Alla fine, ci siamo: è arrivata anche questa partita.
Il percorso è stato lungo, dall'ultima di campionato contro il Torino ho calcolato che dovrebbero essere passati 67 giorni, ma ad un certo punto credo di aver perso il conto. Chiedo aiuto alla regia.
Questo lasso di tempo di durata indeterminata fatto di ansia, urla e stridore di denti, in compenso, è stato piuttosto tranquillo (ride, n.d.r.).
In mezzo a società mezze parenti che esplodono, vecchi amici/nemici che si ritirano, italiane che perdono finali europee a raffica e allenatori avversari che si legano alle poltrone, noi, con il nostro cesto di pop-corn in una mano e il succhino adorato nell'altra,
abbiamo ascoltato le cavolate dei nostri nelle seimila conferenze prepartita,
ma abbiamo finalmente capito il motivo del recente smarrimento cronico di Fifino: il nostro povero DumDum è bombardato dalle cavolate di Onana, che dalla partita di andata contro il Bayern ha cominciato a dirgli cose assurde del tipo: "Quest'anno arriveremo in finale di Champions".
Capite? Povero Fifino. Si è spaventato. I frutti li abbiamo visti e continuiamo a vederli.
Il suo animo è buono: già non è tutto rose e fiori per uno angelico come lui far parte della legione infernale del deMone, in più ci si mette pure Onana a complicare le cose...
A proposito: vi vedo lì, tutti belli pronti ad esultare nel malaugurato caso in cui le stelle si allineassero. Perché parliamoci chiaro, abbiamo talmente tutto contro che quasi quasi iniziamo a crederci davvero...
La legione infernale del DeMone fino ad un paio di mesi fa era al centro delle critiche di tutti, pronta ad essere mandata al fronte di una battaglia impossibile solo perché non funzionava come si voleva. Lenta, brutta, inoffensiva, pronta ad esplodere per le tensioni interne. Tutti pronti a sostituirla con una legione qualsiasi a buon prezzo.
E invece adesso eccola qui che si trova davvero di fronte ad una battaglia impossibile, ma ai cancelli dell'Olimpo, con la possibilità concreta distante una spanna di bere ambrosia dalla coppa più importante fra le suppellettili divine, quella con le orecchie grandi. Tutto quello che è successo fino ad ora era la preparazione per quello che nessuno di noi si aspettava.
La legione infernale del DeMone non ammette compromessi: o ne si condividono gli obiettivi e si combatte fino alla morte, oppure la si abbandona subito.
Vale per tutti.
Tranne per il Tucu, lui è molto amico del generale, può rimanere con un piede dentro e uno fuori per l'eternità.
Quindi, che voi stasera siate sotto lo stendardo dei Ranocchi, sotto quello delle vedove contiane o quello che vi pare, sappiate una cosa sola: i colori della legione sono il nero e l'azzurro, quelli della notte, come dice lo statuto, perché siamo nati per notti come queste e in notti come queste moriremo, di fatica, di alcool o di ansia.
E se andrà male festeggeremo lo stesso. Tutti insieme. Il primo luglio.
Alla fine, ci siamo: è arrivata anche questa partita.
Il percorso è stato lungo, dall'ultima di campionato contro il Torino ho calcolato che dovrebbero essere passati 67 giorni, ma ad un certo punto credo di aver perso il conto. Chiedo aiuto alla regia.
Questo lasso di tempo di durata indeterminata fatto di ansia, urla e stridore di denti, in compenso, è stato piuttosto tranquillo (ride, n.d.r.).
In mezzo a società mezze parenti che esplodono, vecchi amici/nemici che si ritirano, italiane che perdono finali europee a raffica e allenatori avversari che si legano alle poltrone, noi, con il nostro cesto di pop-corn in una mano e il succhino adorato nell'altra,
abbiamo ascoltato le cavolate dei nostri nelle seimila conferenze prepartita,
ma abbiamo finalmente capito il motivo del recente smarrimento cronico di Fifino: il nostro povero DumDum è bombardato dalle cavolate di Onana, che dalla partita di andata contro il Bayern ha cominciato a dirgli cose assurde del tipo: "Quest'anno arriveremo in finale di Champions".
Capite? Povero Fifino. Si è spaventato. I frutti li abbiamo visti e continuiamo a vederli.
Il suo animo è buono: già non è tutto rose e fiori per uno angelico come lui far parte della legione infernale del deMone, in più ci si mette pure Onana a complicare le cose...
A proposito: vi vedo lì, tutti belli pronti ad esultare nel malaugurato caso in cui le stelle si allineassero. Perché parliamoci chiaro, abbiamo talmente tutto contro che quasi quasi iniziamo a crederci davvero...
La legione infernale del DeMone fino ad un paio di mesi fa era al centro delle critiche di tutti, pronta ad essere mandata al fronte di una battaglia impossibile solo perché non funzionava come si voleva. Lenta, brutta, inoffensiva, pronta ad esplodere per le tensioni interne. Tutti pronti a sostituirla con una legione qualsiasi a buon prezzo.
E invece adesso eccola qui che si trova davvero di fronte ad una battaglia impossibile, ma ai cancelli dell'Olimpo, con la possibilità concreta distante una spanna di bere ambrosia dalla coppa più importante fra le suppellettili divine, quella con le orecchie grandi. Tutto quello che è successo fino ad ora era la preparazione per quello che nessuno di noi si aspettava.
La legione infernale del DeMone non ammette compromessi: o ne si condividono gli obiettivi e si combatte fino alla morte, oppure la si abbandona subito.
Vale per tutti.
Tranne per il Tucu, lui è molto amico del generale, può rimanere con un piede dentro e uno fuori per l'eternità.
Quindi, che voi stasera siate sotto lo stendardo dei Ranocchi, sotto quello delle vedove contiane o quello che vi pare, sappiate una cosa sola: i colori della legione sono il nero e l'azzurro, quelli della notte, come dice lo statuto, perché siamo nati per notti come queste e in notti come queste moriremo, di fatica, di alcool o di ansia.
E se andrà male festeggeremo lo stesso. Tutti insieme. Il primo luglio.
1️⃣ Bentornati con una nuova raccomandazione del rano-dietologo di fiducia: ingerite piccole dosi di interismo, possibilmente a più riprese. Noi non vediamo l'Inter da due settimane e nel prossimo mese la vedremo otto volte. Oh, è davvero come andare dal nutrizionista. Lui ti consiglia cose, tu te ne sbatti pagando. 2️⃣ Bell'orario per giocare comunque. […]
SOMMER 6 – Yaaaan, Yaaan, ti sorridono gli anelli verdiYaaan, Yaaan, Kvara e Politano ti fanno ciaoCon Ace e Benji qui c’è un mondo fantasticoMa qualcuno fermasse a quello strunz’ e McTominay BENJI 6.5 – Ah, oui, putev’esse la premiere fois que je marque en la Ligue A!Ma, à ce moment-là, l’è arrivè Monisueur Bonjour!Comme […]
0’ - FIIII FIIII FIIIII FIIII FIIII PRIMO TEMPO: 6' - Mi sento l'Arsenal mercoledì 10’ - Eto’o in incognito visto 15' - Lo vogliamo marcare Kvara, per favore? 16’ - cazzocene, noi il pallone lo accompagniamo DENTRO la porta 22’ - guarda mamma, proprio come l’ArsenalSiamo sotto.Ha segnato il McDonald della Scozia 35’ - […]
Oggi ci sentiamo molto influencers e faremo un bellissimo unboxing con voi! Questa startup emergente con sede a Riga (esiste davvero, non solo al Monopoly) ci ha mandato, dietro lautissimo compenso, un macchinario rivoluzionario: il misuratore di simpatia, e oggi lo testeremo sui nostri avversari. Il funzionamento è semplice: noi inseriamo il nome, lui restituisce […]
SOMMER 6 - Noi abbiamo un problema.Cioè no abbiamo 1 triliardo di problemi, ma ne abbiamo uno di più recente manifestazione rispetto agli altri: Mikel Merino.Questo lestofante sta cambiando squadra ogni anno per venirci puntualmente a giocar contro nella prima fase della Champions.Fortunatamente, quest’anno ci ha pensato Sommer: ha spacciato la sua esecuzione per un […]
0' - Siamo tutti qui per assicurarci che sia veramente finita la partita col Venezia vero? PRIMO TEMPO: 1’ - Velo di Lautie e traversa di Fifino. MA CHE OOOOOOOH! 4' - Intanto grazie all'impareggiabile qualità della mia connessione a tratti vedo Dumfries a tratti vedo Desailly di Fifa 98 6' - Che apertura Calha! […]