Oggi ho tre motivi per essere felice:
Gioca l’Inter.
Gioca l’Inter e si ricomincia con i pianti.
Gioca l’Inter e si ricomincia con i pianti e la crisi Inter.
Ma chi se ne frega, torna l’Inter.
In teoria, il nostro dovere oggi sarebbe portare a casa i 3 punti.
Tiro un sospiro di sollievo pensando che Quagliarella non gioca, ma esiste una remota possibilità che Ekdal si ricordi come si gioca a calcio.
Come quando segnò quella pantagruelica tripletta a San Siro su cui non avrebbe scommesso neanche sua madre, ad esempio.
Eppure, leggenda narra che loro tremino pensando ad un titano del nostro undici titolare, che per scherzo del destino è sempre un titolare obbligato contro Genoa e Sampdoria.
Che dire di lui?
Classe.
Forza nel tiro.
Visione di gioco.
Giusti tempi di inserimento.
No, signori, non stiamo parlando di Steven Gerrard, ma della sua versione italianizzata.
Roberto Gagliardini, per gli amici Gerrardini.
Probabilmente tutte queste qualità spariranno fino alla prossima partita con una genovese, ma per ora godiamocele.
Godiamoci questo ritorno della Serie A, per quanto strano possa risultare uno stadio vuoto.
Le urla di Conte, le esultanze, le urla e i pianti di Conte, il rumore delle punizioni battute, le urla di Conte, i nostri timpani spaccati o le urla di Conte non cambieranno l’emozione nel veder giocare l’Inter come se fosse la prima volta.
VAI GAGLIA, VINCI PER NOI!