Handanovic 2: L'uomo di ghiaccio si è sciolto. Vittima della calura estiva, lo hanno ritrovato sotto forma di pozzangherina all'altezza del limite dell'area.
Il problema di Handanovic è che con la sua proverbiale (in)espressione da statua, non te ne accorgi che sta per fare la stronzata. È lì tranquillo con quella sua aria da "tranquilli ragazzi ho tutto sotto controllo".
Almeno Dalbert lo vedi già mezz'ora in anticipo che suda, trema e si agita. Ti dà il tempo per rassegnarti. Ma Handa invece colpisce così, a tradimento.
Sembra tutto normale, poi all'improvviso basta un semplicissimo lancio lungo per Belotti, e attraversa l'area come le vecchiette con la spesa che incontrano la loro amica sull'altro marciapiedi e ti si lanciano sotto la macchina urlando CIAO CONCETTIIIIIIIIINA
Totalmente senza senso. Ma perché? Cosa gli è preso?
Noi di Ranocchiate come sempre abbiamo indagato per voi e siamo stati gli unici a svelare il mistero.
Gli era salita (un po' in ritardo) la botta dopo la sua uscita in discoteca con Nainggolan e Corona.
Mentre tutti i paparazzi erano concentrati sul Ninja, nessuno ha fatto caso a Samir che in sottofondo si limonava due bidoni dell'umido appena incontrati.
Ma mentre Radja non subisce minimamente gli effetti di questi bagordi, anzi ne esce rinvigorito per la prossima gara, il povero e professionale Samir non ha retto l'urto.
Tranquilli, settimana dopo settimana si abituerà. Secondo voi perché Alisson era così forte?
D’Ambrosio 5: La partita di Danilo è tutto sommato discreta e non si ricordano né svarioni evidenti ne giocate particolarmente interessanti. Ma, la domanda che tutto il popolo nerazzurro si sta ponendo, è come sia possibile che una volta decisa la difesa a 3 non sia stato lasciato spazio al Sommo, visto che, ammettiamolo, il buon D’ambrosio in quella posizione non ricorda proprio il Walter Samuel dei tempi migliori. USURPATORE
De Vrij 6.5: Partita sicuramente migliore rispetto alla precedente e impreziosita anche da un bel goal su calcio piazzato, la specialità della casa. In alcuni casi risulta un po’ impreciso e si ripropone il problema posto sopra visto che basta aver fatto 3 partite a FIFA livello esordiente per capire che un giocatore destrorso fa fatica a giocare a sinistra. La soluzione al problema, nonché a tutti i problemi dell’esistenza, anche in questo caso sarebbe stata il Sommo. OLANDESE VOLANTE
Skriniar 5.5: La frase più sentita durante la prima settimana di #CrisiInter è sicuramente stata: “eh ragazzi si sa, quando non gioca Skriniar è normale che si prenda un goal”. E infatti, giustamente, con Milan titolare raddoppiamo la posta concedendone ben due. Sul secondo goal risulta decisamente poco reattivo come tutto il reparto. NOSTRADAMUS
Asamoah 3: Sicuramente il più positivo della prima giornata e anche oggi si dimostra comunque uno dei più in palla. Il problema è che a una certa decide di infortunarsi lasciandoci nelle mani di Dalbert ed è l’inizio della fine. COME STRACAZZO TI VIENE IN MENTE DI FARTI MALE SAPENDO COSA CI SAREBBE ASPETTATO DOPO? INCOSCIENTE
Dalbert boh: ah perché bisogna pure dargli un voto? Sarà anche sfigato per carità, ma resta il fatto che entra e nel giro di 2 minuti sbaglia un passaggio facilissimo e prendiamo il goal del pareggio. Attacca male, difende peggio e in generale quando inizia a scaldarsi dentro San Siro comincia ad aleggiare un sentimento di disperazione che in confronto un meeting di Dissennatori è un party. C’è da dire che negli ultimi anni abbiamo visto arare quella fascia gente come Schelotto, Alvaro Pereira e Santon per cui c’è da apprezzare l’impegno che ci sta mettendo per riuscire ad entrare in questo club esclusivo di fenomeni e farsi ricordare per sempre. SOGNATORE
Versa…Versj…Versaille… va beh insomma quello lì 6: a parte i primi 20 minuti in cui tutto lo stadio si è concentrato soprattutto sul capire come cazzo si scrivesse il suo nome, il debutto del terzino croato è stato abbastanza incoraggiante. Porta avanti con orgoglio la tradizione croata e decide di giocare solo il primo tempo, ma comunque è un buon primo tempo. Esce da eroe per far spazio all’ingresso di uno dei nuovi #MITT. CODICE FISCALE
Keita 5.5: già dal cinquantesimo minuto dallo stadio iniziavano le prime urla invocanti l’ingresso del giovane senegalese. Quando questo avviene il boato del pubblico è quello dedicato solo ai grandi #MITT. E lui non delude comportandosi da vero #MITT, ossia correndo a vuoto per la maggior parte del tempo e risultando completamente inutile. NUOVA SPERANZA
Vecino 5: LA PRENDE VECIIIII.. si no ok avete rotto i coglioni. Abbiamo capito che questo l’ha presa nel momento più importante, ma non è che adesso possa permettersi di passeggiare per il campo per due anni. Ricordiamoci che il rimpianto Galgo Schelotto è stato silurato comunque dopo averla presa nel derby quindi caro Matias sarebbe il caso di darsi una svegliata altrimenti la prossima cosa che prenderai sarà l’aereo che ti porterà verso la tua prossima squadra. MANTENUTO.
Brozovic 5.5: Il mio rapporto con #epic è a dir poco conflittuale. A parte il fatto che i suoi post sui social portano più sfiga di Marco Masini, ma in ogni caso la sua discontinuità e imprevedibilità mi sconvolgono. Fa un primo tempo di altissimo livello, con sventagliate di 50 metri e passaggi sempre precisi e in quel momento penso “quanto ti amo Marcelo, quest’anno ti compro pure al fantacalcio”. Rientra nel secondo tempo e ha la stessa consistenza di Casper con la febbre e l’unica cosa che riesce a fare è scuotere le braccia dopo un errore e in quel momento penso “quanto ti odio Marcelo, quest’anno al fanta piuttosto compro Walter Gargano anche se non gioca più”. ODI ET AMO
Politano 6: altro osservato speciale in quanto nuovo arrivo riesce a dare delle buone risposte senza mai però dare quello strappo decisivo. Molto bene da calcio piazzato regala un ottimo assist a De Vrij, ma per il resto galleggia per 90 minuti su un livello sufficiente che rende difficoltosa pure l’espressione di un giudizio. Me lo immagino un po’ come quell’amico che quando si deve decidere tra Pizza o Sushi, avendo in mano il voto decisivo per la scelta finale, risponde con un “ma sì raga, a me va bene tutto”. IGNAVO
Lautaro Martinez s.v.: inserito inspiegabilmente al novantesimo entra con lo stesso entusiasmo di Anna Maria Franzoni durante un processo. Tuttavia, a giudicare dal boato di San Siro, riesce a portare a casa il momentaneo primato nella sfida con Keita al trono di #MITT 2018/2019, il che comunque in 2 minuti scarsi è un ottimo risultato.
Perisic 6.5: ora, voi mi dovete spiegare come diavolo funzionano le partite in Croazia. Hanno forse un regolamento diverso per cui fanno durare le partite 60 minuti? No perché altrimenti non si spiega il crollo nel secondo tempo di tutti e tre i croati. Ivan parte benissimo con un grande goal e un primo tempo straripante. Nel secondo sembra un gatto di marmo, tanto da venire saltato come un birillo da Meitè nell’occasione del secondo goal. Meitè per dio, mica Hazard. Ok, probabilmente era ancora sotto shock dopo aver realizzato di dover dividere per 20 minuti la fascia sinistra con Dalbert, ma questo non lo giustifica. Si risveglia dal torpore negli ultimi minuti andando anche vicino al goal. CORRENTE ALTERNATA
Mauro Icardi 5.5: il capitano parte benissimo con un assist delizioso per Perisic in occasione del primo goal e con un altro bell’assist non sfruttato da Politano. Tutto questo nel primo quarto d’ora. Poi iniziano 75 minuti di nulla cosmico in cui il capitano si aggira confusamente per il campo senza sapere bene cosa fare. In questi minuti toccherà sì e no due palloni per sbaglio e nelle uniche due mezze occasioni capitategli si fa bloccare facilmente da Sirigu e tenta una specie di mezza rovesciata che risulta efficace quanto uno scolapasta durante un’alluvione. EIACULAZIONE PRECOCE
Spalletti 4: due settimane con poche idee e ben confuse da parte del tecnico toscano. Certo, ci vuole una certa dose di coraggio per proporre la difesa a 3 a San Siro nella stessa sera in cui nell’altra panchina si presenta il maestro Albano Carri.. cioè volevo dire Walter Mazzarri. E l’esperimento gli riesce pure bene fino alla fine del primo tempo. Fin dalle prime battute del secondo tempo si intuisce che la squadra è scarica, ma il buon Luciano è evidentemente troppo intento a flirtare con Radja per accorgersi della cosa. Il primo cambio avviene al settantesimo dopo l’infortunio di Asamoah e nel momento di maggior difficoltà della partita decide di affidare le sorti della squadra a Dalbert. Ok è vero che è l’unico altro giocatore in quel ruolo, ma mettere Dalbert in un momento di difficoltà è come cercare di battere Charizard lanciandogli addosso un Rattata al livello 3 con solo colpocoda. E infatti il risultato è lo stesso e nel giro di due minuti prendiamo il 2-2 e certifichiamo la #CrisiInter. Completamente inspiegabile l’ingresso al novantesimo di Martinez. COSI’ CONFUSO DA COLPIRSI DA SOLO.