20/03/2017

Torino-Inter: amabili resti

A cura di Patrick Pecora

Cari amici di Ranocchiate, oggi è una di quelle giornate in cui ho stranamente modo di “tirare il fiato” e poter riflettere, cosa che credo possa rivelarsi fondamentale nei momenti in cui tante piccole situazioni iniziano ad acquisire preponderanza in un periodo particolarmente “pieno”: certo è che se il risveglio domenicale è accompagnato dalle inevitabili riflessioni sulla nostra partita, si rischia di scadere nel filosofico con la stessa semplicità con cui Juan Jesus avanzava dalla linea difensiva per ancora poco chiari motivi.

E’ da ieri che cerco di dare una risposta convinta ad una semplice domanda, propostami a fine gara da uno dei nostri compagni di brigata Ranocchioide Luigi: abbiamo perso due punti o siamo riusciti a guadagnarne uno?
A mio parere sarebbe facile parlare di “occasione persa”, soprattutto se si considera che non abbiamo certamente giocato la miglior partita della stagione, ma per quanto severi si voglia essere nel giudicarsi, il Torino non è un cliente semplice per nessuno qui in Italia: questa era la partita giusta per riuscire realmente a capire il nostro potenziale: possiamo giocarcela con tutti, ma non ci siao ancora lasciati alle spalle certi limiti.

In effetti riguardo la situazione attuale le uniche due cose certe sembrano essere che Gabigol per ora non riuscirà ad entrare nemmeno alla Playstation e che Hart è il degno erede di Nelson Dida, storico portiere capace di fare parate incredibili ed errori altrettanto clamorosi, a volte nella stessa partita.

E’ pur vero che ci sono comunque alcune note liete da considerare: Kondogbia continua a colpire il Torino con la stessa cinicità con cui Materazzi colpiva Shevchenko e riesce finalmente a mostrare sprazzi del centrocampista che potrebbe essere; Gagliardini continua a confermarsi metronomo fondamentale per il nostro centrocampo; Miranda sembra aver finalmente ricordato di essere uno dei migliori difensori in circolazione e Medel è ancora attaccato con i denti alla gamba di Belotti. Se si aggiunge che Ansaldi sembra essersi rigenerato nelle ultime uscite (sperando che non valga il vecchio adagio che vuole il lupo perdere il pelo ma non il vizio) e che D’Ambrosio è stato nientepopòdimeno che convocato in nazionale, la voglia di sorridere pensando al futuro sembra innescarsi naturalmente.

Morale della “favola”: non è certamente pareggiando partite come questa che riusciremo a raggiungere l’obiettivo della qualificazione alla Champion’s League del prossimo anno, ma vista la determinazione che questa squadra dimostra incontro dopo incontro vale la pena continuare a lottare con tutte le nostre forze, almeno fino a quando non sarà la famigerata “matematica” a condannarci.

Usciti dalla sbronza delle ultime due giornate in cui abbiamo segnato con la stessa facilità con cui Bobone rimorchia il sabato sera, dobbiamo essere capaci di utilizzare l’autostima incamerata finora a nostro vantaggio, e non fare in modo che rimangano soltanto amabili resti ormai dimenticati: siamo una squadra che lotta, che sa soffrire e che ha dimostrato di saper reagire dopo tante situazioni negative; considerando “da dove veniamo”, ovvero che nonostante le cose quest’anno nel primo periodo non siano andate esattamente come speravamo, siamo lì a giocarci, seppur da lontano, una possibilità per raggiungere i nostri obiettivi.

Mi rendo conto che chiamarsi F.C. Internazionale fa una bella differenza nel mio forse troppo ottimistico modo di vedere le cose, ma ogni tanto, dopo un momento di difficoltà, è più saggio apprezzare tutto ciò che si è raggiunto con grande sforzo, piuttosto che chiudersi dietro al velo di un retaggio ormai in discussione.

In un passato né troppo vicino né troppo lontano siamo riusciti ad essere i più grandi di tutti: possiamo tornare ad esserlo, continuando a “lottare su ogni centimetro”, citando il grande Al Pacino, senza arrenderci mai.

Per tutto il resto… c’è lo zio Zhang

Torino-Inter: amabili resti

A cura di Patrick Pecora

Cari amici di Ranocchiate, oggi è una di quelle giornate in cui ho stranamente modo di “tirare il fiato” e poter riflettere, cosa che credo possa rivelarsi fondamentale nei momenti in cui tante piccole situazioni iniziano ad acquisire preponderanza in un periodo particolarmente “pieno”: certo è che se il risveglio domenicale è accompagnato dalle inevitabili riflessioni sulla nostra partita, si rischia di scadere nel filosofico con la stessa semplicità con cui Juan Jesus avanzava dalla linea difensiva per ancora poco chiari motivi.

E’ da ieri che cerco di dare una risposta convinta ad una semplice domanda, propostami a fine gara da uno dei nostri compagni di brigata Ranocchioide Luigi: abbiamo perso due punti o siamo riusciti a guadagnarne uno?
A mio parere sarebbe facile parlare di “occasione persa”, soprattutto se si considera che non abbiamo certamente giocato la miglior partita della stagione, ma per quanto severi si voglia essere nel giudicarsi, il Torino non è un cliente semplice per nessuno qui in Italia: questa era la partita giusta per riuscire realmente a capire il nostro potenziale: possiamo giocarcela con tutti, ma non ci siao ancora lasciati alle spalle certi limiti.

In effetti riguardo la situazione attuale le uniche due cose certe sembrano essere che Gabigol per ora non riuscirà ad entrare nemmeno alla Playstation e che Hart è il degno erede di Nelson Dida, storico portiere capace di fare parate incredibili ed errori altrettanto clamorosi, a volte nella stessa partita.

E’ pur vero che ci sono comunque alcune note liete da considerare: Kondogbia continua a colpire il Torino con la stessa cinicità con cui Materazzi colpiva Shevchenko e riesce finalmente a mostrare sprazzi del centrocampista che potrebbe essere; Gagliardini continua a confermarsi metronomo fondamentale per il nostro centrocampo; Miranda sembra aver finalmente ricordato di essere uno dei migliori difensori in circolazione e Medel è ancora attaccato con i denti alla gamba di Belotti. Se si aggiunge che Ansaldi sembra essersi rigenerato nelle ultime uscite (sperando che non valga il vecchio adagio che vuole il lupo perdere il pelo ma non il vizio) e che D’Ambrosio è stato nientepopòdimeno che convocato in nazionale, la voglia di sorridere pensando al futuro sembra innescarsi naturalmente.

Morale della “favola”: non è certamente pareggiando partite come questa che riusciremo a raggiungere l’obiettivo della qualificazione alla Champion’s League del prossimo anno, ma vista la determinazione che questa squadra dimostra incontro dopo incontro vale la pena continuare a lottare con tutte le nostre forze, almeno fino a quando non sarà la famigerata “matematica” a condannarci.

Usciti dalla sbronza delle ultime due giornate in cui abbiamo segnato con la stessa facilità con cui Bobone rimorchia il sabato sera, dobbiamo essere capaci di utilizzare l’autostima incamerata finora a nostro vantaggio, e non fare in modo che rimangano soltanto amabili resti ormai dimenticati: siamo una squadra che lotta, che sa soffrire e che ha dimostrato di saper reagire dopo tante situazioni negative; considerando “da dove veniamo”, ovvero che nonostante le cose quest’anno nel primo periodo non siano andate esattamente come speravamo, siamo lì a giocarci, seppur da lontano, una possibilità per raggiungere i nostri obiettivi.

Mi rendo conto che chiamarsi F.C. Internazionale fa una bella differenza nel mio forse troppo ottimistico modo di vedere le cose, ma ogni tanto, dopo un momento di difficoltà, è più saggio apprezzare tutto ciò che si è raggiunto con grande sforzo, piuttosto che chiudersi dietro al velo di un retaggio ormai in discussione.

In un passato né troppo vicino né troppo lontano siamo riusciti ad essere i più grandi di tutti: possiamo tornare ad esserlo, continuando a “lottare su ogni centimetro”, citando il grande Al Pacino, senza arrenderci mai.

Per tutto il resto… c’è lo zio Zhang

Notizie flash

Ultimi articoli

17/09/2025
Ajax - Inter nel tempo di un caffè con Tikus

0' - Alzi la mano chi non ha paura di Davy KlaassenCome mai non vedo mani alzate?Potreste dire perché sono solo in casa, ma sono solo speculazioni PRIMO TEMPO: 1' - De Vrij titolare perché giochiamo in Olanda mi dà le stesse vibes degli stranieri che incontrano un italiano ed iniziano con "Mamma Mia! Pizza! […]

14/09/2025
Juventus – Inter, il pagellone che punta ad una salvezza tranquilla

SOMMER 4 –Inter – Torino: Clean sheet.Inter – Udinese: 2 gol subiti, di cui uno da Atta al primo gol in A.Juve – Inter: 4 gol presi di cui 2 da Kelly ed Adzic al loro primo gol in A.Da quanto ci risulta, quello di Lelly Kelly è anche il primo gol segnato in A […]

13/09/2025
Juventus - Inter nel tempo di un caffè turco

PRIMO TEMPO: 2’ - la Ref Cam è brutta, ma mai quanto questo corner corto di Hakan Dai Svegliati Chalanoglu 4' - Quanto vorrei essere un Thuram 14’ - statistica “curiosa”: Lelly Kelly non aveva mai segnato in A. Indovinate con chi ha trovato il primo gol?! 17' - Quanti punti mancano alla salvezza? 20' […]

13/09/2025
J******s - Inter, 10 pensieri pre-crisInter

😶‍🌫️ Ritorna il prepartita in formato articolo dopo i primi due in formato post; e non sappiamo quale sarà il formato del prossimo. Davvero. Perché non siamo ancora entrati nel mood "ansia per nuova stagione" e non ci stiamo capendo niente. Così non ci capite niente neanche voi. Praticamente noi siamo il mercato dell'Inter ma […]

01/09/2025
Inter-Udinese, il pagellone al gusto di cianuro

SOMMER: Ricominciamo con le solite comiche, rigore subito (ovviamente per fallo di mano in area) e a seguire primo gol in Serie A del baby fenomeno di turno. Il menù è completo. Adesso sinceramente non so cosa dire, speriamo che il nuovo amichetto svizzero Akanji possa portare un po' di solidità in più la dietro. […]

31/08/2025
Inter-Udinese nel tempo di un caffè corretto lacrime

PRE-PARTITA: Potrei dilungarmi con una accurata disamina tattica della partita ma per fare prima vi dico solo: ARRIVIAMO DA UNA GOLEADA, serve altro? 5' Non credo sia normale che l'udinese mi spaventi più del Liverpool, ma non è colpa mia se quando giocano contro di noi a volte le due squadre coincidono 3' E infatti […]

linkedin facebook pinterest youtube rss twitter instagram facebook-blank rss-blank linkedin-blank pinterest youtube twitter instagram