Questo pagellone andrà in onda in forma ridotta e con voti a caso (sì, più del solito) in forma di protesta. Contro chi o cosa ancora non mi è chiaro. Fate voi, ce ne sarebbero tanti di motivi: Mone, la dirigenza, le otto sconfitte in campionato, i ventisette infruttuosi tiri in porta, il rigore sbagliato, la mancanza di carattere, la testardaggine di voler resuscitare squadre date per spacciate fino al giorno prima.
Nel frattempo passatemi un pacco di Kleenex. Anzi, un bancale.
HANDANOVIC 2 – Dai Samir, può capitare a tutti.
Sediamoci e parliamone.
Ah, vedo che sei già seduto.
DAMBRO 3.33 – In attacco fa più lui di Romelu, si prende pure il rigore dopo 10 minuti. Tra l’altro se non fosse stato atterrato sono sicuro che avrebbe pure segnato (scusate, lo so che sto girando il coltello nella piaga). Lo vedevo proprio in forma Danilone nostro. E infatti è stato sostituito.
Dal 66’ DUMFRIES (7 x 2 / 0) – Fifino fa, Fifino disfa. Subisce il fallo del rigore che ci porta il pareggio, poi però ha rimorsi di coscienza (che poi perchè, Denzelò? Guarda che giochi per l’Inter!) e decide di falciare inspiegabilmente Kovalenko. Il tutto nel giro di 180 secondi.
Roba da mandarlo da uno psicoterapeuta, se non fossero tutti già impegnati con noi.
ACERBI 3.14/2 – Il fatto che il vantaggio dello Spezia venga da un errore di Cicciuzzo la dice lunga su come questa stagione sia stregata, cinica, e pure stronza, diciamola tutta. Non fai in tempo a crearti faticosamente qualche appiglio, una tenue speranza, quella che credi possa essere un’àncora di salvezza, che dopo qualche partita la vedi fragorosamente fallire. Ma prima ti ci fanno affezionare.
BASTONI 4 non di briscola -
"Zio Farris, mi racconti una favola? Non riesco a dormire"
"C’era una volta una squadra di campioni: un gigante buono, un’ala trebbiatrice, un muro in difesa, uno stopper roccioso e persino un campione del mondo.
Ma un giorno finirono a giocare al Picco e finirono tutti a picco.
Persero la Champions, la qualificazione in Europa, tutti i migliori vennero venduti e finirono a giocare nello stadio nuovo, il piazzale di fronte alla Stazione Centrale dove nemmeno i piccioni li andavano a guardare".
"Ma zio, è una storia tremenda, come si intitola?"
"Piano quinquennale 2023-2028, FC Internazionale".
"Non prenderò mai sonno adesso!"
"Nemmeno io, Sandrì".
DARMIAN -29 (giorni a Pasqua) – Siamo in piena Quaresima e pare che certe intercessioni non si possano chiedere. Abbiamo comunque il dubbio che chiedere di fermare Nzola potesse sortire qualche effetto. Più semplice aprire il Mar Rosso.
Dall’80’ TIN CARBONI 16 minuti giocati – Ci sentiamo tutti come Tin, scagliati a caso in campo con le linee nemiche pronte a falciarci. E senza nessuno che abbia pietà di noi, nemmeno per un colpo di grazia.
MKHITARYAN 0 voglia di fare giochi di parole con il tuo nome – Caro Diario, oggi sono triste come quando Albano si è lasciato con Romina. Altro che Felicità, ora mi sento solo di poter cantare:
E VAAAAAAAA
E' LA MIA ETA’ CHE SE NE VAAAAA
E QUANTO AMORE VIA CON LEI
E QUESTA VITA
CHE PASSA E DOVE ANDRAAAAAAAAAAAA’
Dal 66’ EDIN -15 alla pensione – Il Cigno ha ormai attraversato l’orizzonte degli eventi del buco nero che è diventata questa stagione, cerca di comunicare con il resto della squadra ma i suoi messaggi vengono rimandati indietro da Dragowski che è più veloce della luce, mentre i compagni lo vedono rallentare sempre di più.
BROZOVIC 80 – “Allora, Brozo, scrivi una frase che contenga il numero 80”
“80 voglia di giocare a calcio, ma 80issmo desiderio di andare all’Epic Cafè: un bicchiere di rakija, una partita a freccette, un sandwich salame e nutella”.
BARELLA 23.4 periodico – Nico è un pendolo il cui periodo oscilla costantemente tra il record di assist, le sbracciate verso i compagni, le discese in attacco e i recuperi in difesa.
Ma i pendoli oscillano tra due punti, diranno i miei piccoli amici.
E vi pare che noi possiamo prendere pendoli normali?
Dal 66’ CALHA 6 politico - Entra per dare un po’ di ordine alla manovra, si ritrova dopo qualche minuto con un difensore alle spalle, 18 attaccanti davanti e lui solo a centrocampo.
GOSENS 17 – Diciassette come la sfortuna di trovarsi nel periodo di forma migliora mentre il resto della squadra vive gli sbalzi ormonali tipici dell’andropausa, che poi l’età media è effettivamente quella.
Dal 66’ DIMARCO 11.2 m/sec – Velocità di fuga dal pianeta Terra raggiunta al 79’, minuto del cross di Dima. Sul satellite saturniano di Encelado ringraziano per l’assist decisivo per vincere il derby contro i Titano Boys.
LAUTARO √10 –
“NON TIRERO’ PIU’ RIGORI CON L’FC INTERNAZIONALE”
“NON TIRERO’ PIU’ RIGORI CON L’FC INTERNAZIONALE”
“NON TIRERO’ PIU’ RIGORI CON L’FC INTERNAZIONALE”
“NON TIRERO’ PIU’ RIGORI CON L’FC INTERNAZIONALE”
“NON TIRERO’ PIU’ RIGORI CON L’FC INTERNAZIONALE”
“Devo scriverne ancora?”
Altri 995, Lauti.
LUKAKU 90 la paura – Rome, ultimamente tu una cosa sai fa: battere i rigori. Li vogliamo lasciare tutti a Lauti?
Ah, un’altra cosa. La prossima volta che segni un gol del pareggio, non andare a prendere il pallone da dentro la porta. Non c’è tutta sta fretta.
MISTER SIMO 70 anni di galera – Quello che avrebbe preferito pur di non perdere ieri. E infatti le ha provate tutte: potenza offensiva al massimo, gli esterni costantemente “in the box”, Acerbi quinto centravanti, Bastoni a sostegno di Dimarco, un solo difensore dietro.
Il timore di Mone non è tanto quello che potrebbe essere esonerato, tanto la sa che Steven non ha i soldi per prendere un altro mister.
No, Scimo voleva evitare quel tremendo gioco di parole che ora lo perseguiterà per tutta la carriera.
SPEZIA SPIAZE.
E comunque non ricorda parate di Handanoviz.