15/12/2025

Genoa – Inter, il pagellone dellla vetta inaspettata

SOMMER 6 – Succede davvero poco dalle sue parti, nonostante la strizza finale e la certezza che sarebbe piovuto dal cielo il gol del pareggio. A questo punto possiamo dedicarci al gossip: pare che all’ennesimo “Esco a fare un reel con Michelle, ci vediamo stasera”, la first swiss lady con elvetico pragmatismo abbia risposto “Non ci sono stasera, esco con Federer. E non credo che faremo reel”. Alla vigilia della trasferta in Arabia, Yann ha vacillato.

BISTECCONE 8 –
Già MVP in Champions. Bisteccone si conferma il più in forma anche a Marassi, ma che potesse essere lui ad aprire le marcature dopo sei minuti, non ce lo saremmo mai immaginato.
Voleva metterla davvero lì?
Voleva fare un tiraggir come Insigne ma gli è uscita una ciabattata?
Machissenefrega, scusate, noi abbiamo trovato un nuovo goleador, e sarebbero stati due gol di fila senza la parata di Van Dijk. Daje Bisteccò!

AKANJI & BASTO 6 –
Cosa sarà mai successo in occasione del gol di Vitinha? Esaminiamo alcune ipotesi:

1. A Natale puoi
Akanji: Sai, Basto, non credo sia giusto che in questo clima prefestivo ci si concentri sui propri obiettivi senza pensare agli altri
Basto: Hai ragione, Manu, diamo una speranza al mondo e cominciamo dal Genoa! Prego, signori Ekuban e Vitinha, accomodatevi!
Akanji: Ma veramente io pensavo a mettere 10 euro ciascuno...

2. Non ti merito
Akanji: Ci pensi, Basto, stiamo per andare in testa al campionato!
Basto: E’ vero, Manu, ma in fondo lo meritiamo veramente? Non è meglio continuare a stare secondi senza dare false speranze al nostro pubblico? Prego, signori Ekuban e Vitinha, accomodatevi!
Akanji: Me dovevo magnà la lingua (antico detto svizzero)

3. Glitch
Akanji: Jerry, perchè non riesco a muovermi?
Basto: Ho premuto Ctrl + Alt + Canc. Il sistema sta per riavviarsi. Vuoi salvare il risultato prima di riavviare? No, that’s ok.

GIGI 6
– Tutti si aspettano una finta, uno scatto, una corsa, un assist dal nulla. E invece lui niente, ciondola sulla fascia incurante della realtà circostante come un guru indiano. Ma dobbiamo renderci conto che Gigienrico fa sempre il contrario di quello che ci aspettiamo da lui, per cui per favore ricominciamo tutti a dire che è un esterno viziato e strapagato e che dovrebbe tornare in Francia o meglio ancora nella foresta amazzonica a prendersi le frecce al curaro di tribù non ancora scoperte.

SUCIC 6.5
– Stavolta entra con le migliori intenzioni e riesce pure a regalare sprazzi di classe balcanica. Purtroppo tutto questo accade in mezzo a mittini rossoblu desiderosi solo di falciarlo tra gli sguardi compiaciuti del signor Doveri, impegnato a darci tutte le ammonizioni che i milanini richiedevano dalle precedenti 20 partite.
Per questo un po’ si adombra e ad un certo punto vorrebbe rifiutarsi di andare avanti, ma sai Petar, a volte bisogna seguire le regole e giocare per novanta minuti. Come cosa sono le regole? Ok, ne parliamo la prossima volta.

PIOTR 7 – Questo piede po’ esse fero e po’ esse piuma, e Petruzzo sa scegliere quando usare l’uno o l’altro dirigendo il gioco nerazzurro. A volte però si innamore troppo del pallone quando potrebbe decidere di avviare l’azione del 3 a 1, ma fa tutto parte del piano degli dei del calcio per farci soffrire fino all’ultimo.

BARE 7 – La sventagliata con cui avvia l’azione del 2 a 0 sa molto di cialda croccante, dato il periodo diremmo un torrone alle mandorle ricoperto di miele di castagno (scusate, devo abbandonare la dieta per i prossimi 15 minuti). Regala altri colpi di classe, finchè lo spirito di Abisso non si impossessa di Doveri e gli fischia contro un fallo di mano che invece era “pettoh nettoh” ed a quel punto Barella tira una serie di Nostre Signore del Gennargentu che si mettono tutte in fila per lui nonostante in questo periodo siano impegnate con una gravidanza. Nonostante la loro intercessione, Doveri si veste da Erode e lo ammonisce.

CARLOS 6 – Si mette lì sulla sinistra zitto zitto, quatto quatto, badando più alle scorribande di Norton-Cuffy che a creare pericoli a Leali. Alla fine il gol ce lo fanno dal lato opposto

PIO 7
– Ieri era nella versione “Pio mena tutti”, mentre si faceva spazio in mezzo alla difesa avversaria con la grazia di Bud Spencer e l’agilità di Terence Hill. Avrebbe meritato pure un gol, ovviamente per noi ne merita uno ad ogni partita, purtroppo il signor Leali si è messo di traverso ed un giorno sconterà questo affronto: potrebbe avere uno sconto se a tempo debito dovesse fornire una prestazione adeguata contro i cuginastri allegri o gli allagati da NosDro signore delle Lagrime.

LAUTI 8.5 – Non sarà grande e grosso come Pio, ma il movimento di culo con cui prende posizione e si sbarazza della difesa rossoblu è una cosa che dovrebbero fare vedere a ripetizione nelle scuole calcio ed anche nei centri di fertilità perchè ieri attorno alle 18.40 credo ci sia stato un picco di concepimenti. Si riprende la testa della classifica marcatori, la vetta della Serie A, mentre i nostri cuori sono suoi già dall’estate del 2018.

MKHI 6.5 – Ad un certo punto ieri era l’unico che cercava di ragionare mentre i suoi compagni lanciavano palloni a caso ed i genoani si preparavano all’assalto finale. Ed invece lui, come un contabile il giorno di capodanno, controllava l’inventario, portava l’incasso in banca, e si preparava ad un nuovo anno, sperando che arrivi la sospirata pensione.

TIKUS 6 – Mezzo voto in meno perchè ci aspettavamo il capoccione da Jackson Five, e invece è dovuto tornare alle treccine, dopo che quel rompimaroni di Doveri gli ha ricordato che avrebbe infastidito gli avversari. E’ tutta invidia, Tikus, tutta invidia.

DIOUF 10 – Quando è entrato Andy, mi sono improvvisamente tranquillizzato, era chiaro che nessuno si sarebbe potuto opporre a The Futebol in persona. Lui è troppo umile però per approfittare della situazione, ma gli è bastato un gesto per ridare le mani a Sommer, la vista a Doveri e togliere la parola a Barella risparmiandogli un’espulsione.

DE VRIJ 6 –
Dite la verità, vi eravate dimenticati di lui; entra e ci disponiamo in sei dietro, Stefan ributta dall’altra parte qualsiasi cosa gli capiti a tiro, tra cui uno scarpino di LH11, una mascella di Ekhator, ed Ekuban tutto intero, così impara a fare lo spavaldo nella nostra area di rigore approfittandosi della gentilezza di Sommer.

CRISTIAN 7
– Ieri è stata una giornata strana: il Milan è stato fermato dal Sassuolo, con Bartesaghi che ha fatto doppietta (ma non si occupava di anagrammi e cruciverba?), l’Udinese ha dovuto fare tre gol per vedersene assegnato uno, Spalletti è tornato alla vittoria, mentre la Fiorentina continua a fare schifo, del resto mica possiamo avere troppi cambiamenti tutti in una volta. Noi avevamo la possibilità di portarci in testa e stranamente l’abbiamo colta. Ora, Cristian, non ci metteremo ad investigare quali riti tu e Kolarov abbiate compiuto, perchè siamo in clima pre-festivo e non ci pare il caso di rovinare l’atmosfera.
Qualunque cosa tu abbia fatto, continua a farla, continua ad assecondare la nostra natura istrionica come Petar ed isterica come Bare, guerriera come Lauti ed imprevedibile come Luis Henrique. E speriamo che il Natale ci regali ancora i sorrisi di Tikus, ma fatti al momento opportuno.

Genoa – Inter, il pagellone dellla vetta inaspettata

SOMMER 6 – Succede davvero poco dalle sue parti, nonostante la strizza finale e la certezza che sarebbe piovuto dal cielo il gol del pareggio. A questo punto possiamo dedicarci al gossip: pare che all’ennesimo “Esco a fare un reel con Michelle, ci vediamo stasera”, la first swiss lady con elvetico pragmatismo abbia risposto “Non ci sono stasera, esco con Federer. E non credo che faremo reel”. Alla vigilia della trasferta in Arabia, Yann ha vacillato.

BISTECCONE 8 –
Già MVP in Champions. Bisteccone si conferma il più in forma anche a Marassi, ma che potesse essere lui ad aprire le marcature dopo sei minuti, non ce lo saremmo mai immaginato.
Voleva metterla davvero lì?
Voleva fare un tiraggir come Insigne ma gli è uscita una ciabattata?
Machissenefrega, scusate, noi abbiamo trovato un nuovo goleador, e sarebbero stati due gol di fila senza la parata di Van Dijk. Daje Bisteccò!

AKANJI & BASTO 6 –
Cosa sarà mai successo in occasione del gol di Vitinha? Esaminiamo alcune ipotesi:

1. A Natale puoi
Akanji: Sai, Basto, non credo sia giusto che in questo clima prefestivo ci si concentri sui propri obiettivi senza pensare agli altri
Basto: Hai ragione, Manu, diamo una speranza al mondo e cominciamo dal Genoa! Prego, signori Ekuban e Vitinha, accomodatevi!
Akanji: Ma veramente io pensavo a mettere 10 euro ciascuno...

2. Non ti merito
Akanji: Ci pensi, Basto, stiamo per andare in testa al campionato!
Basto: E’ vero, Manu, ma in fondo lo meritiamo veramente? Non è meglio continuare a stare secondi senza dare false speranze al nostro pubblico? Prego, signori Ekuban e Vitinha, accomodatevi!
Akanji: Me dovevo magnà la lingua (antico detto svizzero)

3. Glitch
Akanji: Jerry, perchè non riesco a muovermi?
Basto: Ho premuto Ctrl + Alt + Canc. Il sistema sta per riavviarsi. Vuoi salvare il risultato prima di riavviare? No, that’s ok.

GIGI 6
– Tutti si aspettano una finta, uno scatto, una corsa, un assist dal nulla. E invece lui niente, ciondola sulla fascia incurante della realtà circostante come un guru indiano. Ma dobbiamo renderci conto che Gigienrico fa sempre il contrario di quello che ci aspettiamo da lui, per cui per favore ricominciamo tutti a dire che è un esterno viziato e strapagato e che dovrebbe tornare in Francia o meglio ancora nella foresta amazzonica a prendersi le frecce al curaro di tribù non ancora scoperte.

SUCIC 6.5
– Stavolta entra con le migliori intenzioni e riesce pure a regalare sprazzi di classe balcanica. Purtroppo tutto questo accade in mezzo a mittini rossoblu desiderosi solo di falciarlo tra gli sguardi compiaciuti del signor Doveri, impegnato a darci tutte le ammonizioni che i milanini richiedevano dalle precedenti 20 partite.
Per questo un po’ si adombra e ad un certo punto vorrebbe rifiutarsi di andare avanti, ma sai Petar, a volte bisogna seguire le regole e giocare per novanta minuti. Come cosa sono le regole? Ok, ne parliamo la prossima volta.

PIOTR 7 – Questo piede po’ esse fero e po’ esse piuma, e Petruzzo sa scegliere quando usare l’uno o l’altro dirigendo il gioco nerazzurro. A volte però si innamore troppo del pallone quando potrebbe decidere di avviare l’azione del 3 a 1, ma fa tutto parte del piano degli dei del calcio per farci soffrire fino all’ultimo.

BARE 7 – La sventagliata con cui avvia l’azione del 2 a 0 sa molto di cialda croccante, dato il periodo diremmo un torrone alle mandorle ricoperto di miele di castagno (scusate, devo abbandonare la dieta per i prossimi 15 minuti). Regala altri colpi di classe, finchè lo spirito di Abisso non si impossessa di Doveri e gli fischia contro un fallo di mano che invece era “pettoh nettoh” ed a quel punto Barella tira una serie di Nostre Signore del Gennargentu che si mettono tutte in fila per lui nonostante in questo periodo siano impegnate con una gravidanza. Nonostante la loro intercessione, Doveri si veste da Erode e lo ammonisce.

CARLOS 6 – Si mette lì sulla sinistra zitto zitto, quatto quatto, badando più alle scorribande di Norton-Cuffy che a creare pericoli a Leali. Alla fine il gol ce lo fanno dal lato opposto

PIO 7
– Ieri era nella versione “Pio mena tutti”, mentre si faceva spazio in mezzo alla difesa avversaria con la grazia di Bud Spencer e l’agilità di Terence Hill. Avrebbe meritato pure un gol, ovviamente per noi ne merita uno ad ogni partita, purtroppo il signor Leali si è messo di traverso ed un giorno sconterà questo affronto: potrebbe avere uno sconto se a tempo debito dovesse fornire una prestazione adeguata contro i cuginastri allegri o gli allagati da NosDro signore delle Lagrime.

LAUTI 8.5 – Non sarà grande e grosso come Pio, ma il movimento di culo con cui prende posizione e si sbarazza della difesa rossoblu è una cosa che dovrebbero fare vedere a ripetizione nelle scuole calcio ed anche nei centri di fertilità perchè ieri attorno alle 18.40 credo ci sia stato un picco di concepimenti. Si riprende la testa della classifica marcatori, la vetta della Serie A, mentre i nostri cuori sono suoi già dall’estate del 2018.

MKHI 6.5 – Ad un certo punto ieri era l’unico che cercava di ragionare mentre i suoi compagni lanciavano palloni a caso ed i genoani si preparavano all’assalto finale. Ed invece lui, come un contabile il giorno di capodanno, controllava l’inventario, portava l’incasso in banca, e si preparava ad un nuovo anno, sperando che arrivi la sospirata pensione.

TIKUS 6 – Mezzo voto in meno perchè ci aspettavamo il capoccione da Jackson Five, e invece è dovuto tornare alle treccine, dopo che quel rompimaroni di Doveri gli ha ricordato che avrebbe infastidito gli avversari. E’ tutta invidia, Tikus, tutta invidia.

DIOUF 10 – Quando è entrato Andy, mi sono improvvisamente tranquillizzato, era chiaro che nessuno si sarebbe potuto opporre a The Futebol in persona. Lui è troppo umile però per approfittare della situazione, ma gli è bastato un gesto per ridare le mani a Sommer, la vista a Doveri e togliere la parola a Barella risparmiandogli un’espulsione.

DE VRIJ 6 –
Dite la verità, vi eravate dimenticati di lui; entra e ci disponiamo in sei dietro, Stefan ributta dall’altra parte qualsiasi cosa gli capiti a tiro, tra cui uno scarpino di LH11, una mascella di Ekhator, ed Ekuban tutto intero, così impara a fare lo spavaldo nella nostra area di rigore approfittandosi della gentilezza di Sommer.

CRISTIAN 7
– Ieri è stata una giornata strana: il Milan è stato fermato dal Sassuolo, con Bartesaghi che ha fatto doppietta (ma non si occupava di anagrammi e cruciverba?), l’Udinese ha dovuto fare tre gol per vedersene assegnato uno, Spalletti è tornato alla vittoria, mentre la Fiorentina continua a fare schifo, del resto mica possiamo avere troppi cambiamenti tutti in una volta. Noi avevamo la possibilità di portarci in testa e stranamente l’abbiamo colta. Ora, Cristian, non ci metteremo ad investigare quali riti tu e Kolarov abbiate compiuto, perchè siamo in clima pre-festivo e non ci pare il caso di rovinare l’atmosfera.
Qualunque cosa tu abbia fatto, continua a farla, continua ad assecondare la nostra natura istrionica come Petar ed isterica come Bare, guerriera come Lauti ed imprevedibile come Luis Henrique. E speriamo che il Natale ci regali ancora i sorrisi di Tikus, ma fatti al momento opportuno.

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