Il calcio è strano, Beppe.
Ma il calcio ieri è stato strano da fare male.
E non sto parlando di risultato, abbastanza scontato quando ti presenti con Candreva, Nonno e Danilo al Camp Nou; sto parlando di ben altro.
Appena sono uscite le formazioni ufficiali, i commentatori si sono lanciati in critiche a Valverde;
‘Strana la presenza di Rafinha, i giocatori dell’Inter lo conoscono, sanno le sue mosse’.
Ma tu no.
Tu sapevi che Rafinha titolare si sarebbe tradotto in una sola cosa: TRAGICA SOFFERENZA
Tu che non ti sei ancora ripreso dal mancato #RIPIGL ti sei raggelato davanti al televisore,
googlando immediatamente ‘10 consigli per non morire di gelosia’.
Il primo battito è saltato quando l’hanno inquadrato appena prima dell’inizio; non te lo ricordavi
così bello, così ammiccante, così da #RIPIGL insomma.
Rafinha, tesoro, hai sbagliato maglia.
Dai, vieni qui che la cambiamo, questo rosso al posto del nero non ti dona per niente.
Il primo passaggio che ha fatto è stata una pugnalata al cuore.
La sensazione è stata di vedere la tua metà flirtare con un altro davanti a te.
Ma cosa gliela passi ? Ma cosa ti salta in testa ? Come ti permetti, Rafinha ?
Fermate la partita che c’è qualcosa di sbagliato. FERMATELA, SOSPENDETELA, FATE QUALCOSA.
Sto passando più tempo a guardare Rafi che a guardare i nostri.
Cerco un segno, un cenno, un qualcosa a cui aggrapparmi.
Non è felice e si vede.
Poi però succede.
Alla mezz’ora, Alcantara Rafinha la mette.
Comprimete insieme tutti i gol dell’ex che abbiamo subito (senza dimenticare Ronaldo, Ibra,
Palacio etc...).
Spolverate un Santon per Icardi di Inter - Juve.
Versate delle dichiarazioni di Gasperini (QB).
Aggiungete una tortura di 24 ore da parte dei servizi segreti russi.
Mischiate.
Il dolore che ne verrebbe fuori non è minimamente paragonabile a quello provato ieri sera.
Una lacrima è scesa.
Un’appello lassù idem.
La ricerca su Google è stata ‘Come farla finita senza sentire male’.
Ma l’Interista più infelice di tutti è stato proprio lui, Rafi.
Ha segnato per loro ma guardava noi, quasi a chiedere scusa.
E noi, in stato di shock, dal 30esimo in poi ci abbiamo capito veramente poco della partita.
Ho sperato finisse il prima possibile per andare sotto le coperte, raggomitolarmi e pensare tutta
notte a perché il Dio del Calcio costringa noi interisti a questi scempi.
Ma dalla partita di ieri ho imparato una cosa. Rafinha e l’Inter sono innamorati.
Siamo un po’ Romeo e Giulietta, Tristano e Isotta, Paolo e Francesca o chi preferite voi.
E, in quanto innamorati, è impossibile dividerci.
Quindi, ora più che mai, in qualche modo si deve portare Rafinha a Milano.
Uccidendo Valverde, torturando Mazinho, usando come moneta di scambio Joao il (meno di Rafi)
Bello, implorando Spalletti.
Ma il piano più lucido che mi viene in mente è quello di rapirlo quando finirà Inter - Barcellona.
Lo chiudiamo negli spogliatoi e omertà a non finire.
Tanto il Barcellona non se l’è mai filato, che non faccia scenate o dica cose insensate tipo ‘non si possono rapire i giocatori’.
Se non è possibile il #RIPIGL, noi attueremo il #RIPIGLFORZATO.
Non ci arrendiamo, Rafi, stiamo arrivando a prenderti.
Il calcio è strano, Beppe.
Ma il calcio ieri è stato strano da fare male.
E non sto parlando di risultato, abbastanza scontato quando ti presenti con Candreva, Nonno e Danilo al Camp Nou; sto parlando di ben altro.
Appena sono uscite le formazioni ufficiali, i commentatori si sono lanciati in critiche a Valverde;
‘Strana la presenza di Rafinha, i giocatori dell’Inter lo conoscono, sanno le sue mosse’.
Ma tu no.
Tu sapevi che Rafinha titolare si sarebbe tradotto in una sola cosa: TRAGICA SOFFERENZA
Tu che non ti sei ancora ripreso dal mancato #RIPIGL ti sei raggelato davanti al televisore,
googlando immediatamente ‘10 consigli per non morire di gelosia’.
Il primo battito è saltato quando l’hanno inquadrato appena prima dell’inizio; non te lo ricordavi
così bello, così ammiccante, così da #RIPIGL insomma.
Rafinha, tesoro, hai sbagliato maglia.
Dai, vieni qui che la cambiamo, questo rosso al posto del nero non ti dona per niente.
Il primo passaggio che ha fatto è stata una pugnalata al cuore.
La sensazione è stata di vedere la tua metà flirtare con un altro davanti a te.
Ma cosa gliela passi ? Ma cosa ti salta in testa ? Come ti permetti, Rafinha ?
Fermate la partita che c’è qualcosa di sbagliato. FERMATELA, SOSPENDETELA, FATE QUALCOSA.
Sto passando più tempo a guardare Rafi che a guardare i nostri.
Cerco un segno, un cenno, un qualcosa a cui aggrapparmi.
Non è felice e si vede.
Poi però succede.
Alla mezz’ora, Alcantara Rafinha la mette.
Comprimete insieme tutti i gol dell’ex che abbiamo subito (senza dimenticare Ronaldo, Ibra,
Palacio etc...).
Spolverate un Santon per Icardi di Inter - Juve.
Versate delle dichiarazioni di Gasperini (QB).
Aggiungete una tortura di 24 ore da parte dei servizi segreti russi.
Mischiate.
Il dolore che ne verrebbe fuori non è minimamente paragonabile a quello provato ieri sera.
Una lacrima è scesa.
Un’appello lassù idem.
La ricerca su Google è stata ‘Come farla finita senza sentire male’.
Ma l’Interista più infelice di tutti è stato proprio lui, Rafi.
Ha segnato per loro ma guardava noi, quasi a chiedere scusa.
E noi, in stato di shock, dal 30esimo in poi ci abbiamo capito veramente poco della partita.
Ho sperato finisse il prima possibile per andare sotto le coperte, raggomitolarmi e pensare tutta
notte a perché il Dio del Calcio costringa noi interisti a questi scempi.
Ma dalla partita di ieri ho imparato una cosa. Rafinha e l’Inter sono innamorati.
Siamo un po’ Romeo e Giulietta, Tristano e Isotta, Paolo e Francesca o chi preferite voi.
E, in quanto innamorati, è impossibile dividerci.
Quindi, ora più che mai, in qualche modo si deve portare Rafinha a Milano.
Uccidendo Valverde, torturando Mazinho, usando come moneta di scambio Joao il (meno di Rafi)
Bello, implorando Spalletti.
Ma il piano più lucido che mi viene in mente è quello di rapirlo quando finirà Inter - Barcellona.
Lo chiudiamo negli spogliatoi e omertà a non finire.
Tanto il Barcellona non se l’è mai filato, che non faccia scenate o dica cose insensate tipo ‘non si possono rapire i giocatori’.
Se non è possibile il #RIPIGL, noi attueremo il #RIPIGLFORZATO.
Non ci arrendiamo, Rafi, stiamo arrivando a prenderti.
PRIMO TEMPO: 1' - Lo sguardo di LH11 è quello di un cucciolo abbandonato sull'autostrada. E con questo non vorrei aver dato idee ad Ausilio 13' - Ritmi indiavolati in questi 13 minuti, ora quasi quasi torno a dormire 16' - PIETROOOOMA CHE GOL HAI FATTO PIETROOOOOOOTemo che abbiamo fatto il più bel gol della […]
SOMMER 6: Mentre il suo dirimpettaio De Gea faceva il devasto come era prevedibile, Sommer non è particolarmente indaffarato, anche per merito dello stato di grazia del suo omonimo Yann. Tutto mi sarei aspettato da questa partita, tranne che non prendere nemmeno un gol dalla Fiorentina più disastrata di sempre. Ancora adesso, a 24 ore […]
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SOMMER 5.5 – Metto le mani avanti come i nuovi capoclassifica: forse il voto è basso, alcuni dicono che poteva uscire sul secondo gol, ma avete provato voi ad uscire dalla porta con la stecca del Subbuteo inflilata proprio lì? La cosa migliore che fa è usare la telepatia per colpire l’adduttore di De Bruyne; […]
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