"Volaaaaaareeee, oh oh, caaantaaare, oh oh oh oh, nel nero blu, dipinto di nero blu, felice di stare lassù (oddio siamo ottavi, ma va beh)"
Il mood di questi giorni nerazzurri è sicuramente questo. Siamo tutti più leggeri, freschi, leggiadri, calmi, sereni, rasserenati, rassicurati, rallegrati, r#allegriOUT no scusate ho sbagliato. Insomma, siam felici: veniamo da 4 convincenti risultati utili consecutivi:
Abbiamo vinto in casa contro il Barcellona nel pieno della #crisinter con tenacia, grinta e, lasciatemelo dire, Culo (no, non si tratta di un #Mitt).
Poi abbiamo vinto contro il SASSUOLO, la nostra bestia nera, riuscendo a evitare di essere rimontati 1-2 ma vincendo noi 2-1. Abbiamo battuto il Sassuolo con Consigli in porta. ABBIAMO BATTUTO IL SASSUOLO CON CONSIGLI IN PORTA! Follia.
Poi di nuovo il Barcellona, al Camp Nou: vietati i vessilli nerazzurri (come si dice trogloditi in catalano?), remuntarem, avete pagato gli arbitri (con que dinero amigos?), il pubblico sarà il nostro dodicesimo uomo, non firmo per l'1-0 bla bla. 3-3 e catalani muti. Come si dice in catalano sucatNOOO MI DISSOCIO.
E poi l'appuntamento più semplice: la Salernitana in casa. Eravamo tutti pronti a cadere in psicodrammi fallendo l'appuntamento più facile e invece no, vittoria serena 2-0.
Ma sappiamo anche che l'interismo può essere cherofobico: io ho paura di essere felice quando si tratta dei colori nerazzurri perché da un momento all'altro può succedere l'insospettabile. L'Inter è l'emblema del proverbio "dalle stelle alle stalle" e viceversa, e le uniche a soffrire sono le nostre povere e ormai inesistenti coronarie.
E allora sì ragazzi, preparatevi a soffrire, perché fra poco risuccederà. La nostra vita è un pendolo che oscilla tra noia (le pause nazionali) e dolore (le sconfitte dell'Inter), con un fugace intervallo di gioia (quello che stiamo vivendo ora), ma ha vita breve.
All'orizzonte ci sarà una nuova crisi: è questo il nostro destino, è questo il motivo per cui siamo nati noi Interisti.
MA, C'È UN MA. Il Destino è ineluttabile, ma talvolta possiamo provare a modificarne le sorti. Quisque faber fortunae suae diceva Sallustio (no, nemmeno lui è un #mitt. Culo e Sallustio non sono #mitt!). Sabato sera c'è la Fiorentina, mercoledì il Viktoria Plzen. Se perdiamo contro i PETTOH, PETTOH NETTOH passeremmo un sabato sera triste (siamo allenati); se invece perdiamo contro il Viktoria Plzen ci sarebbe un psicodramma nazional popolare, soprattutto dopo l'Asllanata. "Dicasi Asllanata (As-lla-na-ta, trec.) la giocata del giovane #mitt Asllani che fa impazzire tutti i tifosi dell'Inter perché, oltre a negare il 4-3 della vittoria, non permette all'Inter di avere la matematica certezza del passaggio del turno".
Quindi ragazzi, per piegare il nostro destino al nostro volere, dobbiamo infortunare Theo Hernan...NOOOO. Dicevamo: quindi ragazzi, per piegare il nostro destino al nostro volere, dobbiamo far sì che la crisi avvenga contro la Fiorentina per non avvenire contro il Viktoria Plzen. "Prenderne uno per non prenderne novantanove" diceva il famoso poeta ALDO BAGLIO.
E allora ragazzi, urliamo tutti insieme: FORZA FIORENTINA, FORZA VIOLA! Cantiamo: "Oooh Fiorentinaaaaaa, di tutte sei la re-ginaaaaa, oh Fiorentinaaaa..." Italiano, Jovic, Kouamè: BATTETECI. Dovete vincere ora cosicché noi vinciamo mercoledì. Forza ragazzi!
E quindi brati, tutti insieme auspichiamo e fantastichiamo 3 incredibili scenari in cui l'Inter, volutamente, perde (ma con il sorriso :). 1) SCENARIO CALCIOPOLI Fine primo tempo: 2-0 Inter. L'Inter di Scimone Inzaghi sta giocando bene, vincendo e dominando contro una Fiorentina in completa balia. I 4 gangster di Viale Liberazione, Javieri "el pupi" Zanetti, Giuseppe "double look" Marotta, Piero "io son di Cinisello" Ausilio e Steven "fiat 500 tamarra" Zhang si dirigono negli spogliatoi verso il camerino dell'arbitro, un luogo sacro dove mesi fa Ibrahimovic, Rebic e Tonali porsero la divina grazia a Marco Serra dopo Milan - Spezia 1-2 e vinsero il Nobel per la pace.
Nel camerino del Franchi di Firenze l'arbitro Valeri si sta cambiando, quando d'un tratto...
-"Valeri, le dobbiamo parlare" dice Double Look Marotta sbattendo la porta e chiudendosela alle spalle -Valeri, visibilmente spaventato chiede: "Cosa ho fatto, state pure vincendo!" -"È questo il problema" grida Ausilio "quello di Cinisello", sbattendo il pugno sul tavolo! -Valeri, visibilmente confuso, replica: "E, e, dov'è il problema?" -"il ploblema è che dobbiamo peldele, pelché altlimenti peldelemo contro il Viktolia Plzen" afferma Steven "fiat 500 tamarra" Zhang. -"E cosa dovrei fare?" chiede Valeri scioccato. -"Quelo che avete fato per anni alla Giuventus mentre io ero il capitano dela mia amata Inter, però al contrario, dovete far vincere la Fiorentina, poi scegli tu come!" dice Zanetti prima di uscire dallo spogliatoio con la sua banda.
Al rientro in campo Valeri convalida un gol di Jovic in fuorigioco tra le proteste dei giocatori dell'Inter, ignari del patto segreto sigillato dall'arbitro e dalla dirigenza e poi annulla un gol regolare a Barella, che va su tutte le braccia (volevo dire le furie, ma vedendo lui e Brozo ormai). L'inter, visibilmente scossa subisce anche il 2-2 da Kouamè, e poi avviene il ricorso storico. D'Ambrosio, subentrato al 7° minuto a Skriniar ammonito, interviene in area con il petto e spazza il pallone. L'arbitro vede chiaramente il tocco di PETTOH ma intimorito dalla dirigenza nerazzurra decide di assegnare il rigore, mandando il povero Danilo, vittima per la seconda volta di un tale shock da uno specialista, lo psicologo Patrick Pecora.
A fine partita i tifosi e i giocatori se ne vanno imbufaliti tranne i brati di ranocchiate e la dirigenza, consapevoli di aver permesso all'Inter di poter passare il turno in Champions mercoledì.
2) SCENARIO DALBERT La dirigenza si riunisce nelle sedi di Viale Liberazione con l'intento di perdere la partita. Decidono di non fare come gli scoloriti: non vogliono forzare gli arbitri a fare cose. A quel punto, con una corrispondenza d'amorosi sensi, i 4 amici capiscono al volo che la soluzione legale e migliore per perdere apposta piegando il destino ce l'hanno in casa. Dalbert Henrique Chagas Estevão (leggetelo con la voce di Federico Buffa) è un calciatore brasiliano difensore dell'Inter. Non so se sia peggio il nome, il fatto che venga considerato un difensore o che è ancora all'Inter. Perché si ragazzi, il nostro caro Dalbertino gioca ancora da noi. Oddio gioca avvocato: viene pagato per essere curato, infatti è infortunato per i prossimi mesi ed è quindi invendibile.
La dirigenza capisce tutto d'un tratto quale utilità potrà avere Dalbert per questa squadra: allenare alla sconfitta. Dalbert viene spostato dall'infermeria al campo d'allenamento e diventa allenatore ad Interim della squadra. Per 7 giorni il team in sala video vedrà solo immagini di azioni difensive del brasiliano, con allenamenti intensivi soprattutto per i 3 dietro. Il video più visto e inflazionato è quello intitolato "Dalbert, best skills & goal Inter - Empoli 2-1 26-05-2019": un'ode alla non difesa e al terrore psicologico causato agli 80mila nerazzurri presenti allo stadio.
Il giorno della partita riunisce intorno a sé la squadra: poche parole, ma impregnate di significato. "Ragazzi, vi siete allenati bene tutta la settimana per PERDERE. Abbiamo studiato le mie mosse, le mie tattiche, la mia storia. Adesso uscite sul rettangolo verde e scrivete la vostra." Mentre tutti abbandonano lo spogliatoio, il difensore brasiliano trattiene Dumfries e guardandolo negli occhi dice. "Tu sei il prescelto, tu sei stato il migliore in questi 7 giorni di preparazione, TU SEI IL MIO EREDE."
Detto, fatto. I nerazzurri si rendono partecipi di una perfetta prestazione di sconfitta voluta, con Dumfries in formato MVP autore di due autogol e due non-scivolamenti difensivi, il marchio di fabbrica del brasiliano. La Fiorentina vince 4-0 la battaglia. Gli interisti complici sorridono beffardi: sanno di star vincendo la guerra.
3) SCENARIO INTERCLASSIC La dirigenza non ascolta il nostro consiglio e decide di non modellare il destino, lasciando che il decorso sia normale. L'Inter, dopo 4 grandi partite e 8 gol segnati nelle ultime 4 partite, perde inesorabilmente e amaramente contro la Fiorentina. E allora voi direte: "eh ma se perdiamo va bene (tra mille virgolette), vuol dire che non perderemo mercoledì in Champions League, giusto?". Eh no ragazzi, l'Inter la crisi non la fa mai male, non la fa tanto per fare: è nata per farla bene. Non solo perdiamo contro la Fiorentina senza averlo voluto, perdiamo anche contro il Viktoria Plzen in un pirotecnico 3-4; Xavi fa il miracolo contro il Bayern Monaco e l'Inter, inopinatamente, esce dalla Champions League. Uno scenario terribile, incredibilmente realistico e a tinte nerazzurre. Perché il destino interista ragazzi, ricordatevelo sempre, è peggiore di qualsiasi cosa terribile si possa immaginare. Sì, è peggiore anche di una portata di pesce crudo a Gubbio.
Ma guardate sempre al bicchiere mezzo pieno: a quel punto partirebbe l'ignorante e meravigliosa #roadtoBudapest, il percorso per la finale di Europa League.
"Volaaaaaareeee, oh oh, caaantaaare, oh oh oh oh, nel nero blu, dipinto di nero blu, felice di stare lassù (oddio siamo ottavi, ma va beh)"
Il mood di questi giorni nerazzurri è sicuramente questo. Siamo tutti più leggeri, freschi, leggiadri, calmi, sereni, rasserenati, rassicurati, rallegrati, r#allegriOUT no scusate ho sbagliato. Insomma, siam felici: veniamo da 4 convincenti risultati utili consecutivi:
Abbiamo vinto in casa contro il Barcellona nel pieno della #crisinter con tenacia, grinta e, lasciatemelo dire, Culo (no, non si tratta di un #Mitt).
Poi abbiamo vinto contro il SASSUOLO, la nostra bestia nera, riuscendo a evitare di essere rimontati 1-2 ma vincendo noi 2-1. Abbiamo battuto il Sassuolo con Consigli in porta. ABBIAMO BATTUTO IL SASSUOLO CON CONSIGLI IN PORTA! Follia.
Poi di nuovo il Barcellona, al Camp Nou: vietati i vessilli nerazzurri (come si dice trogloditi in catalano?), remuntarem, avete pagato gli arbitri (con que dinero amigos?), il pubblico sarà il nostro dodicesimo uomo, non firmo per l'1-0 bla bla. 3-3 e catalani muti. Come si dice in catalano sucatNOOO MI DISSOCIO.
E poi l'appuntamento più semplice: la Salernitana in casa. Eravamo tutti pronti a cadere in psicodrammi fallendo l'appuntamento più facile e invece no, vittoria serena 2-0.
Ma sappiamo anche che l'interismo può essere cherofobico: io ho paura di essere felice quando si tratta dei colori nerazzurri perché da un momento all'altro può succedere l'insospettabile. L'Inter è l'emblema del proverbio "dalle stelle alle stalle" e viceversa, e le uniche a soffrire sono le nostre povere e ormai inesistenti coronarie.
E allora sì ragazzi, preparatevi a soffrire, perché fra poco risuccederà. La nostra vita è un pendolo che oscilla tra noia (le pause nazionali) e dolore (le sconfitte dell'Inter), con un fugace intervallo di gioia (quello che stiamo vivendo ora), ma ha vita breve.
All'orizzonte ci sarà una nuova crisi: è questo il nostro destino, è questo il motivo per cui siamo nati noi Interisti.
MA, C'È UN MA. Il Destino è ineluttabile, ma talvolta possiamo provare a modificarne le sorti. Quisque faber fortunae suae diceva Sallustio (no, nemmeno lui è un #mitt. Culo e Sallustio non sono #mitt!). Sabato sera c'è la Fiorentina, mercoledì il Viktoria Plzen. Se perdiamo contro i PETTOH, PETTOH NETTOH passeremmo un sabato sera triste (siamo allenati); se invece perdiamo contro il Viktoria Plzen ci sarebbe un psicodramma nazional popolare, soprattutto dopo l'Asllanata. "Dicasi Asllanata (As-lla-na-ta, trec.) la giocata del giovane #mitt Asllani che fa impazzire tutti i tifosi dell'Inter perché, oltre a negare il 4-3 della vittoria, non permette all'Inter di avere la matematica certezza del passaggio del turno".
Quindi ragazzi, per piegare il nostro destino al nostro volere, dobbiamo infortunare Theo Hernan...NOOOO. Dicevamo: quindi ragazzi, per piegare il nostro destino al nostro volere, dobbiamo far sì che la crisi avvenga contro la Fiorentina per non avvenire contro il Viktoria Plzen. "Prenderne uno per non prenderne novantanove" diceva il famoso poeta ALDO BAGLIO.
E allora ragazzi, urliamo tutti insieme: FORZA FIORENTINA, FORZA VIOLA! Cantiamo: "Oooh Fiorentinaaaaaa, di tutte sei la re-ginaaaaa, oh Fiorentinaaaa..." Italiano, Jovic, Kouamè: BATTETECI. Dovete vincere ora cosicché noi vinciamo mercoledì. Forza ragazzi!
E quindi brati, tutti insieme auspichiamo e fantastichiamo 3 incredibili scenari in cui l'Inter, volutamente, perde (ma con il sorriso :). 1) SCENARIO CALCIOPOLI Fine primo tempo: 2-0 Inter. L'Inter di Scimone Inzaghi sta giocando bene, vincendo e dominando contro una Fiorentina in completa balia. I 4 gangster di Viale Liberazione, Javieri "el pupi" Zanetti, Giuseppe "double look" Marotta, Piero "io son di Cinisello" Ausilio e Steven "fiat 500 tamarra" Zhang si dirigono negli spogliatoi verso il camerino dell'arbitro, un luogo sacro dove mesi fa Ibrahimovic, Rebic e Tonali porsero la divina grazia a Marco Serra dopo Milan - Spezia 1-2 e vinsero il Nobel per la pace.
Nel camerino del Franchi di Firenze l'arbitro Valeri si sta cambiando, quando d'un tratto...
-"Valeri, le dobbiamo parlare" dice Double Look Marotta sbattendo la porta e chiudendosela alle spalle -Valeri, visibilmente spaventato chiede: "Cosa ho fatto, state pure vincendo!" -"È questo il problema" grida Ausilio "quello di Cinisello", sbattendo il pugno sul tavolo! -Valeri, visibilmente confuso, replica: "E, e, dov'è il problema?" -"il ploblema è che dobbiamo peldele, pelché altlimenti peldelemo contro il Viktolia Plzen" afferma Steven "fiat 500 tamarra" Zhang. -"E cosa dovrei fare?" chiede Valeri scioccato. -"Quelo che avete fato per anni alla Giuventus mentre io ero il capitano dela mia amata Inter, però al contrario, dovete far vincere la Fiorentina, poi scegli tu come!" dice Zanetti prima di uscire dallo spogliatoio con la sua banda.
Al rientro in campo Valeri convalida un gol di Jovic in fuorigioco tra le proteste dei giocatori dell'Inter, ignari del patto segreto sigillato dall'arbitro e dalla dirigenza e poi annulla un gol regolare a Barella, che va su tutte le braccia (volevo dire le furie, ma vedendo lui e Brozo ormai). L'inter, visibilmente scossa subisce anche il 2-2 da Kouamè, e poi avviene il ricorso storico. D'Ambrosio, subentrato al 7° minuto a Skriniar ammonito, interviene in area con il petto e spazza il pallone. L'arbitro vede chiaramente il tocco di PETTOH ma intimorito dalla dirigenza nerazzurra decide di assegnare il rigore, mandando il povero Danilo, vittima per la seconda volta di un tale shock da uno specialista, lo psicologo Patrick Pecora.
A fine partita i tifosi e i giocatori se ne vanno imbufaliti tranne i brati di ranocchiate e la dirigenza, consapevoli di aver permesso all'Inter di poter passare il turno in Champions mercoledì.
2) SCENARIO DALBERT La dirigenza si riunisce nelle sedi di Viale Liberazione con l'intento di perdere la partita. Decidono di non fare come gli scoloriti: non vogliono forzare gli arbitri a fare cose. A quel punto, con una corrispondenza d'amorosi sensi, i 4 amici capiscono al volo che la soluzione legale e migliore per perdere apposta piegando il destino ce l'hanno in casa. Dalbert Henrique Chagas Estevão (leggetelo con la voce di Federico Buffa) è un calciatore brasiliano difensore dell'Inter. Non so se sia peggio il nome, il fatto che venga considerato un difensore o che è ancora all'Inter. Perché si ragazzi, il nostro caro Dalbertino gioca ancora da noi. Oddio gioca avvocato: viene pagato per essere curato, infatti è infortunato per i prossimi mesi ed è quindi invendibile.
La dirigenza capisce tutto d'un tratto quale utilità potrà avere Dalbert per questa squadra: allenare alla sconfitta. Dalbert viene spostato dall'infermeria al campo d'allenamento e diventa allenatore ad Interim della squadra. Per 7 giorni il team in sala video vedrà solo immagini di azioni difensive del brasiliano, con allenamenti intensivi soprattutto per i 3 dietro. Il video più visto e inflazionato è quello intitolato "Dalbert, best skills & goal Inter - Empoli 2-1 26-05-2019": un'ode alla non difesa e al terrore psicologico causato agli 80mila nerazzurri presenti allo stadio.
Il giorno della partita riunisce intorno a sé la squadra: poche parole, ma impregnate di significato. "Ragazzi, vi siete allenati bene tutta la settimana per PERDERE. Abbiamo studiato le mie mosse, le mie tattiche, la mia storia. Adesso uscite sul rettangolo verde e scrivete la vostra." Mentre tutti abbandonano lo spogliatoio, il difensore brasiliano trattiene Dumfries e guardandolo negli occhi dice. "Tu sei il prescelto, tu sei stato il migliore in questi 7 giorni di preparazione, TU SEI IL MIO EREDE."
Detto, fatto. I nerazzurri si rendono partecipi di una perfetta prestazione di sconfitta voluta, con Dumfries in formato MVP autore di due autogol e due non-scivolamenti difensivi, il marchio di fabbrica del brasiliano. La Fiorentina vince 4-0 la battaglia. Gli interisti complici sorridono beffardi: sanno di star vincendo la guerra.
3) SCENARIO INTERCLASSIC La dirigenza non ascolta il nostro consiglio e decide di non modellare il destino, lasciando che il decorso sia normale. L'Inter, dopo 4 grandi partite e 8 gol segnati nelle ultime 4 partite, perde inesorabilmente e amaramente contro la Fiorentina. E allora voi direte: "eh ma se perdiamo va bene (tra mille virgolette), vuol dire che non perderemo mercoledì in Champions League, giusto?". Eh no ragazzi, l'Inter la crisi non la fa mai male, non la fa tanto per fare: è nata per farla bene. Non solo perdiamo contro la Fiorentina senza averlo voluto, perdiamo anche contro il Viktoria Plzen in un pirotecnico 3-4; Xavi fa il miracolo contro il Bayern Monaco e l'Inter, inopinatamente, esce dalla Champions League. Uno scenario terribile, incredibilmente realistico e a tinte nerazzurre. Perché il destino interista ragazzi, ricordatevelo sempre, è peggiore di qualsiasi cosa terribile si possa immaginare. Sì, è peggiore anche di una portata di pesce crudo a Gubbio.
Ma guardate sempre al bicchiere mezzo pieno: a quel punto partirebbe l'ignorante e meravigliosa #roadtoBudapest, il percorso per la finale di Europa League.
1️⃣ Bentornati con una nuova raccomandazione del rano-dietologo di fiducia: ingerite piccole dosi di interismo, possibilmente a più riprese. Noi non vediamo l'Inter da due settimane e nel prossimo mese la vedremo otto volte. Oh, è davvero come andare dal nutrizionista. Lui ti consiglia cose, tu te ne sbatti pagando. 2️⃣ Bell'orario per giocare comunque. […]
SOMMER 6 – Yaaaan, Yaaan, ti sorridono gli anelli verdiYaaan, Yaaan, Kvara e Politano ti fanno ciaoCon Ace e Benji qui c’è un mondo fantasticoMa qualcuno fermasse a quello strunz’ e McTominay BENJI 6.5 – Ah, oui, putev’esse la premiere fois que je marque en la Ligue A!Ma, à ce moment-là, l’è arrivè Monisueur Bonjour!Comme […]
0’ - FIIII FIIII FIIIII FIIII FIIII PRIMO TEMPO: 6' - Mi sento l'Arsenal mercoledì 10’ - Eto’o in incognito visto 15' - Lo vogliamo marcare Kvara, per favore? 16’ - cazzocene, noi il pallone lo accompagniamo DENTRO la porta 22’ - guarda mamma, proprio come l’ArsenalSiamo sotto.Ha segnato il McDonald della Scozia 35’ - […]
Oggi ci sentiamo molto influencers e faremo un bellissimo unboxing con voi! Questa startup emergente con sede a Riga (esiste davvero, non solo al Monopoly) ci ha mandato, dietro lautissimo compenso, un macchinario rivoluzionario: il misuratore di simpatia, e oggi lo testeremo sui nostri avversari. Il funzionamento è semplice: noi inseriamo il nome, lui restituisce […]
SOMMER 6 - Noi abbiamo un problema.Cioè no abbiamo 1 triliardo di problemi, ma ne abbiamo uno di più recente manifestazione rispetto agli altri: Mikel Merino.Questo lestofante sta cambiando squadra ogni anno per venirci puntualmente a giocar contro nella prima fase della Champions.Fortunatamente, quest’anno ci ha pensato Sommer: ha spacciato la sua esecuzione per un […]
0' - Siamo tutti qui per assicurarci che sia veramente finita la partita col Venezia vero? PRIMO TEMPO: 1’ - Velo di Lautie e traversa di Fifino. MA CHE OOOOOOOH! 4' - Intanto grazie all'impareggiabile qualità della mia connessione a tratti vedo Dumfries a tratti vedo Desailly di Fifa 98 6' - Che apertura Calha! […]