29/04/2017

Ogni anno la stessa storia

Più invecchio più gli anni passano veloci. Capodanno sembra ieri e aprile sta finendo. Eppure, in questa moltitudine di anni che si accumulano, riesco a scorgere una ricorrenza.

È qualcosa che si ripete sempre uguale, e si “festeggia” sempre in questo periodo.

Il fallimento delle stagioni interiste.

Ogni anno, sul finire di aprile, guardo la classifica e trovo la squadra che amo in un infimo pantano, a lottare per posizioni che non gli competono.

Lo stato di sconforto che accompagna questa consapevolezza non è l’unica cosa che negli ultimi anni si ripete in una sorta di eterno ritorno dell’uguale. Nelle ultime due stagioni, infatti, siamo rimbalzati come una pallina da ping pong tra momenti di entusiasmo frenetico in cui ci sembrava di essere imbattibili e tragici ritorni al nostro attuale, tragico, posto in classifica.

Visti i precedenti, avrei tutte le ragioni per essere pessimista, ma in cuor mio so già che non appena si aprirà il calciomercato ritornerò a pensare in grande, chiudendo ironicamente l’eterno ciclo che si ripete ogni anno.

Penso che essere interisti significhi anche crederci sempre. Io l’ho sempre fatto, anche nei momenti più bui. Per esempio, il 5 maggio – data a noi vicina, peraltro – quando mio padre volle tornare a casa con il risultato sul 3 a 2 e io passai il viaggio in macchina disteso in lacrime sul sedile posteriore.

Persino quel giorno, tornato a casa, accesi subito il televideo con la forte speranza che avessimo ribaltato la partita.

Ma per quanto romantica sia l’infinita speranza di noi tifosi, bisogna prendere coscienza che molte cose devono cambiare se non vogliamo che questa serie di anni grigi diventino un tunnel infinito di frustrazioni.

E devono cambiare lassù, dove si prendono le decisioni, prima che in panchina o in campo.

Credo che la proprietà stia cercando di avvicinarsi alla squadra, garantendo almeno la presenza che con Thohir era una chimera pure sfortunata. Ma penso che questo non possa bastare.

Vedo come nei tifosi si respiri il desiderio di una figura che conosca l’ambiente e abbia la mentalità vincente, da ‘Inter’. Perché questa è la prima grande lacuna di questa squadra. Lo si nota in campo, quando si difende soffrendo il risultato contro la provinciale di turno a San Siro. Lo si nota in panchina con scelte sconsiderate nelle partite che contavano.

Sono solo un tifoso e non voglio fare investiture, ma penso seriamente che questo sia il primo acquisto a cui deve pensare la dirigenza, prima che inizi il mercato possibilmente.

Poi si potrà rinnovare giocatori, allenatore, staff, medici, fisioterapisti, magazzinieri, birilli, tutto quello che vorremo. Ma quello è un tassello fondamentale affinché tra un anno - e ogni anno futuro - non mi ritrovi di nuovo qui.

Ogni anno la stessa storia

Più invecchio più gli anni passano veloci. Capodanno sembra ieri e aprile sta finendo. Eppure, in questa moltitudine di anni che si accumulano, riesco a scorgere una ricorrenza.

È qualcosa che si ripete sempre uguale, e si “festeggia” sempre in questo periodo.

Il fallimento delle stagioni interiste.

Ogni anno, sul finire di aprile, guardo la classifica e trovo la squadra che amo in un infimo pantano, a lottare per posizioni che non gli competono.

Lo stato di sconforto che accompagna questa consapevolezza non è l’unica cosa che negli ultimi anni si ripete in una sorta di eterno ritorno dell’uguale. Nelle ultime due stagioni, infatti, siamo rimbalzati come una pallina da ping pong tra momenti di entusiasmo frenetico in cui ci sembrava di essere imbattibili e tragici ritorni al nostro attuale, tragico, posto in classifica.

Visti i precedenti, avrei tutte le ragioni per essere pessimista, ma in cuor mio so già che non appena si aprirà il calciomercato ritornerò a pensare in grande, chiudendo ironicamente l’eterno ciclo che si ripete ogni anno.

Penso che essere interisti significhi anche crederci sempre. Io l’ho sempre fatto, anche nei momenti più bui. Per esempio, il 5 maggio – data a noi vicina, peraltro – quando mio padre volle tornare a casa con il risultato sul 3 a 2 e io passai il viaggio in macchina disteso in lacrime sul sedile posteriore.

Persino quel giorno, tornato a casa, accesi subito il televideo con la forte speranza che avessimo ribaltato la partita.

Ma per quanto romantica sia l’infinita speranza di noi tifosi, bisogna prendere coscienza che molte cose devono cambiare se non vogliamo che questa serie di anni grigi diventino un tunnel infinito di frustrazioni.

E devono cambiare lassù, dove si prendono le decisioni, prima che in panchina o in campo.

Credo che la proprietà stia cercando di avvicinarsi alla squadra, garantendo almeno la presenza che con Thohir era una chimera pure sfortunata. Ma penso che questo non possa bastare.

Vedo come nei tifosi si respiri il desiderio di una figura che conosca l’ambiente e abbia la mentalità vincente, da ‘Inter’. Perché questa è la prima grande lacuna di questa squadra. Lo si nota in campo, quando si difende soffrendo il risultato contro la provinciale di turno a San Siro. Lo si nota in panchina con scelte sconsiderate nelle partite che contavano.

Sono solo un tifoso e non voglio fare investiture, ma penso seriamente che questo sia il primo acquisto a cui deve pensare la dirigenza, prima che inizi il mercato possibilmente.

Poi si potrà rinnovare giocatori, allenatore, staff, medici, fisioterapisti, magazzinieri, birilli, tutto quello che vorremo. Ma quello è un tassello fondamentale affinché tra un anno - e ogni anno futuro - non mi ritrovi di nuovo qui.

Notizie flash

Ultimi articoli

29/04/2024
Inter - Torino, il Pagellone in festa

SOMMER  7 – Torna alle abitudini di circa due mesi fa, quando collezionava clean sheet come stelle alpine sul Monte Rosa. Una volta sul pullman, si concede il massimo previsto dalla sua svizzeritudine: un paio di cori, due salti e una Ricola prima di andare a nanna. BENJI 10 – Potrebbe darsi che il mio […]

28/04/2024
Inter - Torino nel tempo di un caffè in pantofole

0' - Lauti non fare il provolone con la terna arbitrale PRIMO TEMPO: 1’ - Juric si schiera con Valentino Lazaro e la difesa a 4Qualcuno ha preso lezioni di cucina 6’ - amici scusate, questi primi minuti di pressing del Toro mi stanno devastando dentro, per pranzo faccio le linguine o i fusilli? 12’ […]

28/04/2024
Inter - Torino il primo prepartita dedicato ai tifosi

Abbiamo vinto lo Scudetto. Il Ventesimo. Quello che ci permetterà di cucirci addosso LA SECONDA STELLA. C’è chi ci crede da inizio anno, chi ha maturato questa certezza durante la stagione, e chi, interista di titanio temprato da mille delusioni passate, al pareggio col Napoli ha cominciato a sentire il fiato dei cugini sul collo, […]

23/04/2024
Milan - Inter, 5x2 stelle post-Scuderby

⭐️⭐️ - SIAMO NOOOOOOOOOOOOI SIAMO NOOOOOOOOOOOI I CAMPIONI DELL’ITALIA SIAMO NOOOOOOOOOOOOOOOI ⭐️⭐️ - Ue ciao doppiostellati cartonati con asterisco ma in realtà sono 19 seguaci della Marotta League passato una buona giornata? ⭐️⭐️ - Ancora non ci credo che abbiamo vinto il venteSimone comunque  ⭐️⭐️ - Anche se un po’ mi mancheranno le tabelle della corsa scudetto, potete farle […]

23/04/2024
Milan - Inter, il Pagellone della seconda stella

SOMMER  8.5 – Mentre Yann è nello spogliatoio intento a cambiarsi dieci minuti prima di entrare in campo, gli appare Samir con indosso un impermeabile nero, occhiali da sole scuri e due pillole in mano: PILLOLA BLU: Fai un altro clean sheet, l’ennesimo della stagione, la tua squadra vince la partita e il ventesimo scudetto […]

22/04/2024
Milan - Inter nel tempo di uno scudetto

0' - Non succedePerò ecco se...no, non succede.Aspetta mi sono dimenticato di come si respiraCom'è che si faceva? PRIMO TEMPO: 1' - Aiuto è cominciata.Si Pardo Lautaro non segna da febbraio masticazzi 3' - Bella parata in tuffo di Gabbia per fermare ThuramChe parata! 5' - Il Milan gioca col 3-5-fantasiaOk ora ho paura. 7' […]

linkedin facebook pinterest youtube rss twitter instagram facebook-blank rss-blank linkedin-blank pinterest youtube twitter instagram