di Camilla Carminati
19.00, Francia.
È da qualche giorno che riesco a superare indenne le magliette celebrative del mondiale francese con la motivazione che ‘ehi, rinizia il campionato!’
Quando passo tanto tempo senza l’Inter il mio corpo si dimentica di cosa voglia dire ‘vedere l’Inter’.
Son tutta pimpante e fiduciosa, metto like a una foto di Danilo che corre felice su Instagram, vedo la diretta dell’Inter con un sorriso serafico. Credo anche a Sky Sport che mi dice che LANTIJUVE asfalterà il Sassuolo senza troppi problemi.
19.30
Formazioni confermate Sassuolo-LANTIJUVE
Apro l’app, leggo, chiudo l’app.
Respiro profondo e faccio finta di non averle lette.
Quest’anno non voglio arrabbiarmi, tantomeno alla prima giornata, tantomeno prima ancora dell’inizio della partita.
Poi dai, Dalbert titolare non suona così male.
Sorrido ancora seraficamente.
19.45
Il mio fido decoder Sky rimarrà inutilizzato questa sera.
Sorrido seraficamente mentre mi iscrivo a DAZN, mi piace la grafica. Non ho il Wi-Fi qui in Francia ma ehi, che problema c’è.
20.10
Maglietta nerazzurra, computer sottobraccio e saltello allegramente in stazione, dove due anni fa avevo visto un’amichevole estiva e la connessione funzionava bene.
20.27
Wi-FI funzionante, entro su DAZN.
20.30
Con la stessa prevedibilità di un gol preso dall’inter al 92esimo, il Wi-Fi della stazione diventa solo un vecchio ricordo.
20.32
In soli due minuti percorro 6 km e arrivo in un fast food noto per la sua connessione sempre funzionante. Accedo a DAZN, avvio la partita e mi godo lo spettacolo.
OVVIAMENTE SCHERZO ‘SERVIZIO NON DISPONIBILE IN FRANCIA CI SCUSIAMO PER IL DISAGIO’. :))))))))))))))))
Entro in una crisi mistica non riuscendo a capire chi tra DAZN e i francesi abbia la mamma più brighella.
Scrivo su Instagram a DAZN, devo sfogare in qualche modo la rabbia.
20.40
A casa ho Sky, divano e birre fredde e io sono appollaiata su uno sgabello del Mc Donald’s a sentire la telecronaca in tedesco.
Sentire, non vedere.
Ogni 5 minuti di partita, lo streaming mi concede di vedere 30 secondi della rubrica ‘Dalbert che fa stronzate’. (Ammonito Duncan AHAHAHAHAHA e volevamo prenderlo AHAHHAHAHAHA)
Joao quello vero, appena prima di fare una Mirandata, assume sempre la stessa faccia. Ti avvisa con un ‘ehi, prepara le madonne, sto arrivando’.
Lo streaming inizia a funzionare da favola. In ultra HD 4K 7D vedo l’intervento di Miranda su Di Francesco (no, non lui, il figlio).
È rigore? Non è rigore? Non è questa la sede per discuterne. È la sede per discutere del fatto che, se prendi Politano per riuscire finalmente a battere il Sassuolo, devi anche prendere il compagno di merende Berardi, che segna all’Inter pure nel sonno. Se ne prendi solo uno non funziona, è un po’ come con le pastiglie dell’antibiotico.
Berardi sul dischetto, la connessione si interrompe. Ma chissene frega, il gol è più scontato dei cross sbagliati di Tonino. Torna la connessione. Passa dietro un italiano, guarda il punteggio e mi sorride pieno di compassione.
Non mi serve la compassione, mi serve che venga tolto Dalbert.
Asamoah protesta per un rigore non dato. TATONE.
Raga ma il Sassuolo ha comprato Rakitic? Ah no è Duncan, scusate.
Fine primo tempo e fine del WI-FI.
21.15-22.15
Lasso di tempo in cui la sottoscritta entra in locali glamour e snob, sudata e con la maglia dell’Inter, si siede, si collega al Wi-Fi e, non riuscendo ad avviare lo streaming, esce, sbraitando contro i camerieri e paragonando la Francia ad un paese del terzo mondo, in quanto a Wi-Fi. Mi trascino spossata, senza fiato e in fin di vita nell’ultimo bar.
Borja, da oggi so cosa provi, prometto che non ti dirò più nulla.
5 minuti di tentativi di connessione. Si avvia all’85esimo. Si illumina il mio cellulare ‘90+5, fischio finale, Sassuolo 1-0 Inter’. Ma il mio pc dice che siamo ancora all’85esimo. Mi fido del mio pc, ordino una birra e mi vedo gli ultimi dieci minuti di una partita già finita, sperando nel gol di Icardi alla scadenza.
Il sorriso serafico di due ore prima è ormai un vecchio e sbiadito ricordo.
Bentornato Campionato!