Essere dei #MITT è una sfida quotidiana che va ben oltre il minutaggio o le giocate in campo.
Tutt'intorno ruotano molte altre cose, come i gossip, oppure strani giri di prestiti e di formule di calciomercato.
Luis Jimenez, detto El Mago, è stato a modo suo un rappresentate di questa Serenissima Inter degli anni di Mancini, una grande squadra che stava prendendo forma passo dopo passo, con un mix letale di talenti che avrebbero vinto tutto e strane comparse.
Erano anni molto diversi da oggi, sotto vari aspetti.
Oltre a vedere l'Inter alzare un trofeo, era possibile vederci ingaggiare un giocatore da una società di Serie C1, la Ternana, in prestito con diritto di riscatto della metà del cartellino.
Formule che in confronto Cancelo&Rafinha levatevi proprio.
Grazie alla magia delle comproprietà sono successe davvero cose assurde e indimenticabili, finché questa bizzarra formula non è stata vietata. Chissà perché.
Jimenez interpreta al meglio il ruolo di centrocampista di riserva, tutto fantasia e tecnica. Segna il suo primo gol in nerazzurro al Franchi di Firenze, contro la sua ex squadra (una delle tante che girerà nella sua carriera)
A fine anno viene riscattato, così rimane all'Inter anche nella stagione 2008-2009, in cui si fa ricordareanche per questo gol a Torino, di fronte a un gelosissimo Chino Recoba.
Quell'anno l'avventura di Jimenez inizia già il suo declino, seguiranno due prestiti al Parma e al West Ham fino a quando nel 2010 accade uno degli eventi più strani della storia del calciomercato.
Infatti grazie alle comproprietà c'era ancora questo magico momento DELLE BUSTE, un mix tra il gioco dei pacchi su Rai 1 e la busta di nonna il giorno del tuo compleanno.
I dirigenti dell'Inter e della Ternana si incontrano con tangibile emozione per vedere le loro offerte per il Mago cileno:
La Ternana clamorosamente supera l'Inter, offrendo 3 milioni di euro contro l'offerta di Branca di una foto autografata di Amantino Mancini e un pacchetto di goleador.
Così Jimenez si ritrova ancora intrappolato in Serie C alla Ternana e dovrà far lavorare parecchio i suoi avvocati per liberarsi.
Farà un altro anno ad alti livelli in Serie A al Cesena, prima di decidere di mollare tutto ed emigrare ancora giovanissimo tra Qatar, Dubai e Arabia Saudita dove proseguirà la sua carriera ricoperto dai petrodollari.
Avvocati che lavoreranno duro anche per gestire un caso clamoroso di vita privata:
Jimenez scopre che la macchina della moglie viene paparazzata sotto casa di un altra vecchia conoscenza interista e ciliena: Mauricio Pinilla
Il Mago se la lega al dito e la prima volta che lo incontra in pubblico lo riempie di botte nel bagno di un noto locale. O almeno questa è una delle tante versioni.
Moglie di Jimenez che forse alcuni di voi ricorderanno per la sua partecipazione a Controcampo come valletta. Esperienza durata pochissimo.
Insomma Luis Jimenez è un simbolo troppo trascurato di un calcio che non esiste più.
Il calcio delle comproprietà e delle buste, dove i cartellini dei giocatori si potevano giocare d'azzardo,
Il calcio dove le mogli dei calciatori vengono ospitate in tv ma se mostrano le tette vengono licenziate. Oggi a Tiki Taka pagherebbero oro per una cosa del genere.
Essere dei #MITT è una sfida quotidiana che va ben oltre il minutaggio o le giocate in campo.
Tutt'intorno ruotano molte altre cose, come i gossip, oppure strani giri di prestiti e di formule di calciomercato.
Luis Jimenez, detto El Mago, è stato a modo suo un rappresentate di questa Serenissima Inter degli anni di Mancini, una grande squadra che stava prendendo forma passo dopo passo, con un mix letale di talenti che avrebbero vinto tutto e strane comparse.
Erano anni molto diversi da oggi, sotto vari aspetti.
Oltre a vedere l'Inter alzare un trofeo, era possibile vederci ingaggiare un giocatore da una società di Serie C1, la Ternana, in prestito con diritto di riscatto della metà del cartellino.
Formule che in confronto Cancelo&Rafinha levatevi proprio.
Grazie alla magia delle comproprietà sono successe davvero cose assurde e indimenticabili, finché questa bizzarra formula non è stata vietata. Chissà perché.
Jimenez interpreta al meglio il ruolo di centrocampista di riserva, tutto fantasia e tecnica. Segna il suo primo gol in nerazzurro al Franchi di Firenze, contro la sua ex squadra (una delle tante che girerà nella sua carriera)
A fine anno viene riscattato, così rimane all'Inter anche nella stagione 2008-2009, in cui si fa ricordareanche per questo gol a Torino, di fronte a un gelosissimo Chino Recoba.
Quell'anno l'avventura di Jimenez inizia già il suo declino, seguiranno due prestiti al Parma e al West Ham fino a quando nel 2010 accade uno degli eventi più strani della storia del calciomercato.
Infatti grazie alle comproprietà c'era ancora questo magico momento DELLE BUSTE, un mix tra il gioco dei pacchi su Rai 1 e la busta di nonna il giorno del tuo compleanno.
I dirigenti dell'Inter e della Ternana si incontrano con tangibile emozione per vedere le loro offerte per il Mago cileno:
La Ternana clamorosamente supera l'Inter, offrendo 3 milioni di euro contro l'offerta di Branca di una foto autografata di Amantino Mancini e un pacchetto di goleador.
Così Jimenez si ritrova ancora intrappolato in Serie C alla Ternana e dovrà far lavorare parecchio i suoi avvocati per liberarsi.
Farà un altro anno ad alti livelli in Serie A al Cesena, prima di decidere di mollare tutto ed emigrare ancora giovanissimo tra Qatar, Dubai e Arabia Saudita dove proseguirà la sua carriera ricoperto dai petrodollari.
Avvocati che lavoreranno duro anche per gestire un caso clamoroso di vita privata:
Jimenez scopre che la macchina della moglie viene paparazzata sotto casa di un altra vecchia conoscenza interista e ciliena: Mauricio Pinilla
Il Mago se la lega al dito e la prima volta che lo incontra in pubblico lo riempie di botte nel bagno di un noto locale. O almeno questa è una delle tante versioni.
Moglie di Jimenez che forse alcuni di voi ricorderanno per la sua partecipazione a Controcampo come valletta. Esperienza durata pochissimo.
Insomma Luis Jimenez è un simbolo troppo trascurato di un calcio che non esiste più.
Il calcio delle comproprietà e delle buste, dove i cartellini dei giocatori si potevano giocare d'azzardo,
Il calcio dove le mogli dei calciatori vengono ospitate in tv ma se mostrano le tette vengono licenziate. Oggi a Tiki Taka pagherebbero oro per una cosa del genere.
PRIMO TEMPO: 2’ - la Ref Cam è brutta, ma mai quanto questo corner corto di Hakan Dai Svegliati Chalanoglu 4' - Quanto vorrei essere un Thuram 14’ - statistica “curiosa”: Lelly Kelly non aveva mai segnato in A. Indovinate con chi ha trovato il primo gol?! 17' - Quanti punti mancano alla salvezza? 20' […]
😶🌫️ Ritorna il prepartita in formato articolo dopo i primi due in formato post; e non sappiamo quale sarà il formato del prossimo. Davvero. Perché non siamo ancora entrati nel mood "ansia per nuova stagione" e non ci stiamo capendo niente. Così non ci capite niente neanche voi. Praticamente noi siamo il mercato dell'Inter ma […]
SOMMER: Ricominciamo con le solite comiche, rigore subito (ovviamente per fallo di mano in area) e a seguire primo gol in Serie A del baby fenomeno di turno. Il menù è completo. Adesso sinceramente non so cosa dire, speriamo che il nuovo amichetto svizzero Akanji possa portare un po' di solidità in più la dietro. […]
PRE-PARTITA: Potrei dilungarmi con una accurata disamina tattica della partita ma per fare prima vi dico solo: ARRIVIAMO DA UNA GOLEADA, serve altro? 5' Non credo sia normale che l'udinese mi spaventi più del Liverpool, ma non è colpa mia se quando giocano contro di noi a volte le due squadre coincidono 3' E infatti […]
SOMMER 6.5 – Entra in campo con l’aria di chi preferirebbe essere al Sestriere a cogliere stelle alpine, bere latte appena munto e tirare fino a tardi in compagnia della Hunziker. Invece gli tocca difendere i pali dal tridente Simeone/Ngonge/Vlasic, zero tiri in tre, o forse un paio ma di quelli che avrebbe parato anche […]
0’ - Primo piano su Lazaro nel tunnel come non stessi soffrendo già abbastanza grazie mille PRIMO TEMPO: 6' - chiusura difensiva del Camerata Biraghi e mi sale subito il QVANDO C'ERA LVI 8’ - Bravo Tikus due falli in due minuti picchia tutti 10' - già imparato a memoria tutti i cori del Torino […]