SOMMER 6.5 – Entra in campo con l’aria di chi preferirebbe essere al Sestriere a cogliere stelle alpine, bere latte appena munto e tirare fino a tardi in compagnia della Hunziker. Invece gli tocca difendere i pali dal tridente Simeone/Ngonge/Vlasic, zero tiri in tre, o forse un paio ma di quelli che avrebbe parato anche Di Gennaro. “Dove sei Josep quando ho bisogno di te?”
BENJI 7 – Vedi, a volte è suffciente cambiare numero di maglia per dare una svolta alla propria vita. I soliti commentatori banali diranno che è un ritorno al numero che ha portato al Bayern per tanti anni, ma chi come noi non si accontenta di guardare in superficie sa che è un umile omaggio alla grande tradizione nerazzurra. E non stiamo parlando di Dejan Stankovic, signori, bensì come avrete già intuito, dell’inarrivabile RG5. Ora basta solo attendere la gara con il Genoa per il ritorno al gol in campionato.
ACE 7 – Una volta confermato da Don Beppe che “in difesa stiamo bene così”, Mister Chivu è dovuto ricorrere ad un antico rito egizio/rumeno: la mummificazione preceduta da morso sul collo. Un quarto d’ora prima della partita, zio Aleksandar gli ha tolto le bende, ed il nuovo Ciccio Acerbi è tornato a splendere come un ventenne, sfiorando un gol clamoroso con cui avrebbe battuto il record di Kazuyoshi Miura.
BASTO 8.5 – Cambiano gli allenatori, ma Sandrino continua a splendere e nessuno ancora capisce in che cacchio di ruolo giochi.
FIFINO 6.5 – Al momento del cambio dello staff tecnico, c’è stato un episodio commovente di passaggio delle consegne tra Farris e Kolarov. Consegne nel vero senso della parole, con Maxi che ha dato una valigetta ad Alexandar:
“Qua ce stanno tutti i fusibili de Fifino, più er contatto daa ditta olandese, ner caso c’avessi bisogno d’assistenza. Si nun risponde, un paio de carcinculo e si ripija”
“Grazie, Maxi, ne farò buon uso”, ha detto Alex, pregustando il momento dei carcinculo.
MKHI 6.5 – Alla fine la profezia di Mkhi si è avverata: siamo stati davvero ingiocabili. I maligni sottolineano che le parole di PippoMkhi avranno un risvolto forse da lui imprevisto, perchè col ritorno di Calha e con il Sucic visto ieri è poco probabile che Enrico ingiocherà molto in questa stagione.
BARE 6.5 – Nell’inedita versione di regista, Nicolino pur senza strafare trova un assist da corner, perchè nonostante il cambio in panchina è bello affidarsi alle tradizioni. Poi da vicecap, lascia spazio a Petar, anche se ad un certo punto ha temuto per il suo posto da titolare.
PETAR SUCIC 10 – Quando per la prima volta ho sentito che avevamo preso un centrocampista croato di 22 anni, inevitabilmente il pensiero è andato a Mateo e Marcelo.
Non volevo illudermi quando gli ho visto fare le prime cose nel Mondiale per Club, ancora c’è una parte di me che cerca di trattenermi MA E’ TUTTO INUTILE ABBIAMO UN NUOVO IDOLO CHE INSEGNA CALCIO, RIPORTACI PERRY, RIPORTACI PURE SIME VRSALJKO ANDIAMO A VINCERE TUTTO NAPRIJED HRVATSKA!
DIMARCO 6.5 – Aveva una caviglia in disordine, e nonostante questo sono partiti cross decenti, più ieri che nelle ultime dieci della scorsa stagione.
“La caviglia di Fede è perfettamente in ordine” pare abbia detto Kolarov con un sorrisetto che non lasciava presagire nulla di buono
TIKUS 8.5 – Non sapremo mai se la prestazione di ieri sia duvuta alla forma ritrovata o al fatto che lo marcava Biraghi, o magari per lui il Torino è come il Genoa per Gagliardini.
Fatto sta che in testa alla classifica marcatori c’è Tikus, e se guardiamo agli ultimi sei mesi non è per niente scontato
LAUTI 8.5 – Datemi le batterie del Capitano. E pure il charger. Ed un grammo della sua garra. Ora dovrei essere pronto ad affrontare la vita.
C. AVGVSTVS VI – E’ ricominciata la campagna d’Italia e Avgvstvs è il testimionial scelto dalla legione nerazzurra: Gira il Paese, esplora le città, mettile sotto assedio.
ANGELINO BONNY 8 – Mi dicono che abbia segnato, ma anche al replay era troppo veloce
DIOUF 6 – Assunto come controfigura di Vieira, se l’è cavata egregiamente.
L. HENRIQUE 6 – A chi dice cha non ha avuto un esordio felice nel Mondiale per Club, provateci voi a fare bene quando ogni volta che sentono vi insultano pensando si tratti dell’allenatore del PSG.
CHIVU 8 – Sta seduto in panchina, al massimo si alza per sgranchirsi le gambe, ma quando Benji sbaglia un controllo gli basta uno sguardo per fargli fare 50 metri di corsa a recuperare il pallone. Quando ha stretto la mano a Baroni ad inizio partita, gli ha detto indicando San Siro “Benvenuto in mia casa” ed al povero Marco sono apparse immagini premonitrici di giocatori impalati in Transilvania.
WELCOME TO INTER DEMONE DEI CARPAZI