Con la trasferta di Udine, l’Inter sale a 4 vittorie consecutive, un filotto niente male per rianimare le speranze Champions: seppure nell’ultima giornata del girone d’andata tutte le sei squadre davanti a noi abbiano vinto, infatti, restare a 5 punti dalla zona Champions ed a 3 dall’Europa League ci permette di poter sfruttare le prossime sfide con obiettivo punteggio pieno (Chievo, Palermo e Pescara) e con la possibilità di rosicchiare qualcosa a chi ci sta davanti, il cui calendario presenta diverse insidie ed alcuni scontri diretti.
Non è stata una partita facile, anzi: l’Udinese ha giocato un primo tempo sontuoso, ad un ritmo forsennato, mettendo spesso in difficoltà i nostri. Guardando il bicchiere mezzo pieno però, mi vien da dire che queste partite, se vinte, sono stimmate da squadra compatta, che si appresta a diventare grande, e l’Inter di Pioli ha tutte le carte per esserlo.
La vittoria di ieri, inoltre, ha aperto l’anno nerazzurro e quindi quale migliore occasione per i classici buoni propositi del nuovo anno? Ecco gli 17 che ogni tifoso dovrebbe fare (e in fretta!):
- Che il matrimonio appena celebrato dia a Murillo la serenità mentale. O almeno che spinga la moglie a chiedere un TSO.
- Che Miranda, ritornato meraviglioso condottiero difensivo, rimanga tale: l’uomo che ogni ragazzo sogna di avere come suocero.
- Che Kondogbia esploda*, finalmente. (*Libera interpretazione del significato)
- Che El Tanguito non ci lasci proprio adesso per i soldi cinesi, né per chiunque altro.
- Che Joao Mario convinca CR7 a fare di un'altra città con la M il suo palcoscenico.
- Che Icardi sia lasciato meno solo. A casa ci pensa Wanda, ma in campo?
- Che Brozovic giochi due partite di fila allo stesso modo: bene, possibilmente, e senza l’aria di chi ti sta facendo un favore già solo ad allacciarsi le scarpe.
- Che Gabigol non venga buttato dentro solo quando le partite sono già finite al 70’, anche perché se conosciamo l’Inter…
- Che Pioli continui cosi: da normalizzatore a Normal One il passo è breve, e tutti possiamo diventare un po’ Speciali…
- Che la Lega Calcio decida di non farci giocare più alle 12.30: rovinare il pranzo domenicale di così tante persone mi sembra scortese.
- Che Gagliardini si confermi il crack di Bergamo, e se la legge del contrappasso ha un senso quello sarà: Mou ci mandò Wallace, Gasperini manda lui..
- Che a fine maggio, a prescindere da tutto, l’ordine gerarchico naturale sia ristabilito: la prima squadra di Milano sopra quelli in maglia rossonera.
- Che lo scudetto prende qualsiasi strada, ma non quella della Torino bianconera (siamo interisti, sì, ma anche antijuventini e orgogliosi di esserlo).
- Che sia l’anno buono per risentire a San Siro la musichetta con le parole meno comprese d’Europa (The chaaaaaaaaampiooooons, parapappapaaa).
- Che Suning nella sessione di mercato estiva compri Bernardeschi, Verratti, James, Acerbi, Rodriguez (per schierarli in campo) e chiunque abbia fatto grosse risate sul famoso “Foza Inda” (da mettere in giardino, come nani. A Nanchino.).
- Che Ranocchia possa tornare quello della prima stagione nerazzurra, e prendersi un posto da titolare al fianco di Miranda. Se Murillo è quello visto a Udine, non dovrebbe essere neanche una missione cosi impossibile. Nel nostro cuore lo è già.
- Che sia un anno Nerazzurro, a prescindere dalle vittorie e dalle sconfitte, dai calciatori, dagli allenatori, dai presidenti; quelli vanno e vengono, i nostri meravigliosi colori rimangono.