Cari brati e brate come state? È durata di più la sosta per le nazionali che quella fra un campionato e l’altro: che poi devo anche vivere con l’ansia che mi si fanno male quei cuccioli (uno a caso Sensi). Bare mi ha tolto qualche anno di vita. Dovrebbero interrompere le partite come hanno fatto fra Argentina e Brasile non appena cade a terra uno dei nostri beniamini.
Tornando a noi, quest’anno ancora non l’avevo scritto ma abbiamo delle maglie proprio belle, poi con lo scudetto cucito sul petto nel momento in cui lo stadio torna a germogliare, con i posti a sedere che si aprono di nuovo togliendo via le ragnatele che avevano preso ingiustamente il nostro posto, seduti aspettando la partita con un libro in più nelle librerie (se non sapete di cosa sto parlando cliccate qui). Finalmente si può tornare ad avere l’ansia, la paura di finire per l’ennesima volta nel baratro calcistico. Il timore di urlare di nuovo appena svegli, ancora con il caffe in mano CRISI INTER. Però lo urleremo con lo scudetto.
Sarà pur vero che una rondine non fa primavera, ma da come si era presentata la stagione con una festa per la vittoria durata 0,7 secondi a base di ZhangOut, condita con il malcontento delle partenze, un povero Christian Eriksen che mi manca manco fosse il ragù di mia nonna dopo che sono partito per un Erasmus. Senza dimenticare una sessione di calciomercato in cui non si parla di Lavezzi.
Però forse qualcosa si sta muovendo quatto quatto, striscia fra le fondamenta di appiano gentile e gira voce che una Pazza inter stia riprogettando il futuro. Voglio spiegarmi meglio: Denzel Dumfries ha un nome da Oscar dei MITT, tornano Di Marco e Cordaz, rubiamo il turco CHA CHA CHA ai cugini, con il rientro di Vidal abbiamo uno dei centrocampi più alcolizzati che si siano mai visti nella storia del nostro campionato, e prendiamo un allenatore che per l’amor del cielo mi piace, ma Simo’ fai di tutto per non essere un Benitez 2.0.
Non dimentichiamoci però di lui che ci ama incondizionatamente, che veste la maglia con onore e qualche stop sbagliato di troppo. Questa è la partita di Gerrardini, che ha segnato così tante volte contro le squadre Genovesi che quando il sindaco ha tentato di renderlo cittadino onorario, consegnandogli le chiavi della città, ha tristemente scoperto che si era già preso tutto, così come i nostri cuori e le nostre bestemmie. Tutti noi sogniamo di rivederti presto in campo e di assistere ad un nuovo tuo nosense in un momento cruciale qualsiasi.
Gli scenari di questa partita si prospettano più interessanti che mai, poi pure a ora di pranzo con il ragù della nonna dopo che sono tornato, perché direi che partiamo da favoriti (forse) come l’ultima volta al Ferraris, dove loro sono state delle Ferraris e noi al massimo dei fiorini del ’96 a metano. Si risveglierà un AK87 più in forma che mai e poi, come se non bastasse, LUI è tornato più solare che mai con quel sorriso, quel maledetto sorriso che non avremmo mai più voluto rivedere…
Questa partita sarà una prova del 9, da pazza o da #nomorepazzainter non importa, perché ciò che conta è dare continuità prendendo altri tre punti come consolidamento più morale che per la classifica. Soprattutto la prova del nostro 9, del nostro cigno di Sarajevo, che non ha bisogno di farci dimenticare l’altro numero 9 (il bacia maglia) perché a quello ci pensiamo noi. A lui il compito di spiccare il volo come un vero cigno, arrivare così in alto da non sentire più le critiche negative. Critiche di chi non ha mai compreso, e forse visto, la storia del brutto anatroccolo. Ma ahimè qui non si fanno spoiler.
Cari brati e brate come state? È durata di più la sosta per le nazionali che quella fra un campionato e l’altro: che poi devo anche vivere con l’ansia che mi si fanno male quei cuccioli (uno a caso Sensi). Bare mi ha tolto qualche anno di vita. Dovrebbero interrompere le partite come hanno fatto fra Argentina e Brasile non appena cade a terra uno dei nostri beniamini.
Tornando a noi, quest’anno ancora non l’avevo scritto ma abbiamo delle maglie proprio belle, poi con lo scudetto cucito sul petto nel momento in cui lo stadio torna a germogliare, con i posti a sedere che si aprono di nuovo togliendo via le ragnatele che avevano preso ingiustamente il nostro posto, seduti aspettando la partita con un libro in più nelle librerie (se non sapete di cosa sto parlando cliccate qui). Finalmente si può tornare ad avere l’ansia, la paura di finire per l’ennesima volta nel baratro calcistico. Il timore di urlare di nuovo appena svegli, ancora con il caffe in mano CRISI INTER. Però lo urleremo con lo scudetto.
Sarà pur vero che una rondine non fa primavera, ma da come si era presentata la stagione con una festa per la vittoria durata 0,7 secondi a base di ZhangOut, condita con il malcontento delle partenze, un povero Christian Eriksen che mi manca manco fosse il ragù di mia nonna dopo che sono partito per un Erasmus. Senza dimenticare una sessione di calciomercato in cui non si parla di Lavezzi.
Però forse qualcosa si sta muovendo quatto quatto, striscia fra le fondamenta di appiano gentile e gira voce che una Pazza inter stia riprogettando il futuro. Voglio spiegarmi meglio: Denzel Dumfries ha un nome da Oscar dei MITT, tornano Di Marco e Cordaz, rubiamo il turco CHA CHA CHA ai cugini, con il rientro di Vidal abbiamo uno dei centrocampi più alcolizzati che si siano mai visti nella storia del nostro campionato, e prendiamo un allenatore che per l’amor del cielo mi piace, ma Simo’ fai di tutto per non essere un Benitez 2.0.
Non dimentichiamoci però di lui che ci ama incondizionatamente, che veste la maglia con onore e qualche stop sbagliato di troppo. Questa è la partita di Gerrardini, che ha segnato così tante volte contro le squadre Genovesi che quando il sindaco ha tentato di renderlo cittadino onorario, consegnandogli le chiavi della città, ha tristemente scoperto che si era già preso tutto, così come i nostri cuori e le nostre bestemmie. Tutti noi sogniamo di rivederti presto in campo e di assistere ad un nuovo tuo nosense in un momento cruciale qualsiasi.
Gli scenari di questa partita si prospettano più interessanti che mai, poi pure a ora di pranzo con il ragù della nonna dopo che sono tornato, perché direi che partiamo da favoriti (forse) come l’ultima volta al Ferraris, dove loro sono state delle Ferraris e noi al massimo dei fiorini del ’96 a metano. Si risveglierà un AK87 più in forma che mai e poi, come se non bastasse, LUI è tornato più solare che mai con quel sorriso, quel maledetto sorriso che non avremmo mai più voluto rivedere…
Questa partita sarà una prova del 9, da pazza o da #nomorepazzainter non importa, perché ciò che conta è dare continuità prendendo altri tre punti come consolidamento più morale che per la classifica. Soprattutto la prova del nostro 9, del nostro cigno di Sarajevo, che non ha bisogno di farci dimenticare l’altro numero 9 (il bacia maglia) perché a quello ci pensiamo noi. A lui il compito di spiccare il volo come un vero cigno, arrivare così in alto da non sentire più le critiche negative. Critiche di chi non ha mai compreso, e forse visto, la storia del brutto anatroccolo. Ma ahimè qui non si fanno spoiler.
0’ - FIIII FIIII FIIIII FIIII FIIII PRIMO TEMPO: 6' - Mi sento l'Arsenal mercoledì 10’ - Eto’o in incognito visto 15' - Lo vogliamo marcare Kvara, per favore? 16’ - cazzocene, noi il pallone lo accompagniamo DENTRO la porta 22’ - guarda mamma, proprio come l’ArsenalSiamo sotto.Ha segnato il McDonald della Scozia 35’ - […]
Oggi ci sentiamo molto influencers e faremo un bellissimo unboxing con voi! Questa startup emergente con sede a Riga (esiste davvero, non solo al Monopoly) ci ha mandato, dietro lautissimo compenso, un macchinario rivoluzionario: il misuratore di simpatia, e oggi lo testeremo sui nostri avversari. Il funzionamento è semplice: noi inseriamo il nome, lui restituisce […]
SOMMER 6 - Noi abbiamo un problema.Cioè no abbiamo 1 triliardo di problemi, ma ne abbiamo uno di più recente manifestazione rispetto agli altri: Mikel Merino.Questo lestofante sta cambiando squadra ogni anno per venirci puntualmente a giocar contro nella prima fase della Champions.Fortunatamente, quest’anno ci ha pensato Sommer: ha spacciato la sua esecuzione per un […]
0' - Siamo tutti qui per assicurarci che sia veramente finita la partita col Venezia vero? PRIMO TEMPO: 1’ - Velo di Lautie e traversa di Fifino. MA CHE OOOOOOOH! 4' - Intanto grazie all'impareggiabile qualità della mia connessione a tratti vedo Dumfries a tratti vedo Desailly di Fifa 98 6' - Che apertura Calha! […]
Eeeecccoooociiiii direttamente dal recupero interminabile di Inter - Venezia, con la squadra che ancora deve fare la doccia e i tifosi allo stadio che hanno fatto il giro dei tornelli e sono rientrati. Tutto bellissimo. Se non sapete come è andata la partita. Altrimenti un attimo di ansietta l'avrete. Come sempre. Ormai abbiamo i calli […]
SOMMER 7 – Credo gli stia venendo il sospetto che questa stagione sia leggermente diversa da quella passata. Per esempio, quest’anno le neopromosse si presentano a San Siro e tirano in porta senza prima compilare l’apposito modulo.Dove andremo a finire?La prossima volta magari pretenderanno pure di segnare all’ultimo minuto disponibile dopo un recupero insensato.Ah, ma […]