28/08/2021

Verona-Inter, il pagellone delle Lontre felici

HANDANOVIC 1: Ormai è palese che abbia qualche sottotrama segreta con Ilic, perché non esiste un'altra spiegazione logica al fatto che questo giovane brate a soli vent'anni abbia una media realizzativa contro l'Inter da fare invidia all'Airone Caracciolo.
Ci sarà di sicuro un intreccio speciale un po' come Silente e Harry Potter, non si capisce il motivo per cui continua a regalargli gol ma c'è qualcosa di strano sotto.
Samir che cosa hai combinato a Niš in Serbia nel 2001? È tuo figlio? Ci vuole un test del dna? Restate sintonizzati per scoprire di più, dopo la pubblicità.

Pubblicità: *SIGLA CON CORREA IN COSTUME DA LONTRA CHE BALLA IL TUCA TUCA*

Ehi tu, si proprio tu hermano, hai acquistado el nuovo libro de ranocchiate?
Que aspetti a harcerlo? Non c'è mica Lotito que te blocca la trattativa.
Es muy semplice
: te basta andar su Amazon a esto link e lo puedes comprar.
Pure io me lo soy comprado para informarmi sulla storia dell'Inter prima di arrivare aquì.
Te basta hacer l'ordine e domani el corriere te lo porta directamente a casa tua, più veloce del mio gol all'esordio.

Non te ne pentirai, hermano, parola del Tucu-Lontra Joaquin Correa!

*Sigla con musica seria e piena di pathos*

*Entra in scena Eder Citadin Martins in giacca e cravatta*.

Ed eccoci tornati a "Le famiglie segrete", la trasmissione di gossip più amata in tutta la provincia di Milano.
Siamo andati a Lubiana, al baretto dove Samir Handanovic gioca sempre a briscola con Kolarov, ed è bastato offrire qualche giro di grappa per farci raccontare tutti i segreti più incredibili sul vicecapitano nerazzurro.

I nostri compari di bevute ci hanno rivelato che sì: Handanovic ha qualche segreto.

Increduli dopo questa scoperta sensazionale, abbiamo mandato in laboratorio dei campioni di DNA raccolti sul kukident di Handanovic, e i risultati non ci lasciano dubbi: esiste uno 0,00005% di sicurissima probabilità che Ivan Ilic sia effettivamente suo figlio.
La scienza non mente, e anche nel caso in cui mentisse perché dovrebbe farlo proprio a noi?

Anche in questa puntata di "Le famiglie segrete" siamo riusciti a scoprire un'altra famiglia segreta.
Buonanotte, e arrivederci alla prossima settimana.

Dietro le quinte:
"Oh grazie Eder che ti sei prestato per fare 'sta cosa. Sei un grande amico."
"Ma che scherzate? Ragazzi quando avete bisogno chiedete, qualsiasi cosa per voi. Dov'è che sono quei buoni pasto di cui parlavate?"


SKRINIAR - DE VRIJ - BASTONI 9: Pagella di gruppo perché sono stati il solito trio inespugnabile a cui ultimamente riesce a fare gol soltanto Handanovic, oppure suo figlio Ilic.
Non era assolutamente facile perché l'Hellas schierava un attacco di tutto rispetto.
Prima Cancellieri, baby esordiente alla Zaniolo con un passato romanista, che non ha manco la pagina su Wikipedia e aspettava già di purgarci. Poi Kevin Lasagna, che è un altro che contro l'Inter non ha bisogno di presentazioni.
Per non parlare dell'ex Daniel Bessa che fortunatamente è rimasto in panchina.
Ci portiamo a casa un mese di agosto a punteggio pieno e a reti quasi inviolate (escludendo i gol subiti da parenti e familiari vari) ed è un dato che fa sicuramente piacere considerando come era iniziato.


PERISIC 100000: Vi ricordate di quella volta in cui Perry si organizzò con una raccattapalle di San Siro per battere una rimessa veloce?
Lo schema incredibilmente funzionò e sorprese il Verona, permettendo a I****i di portarci in vantaggio dopo appena 38 secondi.

Da quella volta in poi, Perry iniziò a traumatizzare quei poveri malcapitati bambini, tanto che diedero tutte le dimissioni formando una class action dei genitori per "ambiente di lavoro non ottimale".

Verona-Inter, il pagellone delle Lontre felici 1 Ranocchiate

Ogni volta che c'era una rimessa a favore, Perry iniziava a sbraitare contro qualsiasi ragazzino avesse davanti per farsi passare il pallone e lanciarlo alla velocità della luce in attacco.
Ovviamente non funziono mai più, tutti quei palloni finivano puntualmente ai difensori avversari, e così dopo un po' si decise ad abbandonare quel piano malvagio, fare pace con i bambini, e organizzare una mega festa a casa sua a base di puntate di Spongebob e zucchero filato.

Ahhhh che serata.
Dicevamo:
Questa volta la squadra scaligera ha ispirato nuovamente Perry, che ha rispolverato un grande classico: la battuta lunghissima alla Maicon.
Il Verona ha dimostrato di continuare ad avere qualche problema con le rimesse, e infatti si sono fatti fregare anche questa volta come dei pollastri, permettendo a Dzeko e Lauty di confezionare l'azione del gol.

Simone Inzaghi era visibilmente emozionato e ha iniziato a correre per il campo un po' come Mou dopo la punizione di Pandev nel derby, gridando a tutti "è merito miooo è merito mioooo gliel'ho detto ioooo"

Non è vero un cazzo, non credeteci. Il copyright è di PERRY AL 100% però gli ha dato corda pur di non farlo piangere.
Dopo un minuto e mezzo quel geniaccio croato ci ha riprovato e quasi Lautaro segnava il 2-1, occasione da gol che era la perfetta fotocopia di quella di prima.
Ora Perisic riproverà a farlo per altre 450 volte con un esisto sempre leggermente peggiore della volta precedente, poi si stancherà e si inventerà un nuovo metodo.
C'era un tizio estone che tirava le rimesse facendo una capriola, se prendesse spunto da lui sarebbe bellissimo.

CHALANOGLU 20: dal suo approdo sulla sponda giusta di Milano in poi, il nostro turco ha raggiunto una fase di vera e propria esaltazione calcistica. Corre come un matto in un ruolo a metà tra il trequartista e il centrocampista box-to-box, regalando quantità e qualità alla manovra.

Accompagna la sua condizione strepitosa correndo avanti e indietro per il campo intonando tutti i cori contro il Milan, anche quelli più politically incorrect. Al triplice fischio lui era ancora lì che infieriva "E MILAN MERDAAA MILAN MILAN MERDAAAA" e urlando frasi come: "CHE BELLO AVERE CON COMPAGNI CHE SANNO GIOCARE A CALCIOOO" seguito da una serie insulti e cattiverie verso i rossoneri che non possiamo riportare per motivi di ordine pubblico. Sono rimasti tutti scandalizzati e colpiti da tanto livore verso una squadra che fino a poco tempo fa era la sua casa.

Così tanto che a un certo punto alcuni esponenti della Curva Nord sono scesi in campo a dirgli di calmarsi un attimino perché "sono pur sempre nostri cugini, è un gioco, non è il caso di esagerare e infierire così".
"Dai Hakan un po' di sportività per favore" ma non c'era niente da fare, quello se ne è andato via da solo fino a casa, saltellando a piedi da Verona a Milano al grido di CHI NON SALTA ROSSONERO È.

BROZOVIC 10: dite quello che volete ma le partite al venerdì sera hanno già rotto il cazzo e poi arrivano anche le nazionali, e poi sono uscite le partite del girone di Champions contro il Real e altre due squadre a millemila km di aereo e che quando arrivi muori anche dal freddo... uffffffffffffffffffffffffffffff che fatica.

Brozo ci prova in tutti i modi a palesare il suo disappunto finché Inzaghi finalmente accoglie la sua richiesta di aiuto e lo lascia riaccomodare in panchina per rilassarsi un po'.

BARELLA 10: Ecco un altro che non concepisce il significato della parola fatica: tre bambine a casa, un Brozovic, eppure è sempre in testa ai pagelloni per rendimento e distanze percorse. Ad un giocatore così si può dire soltanto GRAZZIE. Con due ZZ in onore di un giocatore che fino a ieri era il migliore di tutti e oggi è entrato a far parte insieme a noi del club del "ma non ti vergogni?". Vieni qua cierrenonpiùsette, vergogniamoci insieme!

SUA SANTITA' DARMIAN 36: Ok ora la prossima missione di vita sarà noleggiare un intero coro di canto gregoriano, farlo entrare in una cripta medievale e registrare un album in cui per un'ora e mezza cantano soltanto "HAKIMI CHIIIII? HAKIMI CHIIIIII? HAKIMI CHI CAZZOOOOO SEIIIIII QUI C'E SOLOOOOO SUUUUUA SAAAAANTITA' DAAAAARMIAAAAAAN"
Ah non potete dire cazzo?
Ah no?
Beh allora niente coro gregoriano, organizziamoci tra di noi per la prossima a San Siro. ma che San Siro. San Matteo, rinominiamo direttamente lo stadio, il quartiere, il mondo.

VIDAL 10: In realtà il gol di Lontra-Tucu è tanto suo, quanto di Darmy che si è prodigato a tenere in campo quel pallone con le sue doti spirituali al di sopra della norma, quanto del King chileno Vidal che oggi è stato veramente molto king. Però sono troppo abituato a insultarlo per fargli dei complimenti, devo resettarmi un attimo lo spirito e poi tornerò a incoraggiarlo.
Vado a confessarmi da Padre Darmy e torno.

DZEKO 10: Cigno, amore nostro, non sarai Moise Kean, i*****i oppure Scamacca, ma ce ne faremo una ragione. Ti perdoneremo per questo terribile e insopportabile ridimensionamento a cui ci hai costretti. Guarda qua i fiumi di lacrime, guarda.
AH NO NON SONO LACRIME. STACCA STACCA. SIAMO UN BLOG PER FAMIGLIE QUI.

LAUTARO 10: eccomi, sono tornato, avevo fatto un secondo round di confessione da Padre Darmy. Quel povero parroco ormai ne ha sentite di tutti i colori da quando è arrivato all'Inter.

Lauti in questa serata comunque lo abbiamo visto molto sereno, con la tranquillità di chi sta per intascarsi il contratto da sei milioni all'anno: barbetta non fatta alla Homer Simpson, abbronzatura sexy sotto i raggi del sole color Olivier Dacourt, sguardo cattivissimo e solito fiuto del gol.

La mossa geniale di Perry e Dzeko era troppo geniale per non essere trasformata in gol, i rigori continuano a non darceli (e meno male, perché chi cappero li tira adesso?) e il tango argentino con il Tucu funziona già che è una meraviglia.
Dimenticate la Lu-La, ora è nata una nuova coppia: la LO-LA.

LA LONTRA 10: è cominciato tutto con un'offerta del Chelsea a Pastorello ed è finita con me davanti al telefono su youtube a guardare video di lontrine che fanno cose buffe tipo ballare e abbracciarsi fino alle 3 di notte.
Che cazzo di estate.

L'esordio della Tucu-Lontra è il più bello dai tempi di Pazzini contro il Palermo. (molti giustamente citeranno anche Recoba, ma qui su Ranocchiate siamo degli estimatori del vero calcio dei tempi bui).

L'intuizione della Lontra si conferma di diritto nella top 3 delle cose più belle successe su Ranocchiate. Ci aspettavamo un avvio fenomenale da lui ma non così tanto fenomenale.

Ora il prossimo passo sarà spammare lontrine con continuità sui social dell'Inter e del Tucu e farlo affermare come soprannome ufficiale anche dai cronisti di sky, dazn, inter tv e chi più ne ha più ne metta.

Il Tucu-Lontr ha vissuto la serata perfetta: gli bastano pochi minuti per raddrizzare una partita che non meritavamo assolutamente di perdere, con una dose di Mittanza straordinaria. Finalmente possiamo girarci verso la panchina e avere un uomo, anzi, una lontra, in grado di risolvere la situazione. E che situazione.
Primo gol stupendo che va a porre finalmente un lieto fine alla vicenda del "MA DAVVERO CORREA È ALTO 1.88 IO PENSAVO FOSSE UN TAPPO COME SENSI" e secondo gol incredibile con la rasoiata nell'angolino a battere Montipò.
Abbracciamoci forte amici interisti, il passato è passato, IL PRESENTE SI CHIAMA TUCU-LONTRA AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

SENSI&VECINO 9: contemporaneamente in campo cosaaaaaa

DIMARCO 9: mi aspettavo il gol dell'ex da 40 metri e annessa corsa esultante sotto la curva avversaria senza maglietta, ma ha giocato bene anche così.

INZAGHI 10: "mister ma questa Inter è tanto più debole dell'anno scorso?" e lui deve per forza trattenersi e rimanere serio e calmo, quando interiormente vorrebbe soltanto denudarsi e urlare "NO E' MOLTO PIU FORTEEEEE GRAZIE DIRIGENZAAAAA, GOOODOOOOOO LA TUCU-LONTRAAAA L'HO VOLUTO IOOOO TUCUTUCUTUCUUUUU

Verona-Inter, il pagellone delle Lontre felici

HANDANOVIC 1: Ormai è palese che abbia qualche sottotrama segreta con Ilic, perché non esiste un'altra spiegazione logica al fatto che questo giovane brate a soli vent'anni abbia una media realizzativa contro l'Inter da fare invidia all'Airone Caracciolo.
Ci sarà di sicuro un intreccio speciale un po' come Silente e Harry Potter, non si capisce il motivo per cui continua a regalargli gol ma c'è qualcosa di strano sotto.
Samir che cosa hai combinato a Niš in Serbia nel 2001? È tuo figlio? Ci vuole un test del dna? Restate sintonizzati per scoprire di più, dopo la pubblicità.

Pubblicità: *SIGLA CON CORREA IN COSTUME DA LONTRA CHE BALLA IL TUCA TUCA*

Ehi tu, si proprio tu hermano, hai acquistado el nuovo libro de ranocchiate?
Que aspetti a harcerlo? Non c'è mica Lotito que te blocca la trattativa.
Es muy semplice
: te basta andar su Amazon a esto link e lo puedes comprar.
Pure io me lo soy comprado para informarmi sulla storia dell'Inter prima di arrivare aquì.
Te basta hacer l'ordine e domani el corriere te lo porta directamente a casa tua, più veloce del mio gol all'esordio.

Non te ne pentirai, hermano, parola del Tucu-Lontra Joaquin Correa!

*Sigla con musica seria e piena di pathos*

*Entra in scena Eder Citadin Martins in giacca e cravatta*.

Ed eccoci tornati a "Le famiglie segrete", la trasmissione di gossip più amata in tutta la provincia di Milano.
Siamo andati a Lubiana, al baretto dove Samir Handanovic gioca sempre a briscola con Kolarov, ed è bastato offrire qualche giro di grappa per farci raccontare tutti i segreti più incredibili sul vicecapitano nerazzurro.

I nostri compari di bevute ci hanno rivelato che sì: Handanovic ha qualche segreto.

Increduli dopo questa scoperta sensazionale, abbiamo mandato in laboratorio dei campioni di DNA raccolti sul kukident di Handanovic, e i risultati non ci lasciano dubbi: esiste uno 0,00005% di sicurissima probabilità che Ivan Ilic sia effettivamente suo figlio.
La scienza non mente, e anche nel caso in cui mentisse perché dovrebbe farlo proprio a noi?

Anche in questa puntata di "Le famiglie segrete" siamo riusciti a scoprire un'altra famiglia segreta.
Buonanotte, e arrivederci alla prossima settimana.

Dietro le quinte:
"Oh grazie Eder che ti sei prestato per fare 'sta cosa. Sei un grande amico."
"Ma che scherzate? Ragazzi quando avete bisogno chiedete, qualsiasi cosa per voi. Dov'è che sono quei buoni pasto di cui parlavate?"


SKRINIAR - DE VRIJ - BASTONI 9: Pagella di gruppo perché sono stati il solito trio inespugnabile a cui ultimamente riesce a fare gol soltanto Handanovic, oppure suo figlio Ilic.
Non era assolutamente facile perché l'Hellas schierava un attacco di tutto rispetto.
Prima Cancellieri, baby esordiente alla Zaniolo con un passato romanista, che non ha manco la pagina su Wikipedia e aspettava già di purgarci. Poi Kevin Lasagna, che è un altro che contro l'Inter non ha bisogno di presentazioni.
Per non parlare dell'ex Daniel Bessa che fortunatamente è rimasto in panchina.
Ci portiamo a casa un mese di agosto a punteggio pieno e a reti quasi inviolate (escludendo i gol subiti da parenti e familiari vari) ed è un dato che fa sicuramente piacere considerando come era iniziato.


PERISIC 100000: Vi ricordate di quella volta in cui Perry si organizzò con una raccattapalle di San Siro per battere una rimessa veloce?
Lo schema incredibilmente funzionò e sorprese il Verona, permettendo a I****i di portarci in vantaggio dopo appena 38 secondi.

Da quella volta in poi, Perry iniziò a traumatizzare quei poveri malcapitati bambini, tanto che diedero tutte le dimissioni formando una class action dei genitori per "ambiente di lavoro non ottimale".

Verona-Inter, il pagellone delle Lontre felici 2 Ranocchiate

Ogni volta che c'era una rimessa a favore, Perry iniziava a sbraitare contro qualsiasi ragazzino avesse davanti per farsi passare il pallone e lanciarlo alla velocità della luce in attacco.
Ovviamente non funziono mai più, tutti quei palloni finivano puntualmente ai difensori avversari, e così dopo un po' si decise ad abbandonare quel piano malvagio, fare pace con i bambini, e organizzare una mega festa a casa sua a base di puntate di Spongebob e zucchero filato.

Ahhhh che serata.
Dicevamo:
Questa volta la squadra scaligera ha ispirato nuovamente Perry, che ha rispolverato un grande classico: la battuta lunghissima alla Maicon.
Il Verona ha dimostrato di continuare ad avere qualche problema con le rimesse, e infatti si sono fatti fregare anche questa volta come dei pollastri, permettendo a Dzeko e Lauty di confezionare l'azione del gol.

Simone Inzaghi era visibilmente emozionato e ha iniziato a correre per il campo un po' come Mou dopo la punizione di Pandev nel derby, gridando a tutti "è merito miooo è merito mioooo gliel'ho detto ioooo"

Non è vero un cazzo, non credeteci. Il copyright è di PERRY AL 100% però gli ha dato corda pur di non farlo piangere.
Dopo un minuto e mezzo quel geniaccio croato ci ha riprovato e quasi Lautaro segnava il 2-1, occasione da gol che era la perfetta fotocopia di quella di prima.
Ora Perisic riproverà a farlo per altre 450 volte con un esisto sempre leggermente peggiore della volta precedente, poi si stancherà e si inventerà un nuovo metodo.
C'era un tizio estone che tirava le rimesse facendo una capriola, se prendesse spunto da lui sarebbe bellissimo.

CHALANOGLU 20: dal suo approdo sulla sponda giusta di Milano in poi, il nostro turco ha raggiunto una fase di vera e propria esaltazione calcistica. Corre come un matto in un ruolo a metà tra il trequartista e il centrocampista box-to-box, regalando quantità e qualità alla manovra.

Accompagna la sua condizione strepitosa correndo avanti e indietro per il campo intonando tutti i cori contro il Milan, anche quelli più politically incorrect. Al triplice fischio lui era ancora lì che infieriva "E MILAN MERDAAA MILAN MILAN MERDAAAA" e urlando frasi come: "CHE BELLO AVERE CON COMPAGNI CHE SANNO GIOCARE A CALCIOOO" seguito da una serie insulti e cattiverie verso i rossoneri che non possiamo riportare per motivi di ordine pubblico. Sono rimasti tutti scandalizzati e colpiti da tanto livore verso una squadra che fino a poco tempo fa era la sua casa.

Così tanto che a un certo punto alcuni esponenti della Curva Nord sono scesi in campo a dirgli di calmarsi un attimino perché "sono pur sempre nostri cugini, è un gioco, non è il caso di esagerare e infierire così".
"Dai Hakan un po' di sportività per favore" ma non c'era niente da fare, quello se ne è andato via da solo fino a casa, saltellando a piedi da Verona a Milano al grido di CHI NON SALTA ROSSONERO È.

BROZOVIC 10: dite quello che volete ma le partite al venerdì sera hanno già rotto il cazzo e poi arrivano anche le nazionali, e poi sono uscite le partite del girone di Champions contro il Real e altre due squadre a millemila km di aereo e che quando arrivi muori anche dal freddo... uffffffffffffffffffffffffffffff che fatica.

Brozo ci prova in tutti i modi a palesare il suo disappunto finché Inzaghi finalmente accoglie la sua richiesta di aiuto e lo lascia riaccomodare in panchina per rilassarsi un po'.

BARELLA 10: Ecco un altro che non concepisce il significato della parola fatica: tre bambine a casa, un Brozovic, eppure è sempre in testa ai pagelloni per rendimento e distanze percorse. Ad un giocatore così si può dire soltanto GRAZZIE. Con due ZZ in onore di un giocatore che fino a ieri era il migliore di tutti e oggi è entrato a far parte insieme a noi del club del "ma non ti vergogni?". Vieni qua cierrenonpiùsette, vergogniamoci insieme!

SUA SANTITA' DARMIAN 36: Ok ora la prossima missione di vita sarà noleggiare un intero coro di canto gregoriano, farlo entrare in una cripta medievale e registrare un album in cui per un'ora e mezza cantano soltanto "HAKIMI CHIIIII? HAKIMI CHIIIIII? HAKIMI CHI CAZZOOOOO SEIIIIII QUI C'E SOLOOOOO SUUUUUA SAAAAANTITA' DAAAAARMIAAAAAAN"
Ah non potete dire cazzo?
Ah no?
Beh allora niente coro gregoriano, organizziamoci tra di noi per la prossima a San Siro. ma che San Siro. San Matteo, rinominiamo direttamente lo stadio, il quartiere, il mondo.

VIDAL 10: In realtà il gol di Lontra-Tucu è tanto suo, quanto di Darmy che si è prodigato a tenere in campo quel pallone con le sue doti spirituali al di sopra della norma, quanto del King chileno Vidal che oggi è stato veramente molto king. Però sono troppo abituato a insultarlo per fargli dei complimenti, devo resettarmi un attimo lo spirito e poi tornerò a incoraggiarlo.
Vado a confessarmi da Padre Darmy e torno.

DZEKO 10: Cigno, amore nostro, non sarai Moise Kean, i*****i oppure Scamacca, ma ce ne faremo una ragione. Ti perdoneremo per questo terribile e insopportabile ridimensionamento a cui ci hai costretti. Guarda qua i fiumi di lacrime, guarda.
AH NO NON SONO LACRIME. STACCA STACCA. SIAMO UN BLOG PER FAMIGLIE QUI.

LAUTARO 10: eccomi, sono tornato, avevo fatto un secondo round di confessione da Padre Darmy. Quel povero parroco ormai ne ha sentite di tutti i colori da quando è arrivato all'Inter.

Lauti in questa serata comunque lo abbiamo visto molto sereno, con la tranquillità di chi sta per intascarsi il contratto da sei milioni all'anno: barbetta non fatta alla Homer Simpson, abbronzatura sexy sotto i raggi del sole color Olivier Dacourt, sguardo cattivissimo e solito fiuto del gol.

La mossa geniale di Perry e Dzeko era troppo geniale per non essere trasformata in gol, i rigori continuano a non darceli (e meno male, perché chi cappero li tira adesso?) e il tango argentino con il Tucu funziona già che è una meraviglia.
Dimenticate la Lu-La, ora è nata una nuova coppia: la LO-LA.

LA LONTRA 10: è cominciato tutto con un'offerta del Chelsea a Pastorello ed è finita con me davanti al telefono su youtube a guardare video di lontrine che fanno cose buffe tipo ballare e abbracciarsi fino alle 3 di notte.
Che cazzo di estate.

L'esordio della Tucu-Lontra è il più bello dai tempi di Pazzini contro il Palermo. (molti giustamente citeranno anche Recoba, ma qui su Ranocchiate siamo degli estimatori del vero calcio dei tempi bui).

L'intuizione della Lontra si conferma di diritto nella top 3 delle cose più belle successe su Ranocchiate. Ci aspettavamo un avvio fenomenale da lui ma non così tanto fenomenale.

Ora il prossimo passo sarà spammare lontrine con continuità sui social dell'Inter e del Tucu e farlo affermare come soprannome ufficiale anche dai cronisti di sky, dazn, inter tv e chi più ne ha più ne metta.

Il Tucu-Lontr ha vissuto la serata perfetta: gli bastano pochi minuti per raddrizzare una partita che non meritavamo assolutamente di perdere, con una dose di Mittanza straordinaria. Finalmente possiamo girarci verso la panchina e avere un uomo, anzi, una lontra, in grado di risolvere la situazione. E che situazione.
Primo gol stupendo che va a porre finalmente un lieto fine alla vicenda del "MA DAVVERO CORREA È ALTO 1.88 IO PENSAVO FOSSE UN TAPPO COME SENSI" e secondo gol incredibile con la rasoiata nell'angolino a battere Montipò.
Abbracciamoci forte amici interisti, il passato è passato, IL PRESENTE SI CHIAMA TUCU-LONTRA AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

SENSI&VECINO 9: contemporaneamente in campo cosaaaaaa

DIMARCO 9: mi aspettavo il gol dell'ex da 40 metri e annessa corsa esultante sotto la curva avversaria senza maglietta, ma ha giocato bene anche così.

INZAGHI 10: "mister ma questa Inter è tanto più debole dell'anno scorso?" e lui deve per forza trattenersi e rimanere serio e calmo, quando interiormente vorrebbe soltanto denudarsi e urlare "NO E' MOLTO PIU FORTEEEEE GRAZIE DIRIGENZAAAAA, GOOODOOOOOO LA TUCU-LONTRAAAA L'HO VOLUTO IOOOO TUCUTUCUTUCUUUUU

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