Cari amici di Ranocchiate, continua la lotta per non entrare in Europa League: anche oggi siamo riusciti a dare una grande dimostrazione di personalità, riuscendo a perdere contro il Genoa, certamente non una squadra che è riuscita a brillare per via delle sue prestazioni stagionali.
Oramai la lotta per l’ultimo posto utile alla qualificazione per l’Europa League sembra diventata una farsa: tutti la vogliono, tutti la cercano, per poi scendere in campo a fare figure poco degne dei blasoni che questi giocatori dovrebbero difendere.
Certo che a vedere scendere in campo D’Ambrosio, Medel, Andreolli e Nagatomo vien voglia di sperare che ci si stia giocando un torneo di briscola, piuttosto che una degna posizione nella massima serie calcistica italiana.
Il minuto 86 di questa partita, nel particolare, rispecchia alla perfezione la situazione attuale: rigore per l’Inter per fallo di mani in area di Burdisso (toh, chi si rivede), si presenta Candreva sul dischetto e…sbaglia, ovviamente.
Che poi è stato pure espulso Kondogbia, perché ormai è chiaro come il sole che abbiamo “mollato”, (come dichiarato dal buon Danilo in settimana) un po' tutti: società, allenatore, giocatori
Ma la cosa più grave è che, a questo punto arrivati, persino ai tifosi sia passata la voglia di sostenere una squadra che di squadra, in tutta onestà, ha ben poco.
Quasi quasi in tutto ciò mi ha fatto piacere che a siglare il gol della nostra sconfitta sia stato Goran Pettinaturaribelle Pandev, uno di quelli che all'Inter hanno sempre al meglio dimostrato la voglia di difendere la maglia, la nostra maglia, che ad oggi sembra aver perso di significato, un po' per tutti.
Proprio poco fa leggevo un articolo in cui si affermava che l’Inter, vista la situazione attuale, meriterebbe di retrocedere, magari proprio a favore di quel Crotone che, con tanto cuore, è stato capace di vincere e dimostrare cosa voglia dire onorare un obiettivo, mettendocela tutta, a prescindere da quanto difficile: certamente una provocazione, ma che al meglio inquadra la frustrazione di un intero ambiente, che non sembra però capace di reagire di fronte alle avversità.
Chi è causa del suo mal pianga sé stesso ricorda un vecchio adagio, e noi certamente quest’anno siamo stati il nostro peggior nemico
Ma oggi, come domani, rimarrà sempre questa la nostra miglior caratteristica: l’imprevedibilità.
Pazza Inter, amala.
Come? Vorreste saperne di più sulla partita?
State tranquilli, non è successo nulla di rilevante, magari sarà per la prossima volta
Ci vorrebbe un Ranocchia, per poter dimenticare