ONANA 6.5 – Per un tempo che ci è sembrato lunghissimo, Andrè è rimasto inoperoso, ed i più ottimisti intravedevano la concreta possibilità di un altro clean sheet, il secondo consecutivo in campionato, addirittura in trasferta.
Ma davvero esistono interisti ottimisti?
Io non ne conosco nessuno, e anche Andrè adesso comincia a capire come funziona da noi.
E’ normale che ad un certo punto ha cominciato ad intuire che le cose per noi non giravano e che il gol scolorito sarebbe arrivato a breve.
Solo che, essendo ancora nuovo, non poteva capire chi avrebbe segnato.
I più scafati avevano invece già intuito che il destino stava per compiersi per mano dello scolorito meno probabile, perchè se c’è da resuscitare una squadra bisogna fare tutto per bene e fare in modo che a farlo sia quel giocatore da tutti dato per morto.
Oggi Andrè ha visto i sorteggi in compagnia di squadra e staff: un tempo sarebbe stato felice di aver pescato il Porto, una squadra piena di giocatori che paiono i nostri presi su Wish; potrete trovare nella rosa nomi come Samuel, Joao Mario, Veron e persino un Toni Martinez.
Con il disfattismo accumulato da ieri, Andrè ha già capito che sarà solo una maniera più beffarda di uscire, e nemmeno potremo farlo a testa alta.
SKRINIAR 6 – Skri fa il suo, si becca un giallo ingenuo mentre era in attacco e già sa che il destino è segnato e dovrà lasciare il posto a Darmy. Mentre il mister ancora temporeggia sul cambio, si sente Max (non Farris, QUELL’ALTRO) incoraggiare i suoi attaccanti a puntare Skri già ammonito. Ovviamente prima Milik e dopo Chiesa se ne guardano bene, piuttosto che sbattere contro Skri preferiscono fare il giro più largo e dirigersi su Acerbi o Stefanone.
Io il capitano comunque non lo cambierei mai, in giornate come quella di ieri è uno dei pochi punti fermi a cui aggrapparsi. RINNOV!
DE VRIJ 6 – Attorno al 20’ del secondo tempo, QUELLI LI’ raddoppiano su corner di Kostic ed inserimento di Danilo, uno al quale noi abbiamo preferito Cedric, giusto per dire di chi stiamo parlando. Sull’intervento del brasiliano (Danilo, non l’altro con il cane bianco-nero) pare esserci la deviazione di Stefan, e qui avremmo aggiunto dramma su dramma. Poi però il VAR scorge la manina del vice-Cedric e annulla il raddoppio.
Quello forse è stato il momento in cui si è potuto sperare in una possibile svolta della partita. Ma dopo un breve consulto con Dr. Strange, ci siamo resi conto che la partita di ieri aveva 18 miliardi di esiti possibili e nessuno escludeva la disfatta con disonore. Grazie Stefanone per aver comunque alimentato la speranza.
ACERBI 6 – Ciccio è in campo al posto di Sandrino che pare abbia avuto la febbre in settimana. Va bene che Sandrino è ancora giovane, ma pare sia più cagionevole di mio figlio di 4 anni. Eh vabbè, già questo forse era un segnale inequivocabile.
Ciccio ci prova con tutte le sue forze, e va anche vicino al gol nel primo tempo, ma una deviazione con una delle parti meno nobili del corpo gli nega la gioia del gol.
Anche il Ciccio ridens a quel punto perde le speranze, e pure il sorriso che tanto ci ha indispettito la scorsa stagione. Da ex veterano del Sassuolo, sa benissimo come vanno le partite contro QUELLI LI’, anche se con i neroverdi nemmeno provavano a vincerle. A questo punto si potrebbe aprire un dibattito se sia meglio lasciarli vincere o si debba cercare di combattere. Nella valle di lacrime in cui mi trovo, confesso di non avere una risposta.
DUMFRIES 4 – Proprio nella partita in cui pareva essersi ripreso dalla candrevite (tremenda sindrome infettiva che ha come sintomo principale quello di indirizzare tutti i cross contro la schiena degli avversari), Fifino si infetta di nuovo, ma stavolta di una malattia ben più grave: Gagliardinite fulminante, che si manifesta all’improvviso quando hai la porta spalancata davanti e non riesci a centrarla anche se non sei pressato da nessun avversario.
I compagni hanno cercato di rincuorarlo nell’intervallo, lo staff medico ha tentato una terapia d’emergenza, ma non c’è stato niente da fare. Fifino si è incupito più del solito ed ha lasciato via libera alle incursioni del serbo (non Vlahovic, quell’altro) che ha fatto due assist più un terzo sul gol annullato, preso il palo e sostanzialmente bivaccato lungo la nostra fascia destra.
“Dottò, annamo con la terapia d’urto” ha detto Farris “DIVINO JONATHAN BEST SKILLS!”.
MKHITARYAN 6 – C’era una volta, piccoli amici, un treno armeno nerazzurrro che scorrazzava felice lungo le praterie. Entrava tutto contento dentro le porte avversarie all’ultimo secondo, o a volte anche con la sua capocciona pandeviana.
Poi venne un cattivo mago scolorito e gli svitò tutti i bulloni. Il treno armeno deragliò e venne spedito ad Erevan per la manutenzione, ma si arrugginì e perse tutti i capelli.
Vi è piaciuta? Bambini, ehi bambini, no, lontano dalle pillole di cianuro per favore!
CALHANOGLU 6.5 – Come al solito, alterna pennellate sublimi a contrasti cazzuti e potenti tiri in porta. Con un tiro abbatte Danilo, con un altro fa sì che Codice Fiscale compia il suo miracolo stagionale contro di noi. Eravamo al 3’ minuto del secondo tempo, e Calha ha rivissuto i fantasmi del derby quando lo Yascin rossonero tirò via il pallone dall’incrocio.
La tua sofferenza è la nostra, Hakan, io credo di aver capito in quel momento come sarebbe finita l’azione successiva.
BARELLA 6.5 -
“Mbare, tu che sei un esperto di vini, a cosa si accompagna il Porto?”
“Ad una bella eliminazione secca”
DIMARCO 6 – Pronti via, e Cuadrado lo mette a terra senza pietà, scampando il cartellino giallo. Povero colombiano, c’è da capirlo, per lui abituato a Perry è una specie di riflesso pavloviano quello di cercare la rissa con il diretto avversario.
Fede si rialza e cerca di fare il suo, ma dopo aver visto due potenziali assist buttati al vento, perde non solo la Fede, ma pure la Speranza e la Carità.
DZEKO 5.5 –
“Edin domani giochi”
“Ma come, e Romelu?”
“E’ infortunato di nuovo, lo rivedremo nel duemilamai”
“Porca di quella maremma maiala impestata” che è una imprecazione molto in voga tra i cigni, ma per ovvie ragioni non tra i maiali. E quando giochi contro i porci scoloriti non è che porti tanto bene.
LAUTI 5 – Il tizio con il cane bianco e nero è ritornato a giocare dopo un infortunio, e subito è tornato ai livelli di quando giocava con i granata, mentre per noi quelli che tornano dopo un lungo infortunio sono semmai pronti a infortunarsi di nuovo.
Lauti di conseguenza è stato neutralizzato per tutta la partita, poi quando ha avuto la palla buona ha detto fra sè e sè “Ma ti pare che ora mi metto a rovinare la festa a Max? Spariamo addosso a Scz-coso, magari cade qualche consonante e capiamo come si chiama davvero”.
Invece no, niente consonanti cadute, la prossima volta, Toro, meglio che compri una vocale.
CORREA 5.5 – Entra al posto di Calha in un disperato 3-4-3. Dà un assist al Toro che viene sprecato, a quel punto dice giustamente: ma come, io mi impegno appena entrato e tu sprechi? E mo non gioco più, ecco. Convocherei Pingu per la prossima.
GOSENS 5 – Halloween è finito, ma a Robin piace così tanto vestirsi da fantasma che ieri ha voluto replicare. Riappare magicamente solo per assicurarsi che il neo-Del Piero possa segnare il raddoppio. Missione compiuta.
BELLANOVA / DARMIAN 6 – Vengono buttati nella mischia quando è ormai tardi, giusto per non lasciare nulla di intentato. Non ce la prenderemo con loro.
BROZO 10 – Almeno è tornato Epic. Pare si sia già informato sui pub portoghesi che offrono il deal all salame you can eat / freccette a meno di 10 euro.
MISTER SIMO 5 – Aveva preparato bene la partita, dopo il primo tempo non ricordava parate di Onanoviz, e a dire il vero neanche dopo il secondo, perchè la Juve due tiri ha fatto, e sono finiti entrambi in rete.
Si rende conto che la partita sta andando in vacca e cerca in tutti i modi di reagire, anche con uno spavaldo 3-4-3. La possibilità di togliere un difensore per un attaccante e passare ad un 4-3-3 pare invece sia stata dichiarata illegale e non vorremmo mai che Scimo si mettesse nei guai.
Sui sorteggi Champions sta studiando le possibilità di essere eliminati con il Porto e uscire a testa alta. La partita infrasettimanale con il Bologna di Thiagone può aspettare. Tanto in quel caso ci sono già tre elementi (Bologna, infrasettimanale, allenatore ex giocatore) che già ci fanno capire come andrà a finire.