Ha un quadernino nero dove ha segnato tutti gli episodi arbitrali e falli ai danni dell’Inter dalla sua nascita ad oggi, sul comodino un puntaspilli con la faccia di Theo Hernandez e la fotografia di Denzel Dumfries che prega tutte le sere da una settimana. Il risultato adatto a lui? Vittoria, umiliazione e sangue versato sul prato di San Siro.
IL TURCOVENTI:
Ha un sacco di amici e parenti milanisti ma almeno per una settimana blocca tutti i loro numeri e gira solo con la maglia IO NON HO CUGINI. Ha una cartella nel telefono con foto, audio e video da mandare in caso di vittoria, in caso di sconfitta ha già pronto il biglietto sola andata per la Siberia. Fino al prossimo derby.
LO SCARAMANTICO:
Il suo è un lavoro duro, ogni anno aumenta la difficoltà tecnica dell’esecuzione. Riscalda la pizza Buitoni che, per caso fortuito, aveva mangiato durante Inter - Milan 4-0 e mette con cura l’urna delle ceneri del gatto nella stessa posizione in cui il micio si trovava, da vivo, al primo gol della rimonta nel derby di febbraio 2020. Per non parlare di quella maglietta indossata nel 2007 che, ormai, andrebbe bene all’urna del gatto ma che è necessaria ai fini di una vittoria Nel dubbio, lascia per un giorno il partner perché, quando Palacio ha segnato di tacco, non c’era ancora nella sua vita. Sulle spalle porta il peso dell’ultimo scudetto perso perché, mentre Giroud segnava doppietta, i medici che lo stavano operando di appendicite gli hanno levato la maglietta fortunata
IL BERGOMI:
Forse la categoria più odiata dai milanisti. Per tutta la settimana si è avvicinato a loro battendo una pacca sulla spalla e sospirando ‘eh… ahimè è scritta… sabato prendiamo l’imbarcata… non abbiamo nemmeno Lukaku, Bastoni è a rischio e la vostra forma fisica è straripante…’ Al sorriso imbarazzato del milanista che, nel frattempo, sta scavando nelle tasche dei pantaloni alla ricerca non si sa di cosa, si congeda con ‘complimenti in anticipo, amico mio! Mi raccomando, fermatevi dopo il quinto’
IL DISFATTISTA:
Per certi versi molto simile al Bergomi, si distingue per una spiccata asocialità e per un pessimismo talmente marcato da far sussultare persino Leopardi: lo scudetto mancato e il girone di ferro in Champions lo hanno definitivamente convinto della nostra incapacità di procacciarci un happy ending. Vedova di Lukaku, è un fermo sostenitore della somiglianza fra Handa ed alcuni fra i più popolari prodotti dell'Ikea
L'OUT:
Anticonformista per natura, incazzato di professione: non sa bene come poter cambiare le cose, ma sa benissimo come criticare tutto quello che non funziona. Evoluzione maligna del disfattista, L'OUT non crede nella proprietà, nell'allenatore, nel modulo e in 3/4 della squadra attualmente a disposizione. Il suo, purtroppo, è un cuore ferito mortalmente dal mancato #RISCATT di Rafinha.
L'ANSIOSO:
Cosa c'è di peggio dell'essere tifosi interisti in balia di una squadra che di coerente ha solo la voglia di far organizzare un tour guidato al reparto di cardiologia? Facile: essere interisti ed avere l'ansia. L'Ansioso, facilmente riconoscibile dal caratteristico pallore, da sudorazione fredda e dalla costante sensazione di pericolo, non dorme più di 3 ore a notte dall'inizio del mercato per via della paura di svegliarsi e leggere l'ufficialità della cessione di Skriniar al PSG: proprio quando avrebbe potuto respirare a mercato concluso ecco che subito si ritrova catapultato nel derby, nella prima di Champions col Bayern e in tutta la serie di piccole/grandi ansie che Settembre si porta con sé
IL NOSTALGICO:
Da quando in Serie A sono tornati Mourinho e Spalletti, è preda di frequenti crisi mistiche: segue ancora le nostre partite, ma anche quelle di Roma e Napoli senza farsi mancare conferenze stampa ed interviste pre/post partita. Attualmente non il più grande sostenitore di Inzaghi, ma sarà pronto a ritrattare al prossimo allenatore e al prossimo messaggio dell'ex per cui prova ancora qualcosa
L'ELEGANTE:
Naturalmente dotato di classe e sangue freddo, ha esteriormente approcciato alla giornata di oggi come se fosse un giorno qualunque, buttando qua e là qualche "non so nemmeno a che ora giocano ahahahha", "eh speriamo bene, ma vada come vada tanto il campionato è appena cominciato dai" di circostanza alle domande di amici e parenti riguardo alla partita: subirà una repentina trasformazione alle 17.45, momento in cui sarà misteriosamente irreperibile fino alle 20.30 per guardare la partita e studiare l'approccio migliore in base al risultato finale
L'ILLUMINATO:
Anni e anni di ripetuti traumi, paure e delusioni lo hanno portato imprevedibilmente al raggiungimento del Nirvana: ormai l'acqua non lo bagna ed il vento non lo sposta, è diventato a tutti gli effetti un tutt'uno con gli eventi che la vita gli riserva. Aspirante asceta, trova il buono in ogni sconfitta e ciò che si sarebbe potuto far meglio nella vittoria: ottimista per natura, si caratterizza inoltre per una socialità gravemente danneggiata da una comunicazione talmente astratta e retoricheggiante da aver procurato gravi attacchi di noia a coloro che li circondano
Ha un quadernino nero dove ha segnato tutti gli episodi arbitrali e falli ai danni dell’Inter dalla sua nascita ad oggi, sul comodino un puntaspilli con la faccia di Theo Hernandez e la fotografia di Denzel Dumfries che prega tutte le sere da una settimana. Il risultato adatto a lui? Vittoria, umiliazione e sangue versato sul prato di San Siro.
IL TURCOVENTI:
Ha un sacco di amici e parenti milanisti ma almeno per una settimana blocca tutti i loro numeri e gira solo con la maglia IO NON HO CUGINI. Ha una cartella nel telefono con foto, audio e video da mandare in caso di vittoria, in caso di sconfitta ha già pronto il biglietto sola andata per la Siberia. Fino al prossimo derby.
LO SCARAMANTICO:
Il suo è un lavoro duro, ogni anno aumenta la difficoltà tecnica dell’esecuzione. Riscalda la pizza Buitoni che, per caso fortuito, aveva mangiato durante Inter - Milan 4-0 e mette con cura l’urna delle ceneri del gatto nella stessa posizione in cui il micio si trovava, da vivo, al primo gol della rimonta nel derby di febbraio 2020. Per non parlare di quella maglietta indossata nel 2007 che, ormai, andrebbe bene all’urna del gatto ma che è necessaria ai fini di una vittoria Nel dubbio, lascia per un giorno il partner perché, quando Palacio ha segnato di tacco, non c’era ancora nella sua vita. Sulle spalle porta il peso dell’ultimo scudetto perso perché, mentre Giroud segnava doppietta, i medici che lo stavano operando di appendicite gli hanno levato la maglietta fortunata
IL BERGOMI:
Forse la categoria più odiata dai milanisti. Per tutta la settimana si è avvicinato a loro battendo una pacca sulla spalla e sospirando ‘eh… ahimè è scritta… sabato prendiamo l’imbarcata… non abbiamo nemmeno Lukaku, Bastoni è a rischio e la vostra forma fisica è straripante…’ Al sorriso imbarazzato del milanista che, nel frattempo, sta scavando nelle tasche dei pantaloni alla ricerca non si sa di cosa, si congeda con ‘complimenti in anticipo, amico mio! Mi raccomando, fermatevi dopo il quinto’
IL DISFATTISTA:
Per certi versi molto simile al Bergomi, si distingue per una spiccata asocialità e per un pessimismo talmente marcato da far sussultare persino Leopardi: lo scudetto mancato e il girone di ferro in Champions lo hanno definitivamente convinto della nostra incapacità di procacciarci un happy ending. Vedova di Lukaku, è un fermo sostenitore della somiglianza fra Handa ed alcuni fra i più popolari prodotti dell'Ikea
L'OUT:
Anticonformista per natura, incazzato di professione: non sa bene come poter cambiare le cose, ma sa benissimo come criticare tutto quello che non funziona. Evoluzione maligna del disfattista, L'OUT non crede nella proprietà, nell'allenatore, nel modulo e in 3/4 della squadra attualmente a disposizione. Il suo, purtroppo, è un cuore ferito mortalmente dal mancato #RISCATT di Rafinha.
L'ANSIOSO:
Cosa c'è di peggio dell'essere tifosi interisti in balia di una squadra che di coerente ha solo la voglia di far organizzare un tour guidato al reparto di cardiologia? Facile: essere interisti ed avere l'ansia. L'Ansioso, facilmente riconoscibile dal caratteristico pallore, da sudorazione fredda e dalla costante sensazione di pericolo, non dorme più di 3 ore a notte dall'inizio del mercato per via della paura di svegliarsi e leggere l'ufficialità della cessione di Skriniar al PSG: proprio quando avrebbe potuto respirare a mercato concluso ecco che subito si ritrova catapultato nel derby, nella prima di Champions col Bayern e in tutta la serie di piccole/grandi ansie che Settembre si porta con sé
IL NOSTALGICO:
Da quando in Serie A sono tornati Mourinho e Spalletti, è preda di frequenti crisi mistiche: segue ancora le nostre partite, ma anche quelle di Roma e Napoli senza farsi mancare conferenze stampa ed interviste pre/post partita. Attualmente non il più grande sostenitore di Inzaghi, ma sarà pronto a ritrattare al prossimo allenatore e al prossimo messaggio dell'ex per cui prova ancora qualcosa
L'ELEGANTE:
Naturalmente dotato di classe e sangue freddo, ha esteriormente approcciato alla giornata di oggi come se fosse un giorno qualunque, buttando qua e là qualche "non so nemmeno a che ora giocano ahahahha", "eh speriamo bene, ma vada come vada tanto il campionato è appena cominciato dai" di circostanza alle domande di amici e parenti riguardo alla partita: subirà una repentina trasformazione alle 17.45, momento in cui sarà misteriosamente irreperibile fino alle 20.30 per guardare la partita e studiare l'approccio migliore in base al risultato finale
L'ILLUMINATO:
Anni e anni di ripetuti traumi, paure e delusioni lo hanno portato imprevedibilmente al raggiungimento del Nirvana: ormai l'acqua non lo bagna ed il vento non lo sposta, è diventato a tutti gli effetti un tutt'uno con gli eventi che la vita gli riserva. Aspirante asceta, trova il buono in ogni sconfitta e ciò che si sarebbe potuto far meglio nella vittoria: ottimista per natura, si caratterizza inoltre per una socialità gravemente danneggiata da una comunicazione talmente astratta e retoricheggiante da aver procurato gravi attacchi di noia a coloro che li circondano
YANN 7.5 – Una parata vera su Zappacosta, e una parata laser su Samardzic (a proposito, Lazar, dopo tanto tribolare siamo convinti che hai finalmente trovato la squadra adatta a te!), e zitto zitto, quatto quatto, Yann si porta a casa il secondo clean sheet. Come premio partita, tanto tempo a disposizione per pensare ai […]
0' - So cosa sperare, non so cosa aspettarmiPraticamente come ogni partita insomma, ma con un Gasp in più tra le variabili che governeranno il mio umore per il resto della serata PRIMO TEMPO: 2' - Darmy è così magnanimo che può permettersi anche di graziare Gasp.Ora basta però 3’ - THURAAAAAAAAAAAAAM#TIKUSTODJIMSITI E C'ABBRACCIAMO 4' […]
Premessa: non c'è un'emoji specifica per il carro quindi useremo tutto quello che la tastiera propone che possa assomigliare al concetto di "salire sul carro". E questo lo facciamo perché a parlare con qualsiasi tifoso interista pare di essere tornati in banter era o nell'estate 2021 quando abbiamo ceduto pure le colonne di San Siro. […]
SOMMER 6,5 - Dopo l'errore di Genova e con uno stipendio a rischio, sul 2-0 la missione dei suoi compagni è chiara: Yann ha bisogno dello stipendio."DAI RAGA BASTA DIFENDERE BENE FACCIAMOLO PARARE"Ma clean sheet fu.Il biglietto per oggi lo paghi comunque, ma magari con un altro clean sheet chissà... BENJI 6,5 - Vola come […]
PRIMO TEMPO: 0’ - Facciamo che non ansiamo almeno per una partita? 1’ - Che strano loro corrono ma io vedo Benji e sudo 5’ - DATE LA SANTITÀ A QUEST’UOMOOOOOSAN MATTEO DARMIANNON SIAMO DEGNI 10’ - Perché attacca anche il Lecce? 12' - Rafia, numero 8. Ho old vibes dell'Inter di Spalletti. Spirito di […]
💭 Questa cosa che dobbiamo inseguire già alla seconda giornata non so se mi toglie ansie o me le aggiunge. 💭 Diciamo che il precedente giovanotto argentino sconosciuto pagato 6.5 milioni ha fatto una carriera discreta. 💭 Quello che abbiamo visto tutti: Quello che avremmo voluto vedere in realtà: Chissà se Andonio lo sveglia o […]