Nel mese di giugno 2020, sui canali social dell'Inter, è apparsa una serie animata molto particolare: si tratta di "Frog Life", un nuovo progetto di Andrea Ranocchia, coadiuvato dai team di creativi di StarsOnField e Sottoal7. Nei mesi in cui il calcio era fermo a causa del Covid, il capitano nerazzurro non è stato con le mani in mano e ha lanciato questa pregevole iniziativa, in cui, con una serie di immagini animate, ha raccontato la storia della sua carriera e, più in generale, della sua vita. Un racconto autobiografico toccante, al quale Andrea ha anche prestato la sua voce come narratore. Il risultato è emozionante, ed è l'ennesima conferma di un giocatore che, oltre ad aver scalato tutti i livelli del calcio italiano fino alla Serie A, rimane una persona splendida e di soldi principi anche dal punto di vista umano.
Il racconto di Andrea inizia dal principio della sua avventura all'Inter, l'arrivo nella squadra appena salita sul tetto del mondo. Una squadra costellata di campioni, in cui il giovane difensore umbro trova compagni di squadra dal notevole spessore umano, prima ancora che tecnico. Purtroppo quell'Inter, come ben sappiamo, è ormai alla fine del suo ciclo vincente e da lì a poco le sue ali di cera si scioglieranno per colpa del sole.
Ranocchia racconta il suo primo grande appuntamento con la maglia nerazzurra, la finale di Roma. Un passaggio di consegne caratterizzato dal tempismo purtroppo molto sfortunato per il proseguimento della sua carriera. Attraverso questo primo episodio, i tifosi interisti hanno la possibilità di rivedere le gesta dei grandi campioni del Triplete, con qualche nuovo innesto tra cui Andrea Ranocchia, e le immagini della vittoria nella finale della Coppa Italia 2011 contro il Palermo.
Il secondo episodio ci porta in una dimensione più intima e familiare, l'Umbria dell'infanzia di Andrea. L'Umbria in cui Ranocchia, ormai uomo, ha lanciato con la sua famiglia un progetto agrituristico con la ristrutturazione del "Borgo Antichi Orti", nella sua Assisi.
Il terzo episodio prosegue sulla strada tracciata dal precedente, allontanandosi ancora dal rettangolo di gioco per raccontare un altro, emozionante, aspetto della vita, il rapporto con il proprio papà, sostegno e guida negli anni della crescita, modello e punto di riferimento una volta diventati adulti.
Nel quarto episodio si vede un Andrea Ranocchia agli albori della sua carriera calcistica, quando, ancora in Umbria, prenderà, un po' per caso, un po' per destino, una decisione importante: quella di spostare il suo raggio di azione in campo, passando dall'essere un centravanti a un difensore, ruolo in cui verrà poi ammirato durante tutta la sua carriera da professionista. Senza dimenticare però, in certe occasioni, la disponibilità nel mettersi al servizio della squadra anche como uomo d'area di rigore. In questo episodio, come in un flashback nel passato, compare anche, in veste di doppiatore, lo storico allenatore di Ranocchia ai tempi delle giovanili, che gli domanda appunto se sia disposto a spostarsi in difesa per aiutare la sua squadra. Ranocchia accetta questa nuova sfida, e questa scelta farà la fortuna della sua carriera nel calcio.
Il quinto episodio è dedicato a uno degli idoli di infanzia di Ranocchia: Alessandro Nesta, il grande difensore della Lazio, del Milan e della Nazionale Italiana. Andrea ritorna anche a un momento molto particolare della sua carriera, quello in cui, nella stagione del debutto in Serie A, affronta proprio il suo modello in un Milan-Bari a San Siro.
Il sesto episodio ci riporta a una delle partite più emozionanti della carriera di Ranocchia e della storia interista in generale: la trasferta contro il Bayern Monaco nella Champions League 2010/2011. L'Inter si rese protagonista di una memorabile vittoria in rimonta per 2-3, ma durante la partita non mancarono momenti con il fiato sospeso. Uno di questi momenti è sicuramente la scivolata di Ranocchia per allontanare la palla dalla linea di porta. L'episodio ci lascia con l'azione in sospeso, ma gli appassionati ricorderanno sicuramente l'esito decisivo di quell'intervento.
Frog Life ci regala anche la presenza di uno special guest di eccezione, un altro giocatore molto amato dai tifosi nerazzurri, che con Ranocchia non condivide soltanto il ruolo ma anche l'amore per la città di Perugia. Si tratta di Marco Materazzi, definito come "una spalla, un amico" nel segno di quel numero 23 e di quell'investitura importante.
Nel resoconto della carriera di Ranocchia non poteva mancare un riferimento ai suoi periodi più difficili vissuti in campo. Andrea ci riporta a Inter-Bologna di qualche anno fa, partita in cui mancò l'appuntamento con la rete della vittoria negli ultimi secondi della gara, sprecando da pochi passi una ghiotta occasione da gol. Sarebbe troppo facile soffermarsi soltanto sulle cose positive, non per una persona con la sensibilità e la profondità di Ranocchia. Perché in fondo, come dice lui stesso in questo ottavo episodio, "A vincere, è chi riesce ad avere una lucida visione d'insieme"
Il penultimo episodio ha un titolo emblematico: "Rebirth", Rinascita. Una parola molto adatta ad indicare il percorso di Ranocchia negli ultimi anni. Periodo in cui si è ritrovato come atleta e come calciatore. Per descriverlo, torniamo all'Olimpico, lo stesso stadio del primo episodio. Questa volta la partita è Lazio-Inter, quella del "La Prende Vecino". Questa volta le lacrime, a fine partita, sono di gioia.
L'episodio finale, in un minuto, riesce a racchiudere tutto il senso di questo progetto. Le immagini ruotano attorno al gol contro il Rapid Vienna, nella partita di Europa League della stagione 2018/19, ma con le parole si viaggia molto più lontano. Siamo sicuri che, ascoltandole, vi emozionerete anche voi. Se volete vederli, o rivederli, trovate tutti gli episodi a questo link, sulla pagina FB ufficiale dell'Inter.
Nel mese di giugno 2020, sui canali social dell'Inter, è apparsa una serie animata molto particolare: si tratta di "Frog Life", un nuovo progetto di Andrea Ranocchia, coadiuvato dai team di creativi di StarsOnField e Sottoal7. Nei mesi in cui il calcio era fermo a causa del Covid, il capitano nerazzurro non è stato con le mani in mano e ha lanciato questa pregevole iniziativa, in cui, con una serie di immagini animate, ha raccontato la storia della sua carriera e, più in generale, della sua vita. Un racconto autobiografico toccante, al quale Andrea ha anche prestato la sua voce come narratore. Il risultato è emozionante, ed è l'ennesima conferma di un giocatore che, oltre ad aver scalato tutti i livelli del calcio italiano fino alla Serie A, rimane una persona splendida e di soldi principi anche dal punto di vista umano.
Il racconto di Andrea inizia dal principio della sua avventura all'Inter, l'arrivo nella squadra appena salita sul tetto del mondo. Una squadra costellata di campioni, in cui il giovane difensore umbro trova compagni di squadra dal notevole spessore umano, prima ancora che tecnico. Purtroppo quell'Inter, come ben sappiamo, è ormai alla fine del suo ciclo vincente e da lì a poco le sue ali di cera si scioglieranno per colpa del sole.
Ranocchia racconta il suo primo grande appuntamento con la maglia nerazzurra, la finale di Roma. Un passaggio di consegne caratterizzato dal tempismo purtroppo molto sfortunato per il proseguimento della sua carriera. Attraverso questo primo episodio, i tifosi interisti hanno la possibilità di rivedere le gesta dei grandi campioni del Triplete, con qualche nuovo innesto tra cui Andrea Ranocchia, e le immagini della vittoria nella finale della Coppa Italia 2011 contro il Palermo.
Il secondo episodio ci porta in una dimensione più intima e familiare, l'Umbria dell'infanzia di Andrea. L'Umbria in cui Ranocchia, ormai uomo, ha lanciato con la sua famiglia un progetto agrituristico con la ristrutturazione del "Borgo Antichi Orti", nella sua Assisi.
Il terzo episodio prosegue sulla strada tracciata dal precedente, allontanandosi ancora dal rettangolo di gioco per raccontare un altro, emozionante, aspetto della vita, il rapporto con il proprio papà, sostegno e guida negli anni della crescita, modello e punto di riferimento una volta diventati adulti.
Nel quarto episodio si vede un Andrea Ranocchia agli albori della sua carriera calcistica, quando, ancora in Umbria, prenderà, un po' per caso, un po' per destino, una decisione importante: quella di spostare il suo raggio di azione in campo, passando dall'essere un centravanti a un difensore, ruolo in cui verrà poi ammirato durante tutta la sua carriera da professionista. Senza dimenticare però, in certe occasioni, la disponibilità nel mettersi al servizio della squadra anche como uomo d'area di rigore. In questo episodio, come in un flashback nel passato, compare anche, in veste di doppiatore, lo storico allenatore di Ranocchia ai tempi delle giovanili, che gli domanda appunto se sia disposto a spostarsi in difesa per aiutare la sua squadra. Ranocchia accetta questa nuova sfida, e questa scelta farà la fortuna della sua carriera nel calcio.
Il quinto episodio è dedicato a uno degli idoli di infanzia di Ranocchia: Alessandro Nesta, il grande difensore della Lazio, del Milan e della Nazionale Italiana. Andrea ritorna anche a un momento molto particolare della sua carriera, quello in cui, nella stagione del debutto in Serie A, affronta proprio il suo modello in un Milan-Bari a San Siro.
Il sesto episodio ci riporta a una delle partite più emozionanti della carriera di Ranocchia e della storia interista in generale: la trasferta contro il Bayern Monaco nella Champions League 2010/2011. L'Inter si rese protagonista di una memorabile vittoria in rimonta per 2-3, ma durante la partita non mancarono momenti con il fiato sospeso. Uno di questi momenti è sicuramente la scivolata di Ranocchia per allontanare la palla dalla linea di porta. L'episodio ci lascia con l'azione in sospeso, ma gli appassionati ricorderanno sicuramente l'esito decisivo di quell'intervento.
Frog Life ci regala anche la presenza di uno special guest di eccezione, un altro giocatore molto amato dai tifosi nerazzurri, che con Ranocchia non condivide soltanto il ruolo ma anche l'amore per la città di Perugia. Si tratta di Marco Materazzi, definito come "una spalla, un amico" nel segno di quel numero 23 e di quell'investitura importante.
Nel resoconto della carriera di Ranocchia non poteva mancare un riferimento ai suoi periodi più difficili vissuti in campo. Andrea ci riporta a Inter-Bologna di qualche anno fa, partita in cui mancò l'appuntamento con la rete della vittoria negli ultimi secondi della gara, sprecando da pochi passi una ghiotta occasione da gol. Sarebbe troppo facile soffermarsi soltanto sulle cose positive, non per una persona con la sensibilità e la profondità di Ranocchia. Perché in fondo, come dice lui stesso in questo ottavo episodio, "A vincere, è chi riesce ad avere una lucida visione d'insieme"
Il penultimo episodio ha un titolo emblematico: "Rebirth", Rinascita. Una parola molto adatta ad indicare il percorso di Ranocchia negli ultimi anni. Periodo in cui si è ritrovato come atleta e come calciatore. Per descriverlo, torniamo all'Olimpico, lo stesso stadio del primo episodio. Questa volta la partita è Lazio-Inter, quella del "La Prende Vecino". Questa volta le lacrime, a fine partita, sono di gioia.
L'episodio finale, in un minuto, riesce a racchiudere tutto il senso di questo progetto. Le immagini ruotano attorno al gol contro il Rapid Vienna, nella partita di Europa League della stagione 2018/19, ma con le parole si viaggia molto più lontano. Siamo sicuri che, ascoltandole, vi emozionerete anche voi. Se volete vederli, o rivederli, trovate tutti gli episodi a questo link, sulla pagina FB ufficiale dell'Inter.
⚽️ Ha davvero senso giocare in Champions dopo una fragorosa goleada con doppietta di Thuram e soprattutto con gol, doppio assist e doppio legno di Correa? Davvero credete di sopravvivere? ⚽️ Mister, tu fammi turnover ragionato anche con gli impegni di lavoro. ⚽️ Ehi Siri, posso trasformarmi in un pallone? Che trick, Benji! 🪄✨#ForzaInter #UCL […]
SOMMER 6.5 – I maligni diranno che la sua partita è durata solo 5 minuti e il 6.5 è un voto immeritato. Noi rispondiamo che sono stati 5 minuti molto intensi: anzi, tra la parata sul colpo di testa di Daniliuc e la traversa di Tengstedt passano meno di 120 secondi, senza Yann magari la […]
0' - Calha infortunato, Lautaro con la febbre ed il Tucu titolareOggi o sarà una disfatta o un trionfoNon sono pronto per nessuna delle due PRIMO TEMPO: 5' - inizio scoppiettante, soprattutto per le nostre coronarie 7' - Tucu ad un unghia dal gol! Solo traversa 15' - Ace out dopo 15 minuti, questa scena […]
1️⃣ Bentornati con una nuova raccomandazione del rano-dietologo di fiducia: ingerite piccole dosi di interismo, possibilmente a più riprese. Noi non vediamo l'Inter da due settimane e nel prossimo mese la vedremo otto volte. Oh, è davvero come andare dal nutrizionista. Lui ti consiglia cose, tu te ne sbatti pagando. 2️⃣ Bell'orario per giocare comunque. […]
SOMMER 6 – Yaaaan, Yaaan, ti sorridono gli anelli verdiYaaan, Yaaan, Kvara e Politano ti fanno ciaoCon Ace e Benji qui c’è un mondo fantasticoMa qualcuno fermasse a quello strunz’ e McTominay BENJI 6.5 – Ah, oui, putev’esse la premiere fois que je marque en la Ligue A!Ma, à ce moment-là, l’è arrivè Monisueur Bonjour!Comme […]
0’ - FIIII FIIII FIIIII FIIII FIIII PRIMO TEMPO: 6' - Mi sento l'Arsenal mercoledì 10’ - Eto’o in incognito visto 15' - Lo vogliamo marcare Kvara, per favore? 16’ - cazzocene, noi il pallone lo accompagniamo DENTRO la porta 22’ - guarda mamma, proprio come l’ArsenalSiamo sotto.Ha segnato il McDonald della Scozia 35’ - […]