
0’ - Primo piano su Lazaro nel tunnel come non stessi soffrendo già abbastanza grazie mille PRIMO TEMPO: 6' - chiusura difensiva del Camerata Biraghi e mi sale subito il QVANDO C'ERA LVI 8’ - Bravo Tikus due falli in due minuti picchia tutti 10' - già imparato a memoria tutti i cori del Torino […]