Mentre esco dal lavoro e mi dirigo a casa penso a qualcosa su Inter – Udinese. Lascio andare un po’ i pensieri. E mi vengono i brividiiiiiiiiiii. Ah no, è il 2023. Si beh caro Mengoni, altro che due vite, per essere interisti ce ne vogliono molte di più ed è proprio un bel viaggio.
Non fate quella faccia, vi vedo. Dai una intro sanremese me la dovevate concedere.
COMUNQUE
Ecco a voi cinque pensieri… Così, per dire qualche cavolata sulla partita di stasera. Seguitemi per altri tips.
1. L’ultima volta che abbiamo trovato il Porto in Champions, un anno prima contro l’Udinese Adriano si è inventato il gol coast to coast. Speriamo che questo sia di buon auspicio per Lukaku.
Sesta giornata del campionato 2004/05. Al Meazza arriva l’Udinese stellare (ma di questo ne parliamo dopo). I nerazzurri del Mancio vincono 3-1. In cattedra sale Adriano che in quel bienno era in stato di grazia divina, tanto che qualcuno giura che avrebbe potuto diventare più forte di Ronaldo. L’Imperatore raccoglie palla sotto la Curva Nord e parte in contropiede, letteralmente da solo. Qualche leggero cambio di direzione per arrivare fino alla lunetta. Poi va sul sinistro e sberlone a fil di palo. Ha fatto gol correndo per tutto il campo? Chapeau.
Mentre guido e guardo il caldo sole di febbraio penso che questo potrebbe essere un buon aspicio per Lukaku. Romelu è tornato dall’infortunio insultando il povero Bare, che diciamolo, farebbe arrabbiare pure un santo. Sembra un po’ la mamma quando torna dal supermercato e non hai scongelato il pollo.
Dicevamo, Big Rom è tornato dall’infortunio e ora deve riprendersi l’Inter a suon di gol. Rommy hai visto Adriano? Ti ricordi che qualcosa di simile lo hai fatto contro il Napoli? Bene: CTRL C + CTRL V
Dite che è un po’ forzato come buon augurio? Un anno prima è pochissimo… VABBENE LO STESSOOOOOOOOO
2. Pensiamo anche a qualche anatema negativo. Inter – Udinese è stata la partita dove l’Inter di Spalletti ha cominciato la crisi sulle note di Inter Bells. Nessuno capisce come mai lo Spallettone quest’anno non abbia avuto mezzo calo, mentre quand’era da noi il bimestre gennaio – febbraio era sempre una viacrucis a 25 stazioni. Partenza lampo in campionato e noi che ci illudiamo. A Dicembre siamo lì in cima alla classifica, campioni d’inverno e Natale in allegria. Ma la befana poi oltre al carbone porta la crisi e via che va tutto a rotoli. Invece quest’anno a Castel Volturno tutto bene, Spalletti chiede addirittura se i bambini fanno i compiti. Napoli bells non si fa?
3. L’ultima volta che abbiamo giocato contro l’Udinese e la nostra terza maglia era gialla è stata la festa alla Dacia Arena con doppietta dell’Icardi sotto il controllo di Wanda (come Badibi con Majin Bu) e di Jo-Jo Jovetic, senza dimenticare il golasso di Brozovic che torna titolare proprio stasera. Guarda che caso, io al Fanta me lo metto titolare, succeda quel che succeda.
4. I Friulani navigano a metà classifica da una vita, ma io sono ancora spaventato dall’Udinese versione Champions. Indovinate un po’chi era l’allenatore? Spalletti. I bianconeri schieravano De Sanctis in porta, il piede vellutato di Muntari a centrocampo e il tandem Iaquinta-Di Natale in attacco. Questo fa sempre paura anche a 18 anni di distanza. L’Udinese che ha fatto sognare una regione intera si reincarna puntuale ogni volta che incontra l’Inter. Chissà poi come mai. Quando ci siamo di mezzo noi tutto si trasforma. Soprattutto se poi arriviamo da un periodo in cui abbiamo perso con l’Empoli e pareggiato con la Samp. Ahia. Il motto dice che dove c’è Aia c’è gioia, io dico Ahia che male e basta.
5. Stagione 2014/15, nel cantiere aperta dello Stadio Friuli che si sta trasformando in Dacia Arena, l’Inter versione pigiamino celeste del Mancio bis affronta l’Udinese di Stramaccioni. (Vi evito la storia del Benebene perché tanto lo state pensando già tutti). Nel primo tempo già siamo in superiorità numerica grazie all’espulsione di Domizzi (di cui io ricordo solo il nome ma nulla più). Nella ripresa un giovane Kovacic viene travolto in area di rigore. Rocchi fischia. Lo Strama Friulano guarda torvo il direttore di gara. Dal dischetto Icardi realizza. Guarin capitano (????) lo abbraccia. Ma proprio mentre la banda nerazzurra festeggia, Di Natale prende palla e fa gol. Normale no? Siamo l’Inter. Ma proprio quando tutto sembra perduto ecco che sale in cattedra LUI. Voi direte: chi? Di più, di più… Ma di più di chi? Di chiunque voi stiate pensando. Podolski (?!) raccoglie palla dal limite e, dopo una ribattuta, si inventa il golazo. Ma come è possibile? Bho. (che poi Podolski era fortino, ma a Milano è venuto solo per fare l’Erasmus)
Mentre esco dal lavoro e mi dirigo a casa penso a qualcosa su Inter – Udinese. Lascio andare un po’ i pensieri. E mi vengono i brividiiiiiiiiiii. Ah no, è il 2023. Si beh caro Mengoni, altro che due vite, per essere interisti ce ne vogliono molte di più ed è proprio un bel viaggio.
Non fate quella faccia, vi vedo. Dai una intro sanremese me la dovevate concedere.
COMUNQUE
Ecco a voi cinque pensieri… Così, per dire qualche cavolata sulla partita di stasera. Seguitemi per altri tips.
1. L’ultima volta che abbiamo trovato il Porto in Champions, un anno prima contro l’Udinese Adriano si è inventato il gol coast to coast. Speriamo che questo sia di buon auspicio per Lukaku.
Sesta giornata del campionato 2004/05. Al Meazza arriva l’Udinese stellare (ma di questo ne parliamo dopo). I nerazzurri del Mancio vincono 3-1. In cattedra sale Adriano che in quel bienno era in stato di grazia divina, tanto che qualcuno giura che avrebbe potuto diventare più forte di Ronaldo. L’Imperatore raccoglie palla sotto la Curva Nord e parte in contropiede, letteralmente da solo. Qualche leggero cambio di direzione per arrivare fino alla lunetta. Poi va sul sinistro e sberlone a fil di palo. Ha fatto gol correndo per tutto il campo? Chapeau.
Mentre guido e guardo il caldo sole di febbraio penso che questo potrebbe essere un buon aspicio per Lukaku. Romelu è tornato dall’infortunio insultando il povero Bare, che diciamolo, farebbe arrabbiare pure un santo. Sembra un po’ la mamma quando torna dal supermercato e non hai scongelato il pollo.
Dicevamo, Big Rom è tornato dall’infortunio e ora deve riprendersi l’Inter a suon di gol. Rommy hai visto Adriano? Ti ricordi che qualcosa di simile lo hai fatto contro il Napoli? Bene: CTRL C + CTRL V
Dite che è un po’ forzato come buon augurio? Un anno prima è pochissimo… VABBENE LO STESSOOOOOOOOO
2. Pensiamo anche a qualche anatema negativo. Inter – Udinese è stata la partita dove l’Inter di Spalletti ha cominciato la crisi sulle note di Inter Bells. Nessuno capisce come mai lo Spallettone quest’anno non abbia avuto mezzo calo, mentre quand’era da noi il bimestre gennaio – febbraio era sempre una viacrucis a 25 stazioni. Partenza lampo in campionato e noi che ci illudiamo. A Dicembre siamo lì in cima alla classifica, campioni d’inverno e Natale in allegria. Ma la befana poi oltre al carbone porta la crisi e via che va tutto a rotoli. Invece quest’anno a Castel Volturno tutto bene, Spalletti chiede addirittura se i bambini fanno i compiti. Napoli bells non si fa?
3. L’ultima volta che abbiamo giocato contro l’Udinese e la nostra terza maglia era gialla è stata la festa alla Dacia Arena con doppietta dell’Icardi sotto il controllo di Wanda (come Badibi con Majin Bu) e di Jo-Jo Jovetic, senza dimenticare il golasso di Brozovic che torna titolare proprio stasera. Guarda che caso, io al Fanta me lo metto titolare, succeda quel che succeda.
4. I Friulani navigano a metà classifica da una vita, ma io sono ancora spaventato dall’Udinese versione Champions. Indovinate un po’chi era l’allenatore? Spalletti. I bianconeri schieravano De Sanctis in porta, il piede vellutato di Muntari a centrocampo e il tandem Iaquinta-Di Natale in attacco. Questo fa sempre paura anche a 18 anni di distanza. L’Udinese che ha fatto sognare una regione intera si reincarna puntuale ogni volta che incontra l’Inter. Chissà poi come mai. Quando ci siamo di mezzo noi tutto si trasforma. Soprattutto se poi arriviamo da un periodo in cui abbiamo perso con l’Empoli e pareggiato con la Samp. Ahia. Il motto dice che dove c’è Aia c’è gioia, io dico Ahia che male e basta.
5. Stagione 2014/15, nel cantiere aperta dello Stadio Friuli che si sta trasformando in Dacia Arena, l’Inter versione pigiamino celeste del Mancio bis affronta l’Udinese di Stramaccioni. (Vi evito la storia del Benebene perché tanto lo state pensando già tutti). Nel primo tempo già siamo in superiorità numerica grazie all’espulsione di Domizzi (di cui io ricordo solo il nome ma nulla più). Nella ripresa un giovane Kovacic viene travolto in area di rigore. Rocchi fischia. Lo Strama Friulano guarda torvo il direttore di gara. Dal dischetto Icardi realizza. Guarin capitano (????) lo abbraccia. Ma proprio mentre la banda nerazzurra festeggia, Di Natale prende palla e fa gol. Normale no? Siamo l’Inter. Ma proprio quando tutto sembra perduto ecco che sale in cattedra LUI. Voi direte: chi? Di più, di più… Ma di più di chi? Di chiunque voi stiate pensando. Podolski (?!) raccoglie palla dal limite e, dopo una ribattuta, si inventa il golazo. Ma come è possibile? Bho. (che poi Podolski era fortino, ma a Milano è venuto solo per fare l’Erasmus)
PRE-PARTITA: Potrei dilungarmi con una accurata disamina tattica della partita ma per fare prima vi dico solo: ARRIVIAMO DA UNA GOLEADA, serve altro? 5' Non credo sia normale che l'udinese mi spaventi più del Liverpool, ma non è colpa mia se quando giocano contro di noi a volte le due squadre coincidono 3' E infatti […]
SOMMER 6.5 – Entra in campo con l’aria di chi preferirebbe essere al Sestriere a cogliere stelle alpine, bere latte appena munto e tirare fino a tardi in compagnia della Hunziker. Invece gli tocca difendere i pali dal tridente Simeone/Ngonge/Vlasic, zero tiri in tre, o forse un paio ma di quelli che avrebbe parato anche […]
0’ - Primo piano su Lazaro nel tunnel come non stessi soffrendo già abbastanza grazie mille PRIMO TEMPO: 6' - chiusura difensiva del Camerata Biraghi e mi sale subito il QVANDO C'ERA LVI 8’ - Bravo Tikus due falli in due minuti picchia tutti 10' - già imparato a memoria tutti i cori del Torino […]
0’ - BUT IN THE END IT DOESNT REALLY MATTERSSSSSSSSSSAAAAAAAAAAA ho l’ansia nonostante i linkin park, il me di 15 anni sarebbe sorpresissimo PRIMO TEMPO: 1' - 112 battiti per minuto e non è nemmeno cominciata.Non so se sono pronto, ma è cominciataEhi google, come si fa a non avere un attacco di nostalgia ogni […]
Ed eccoci. Alla fine ci siamo. Siamo arrivati alla resa dei conti. La partita che tutti sognano di giocare ma AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA La domanda è come ci siamo arrivati? Con che tipo di equilibrio mentale? Con quale emozione dominante? Lo scopriremo nelle prossime righe. Io intanto vi dico che ho scavato una buca in giardino per […]
Cari amici di Ranocchiate, come state?Io insommina. Insommina. Ultimamente c’é una cosa che mi sta mettendo in difficoltà: il tempo.Pare che col passare di questo tempo ci si avvicini sempre più alla finale e questa cosa sta iniziando a mettere a dura prova i miei nervi. Già di per sé non é facile alzarsi e […]