JULIO CESAR 10: Quando arrivi a giocarti una finale sai che gli interventi saranno pochi ma decisivi. Ecco i due migliori di Julione di questa sera: prima la parata su Muller, al termine di una bella combinazione dell'attacco bavarese, poi un riflesso sul più classico dei tiri a giro di Robben. Parte da un suo rinvio anche il gol di Milito, un pallone come tanti che però da il via alla triangolazione decisiva per il gol del Principe..., anzi, scusate...del Re. E infine tocca sempre a Julio toccare l'ultimo pallone di questa partita fantastica, un altro rinvio, ma questa volta si aspetta solo il fischio finale di Webb per correre a festeggiare in campo.
ZANETTI 10: Lui è semplicemente il simbolo di questa Inter, il capitano di una squadra, come spiega direttamente lui, composta da uomini prima che calciatori. Quando scendiamo in campo si sente già un'atmosfera speciale. Certo, c'è una partita giocare contro un avversario fortissimo, ma dopo tutto quello che abbiamo passato, in questa stagione, ma nel caso di Zanetti in questi 15 anni, si sente già aria di vittoria. La partita è solo un extra prima arrivare al vero momento che aspettavamo da tanto tempo, Javier che alza al cielo la coppa, nel giorno della sua presenza numero 700 con i nostri colori.
Ma in realtà rendiamo onore anche a un altro uomo importantissimo in questa serata: MARKO ARNAUTOVIC, IL PHOTOBOMBER PERFETTO, in prima linea in TUTTE le foto della festa accanto a Zanetti.
ARNA SEI ANCHE TU TIMELESSTre uomini chiave dell'Inter: il Capitano, il vicecapitano, ma soprattutto il nostro Markolino
SAMUEL 10: The Wall anche a Madrid, un muro umano, come i tre anelli del Bernabeu ricoperti dai tifosi e dalle bandiere dell'Inter. Samuel fa tesoro di tutta la loro spinta, e anche stasera ci tiene a far capire subito chi è che comanda: SBAM, BASTANO TRE MINUTI PER LA CANONICA ENTRATACCIA DI RITO SU ROBBEN. Da quel momento in poi possiamo stare tranquilli, sappiamo che andrà tutto per il verso giusto. The Wall è con noi.
LUCIO 10: Fino all'anno scorso era lì, nelle fila dei bavaresi. Cinque anni di carriera nel Bayern fino all'arrivo del nuovo allenatore Van Gaal, che decide di scaricarlo. "Dal Bayern Monaco mi sarei aspettato più rispetto", queste le parole di Lucio il giorno della sua presentazione in nerazzurro. Pochi mesi dopo, possiamo dire che si è preso una bella rivincita.
MAICON 10: a causa del vulcano dell'Eyjafjallafyokjull (eroe del triplete anche lui, mitico) l'Inter vola a Madrid in anticipo di tre giorni, per non correre rischi e svolgere lì tutto il ritiro e la preparazione. Maicon non la prende benissimo questa decisione ma Mou gli dice che se non gli sta bene può stare a casa e aspettarci a Milano. Per fortuna Maic si convince e parte con noi. Diciamo che ne valeva la pena dai.
MATERAZZI 10: Tre minuti che sono tutt'altro che una banale passerella. RIVOLETE ANCHE QUESTA???
CHIVU 10: Anche la storia di Chivu è una di quelle da raccontare: la sua stagione è stata cambiata dall'infortunio di Verona, ma, superati quei primi istanti di paura, in mente aveva sempre un obiettivo: essere con noi per questa partita. Il 22 maggio, dopo quel 6 gennaio 2010, Chivu è tornato a giocare e parte da titolare nella finale di Champions League, e, con il suo caschetto in testa, ha di fronte l'avversario più ostico di tutto il Bayern: Arjen Robben. Chivu accetta la sfida contro l'olandese con umiltà e sacrificio, come ha sempre fatto, ma senza tirarsi mai indietro. Tante volte non riesce a stargli dietro, ma non lo molla mai. E così neanche Robben, uno dei giocatori più forti di sempre, è riuscito quel giorno a passare dalle parti di Cristian Chivu.
CAMBIASSO 10: Uomo ovunque del centrocampo interista, è l'estensione tattica di Mourinho all'interno del rettangolo di gioco. Una partita studiata alla perfezione, in cui soffriamo poco e godiamo tanto. Quest'oggi tocca a Cambiasso anche impostare, visto che Thiago Motta è costretto a stare in tribuna (BUSQUETS INFAME È GIA' STATO DETTO? NEL CASO LO RIPETIAMO SENZA PROBLEMI) Ma la cosa più bella non la fa durante la partita, bensì alla fine, con l'esultanza con la maglia dell'indimenticato capitano Giacinto Facchetti.
Molto più di una semplice vittoria.
Quando si dice "metterci la faccia"
SNEIJDER 10: Un altro intreccio in questa partita piena di ex: Sneijder torna nel suo ex stadio dalla porta principale, quel Bernabéu dove non era mai riuscito a diventare un protagonista, dove aveva perso anche i capelli!!! Per fortuna ha trovato noi, la famiglia interista, un gruppo che lo ha accolto, un gruppo dove anche con i capelli di Pandev o la pelata di Cambiasso puoi dire la tua, dove non devi essere per forza l'impeccabile Zanetti per giocare bene. E lui ci ha ricambiato tutto regalandoci la sua stagione migliore di sempre.
STANKOVIC 10: Robben continua a fare il furbo con Chivu allora Mou manda in campo Deki e usiamo le cattive maniere per sistemarlo
PANDEV 10: Una stagione semplicemente pazzesca la sua. La prima metà vissuta da fuori rosa, alla Lazio. Praticamente ha passato più tempo a parlare con gli avvocati di Lotito che a giocare a pallone. Finalmente a gennaio l'Odissea è finita, e il nostro figliol prodigo è tornato a casa, all'Inter. Un #RIPIGL di tutto rispetto, che lo ha visto decisivo fin da subito. È stato amore a prima vista e anche oggi, questa partita straordinaria lo ha fissato per sempre nei nostri cuori. Ringraziamo ancora la Lazio.
DIEGO ALBERTO MILITO 10: IL PRINCIPE CHE DIVENTA RE. CHE DIRE???? CHE DIRE???? Gol decisivo nella finale di coppa Italia, gol decisivo nella "finale" Scudetto, doppietta incredibile nella finale di Champions. Diego è in stato di grazia, e ora ci saranno i Mondiali e incanterà anche lì. DATE SUBITO UN PALLONE D'ORO A QUEST'UOMO, COSA STATE ASPETTANDO.
ETO'O 10: Finalmente può godersi tutte le soddisfazioni che merita dopo una stagione di sacrifici immensi: -Ripiegamenti difensivi -chilometri e chilometri di corse infinite -ADDIRITTURA UNA BENTLEY DATA IN PRESTITO E MAI PIU' RIVISTA.
Ma Eto'o non si è mai lamentato, non ha mai battuto ciglio, e ora può godersi il suo secondo Triplete di fila.
(Ma quello vinto con noi è stato più bello, vero Samu??? vero????)
MOURINHO 10: Ed ecco infine il nostro condottiero, il SOGNO, adesso, è realtà. Una festa enorme per una squadra immensa, che ha raggiunto una delle imprese più belle di sempre. Non solo dal punto di vista sportivo, ma dal punto di vista umano, delle emozioni e dei sentimenti. Di squadre che hanno vinto la Champions ce ne sono state tante, e speriamo di tornare a rivivere presto momenti così, ma quello che ha realizzato questa squadra, questo gruppo, dall'allenatore, ai giocatori al presidente, rimarrà per sempre #TIMELESS.
JULIO CESAR 10: Quando arrivi a giocarti una finale sai che gli interventi saranno pochi ma decisivi. Ecco i due migliori di Julione di questa sera: prima la parata su Muller, al termine di una bella combinazione dell'attacco bavarese, poi un riflesso sul più classico dei tiri a giro di Robben. Parte da un suo rinvio anche il gol di Milito, un pallone come tanti che però da il via alla triangolazione decisiva per il gol del Principe..., anzi, scusate...del Re. E infine tocca sempre a Julio toccare l'ultimo pallone di questa partita fantastica, un altro rinvio, ma questa volta si aspetta solo il fischio finale di Webb per correre a festeggiare in campo.
ZANETTI 10: Lui è semplicemente il simbolo di questa Inter, il capitano di una squadra, come spiega direttamente lui, composta da uomini prima che calciatori. Quando scendiamo in campo si sente già un'atmosfera speciale. Certo, c'è una partita giocare contro un avversario fortissimo, ma dopo tutto quello che abbiamo passato, in questa stagione, ma nel caso di Zanetti in questi 15 anni, si sente già aria di vittoria. La partita è solo un extra prima arrivare al vero momento che aspettavamo da tanto tempo, Javier che alza al cielo la coppa, nel giorno della sua presenza numero 700 con i nostri colori.
Ma in realtà rendiamo onore anche a un altro uomo importantissimo in questa serata: MARKO ARNAUTOVIC, IL PHOTOBOMBER PERFETTO, in prima linea in TUTTE le foto della festa accanto a Zanetti.
ARNA SEI ANCHE TU TIMELESSTre uomini chiave dell'Inter: il Capitano, il vicecapitano, ma soprattutto il nostro Markolino
SAMUEL 10: The Wall anche a Madrid, un muro umano, come i tre anelli del Bernabeu ricoperti dai tifosi e dalle bandiere dell'Inter. Samuel fa tesoro di tutta la loro spinta, e anche stasera ci tiene a far capire subito chi è che comanda: SBAM, BASTANO TRE MINUTI PER LA CANONICA ENTRATACCIA DI RITO SU ROBBEN. Da quel momento in poi possiamo stare tranquilli, sappiamo che andrà tutto per il verso giusto. The Wall è con noi.
LUCIO 10: Fino all'anno scorso era lì, nelle fila dei bavaresi. Cinque anni di carriera nel Bayern fino all'arrivo del nuovo allenatore Van Gaal, che decide di scaricarlo. "Dal Bayern Monaco mi sarei aspettato più rispetto", queste le parole di Lucio il giorno della sua presentazione in nerazzurro. Pochi mesi dopo, possiamo dire che si è preso una bella rivincita.
MAICON 10: a causa del vulcano dell'Eyjafjallafyokjull (eroe del triplete anche lui, mitico) l'Inter vola a Madrid in anticipo di tre giorni, per non correre rischi e svolgere lì tutto il ritiro e la preparazione. Maicon non la prende benissimo questa decisione ma Mou gli dice che se non gli sta bene può stare a casa e aspettarci a Milano. Per fortuna Maic si convince e parte con noi. Diciamo che ne valeva la pena dai.
MATERAZZI 10: Tre minuti che sono tutt'altro che una banale passerella. RIVOLETE ANCHE QUESTA???
CHIVU 10: Anche la storia di Chivu è una di quelle da raccontare: la sua stagione è stata cambiata dall'infortunio di Verona, ma, superati quei primi istanti di paura, in mente aveva sempre un obiettivo: essere con noi per questa partita. Il 22 maggio, dopo quel 6 gennaio 2010, Chivu è tornato a giocare e parte da titolare nella finale di Champions League, e, con il suo caschetto in testa, ha di fronte l'avversario più ostico di tutto il Bayern: Arjen Robben. Chivu accetta la sfida contro l'olandese con umiltà e sacrificio, come ha sempre fatto, ma senza tirarsi mai indietro. Tante volte non riesce a stargli dietro, ma non lo molla mai. E così neanche Robben, uno dei giocatori più forti di sempre, è riuscito quel giorno a passare dalle parti di Cristian Chivu.
CAMBIASSO 10: Uomo ovunque del centrocampo interista, è l'estensione tattica di Mourinho all'interno del rettangolo di gioco. Una partita studiata alla perfezione, in cui soffriamo poco e godiamo tanto. Quest'oggi tocca a Cambiasso anche impostare, visto che Thiago Motta è costretto a stare in tribuna (BUSQUETS INFAME È GIA' STATO DETTO? NEL CASO LO RIPETIAMO SENZA PROBLEMI) Ma la cosa più bella non la fa durante la partita, bensì alla fine, con l'esultanza con la maglia dell'indimenticato capitano Giacinto Facchetti.
Molto più di una semplice vittoria.
Quando si dice "metterci la faccia"
SNEIJDER 10: Un altro intreccio in questa partita piena di ex: Sneijder torna nel suo ex stadio dalla porta principale, quel Bernabéu dove non era mai riuscito a diventare un protagonista, dove aveva perso anche i capelli!!! Per fortuna ha trovato noi, la famiglia interista, un gruppo che lo ha accolto, un gruppo dove anche con i capelli di Pandev o la pelata di Cambiasso puoi dire la tua, dove non devi essere per forza l'impeccabile Zanetti per giocare bene. E lui ci ha ricambiato tutto regalandoci la sua stagione migliore di sempre.
STANKOVIC 10: Robben continua a fare il furbo con Chivu allora Mou manda in campo Deki e usiamo le cattive maniere per sistemarlo
PANDEV 10: Una stagione semplicemente pazzesca la sua. La prima metà vissuta da fuori rosa, alla Lazio. Praticamente ha passato più tempo a parlare con gli avvocati di Lotito che a giocare a pallone. Finalmente a gennaio l'Odissea è finita, e il nostro figliol prodigo è tornato a casa, all'Inter. Un #RIPIGL di tutto rispetto, che lo ha visto decisivo fin da subito. È stato amore a prima vista e anche oggi, questa partita straordinaria lo ha fissato per sempre nei nostri cuori. Ringraziamo ancora la Lazio.
DIEGO ALBERTO MILITO 10: IL PRINCIPE CHE DIVENTA RE. CHE DIRE???? CHE DIRE???? Gol decisivo nella finale di coppa Italia, gol decisivo nella "finale" Scudetto, doppietta incredibile nella finale di Champions. Diego è in stato di grazia, e ora ci saranno i Mondiali e incanterà anche lì. DATE SUBITO UN PALLONE D'ORO A QUEST'UOMO, COSA STATE ASPETTANDO.
ETO'O 10: Finalmente può godersi tutte le soddisfazioni che merita dopo una stagione di sacrifici immensi: -Ripiegamenti difensivi -chilometri e chilometri di corse infinite -ADDIRITTURA UNA BENTLEY DATA IN PRESTITO E MAI PIU' RIVISTA.
Ma Eto'o non si è mai lamentato, non ha mai battuto ciglio, e ora può godersi il suo secondo Triplete di fila.
(Ma quello vinto con noi è stato più bello, vero Samu??? vero????)
MOURINHO 10: Ed ecco infine il nostro condottiero, il SOGNO, adesso, è realtà. Una festa enorme per una squadra immensa, che ha raggiunto una delle imprese più belle di sempre. Non solo dal punto di vista sportivo, ma dal punto di vista umano, delle emozioni e dei sentimenti. Di squadre che hanno vinto la Champions ce ne sono state tante, e speriamo di tornare a rivivere presto momenti così, ma quello che ha realizzato questa squadra, questo gruppo, dall'allenatore, ai giocatori al presidente, rimarrà per sempre #TIMELESS.
🐊 - Buongiorno a tutti ma a Massimiliano tanto finirete sesti Allegri un po’ di più. 🐊 -Curva Nord: OOOOOH FINO AL VENTESIMO NON SI CANTA PRIMO ANELLOOOOO Il primo verde e tutto lo stadio: pic.twitter.com/M8ajcFMWwe — Lisq (@lisa__lisah) January 18, 2023 🐊 - Ieri a San Siro c’era un’atmosfera da ultimo giorno di scuola. Ora ci manca […]
0' - Mi si sono confusi i giorni, un'ora fa stavamo giocando a Roma, mezz'ora fa facevamo le dirette dallo spogliatoio con la Coppa, ora giochiamo di nuovo. Ma siamo noi? Cioè l'Inter? PRIMO TEMPO 1' - ROOOOMMMEEEELLLUUUUUU ma così presto è legale? 2' - BAREEEEEEEEEEEE no dai non mi date illusioni, stiamo giocando troppo […]
COUUULD YOU BE LOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOVED Eh-ehm (colpo di tosse di disimpegno che non nasconde le occhiaie di due notti insonni). Scusate tutti per lo stato in cui ci avete beccato, ma, si sa, giocare dopo 72 ore dalla finale di Coppa Italia potrebbe aver influito sulla nostra forma psico-fisica. Oddio non che di solito fossimo dei […]
SAMIR 9 – Viene colpito a freddo dopo nemmeno tre minuti, quando il laser non era ancora pronto. Mentre i viola festeggiano, Handa sa già come andrà a finire. Del resto, il suo proverbio preferito è Siediti sulla riva del fiume e aspetta, prima o poi vedrai passare Nico Gonzales in lacrime soprattutto per la […]
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