Cari amici di Ranocchiate, non so più come si scrive. Sento già i più simpatici fra voi rispondere "Ma perché, lo hai mai saputo fare? EHEHEHEHEHEH" No, ipotetica piccola medusa attaccata ai miei penduli. Non è quello il punto. Prima però di chiarire quale sia, sento il bisogno di sfogare un po' di orrori per rimettermi in pari:
Che io conosci
Dove hai stato?
Se non sai le cose non le dovrebbi dire
Tonali > Barella
Ok dovrei esserci. Mi scuso con i più sensibili fra voi, so di esserci andato giù pesante, ma l'argomento in questione merita una pulizia mentale degna del nostro ultimo momento di spensieratezza (la nostra nascita, ovviamente): FROGGY CI HA LASCIATO. Si lo so, è accaduto da un bel po', ma spero capiate che per poter scrivere è necessario non rompere tastiere su tastiere lacrimando come fossimo protagonisti di una soap-opera, motivo per cui abbiamo avuto bisogno di un po' di tempo: oltretutto abbiamo sperato in una dichiarazione a sorpresa del tipo "AHAHAHHAH SCHERZONEEEEE CI SIETE CASCATIIII" fino all'ultimo. *piccola pausa del non piangere, sii forte* Avevamo già provato a metabolizzare a caldo questa possibilità, senza però nascondere la speranza che la parola "Fine", sebbene sembrasse già scritta, potesse essere rimandata di un altro po': si sa, quando l'amore è il collante che ci unisce in una relazione con gli altri, non si è mai realmente pronti a salutarsi. Ma come dice un grande adagio in voga fra i tredicenni più vissuti nel mondo del webbe "Non piangere perché è finita, sii felice perché è accaduto", quindi noi… *singhiozzo pesantissimo quasi come colpo di tosse*…vogliamo essere felici per questa *singhiozzissimo* avventura di Frog e ripercorrere insieme i momenti più belli vissuti insieme al nostro Andrea *scoppia in un pianto tanto forte quanto imbarazzante* Prego regia, possiamo pure partire con la nostra raccolta studiata ed ordinata con il solito meticoloso membro di segugio.
Lo sbarco
Date importanti da ricordare:
La vostra data di nascita
Un evento extracalcistico fondamentale nella vostra vita (uno, non di più)
22 maggio 2010
3 Gennaio 2011
E non venite a parlarmi di anniversarsi, compleanni di morose, mamme zii cugini o quel che sia perché già vi ho concesso una data extracalcistica oltre la vostra venuta al mondo, se non utilizzate i reminder di Facebook come le persone normali non è colpa mia
Il salvataggio sulla linea contro il Bayern
Ovvero, il momento in cui Froggy decise di manifestarsi davanti a noi in tutta la sua magnificenza: questo era un punto che non vedevo l'ora di nominare perché lo avrete visto almeno mille volte. Non è così? Beh, sapete cosa fare per le prossime 24 ore.
La fascia di Capitano
Ricordate Walter Mazzarri? Per i meno informati fra i nostri lettori, Walterone Mazzarri per i più è passato alla storia per tre grandi motivi: 1 - L'eroica salvezza raggiunta con la Reggina post-Calciopoli 2 - La guida del Napoli dei tre tenori (Hamsik-Lavezzi-Cavani) … Gia che ci siamo #piglElPocho 3 - La capacità di lamentarsi di cose impensabili quali intensità del vento o una colorazione di capelli degli avversari troppo appariscente. Ovviamente non credo si sia mai lamentato proprio di queste due cose nello specifico (ma se andando ad indagare mi rendessi conto che invece è successo, credo non rimarrei troppo sorpreso). Ad ogni modo, il vero grande merito di Walter Mazzarri è aver scelto Andrea Ranocchia come capitano della sua Inter, motivo per cui meriterebbe di essere considerato il miglior allenatore della storia. Poi certo, l'ho odiato per Zanetti e ciò mi ha portato a sviluppare verso di lui un rapporto amore-odio che non vorrei approfondire più di tanto perché siamo interisti e a spiegarci su ste robe non ci facciamo una gran figura a livello logico quindi shhhh
Il momento più difficile
I più grandi fra voi sicuramente ricorderanno il momento più complicato della carriera del nostro Froggy: dopo una carriera in continua ascesa, qualcosa incomincia a non andare più come prima. Andrea, insieme ad altri membri della squadra, viene bersagliato dalle critiche dei tifosi. San Siro e l'Inter sembrano sempre più allontanarsi da quel porto sicuro che erano stati fino a quel momento, cosa che lo porterà anche a provare una esperienza in un'altra squadra di Serie A prima (la Sampdoria) e all'estero poi con l'Hull City, avventura per cui scrissi una lettera di in bocca al lupo, tra l'altro uno dei miei primissimi articoli per questa pagina
La consacrazione di Matrix
"Quali consigli? C'è poco da dirgli, sta dimostrando quello che sa fare, sta rispondendo sul campo, questa è la risposta migliore che possa dare. Conosco le sue qualità, non le ho mai messe in dubbio, e lui adesso sta rispondendo a chi l'ha denigrato". Ma cosa manca a Ranocchia che invece Materazzi aveva? "Un po' della sua cattiveria, Marco me lo dice sempre...".
"No, tu te ne devi andare!"
Esistono momenti nella vita in cui si crea un vero e proprio spartiacque: Andrea, dopo le difficoltà dichiarate con molta umiltà persino ai giornali, sta lavorando per recuperare la versione migliore di sé stesso. Ed è proprio dopo i due prestiti secchi che l'incantesimo sembra spezzarsi definitivamente. Siamo nel 2017 a Riscone di Brunico: dopo uno degli anni più travagliati della recente storia interista, caratterizzato dalla presenza di 4 allenatori (Mancini, De Boer, Vecchi, Pioli) in 5 diversi momenti della stagione, alla guida dell'Inter in vista della nuova stagione c'è Luciano Spalletti, uno che in quanto a comunicazione (e non solo) potrebbe fare scuola a tanti suoi colleghi. Durante il ritiro, un tifoso urla a gran voce contro Ranocchia "Te ne devi andare!": Spalletti sente tutto, va verso il tifoso e invita lui ad andarsene, raccogliendo l'apprezzamento di tutti gli altri tifosi presenti (e le successive scuse del tifoso rivoltoso) Non posso sapere cosa sia passato nella mente di Andrea in quel momento, ma guardando a come è proseguita successivamente la sua carriera, probabilmente sarà stato un pensiero al gusto catarsi.
Il festeggiamento post scudetto
La rovesciata Panini
Il primo trofeo
In ordine sparso: Giampaolo Pazzini, un difensore che ha scritto la storia dell'Inter e Cordoba
Gli ultimi trofei nerazzurri
RanoCotolettadi compleanno
Quella sua domanda equivoca ft. Padelli
RANOCCHIATE PRESENTS BEST COLLABS EVER: MARCELO BROZOVIC FT ANDREA RANOCCHIA
La nostra richiesta di auguri per il compleanno di Frog
Dulcis in fundo, ecco la perfetta rappresentazione della straordinaria umanità del nostro Andrea: quella che vedete in foto è la mia maglia, arrivatami a casa con tanto di dedica (e di rischio infarto per la gioia). La sua generosità non si è (ovviamente) fermata solo a me, ma a tutti coloro che (in quel momento) facevano parte dello staff di questa pagina. La custodisco come una reliquia: un po' perché è l'unica maglia autografata che ho, un po' perché rientrerà per sempre nei ricordi tangibili di questa fantastica avventura chiamata Ranocchiate, ma soprattutto perché è la maglia di chi, oltre al talento, per questa maglia ci ha messo tutto l'impegno e il cuore che aveva.
E qui si conclude questa piccola ma (speriamo) rappresentativa carrellata su Andrea Ranocchia. Capitano, è facile affermare che tu sia cresciuto e maturato con i nostri colori addosso, ma la tua è stata un'influenza talmente forte e significativa che anche noi, umili tifosi, siamo riusciti a crescere e maturare insieme a te. Socrate (non il medico-calciatore brasiliano, ma l'onnipresente riferimento di quelli che hanno condotto studi di stampo umanistico) diceva che "Cadere non è un fallimento. Fallimento è rimanere là dove si è caduti" e tu, tutto ciò, ce lo hai fattualmente dimostrato ogni giorno della tua carriera. In bocca al lupo, Andrea. Ci rivedremo presto in campo.
Cari amici di Ranocchiate, non so più come si scrive. Sento già i più simpatici fra voi rispondere "Ma perché, lo hai mai saputo fare? EHEHEHEHEHEH" No, ipotetica piccola medusa attaccata ai miei penduli. Non è quello il punto. Prima però di chiarire quale sia, sento il bisogno di sfogare un po' di orrori per rimettermi in pari:
Che io conosci
Dove hai stato?
Se non sai le cose non le dovrebbi dire
Tonali > Barella
Ok dovrei esserci. Mi scuso con i più sensibili fra voi, so di esserci andato giù pesante, ma l'argomento in questione merita una pulizia mentale degna del nostro ultimo momento di spensieratezza (la nostra nascita, ovviamente): FROGGY CI HA LASCIATO. Si lo so, è accaduto da un bel po', ma spero capiate che per poter scrivere è necessario non rompere tastiere su tastiere lacrimando come fossimo protagonisti di una soap-opera, motivo per cui abbiamo avuto bisogno di un po' di tempo: oltretutto abbiamo sperato in una dichiarazione a sorpresa del tipo "AHAHAHHAH SCHERZONEEEEE CI SIETE CASCATIIII" fino all'ultimo. *piccola pausa del non piangere, sii forte* Avevamo già provato a metabolizzare a caldo questa possibilità, senza però nascondere la speranza che la parola "Fine", sebbene sembrasse già scritta, potesse essere rimandata di un altro po': si sa, quando l'amore è il collante che ci unisce in una relazione con gli altri, non si è mai realmente pronti a salutarsi. Ma come dice un grande adagio in voga fra i tredicenni più vissuti nel mondo del webbe "Non piangere perché è finita, sii felice perché è accaduto", quindi noi… *singhiozzo pesantissimo quasi come colpo di tosse*…vogliamo essere felici per questa *singhiozzissimo* avventura di Frog e ripercorrere insieme i momenti più belli vissuti insieme al nostro Andrea *scoppia in un pianto tanto forte quanto imbarazzante* Prego regia, possiamo pure partire con la nostra raccolta studiata ed ordinata con il solito meticoloso membro di segugio.
Lo sbarco
Date importanti da ricordare:
La vostra data di nascita
Un evento extracalcistico fondamentale nella vostra vita (uno, non di più)
22 maggio 2010
3 Gennaio 2011
E non venite a parlarmi di anniversarsi, compleanni di morose, mamme zii cugini o quel che sia perché già vi ho concesso una data extracalcistica oltre la vostra venuta al mondo, se non utilizzate i reminder di Facebook come le persone normali non è colpa mia
Il salvataggio sulla linea contro il Bayern
Ovvero, il momento in cui Froggy decise di manifestarsi davanti a noi in tutta la sua magnificenza: questo era un punto che non vedevo l'ora di nominare perché lo avrete visto almeno mille volte. Non è così? Beh, sapete cosa fare per le prossime 24 ore.
La fascia di Capitano
Ricordate Walter Mazzarri? Per i meno informati fra i nostri lettori, Walterone Mazzarri per i più è passato alla storia per tre grandi motivi: 1 - L'eroica salvezza raggiunta con la Reggina post-Calciopoli 2 - La guida del Napoli dei tre tenori (Hamsik-Lavezzi-Cavani) … Gia che ci siamo #piglElPocho 3 - La capacità di lamentarsi di cose impensabili quali intensità del vento o una colorazione di capelli degli avversari troppo appariscente. Ovviamente non credo si sia mai lamentato proprio di queste due cose nello specifico (ma se andando ad indagare mi rendessi conto che invece è successo, credo non rimarrei troppo sorpreso). Ad ogni modo, il vero grande merito di Walter Mazzarri è aver scelto Andrea Ranocchia come capitano della sua Inter, motivo per cui meriterebbe di essere considerato il miglior allenatore della storia. Poi certo, l'ho odiato per Zanetti e ciò mi ha portato a sviluppare verso di lui un rapporto amore-odio che non vorrei approfondire più di tanto perché siamo interisti e a spiegarci su ste robe non ci facciamo una gran figura a livello logico quindi shhhh
Il momento più difficile
I più grandi fra voi sicuramente ricorderanno il momento più complicato della carriera del nostro Froggy: dopo una carriera in continua ascesa, qualcosa incomincia a non andare più come prima. Andrea, insieme ad altri membri della squadra, viene bersagliato dalle critiche dei tifosi. San Siro e l'Inter sembrano sempre più allontanarsi da quel porto sicuro che erano stati fino a quel momento, cosa che lo porterà anche a provare una esperienza in un'altra squadra di Serie A prima (la Sampdoria) e all'estero poi con l'Hull City, avventura per cui scrissi una lettera di in bocca al lupo, tra l'altro uno dei miei primissimi articoli per questa pagina
La consacrazione di Matrix
"Quali consigli? C'è poco da dirgli, sta dimostrando quello che sa fare, sta rispondendo sul campo, questa è la risposta migliore che possa dare. Conosco le sue qualità, non le ho mai messe in dubbio, e lui adesso sta rispondendo a chi l'ha denigrato". Ma cosa manca a Ranocchia che invece Materazzi aveva? "Un po' della sua cattiveria, Marco me lo dice sempre...".
"No, tu te ne devi andare!"
Esistono momenti nella vita in cui si crea un vero e proprio spartiacque: Andrea, dopo le difficoltà dichiarate con molta umiltà persino ai giornali, sta lavorando per recuperare la versione migliore di sé stesso. Ed è proprio dopo i due prestiti secchi che l'incantesimo sembra spezzarsi definitivamente. Siamo nel 2017 a Riscone di Brunico: dopo uno degli anni più travagliati della recente storia interista, caratterizzato dalla presenza di 4 allenatori (Mancini, De Boer, Vecchi, Pioli) in 5 diversi momenti della stagione, alla guida dell'Inter in vista della nuova stagione c'è Luciano Spalletti, uno che in quanto a comunicazione (e non solo) potrebbe fare scuola a tanti suoi colleghi. Durante il ritiro, un tifoso urla a gran voce contro Ranocchia "Te ne devi andare!": Spalletti sente tutto, va verso il tifoso e invita lui ad andarsene, raccogliendo l'apprezzamento di tutti gli altri tifosi presenti (e le successive scuse del tifoso rivoltoso) Non posso sapere cosa sia passato nella mente di Andrea in quel momento, ma guardando a come è proseguita successivamente la sua carriera, probabilmente sarà stato un pensiero al gusto catarsi.
Il festeggiamento post scudetto
La rovesciata Panini
Il primo trofeo
In ordine sparso: Giampaolo Pazzini, un difensore che ha scritto la storia dell'Inter e Cordoba
Gli ultimi trofei nerazzurri
RanoCotolettadi compleanno
Quella sua domanda equivoca ft. Padelli
RANOCCHIATE PRESENTS BEST COLLABS EVER: MARCELO BROZOVIC FT ANDREA RANOCCHIA
La nostra richiesta di auguri per il compleanno di Frog
Dulcis in fundo, ecco la perfetta rappresentazione della straordinaria umanità del nostro Andrea: quella che vedete in foto è la mia maglia, arrivatami a casa con tanto di dedica (e di rischio infarto per la gioia). La sua generosità non si è (ovviamente) fermata solo a me, ma a tutti coloro che (in quel momento) facevano parte dello staff di questa pagina. La custodisco come una reliquia: un po' perché è l'unica maglia autografata che ho, un po' perché rientrerà per sempre nei ricordi tangibili di questa fantastica avventura chiamata Ranocchiate, ma soprattutto perché è la maglia di chi, oltre al talento, per questa maglia ci ha messo tutto l'impegno e il cuore che aveva.
E qui si conclude questa piccola ma (speriamo) rappresentativa carrellata su Andrea Ranocchia. Capitano, è facile affermare che tu sia cresciuto e maturato con i nostri colori addosso, ma la tua è stata un'influenza talmente forte e significativa che anche noi, umili tifosi, siamo riusciti a crescere e maturare insieme a te. Socrate (non il medico-calciatore brasiliano, ma l'onnipresente riferimento di quelli che hanno condotto studi di stampo umanistico) diceva che "Cadere non è un fallimento. Fallimento è rimanere là dove si è caduti" e tu, tutto ciò, ce lo hai fattualmente dimostrato ogni giorno della tua carriera. In bocca al lupo, Andrea. Ci rivedremo presto in campo.
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🆒️ Siamo quasi a metà del terribile mese di aprile. Sarebbe una notizia buona per noi, se non ci fossimo lasciati il peggio per la fine. 🆒️ "Va bene ma finito aprile poi la stagione è ormai andata, maggio non è nemmeno completo." (cit.) Sarebbe una notizia buona per noi, qualora non dovessimo giocare pure […]
SOMMER 7.5 – Visto che siamo tutti stanchi, vi risparmio la fatica: è di Yann il voto più alto di queste pagelle. I prodigi su Bonny e Dennis Man giustificano ampiamente il voto, poi nel secondo tempo la partita cambia e si trasforma in una sorta di show per premiare i primi gol in Serie […]