29/01/2017

Inter-Pescara, scusateci se godiamo

Cari amici di Ranocchiate, non voglio nascondermi, sto godendo come un riccio.
Me la godo, come tutti noi interisti: alle porte di due sfide importantissime come quella con la Lazio in Coppa Italia e con la Juventus in campionato, la beneamata ci ha fornito un motivo in più per credere nelle nostre possibilità; il tutto senza far calcoli, almeno per ora.
Certo, la sfida col Pescara è sicuramente una partita abbordabile, ma oggi non conta solo il risultato, conta anche vincere da grande squadra quale meritiamo di essere: serve un’ulteriore carico di autostima per renderci definitivamente conto del nostro reale potenziale.
I nerazzurri si schierano con il consolidato 4-2-3-1, riproponendo Medel in difesa al posto di un acciaccato Murillo e Nagatomo per rimpiazzare lo squalificato Ansaldi: ballottaggio vinto quest’oggi da Brozovic a scapito di Kondogbia, per il resto solito 11 che sta continuando a vincere e a convincere sotto la gestione Pioli.
La partita termina 3-0 con i gol di D’Ambrosio, Joao Mario ed Eder: la prima rete viene messa a segno su cross di Brozovic dopo una battuta corta da calcio d’angolo, il secondo dopo un tagliente cross rasoterra del solito Perisic ed il terzo su suggerimento a porta semivuota del nuovo assistman interista, Icardi.
L’Inter gioca una partita in pieno controllo così come dovrebbe fare una squadra del nostro calibro, concedendo pochissimo ad un seppur arrembante Pescara, che mostra però tutti i limiti dimostrati dalla classifica: giro palla, difesa ordinata e cattiveria sotto-porta, sono queste le parole chiave di una partita mai stata realmente in discussione; questo match è la perfetta dimostrazione di cosa siamo capaci di fare con ordine e sicurezza nei nostri mezzi dalla nostra parte, portando in dote un Joao Mario che sembra iniziare a ben interpretare il ruolo da regista avanzato assegnatogli dal mister ed un centrocampo capace di controllare la partita dal primo all’ultimo minuto.
Un’Inter che vince e convince, padrona del campo e del risultato, che può essere rappresentata con il semplice pragmatismo di Gagliardini e la combattività dimostrata ancora una volta da Medel, nelle poche occasioni in cui il Pescara ha provato a crearci dei grattacapi.
Bene tutti, compreso il buon D’Ambrosio capace persino di sbloccare la partita ed entrare nel tabellino dei marcatori (certamente non cose di tutti i giorni) e Nagatomo che, aiutato certamente dalla prestazione complessiva della squadra, gioca una partita molto ordinata.
Partita tranquilla per il duo Brozovic-Gagliardini, che gestisce con ordine la manovra nerazzurra ed ennesima buona affermazione della zona offensiva nerazzurra, capace di tenere costantemente sulle corde i biancoazzurri e capace comunque di realizzare il terzo ed ultimo gol dopo l’uscita dal campo di Candreva e Perisic.
Notizia delle notizie: al posto di Candreva ENTRA GABIGOL! (e non per giocare 3 minuti!, ndr); il ragazzo brasiliano dimostra la solita voglia di mettersi in mostra, provando persino a cercare la porta, seppur con un tiro non molto pericoloso.
Ma non è su questa immagine che vorrei soffermarmi parlando di Barbosa, ma su un’altra accaduta poco dopo: Gabriel subisce un duro colpo da Benali dopo aver restituito palla in difesa a Miranda che, vedendo il compagno a terra, butta subito fuori la palla: scattano subito le proteste di Icardi ma soprattutto di Eder, definito recentemente “fratello” dallo stesso Barbosa; sembrerà una stupidaggine, ma considerato il misero minutaggio e la giovane età del numero 96 interista, fa sorridere pensare a tutto ciò come un gesto di protezione nei suoi confronti.
Credo sia ufficiale, Gabigol è stato adottato da tutto il mondo interista, spogliatoio compreso, che attende la sua esplosione per apprezzare al meglio le qualità che questo giocatore sembra poter mettere in mostra.
Adesso però è necessario resettare il tutto velocemente e prepararsi alla dura sfida del 31 gennaio, con 7 (+1) buoni motivi per credere nelle nostre possibilità.

Inter-Pescara, scusateci se godiamo

Cari amici di Ranocchiate, non voglio nascondermi, sto godendo come un riccio.
Me la godo, come tutti noi interisti: alle porte di due sfide importantissime come quella con la Lazio in Coppa Italia e con la Juventus in campionato, la beneamata ci ha fornito un motivo in più per credere nelle nostre possibilità; il tutto senza far calcoli, almeno per ora.
Certo, la sfida col Pescara è sicuramente una partita abbordabile, ma oggi non conta solo il risultato, conta anche vincere da grande squadra quale meritiamo di essere: serve un’ulteriore carico di autostima per renderci definitivamente conto del nostro reale potenziale.
I nerazzurri si schierano con il consolidato 4-2-3-1, riproponendo Medel in difesa al posto di un acciaccato Murillo e Nagatomo per rimpiazzare lo squalificato Ansaldi: ballottaggio vinto quest’oggi da Brozovic a scapito di Kondogbia, per il resto solito 11 che sta continuando a vincere e a convincere sotto la gestione Pioli.
La partita termina 3-0 con i gol di D’Ambrosio, Joao Mario ed Eder: la prima rete viene messa a segno su cross di Brozovic dopo una battuta corta da calcio d’angolo, il secondo dopo un tagliente cross rasoterra del solito Perisic ed il terzo su suggerimento a porta semivuota del nuovo assistman interista, Icardi.
L’Inter gioca una partita in pieno controllo così come dovrebbe fare una squadra del nostro calibro, concedendo pochissimo ad un seppur arrembante Pescara, che mostra però tutti i limiti dimostrati dalla classifica: giro palla, difesa ordinata e cattiveria sotto-porta, sono queste le parole chiave di una partita mai stata realmente in discussione; questo match è la perfetta dimostrazione di cosa siamo capaci di fare con ordine e sicurezza nei nostri mezzi dalla nostra parte, portando in dote un Joao Mario che sembra iniziare a ben interpretare il ruolo da regista avanzato assegnatogli dal mister ed un centrocampo capace di controllare la partita dal primo all’ultimo minuto.
Un’Inter che vince e convince, padrona del campo e del risultato, che può essere rappresentata con il semplice pragmatismo di Gagliardini e la combattività dimostrata ancora una volta da Medel, nelle poche occasioni in cui il Pescara ha provato a crearci dei grattacapi.
Bene tutti, compreso il buon D’Ambrosio capace persino di sbloccare la partita ed entrare nel tabellino dei marcatori (certamente non cose di tutti i giorni) e Nagatomo che, aiutato certamente dalla prestazione complessiva della squadra, gioca una partita molto ordinata.
Partita tranquilla per il duo Brozovic-Gagliardini, che gestisce con ordine la manovra nerazzurra ed ennesima buona affermazione della zona offensiva nerazzurra, capace di tenere costantemente sulle corde i biancoazzurri e capace comunque di realizzare il terzo ed ultimo gol dopo l’uscita dal campo di Candreva e Perisic.
Notizia delle notizie: al posto di Candreva ENTRA GABIGOL! (e non per giocare 3 minuti!, ndr); il ragazzo brasiliano dimostra la solita voglia di mettersi in mostra, provando persino a cercare la porta, seppur con un tiro non molto pericoloso.
Ma non è su questa immagine che vorrei soffermarmi parlando di Barbosa, ma su un’altra accaduta poco dopo: Gabriel subisce un duro colpo da Benali dopo aver restituito palla in difesa a Miranda che, vedendo il compagno a terra, butta subito fuori la palla: scattano subito le proteste di Icardi ma soprattutto di Eder, definito recentemente “fratello” dallo stesso Barbosa; sembrerà una stupidaggine, ma considerato il misero minutaggio e la giovane età del numero 96 interista, fa sorridere pensare a tutto ciò come un gesto di protezione nei suoi confronti.
Credo sia ufficiale, Gabigol è stato adottato da tutto il mondo interista, spogliatoio compreso, che attende la sua esplosione per apprezzare al meglio le qualità che questo giocatore sembra poter mettere in mostra.
Adesso però è necessario resettare il tutto velocemente e prepararsi alla dura sfida del 31 gennaio, con 7 (+1) buoni motivi per credere nelle nostre possibilità.

Notizie flash

Ultimi articoli

29/04/2024
Inter - Torino, il Pagellone in festa

SOMMER  7 – Torna alle abitudini di circa due mesi fa, quando collezionava clean sheet come stelle alpine sul Monte Rosa. Una volta sul pullman, si concede il massimo previsto dalla sua svizzeritudine: un paio di cori, due salti e una Ricola prima di andare a nanna. BENJI 10 – Potrebbe darsi che il mio […]

28/04/2024
Inter - Torino nel tempo di un caffè in pantofole

0' - Lauti non fare il provolone con la terna arbitrale PRIMO TEMPO: 1’ - Juric si schiera con Valentino Lazaro e la difesa a 4Qualcuno ha preso lezioni di cucina 6’ - amici scusate, questi primi minuti di pressing del Toro mi stanno devastando dentro, per pranzo faccio le linguine o i fusilli? 12’ […]

28/04/2024
Inter - Torino il primo prepartita dedicato ai tifosi

Abbiamo vinto lo Scudetto. Il Ventesimo. Quello che ci permetterà di cucirci addosso LA SECONDA STELLA. C’è chi ci crede da inizio anno, chi ha maturato questa certezza durante la stagione, e chi, interista di titanio temprato da mille delusioni passate, al pareggio col Napoli ha cominciato a sentire il fiato dei cugini sul collo, […]

23/04/2024
Milan - Inter, 5x2 stelle post-Scuderby

⭐️⭐️ - SIAMO NOOOOOOOOOOOOI SIAMO NOOOOOOOOOOOI I CAMPIONI DELL’ITALIA SIAMO NOOOOOOOOOOOOOOOI ⭐️⭐️ - Ue ciao doppiostellati cartonati con asterisco ma in realtà sono 19 seguaci della Marotta League passato una buona giornata? ⭐️⭐️ - Ancora non ci credo che abbiamo vinto il venteSimone comunque  ⭐️⭐️ - Anche se un po’ mi mancheranno le tabelle della corsa scudetto, potete farle […]

23/04/2024
Milan - Inter, il Pagellone della seconda stella

SOMMER  8.5 – Mentre Yann è nello spogliatoio intento a cambiarsi dieci minuti prima di entrare in campo, gli appare Samir con indosso un impermeabile nero, occhiali da sole scuri e due pillole in mano: PILLOLA BLU: Fai un altro clean sheet, l’ennesimo della stagione, la tua squadra vince la partita e il ventesimo scudetto […]

22/04/2024
Milan - Inter nel tempo di uno scudetto

0' - Non succedePerò ecco se...no, non succede.Aspetta mi sono dimenticato di come si respiraCom'è che si faceva? PRIMO TEMPO: 1' - Aiuto è cominciata.Si Pardo Lautaro non segna da febbraio masticazzi 3' - Bella parata in tuffo di Gabbia per fermare ThuramChe parata! 5' - Il Milan gioca col 3-5-fantasiaOk ora ho paura. 7' […]

linkedin facebook pinterest youtube rss twitter instagram facebook-blank rss-blank linkedin-blank pinterest youtube twitter instagram