La tenuta fisica di Stefano Sensi è sempre stato messa in dubbio dal mondo interista, a differenza della sua qualità tecnica e importanza tattica nello scacchiere di Conte. La miglior Inter degli ultimi due anni si è vista, infatti con Stefano in campo; poi una serie infinita di infortuni e ricadute. Ora, però, il nazionale italiano intravede la luce in fondo al tunnel.
-Allora Stefano, come procede questo travagliato recupero? I tifosi ti aspettano!
Sensi: “Bene dai, adesso va tutto bene; ma non è stato facile. Infortunio, riabilitazione, rientravo e dopo settimane ero fuori un’altra volta. Quando succedono queste cose metti tutto in dubbio, te stesso, il lavoro, i Pokèmon, Babbo Natale…è dura! Ma ora ci siamo quasi, senza dirlo troppo ad alta voce.
-Il “blocco italiano” a centrocampo con mister Conte sembra funzionare bene, Gagliardini ha ritrovato fiducia, Barella è esploso. Sembrerebbe mancare proprio la tua tecnica per chiudere il cerchio…
Sensi: “È vero, Conte ha rinnovato la fiducia in tanti elementi del gruppo e questa cosa la percepiamo anche noi in spogliatoio. Confermo anche la mancanza di un po’ di piedi buoni in mezzo al campo (sorride ndr.)! Ora, io è un po’ che non vado ad Appiano perché tanto cosa vado a fare, però tipo di Eriksen nessuno mi dice più nulla, non ho capito se l’hanno venduto, regalato o qualcosa del genere per prendere un altro falegname da sbattere in mezzo. Boh! Chiedete al mister”.
-Hai fatto un po’ di nomi di tuoi colleghi di reparto e sono tutti nomi altisonanti, come vivi la concorrenza?
Sensi: “È una concorrenza sana e leale tra di noi, ci vogliamo bene e sappiamo che gioca chi lo merita. Io sento anche molto la fiducia di Conte, so che mi ha cercato lui e ha preteso il mio riscatto perché Eriksen gli fa schifo. Avere attorno tanti grandi campioni è sempre uno stimolo per chi, come me, arriva da realtà meno blasonate. Ne approfitto per ringraziare Radja, il tempo che ha trascorso alla Pinetina è stato bello per tutti. Dispiace sia andato via!
-Tecnicamente Eriksen e Nainggolan sono ancora membri della rosa dell’Inter, anche abbastanza pesanti sia per spessore che per ingaggio.
Sensi: “Ah vabbè, ok. Dalla Pinetina non mi dicono questo, comunque se so qualcosa in più poi vi dico. O al massimo chiamate i miei genitori che io non ho ancora il cellulare. Se no chiedete a Piero, detto “la Talpa”.