14/11/2016

Non chiamatelo normalizzatore


"Perché per noi niente è mai normale, 
né sconfitta né vittoria..."

L'arrivo di Pioli all'Inter permette di far soffiare sulla Pinetina quella ventata di aria fresca che serviva da tempo.

Nelle sue prime ore in società, il nuovo tecnico ha dato dimostrazione di essere una persona intelligente, ma avendo detto di essere interista fin da bambino, non poteva essere altrimenti.

Per quanto queste cose nel calcio di oggi possano valere poco, in un calcio fatto di professionisti mossi innanzitutto dal vile denaro, in barba e alle bandiere e alla fede, fa sempre piacere sentire un allenatore che dichiara di aver raggiunto un sogno, sperando che possa trasmettere la stessa voglia e passione anche al suo nuovo gruppo di giocatori, apparso sottotono e demotivato da troppo tempo.

E se proprio non ci riuscirà Pioli, ci sono ottime ragioni per riporre le speranze in Walter Samuel.
Uno che col solo sguardo saprebbe far rigare dritto l'intera rosa, e chissà che non prenda a cuore sui campi di allenamento anche il reparto difensivo.
La difesa viene da un inizio di stagione negativo, e a Murillo & Co. qualche dritta non può che far bene. Altrimenti all'occorrenza può sempre indossare gli scarpini e giocare lui.

Vediamo ora chi ha il coraggio di non impegnarsi
Vediamo ora chi ha il coraggio di non impegnarsi

L'arrivo di Samuel è una mossa intelligente da parte di Pioli. Questa probabilmente è stata la pedina che è mancata con De Boer, che si è imposto come uomo solo contro tutti, venendo poi risucchiato dal vortice. Pioli ha capito, in un momento difficile, l'importanza di affidarsi alla passione, quella che lo ha accompagnato per tutta la sua carriera.

Una carriera che forse manca di nomi altisonanti, ma il mister ha già dimostrato, in quanto a stile e impegno, di poter stare all'Inter.
È arrivato in un momento non adatto, ma senza dubbio meritatamente.

"Dobbiamo dare qualcosa ai tifosi, con prestazioni fatte di passione, di generosità, di entusiasmo"

Pochi giorni all'Inter ed è già diventato un eroe romantico.
Pochi giorni all'Inter ed è già diventato un eroe romantico.

Ma quali sono le sfide, nell'immediato di Pioli?

1 LA SFIDA DELLO SPOGLIATOIO: Pioli ha il compito di riaccendere l'entusiasmo nella rosa: Lo ha detto chiaro e tondo, non deve essere un "normalizzatore" bensì un "potenziatore". l'Inter non può e non deve accontentarsi della normalità.
Probabilmente nella realtà dei fatti gli obiettivi sono ormai ridimensionati, però è giusto crederci e trasmettere la voglia alla squadra e all'ambiente.

C'è una rosa piena di ragazzi desiderosi di mettersi in mostra. Tanti di loro non saranno da Inter, speriamo che lo capisca in fretta (anche in vista del mercato di gennaio, dove servirà una bella potatura) ma tutti gli altri devono ritrovare gli stimoli e la passioni.

2- LA SFIDA DEL CAMPO: Una volta trovato l'interruttore per mettere in moto i nerazzurri, bisognerà trovare le chiavi tecniche per far girare al meglio la squadra.

Trovare una posizione a Banega, far sì che Icardi sia meno isolato, e favorire gli inserimenti dei centrocampisti e delle ali in fase offensiva. Questi saranno i compiti da svolgere il prima possibile.

3 LA SFIDA DELLA CLASSIFICA: La sfida forse più complicata è quella della classifica.
Il calendario per Mister Pioli non sarà clemente: lo aspetta un continuo tour de force fino al 21 dicembre, contro la Lazio.
A San Siro il mister sfiderà il suo passato, ma anche noi chiuderemo un cerchio durato esattamente un anno:

La doppietta di Candreva sancì la fine della bella Inter capolista di Mancini e diede il via a un domino di problemi ancora irrisolto.
Questa volta Candreva lo avremo noi, Pioli pure, riusciremo a riprendere da dove ci eravamo interrotti?

Sarà arrivato il momento di finirla? Che ne dite?
Sarà arrivato il momento di finirla? Che ne dite?

Possiamo solo continuare a crederci con passione. Come faceva Pioli da ragazzino "Con Beccalossi e Pasinato...". Come facciamo tutti noi, da sempre.

(E magari possiamo smetterla anche con le chiacchiere su Simeone eh? Perché fanno solo danni e basta!)

(foto da: Inter.it, Pixability.com, Facebook)

Non chiamatelo normalizzatore


"Perché per noi niente è mai normale, 
né sconfitta né vittoria..."

L'arrivo di Pioli all'Inter permette di far soffiare sulla Pinetina quella ventata di aria fresca che serviva da tempo.

Nelle sue prime ore in società, il nuovo tecnico ha dato dimostrazione di essere una persona intelligente, ma avendo detto di essere interista fin da bambino, non poteva essere altrimenti.

Per quanto queste cose nel calcio di oggi possano valere poco, in un calcio fatto di professionisti mossi innanzitutto dal vile denaro, in barba e alle bandiere e alla fede, fa sempre piacere sentire un allenatore che dichiara di aver raggiunto un sogno, sperando che possa trasmettere la stessa voglia e passione anche al suo nuovo gruppo di giocatori, apparso sottotono e demotivato da troppo tempo.

E se proprio non ci riuscirà Pioli, ci sono ottime ragioni per riporre le speranze in Walter Samuel.
Uno che col solo sguardo saprebbe far rigare dritto l'intera rosa, e chissà che non prenda a cuore sui campi di allenamento anche il reparto difensivo.
La difesa viene da un inizio di stagione negativo, e a Murillo & Co. qualche dritta non può che far bene. Altrimenti all'occorrenza può sempre indossare gli scarpini e giocare lui.

Vediamo ora chi ha il coraggio di non impegnarsi
Vediamo ora chi ha il coraggio di non impegnarsi

L'arrivo di Samuel è una mossa intelligente da parte di Pioli. Questa probabilmente è stata la pedina che è mancata con De Boer, che si è imposto come uomo solo contro tutti, venendo poi risucchiato dal vortice. Pioli ha capito, in un momento difficile, l'importanza di affidarsi alla passione, quella che lo ha accompagnato per tutta la sua carriera.

Una carriera che forse manca di nomi altisonanti, ma il mister ha già dimostrato, in quanto a stile e impegno, di poter stare all'Inter.
È arrivato in un momento non adatto, ma senza dubbio meritatamente.

"Dobbiamo dare qualcosa ai tifosi, con prestazioni fatte di passione, di generosità, di entusiasmo"

Pochi giorni all'Inter ed è già diventato un eroe romantico.
Pochi giorni all'Inter ed è già diventato un eroe romantico.

Ma quali sono le sfide, nell'immediato di Pioli?

1 LA SFIDA DELLO SPOGLIATOIO: Pioli ha il compito di riaccendere l'entusiasmo nella rosa: Lo ha detto chiaro e tondo, non deve essere un "normalizzatore" bensì un "potenziatore". l'Inter non può e non deve accontentarsi della normalità.
Probabilmente nella realtà dei fatti gli obiettivi sono ormai ridimensionati, però è giusto crederci e trasmettere la voglia alla squadra e all'ambiente.

C'è una rosa piena di ragazzi desiderosi di mettersi in mostra. Tanti di loro non saranno da Inter, speriamo che lo capisca in fretta (anche in vista del mercato di gennaio, dove servirà una bella potatura) ma tutti gli altri devono ritrovare gli stimoli e la passioni.

2- LA SFIDA DEL CAMPO: Una volta trovato l'interruttore per mettere in moto i nerazzurri, bisognerà trovare le chiavi tecniche per far girare al meglio la squadra.

Trovare una posizione a Banega, far sì che Icardi sia meno isolato, e favorire gli inserimenti dei centrocampisti e delle ali in fase offensiva. Questi saranno i compiti da svolgere il prima possibile.

3 LA SFIDA DELLA CLASSIFICA: La sfida forse più complicata è quella della classifica.
Il calendario per Mister Pioli non sarà clemente: lo aspetta un continuo tour de force fino al 21 dicembre, contro la Lazio.
A San Siro il mister sfiderà il suo passato, ma anche noi chiuderemo un cerchio durato esattamente un anno:

La doppietta di Candreva sancì la fine della bella Inter capolista di Mancini e diede il via a un domino di problemi ancora irrisolto.
Questa volta Candreva lo avremo noi, Pioli pure, riusciremo a riprendere da dove ci eravamo interrotti?

Sarà arrivato il momento di finirla? Che ne dite?
Sarà arrivato il momento di finirla? Che ne dite?

Possiamo solo continuare a crederci con passione. Come faceva Pioli da ragazzino "Con Beccalossi e Pasinato...". Come facciamo tutti noi, da sempre.

(E magari possiamo smetterla anche con le chiacchiere su Simeone eh? Perché fanno solo danni e basta!)

(foto da: Inter.it, Pixability.com, Facebook)

Notizie flash

Ultimi articoli

04/10/2025
Inter - Cremonese nel tempo di 4 caffè

0’ - Vardy è in panchina ma già ho paura di lui PRIMO TEMPO: 6’ - oh, segnerà solo con le piccole eh, però intanto l’ha buttata dentro anche oggi il Signor Capitano! Grazie Lauti! ♥️ 12’ - a Lissone, evidentemente, un cuore non ce l’hanno. Togliere un gol di sedere DEVE per forza essere […]

01/10/2025
Inter - Slavia Praga il pagellone quasi goleada ma non goleada

SOMMER s.v. Serata talmente noiosa che si mette a seguire in streaming le undici ore di consiglio comunale in cui hanno parlato di San Siro. Dal riassunto che mi ha fatto Sommer sembra che stavolta qualcosa si sia mosso veramente, sbloccando una situazione grottesca di immobilismo che ricordava un po' lui contro la Juventus. Vedremo […]

30/09/2025
Inter - Slavia Praga nel tempo di un caffè offerto

PRIMO TEMPO: 2' - È cominciata da poco, e ancora continuiamo a mirare la Corsica 7' - Era più facile buttarla dentro Fifi 15' - Bisteccone non sarai mica troppo avanti?Anche se forse è meglio se giochi sa attaccante 23' - mi sono appena fatto un doppio caffè per riuscire a continuare questa partita 28' […]

28/09/2025
Cagliari – Inter, il pagellone al Piombo

PEPO 7 – Ad un certo punto gli compare l’ologramma di Samir che gli comunica telepaticamente “USA IL LASER MIO GIOVANE PEPOWAN” ed è così che Pepo riesce ad indirizzare il colpo di testa di Folorunsho sul palo. Il voto è 7, ma chiaramente il punto in più è tutto merito di Samir. AKANJI 6.5 […]

27/09/2025
Cagliari - Inter nel tempo di un caffè

0' - Ze Pedro forse è all'esordio in A. Ho un brutto presentimento. Ma adesso che ci penso oggi ogni giocatore del Cagliari ha almeno dieci validi motivi per farci gol. Ah ah ah PRIMO TEMPO 2' - Luis Enrique king of rimesse laterali 6' - Ecco cosa ci mancava: la lista delle persone più […]

22/09/2025
Inter-Sassuolo, il pagellone della maledizione spezzata

INTER SASSUOLOIl pagellone della maledizione spezzata JOSEP MARTINEZ 7:Non era facile esordire in mezzo a tanti fantasmi che aleggiavano su San Siro, la maledizione del Sassuolo, che per farci sentire ancora più spaventati ha deciso di presentarsi anche con il remake della maglia di Monaco, mentre noi sfoggiavamo una tremenda terza maglia portatrice di bruttissimi […]

linkedin facebook pinterest youtube rss twitter instagram facebook-blank rss-blank linkedin-blank pinterest youtube twitter instagram