07/08/2022

Inter-Villarreal, il pagellone dell’ultima amichevole prima dello scontro salvezza

HANDANOVIC 10 -
“Allora, Samir, contro il Villarreal tocca a te. Sei pronto?”
“Certo, mister”
“Mi raccomando, quest’anno hai un ruolo di responsabilità, devi preparare Andrè ad essere il futuro portiere nerazzurro”
“Sicuro! Gli farò vedere cosa significa essere portiere dell’Inter!”
“Bravo Samir! Mi piace questo spirito”
“Uscite fuori tempo! Tuffi ritardati! Parate laser! ONANA GUARDA COME SI FA!”
(Esce dallo spogliatoio correndo)
“No aspetta Samir, non intendevo questo! Samir! SAMIIIR”

SKRINIAR/D’AMBROSIO 12 – Ha visto, monsieur Al-Khelaifi? No, dico, ha visto quanto è scarso questo slovacco? Ma vuole spendere 70 sacchi per questo bidone? Lo so che ai prezzi del petrolio di oggi 70 milioni si fanno in meno del tempo che serve a pronunciarli, ma li vogliamo investire in un centrale serio ed affidabile? Tipo, non so, Tomori?
Così scarso che ad un certo punto MisterSimo ha fatto entrare D’Ambrosio al suo posto.
Dambro tiene fede alla sua fama di Ironman, Spiderman e tutto il multiverso Marvel, solo doppiato nel dialetto di Caivano, il che lo rende più letale di Wolverine. Ad un certo punto, scatena una rissa come nemmeno Hulk sa più fare, solo perchè ormai è la nostra memoria storica e deve tenere alto il nome della Beneamata contro le squadre iberiche.
Il risultato non è al livello insuperabile della notte di Valencia, ma siamo lo stesso orgogliosi di lui. Tra una rissa e l’altra, trova pure il tempo di segnare il gol della sperata rimonta. Siamo convinti che non mancherà di dare il suo contributo a partire da sabato prossimo, anche se ci aspetta un inizio non semplice nello scontro diretto con una concorrente per la salvezza.

DE VRIJ Sorry I can’t – Stefan comincia alla grande, anticipi sontuosi, finte sull’avversario, lanci illuminanti. Il tutto però sempre ai suoi ritmi umarelliani. E così capita che prendiamo quattro attacchi in contropiede ed i sottomarini gialli corrono il triplo come se avessero una propulsione nucleare. E invece è Stefan che è come un modem analogico di vent’anni fa.
Ma quando avevamo ConDe come mister non si diceva che i contropiede erano illegali? Li hanno liberalizzati?

BASTONI/DARMIAN 13 – Dal loro lato si soffre un po’ di meno, ma possiamo dire che ieri la difesa non è stato il nostro reparto migliore. E nemmeno durante tutto il precampionato. 10 gol presi in 5 amichevoli sono un segnale allarmante, per cui ci siamo già rassegnati ad un campionato di sofferenza a doverci giocare la permanenza nella massima serie con squadre più attrezzate. Perchè il nostro inno preferito dice giustamente

Io non rubo il campionato
ed in B non son mai stato


ma alla seconda parte sarebbe più prudente aggiungere:

FINORA.

DUMFRIES/BELLANOVA 15
– Ieri Fifino si presenta con un nuovo look che lo rende simile a Samuel L. Jackson ai tempi di Pulp Fiction.

Inter-Villarreal, il pagellone dell’ultima amichevole prima dello scontro salvezza 1 Ranocchiate

Beh, con un po’ di fantasia. Non sappiamo se abbia citato Ezechiele 25,17, ed in quale lingua, ma i sottomarini gialli hanno girato al largo da Denzelone, senza importunarlo più di tanto.
Ci piace pensare che il nuovo look di Fifino sia anche un messaggio ai nuovi padroni del Chelsea, che pare abbiano avanzato offerte per lui, Casadei e chissà quale altro nerazzurro. Forse vogliono un riscatto per aver averci prestato il Panterone, ma in quel caso perchè non prendere in ostaggio RG5? E’ meno rissoso e tiene pure la casa in ordine.
Rauolbova12 entra nel secondo tempo e svolge il suo compito alla grande, cioè fare il sosia di Correa. Infatti tutti lo scambiano per il Tucu e dicono: “Visto come corre? Altro che bollito! Pare pure più giovane”.

CALHANOGLU/MKHITARYAN 15 – Potremmo copiare e incollare il giudizio della scorsa settimana, tanto:
1. Non ve lo ricordate e non ci fareste caso
2. Hanno giocato tutti e due uguale.
E’ bello sapere che mentre il mondo cade a pezzi, Calha e Micky sono immutabili e rappresentano la nostra àncora di salvezza. Micky in particolare non si arrende mai. Soprattutto alla calvizie, a giudicare dal riporto.

ASLLANI 10+ – Epic salta l’ultima amichevole per un infortunio ma pare che non sia niente di grave. Come la botta presa a Liverpool, che in fondo poi ci è costata solo la seconda stella.
Però quest’anno a sostituirlo abbiamo Kristjan, un MITT già promosso sul campo e nel nostro cuore.
Distribuisce palloni in maniera poetica di destro e di sinistro, poi compie un paio di errori che ci costano due gol in contropiede ma gli innamorati perdonano tutto, e allora al 10 aggiungiamo pure +, tiè.

BARELLA/GAGLIARDINI 17 – In assenza di Epic che sbraccia, ci pensa Barellino a sbarellare e smadonnare manco stesse scaricando il carico del Titanic. Se la prende un po’ con tutti, i compagni che non capiscono, gli spagnoli che non entiendono, l’arbitro quando fischia e quando non fischia (a proposito, apprezziamo che la Lega ci abbia fatto capire nelle ultime due partite cosa ci attende per la nuova stagione).
Spesso ha ragione, per carità, però vorremmo vederlo un po’ più calmo, anche per scoprire com’è Nicolino quando è sereno.
Gaglia entra e dà un saggio della sua classe infinita, e ci sorprende che nessuno sceicco o multimiliardario americano abbia tentato di soffiarcelo finora. Ma la speranza è sempre l’ultima a morire.

GOSENS/DIMARCO 19 – Le buone notizie dalla partita di ieri vengono dalla tanto vituperata fascia sinistra, con Gosens e Dimarco autori dei due assist. Visto? Era solo una questione di tempo e tutti torneranno in forma.
Tanto mancano niente meno che sei giorni all’esordio in campionato.
La permanenza nella massima serie è in ghiaccio.

LULA 18 – Poche occasioni per la Lula, eppure il Panterone si fa trovare pronto sul cross di Gosens per il pareggio. Lauti è un po’ più affaticato, suda 18 magliette come se stesse braciando l’asado e spesso sbatte contro quella vecchia volpe di Albiol, che pare abbia l’età di Dzeko ma corre come Karamoh all’esordio (oh, dolce Yann, che fine hai fatto?).
Diciamo che non è l’attacco che ci preoccupa quest’anno, almeno fin quando giocano i titolari.
Ecco, diciamo che ci preoccupa pure l’attacco.

DZEKO/CORREA 13 – Notevoli passi in avanti di Farris nei suoi tentativi di manovrare Dzeko dalla panchina con un complesso sistema di carrucole semoventi. Ora il Cigno riesce a muoversi nelle quattro direzioni e ieri ha toccato il suo primo pallone!
Per il Tucu basta il nome: Correa, come la forma arcaica dell’imperfetto di correre.

Correa,
ma ora non corre più
Lontra solitaria


(Haiku del XV secolo)

MISTER SIMO/ FARRIS 15 –
“Dai Max, buone indicazioni da questo precampionato”
“Sì, certo, fascia sinistra recuperata, LuLa in grande spolvero, Asllani è una promessa”
“E poi abbiamo vinto il primo trofeo”
“Eccerto, a Lugano Cup è più ambita d’a Conference”
“E abbiamo affrontato tante squadre difficili, avanti nella preparazione”
“Infatti. A proposito Simò, avevo preparato un programmino per l’anno prossimo. Che ne dici di:
Lugano
Pergolettese
Pro Sesto
e la temibilissima trasferta di Castellammare contro a Juve Stabia”
“Non sarà troppo difficile il Lugano? In fondo dovremo risalire in A”
“Vedo se è libero il Sud Tirol”


Inter-Villarreal, il pagellone dell’ultima amichevole prima dello scontro salvezza

HANDANOVIC 10 -
“Allora, Samir, contro il Villarreal tocca a te. Sei pronto?”
“Certo, mister”
“Mi raccomando, quest’anno hai un ruolo di responsabilità, devi preparare Andrè ad essere il futuro portiere nerazzurro”
“Sicuro! Gli farò vedere cosa significa essere portiere dell’Inter!”
“Bravo Samir! Mi piace questo spirito”
“Uscite fuori tempo! Tuffi ritardati! Parate laser! ONANA GUARDA COME SI FA!”
(Esce dallo spogliatoio correndo)
“No aspetta Samir, non intendevo questo! Samir! SAMIIIR”

SKRINIAR/D’AMBROSIO 12 – Ha visto, monsieur Al-Khelaifi? No, dico, ha visto quanto è scarso questo slovacco? Ma vuole spendere 70 sacchi per questo bidone? Lo so che ai prezzi del petrolio di oggi 70 milioni si fanno in meno del tempo che serve a pronunciarli, ma li vogliamo investire in un centrale serio ed affidabile? Tipo, non so, Tomori?
Così scarso che ad un certo punto MisterSimo ha fatto entrare D’Ambrosio al suo posto.
Dambro tiene fede alla sua fama di Ironman, Spiderman e tutto il multiverso Marvel, solo doppiato nel dialetto di Caivano, il che lo rende più letale di Wolverine. Ad un certo punto, scatena una rissa come nemmeno Hulk sa più fare, solo perchè ormai è la nostra memoria storica e deve tenere alto il nome della Beneamata contro le squadre iberiche.
Il risultato non è al livello insuperabile della notte di Valencia, ma siamo lo stesso orgogliosi di lui. Tra una rissa e l’altra, trova pure il tempo di segnare il gol della sperata rimonta. Siamo convinti che non mancherà di dare il suo contributo a partire da sabato prossimo, anche se ci aspetta un inizio non semplice nello scontro diretto con una concorrente per la salvezza.

DE VRIJ Sorry I can’t – Stefan comincia alla grande, anticipi sontuosi, finte sull’avversario, lanci illuminanti. Il tutto però sempre ai suoi ritmi umarelliani. E così capita che prendiamo quattro attacchi in contropiede ed i sottomarini gialli corrono il triplo come se avessero una propulsione nucleare. E invece è Stefan che è come un modem analogico di vent’anni fa.
Ma quando avevamo ConDe come mister non si diceva che i contropiede erano illegali? Li hanno liberalizzati?

BASTONI/DARMIAN 13 – Dal loro lato si soffre un po’ di meno, ma possiamo dire che ieri la difesa non è stato il nostro reparto migliore. E nemmeno durante tutto il precampionato. 10 gol presi in 5 amichevoli sono un segnale allarmante, per cui ci siamo già rassegnati ad un campionato di sofferenza a doverci giocare la permanenza nella massima serie con squadre più attrezzate. Perchè il nostro inno preferito dice giustamente

Io non rubo il campionato
ed in B non son mai stato


ma alla seconda parte sarebbe più prudente aggiungere:

FINORA.

DUMFRIES/BELLANOVA 15
– Ieri Fifino si presenta con un nuovo look che lo rende simile a Samuel L. Jackson ai tempi di Pulp Fiction.

Inter-Villarreal, il pagellone dell’ultima amichevole prima dello scontro salvezza 2 Ranocchiate

Beh, con un po’ di fantasia. Non sappiamo se abbia citato Ezechiele 25,17, ed in quale lingua, ma i sottomarini gialli hanno girato al largo da Denzelone, senza importunarlo più di tanto.
Ci piace pensare che il nuovo look di Fifino sia anche un messaggio ai nuovi padroni del Chelsea, che pare abbiano avanzato offerte per lui, Casadei e chissà quale altro nerazzurro. Forse vogliono un riscatto per aver averci prestato il Panterone, ma in quel caso perchè non prendere in ostaggio RG5? E’ meno rissoso e tiene pure la casa in ordine.
Rauolbova12 entra nel secondo tempo e svolge il suo compito alla grande, cioè fare il sosia di Correa. Infatti tutti lo scambiano per il Tucu e dicono: “Visto come corre? Altro che bollito! Pare pure più giovane”.

CALHANOGLU/MKHITARYAN 15 – Potremmo copiare e incollare il giudizio della scorsa settimana, tanto:
1. Non ve lo ricordate e non ci fareste caso
2. Hanno giocato tutti e due uguale.
E’ bello sapere che mentre il mondo cade a pezzi, Calha e Micky sono immutabili e rappresentano la nostra àncora di salvezza. Micky in particolare non si arrende mai. Soprattutto alla calvizie, a giudicare dal riporto.

ASLLANI 10+ – Epic salta l’ultima amichevole per un infortunio ma pare che non sia niente di grave. Come la botta presa a Liverpool, che in fondo poi ci è costata solo la seconda stella.
Però quest’anno a sostituirlo abbiamo Kristjan, un MITT già promosso sul campo e nel nostro cuore.
Distribuisce palloni in maniera poetica di destro e di sinistro, poi compie un paio di errori che ci costano due gol in contropiede ma gli innamorati perdonano tutto, e allora al 10 aggiungiamo pure +, tiè.

BARELLA/GAGLIARDINI 17 – In assenza di Epic che sbraccia, ci pensa Barellino a sbarellare e smadonnare manco stesse scaricando il carico del Titanic. Se la prende un po’ con tutti, i compagni che non capiscono, gli spagnoli che non entiendono, l’arbitro quando fischia e quando non fischia (a proposito, apprezziamo che la Lega ci abbia fatto capire nelle ultime due partite cosa ci attende per la nuova stagione).
Spesso ha ragione, per carità, però vorremmo vederlo un po’ più calmo, anche per scoprire com’è Nicolino quando è sereno.
Gaglia entra e dà un saggio della sua classe infinita, e ci sorprende che nessuno sceicco o multimiliardario americano abbia tentato di soffiarcelo finora. Ma la speranza è sempre l’ultima a morire.

GOSENS/DIMARCO 19 – Le buone notizie dalla partita di ieri vengono dalla tanto vituperata fascia sinistra, con Gosens e Dimarco autori dei due assist. Visto? Era solo una questione di tempo e tutti torneranno in forma.
Tanto mancano niente meno che sei giorni all’esordio in campionato.
La permanenza nella massima serie è in ghiaccio.

LULA 18 – Poche occasioni per la Lula, eppure il Panterone si fa trovare pronto sul cross di Gosens per il pareggio. Lauti è un po’ più affaticato, suda 18 magliette come se stesse braciando l’asado e spesso sbatte contro quella vecchia volpe di Albiol, che pare abbia l’età di Dzeko ma corre come Karamoh all’esordio (oh, dolce Yann, che fine hai fatto?).
Diciamo che non è l’attacco che ci preoccupa quest’anno, almeno fin quando giocano i titolari.
Ecco, diciamo che ci preoccupa pure l’attacco.

DZEKO/CORREA 13 – Notevoli passi in avanti di Farris nei suoi tentativi di manovrare Dzeko dalla panchina con un complesso sistema di carrucole semoventi. Ora il Cigno riesce a muoversi nelle quattro direzioni e ieri ha toccato il suo primo pallone!
Per il Tucu basta il nome: Correa, come la forma arcaica dell’imperfetto di correre.

Correa,
ma ora non corre più
Lontra solitaria


(Haiku del XV secolo)

MISTER SIMO/ FARRIS 15 –
“Dai Max, buone indicazioni da questo precampionato”
“Sì, certo, fascia sinistra recuperata, LuLa in grande spolvero, Asllani è una promessa”
“E poi abbiamo vinto il primo trofeo”
“Eccerto, a Lugano Cup è più ambita d’a Conference”
“E abbiamo affrontato tante squadre difficili, avanti nella preparazione”
“Infatti. A proposito Simò, avevo preparato un programmino per l’anno prossimo. Che ne dici di:
Lugano
Pergolettese
Pro Sesto
e la temibilissima trasferta di Castellammare contro a Juve Stabia”
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