Cari amici di Ranocchiate, -1 all'inizio della Serie A! Quest'anno, dopo aver sfidato le ire degli dei lanciandoci fino alla vittoria dello scudetto, si sono creati diversi nuovi modi di vivere l'interismo: noi di Ranocchiate, abbiamo provato a descrivere quelli che forse sono i 10 tipi di tifoso interista prima dell'inizio della stagione 2021/2022. E ovviamente si, sono tutti carichi di profondo disagio interiore ed esteriore.
L'occasionale
Come poteva mancare? È nel suo periodo d'oro! Dopo l'europeo, finalmente conosce un giocatore dell'Inter: MBAREEEE Ecco dov'è, Brozo: è impegnato a comparire nelle citazioni circostanziali dell'occasionale ogni 5 minuti. Ogni tanto si ricorda che "c'è anche quel difensore giovane, però non mi ricordo come si chiama…" perché lo ha visto giocare solo contro il Galles. Sfiora il sembrare informato parlando della prossima partita, salvo poi fallire miseramente nel dire che giochiamo contro il Genova.
Il traumatizzato
Non esce. Non parla. A stento mangia. Passa tutto il giorno a letto, scorrendo le immagini della festa scudetto mentre ripensa a questi 3 mesi, vissuti come fossero 3 anni di vita (persi in salute, che dir si voglia). Prega che il calciomercato finisca il prima possibile ed è inoltre l'unico essere esistente sulla faccia della terra a desiderare la sosta nazionali.
L'aziendalista
Sottosezione sviluppatasi a seguito della dilagante diffusione di lauree in tuttologia, gli aziendalisti conoscono un solo credo: i numeri positivi. Molto spesso accusati di essere spie sottocopertura assunte da Suning, vengono ammessi alla conversazione fino al presentarsi di espressioni quali "piano di riassestamento finanziario" o "necessità di bilancio", momento in cui le risposte variano fra un invito a defecare o un fragoroso rutto
Il Brate risvegliato
Ecco, a lui del campionato alla fine non frega un De Sciglio. Handanovic, Skri, Kolarov, Brozo, Perry, Mbare (ormai naturalizzato) ed ora anche IL CIGNO DI SARAJEVO: si, l'Inter ha finalmente capito che la strada verso il successo passa dall'Est Europa. O era quella dell'insuccesso? Uhm… Oh beh, ce lo ricorderemo per strada.
Il catastrofista
È finita. È tutto buio. Bene che vada, ci qualificheremo alla Conference. Degenerazione del traumatizzato, il catastrofista si distingue per l'incredibile capacità di generare scenari apocalittici in meno di un 1-0/1-2 contro il Musa-Bologna. Dzeko? Bollito. Dumfries? Ma figurati. Sensi? Si romperà ancora.
Esatto, è l'anima della festa.
Il "però sai che quello lì…"
Avete presente lo Yin e lo Yang? Opposti, ma con una parte dell'altro dentro di essa per rendere quel connubio così distante, unito. Ecco, lo stesso vale per i catastrofisti e per i "però sai che quello lì…" nel magico mondo dell'interismo: gli appartenenti a questa particolare specie sono spesso romantici o inguaribili ottimisti che, non riuscendo a trattenere la loro indole, si lasciano andare a frasi del tipo "però sai, quel Calhanoglu" o "però sai, se Sensi riesce a giocare con continuità…" finendo poi per elogiare in modo poco appariscente tutta la rosa.
Il nostalgico
"Dimmi perché piangi…" cantava Aleandro Baldi in "Non amarmi" nel 1997. Ecco, ai nostalgici questa cosa non ci sarebbe alcun bisogno di chiederla: universo confinante di traumatizzato e catastrofista, il nostalgico si contraddistingue per l'innata capacità anziana di iniziare ogni dialogo con "EEEEEEEH, ormai è tutto cambiato…", "Ai miei tempi uno così non lo avremmo fatto giocare" e così via. Il nostalgico è un grande conoscitore delle lingue: parla fluentemente il mourinhese, lo Spallettiano, il Contese e talvolta anche il De Boerese, capacità allenata grazie alle innumerevoli situazioni in cui ha immaginato come avrebbe gestito una situazione un ex allenatore interista. Quest'anno, nessun abbonamento alle pay tv: solo conferenze stampa. È lì che si gioca la vera partita.
Il danese
Dal 12 giugno 2021, il suo tifo è ufficialmente cambiato: rimane interista, ma è diventato per lo più un tifoso di Eriksen. Sarà di nuovo matrimonio fra l'Inter e Christian? È il suo sogno. Ma anche se dovesse finire a giocare in un altro campionato, farebbe il tifo per lui e per quella squadra: nel frattempo, trascorre il tempo cercando una casa con costi accessibili il più possibile vicino a lui.
Il Fantallenatore
L'unico effettivamente non turbato dal via vai interista: il mercato è pane per i suoi denti, come dimostrano i suoi 37 anni di aste consecutive. Oltre a cedere Hakimi, Lukaku, Conte e la nostra voglia di vivere, il Fantallenatore farebbe altre 4/5 operazioni puntando su giocatori che già conoscono il campionato, CASUALMENTE quei 4/5 pupilli che prende al Fantacalcio da 5 anni ormai ed hanno collezionato più insulti che goal.
L'ultrà
Dopo quasi due anni di assenza dagli stadi, l'ultrà ha un solo scopo nella vita: TORNARCI. Cori come "METTI LA PASTA! AMORE METTI LA PASTAAAA…METTI LA PAAAASTAAAA!" o "OVUNQUE ANDIAMOOOO…TUTTI CI CHIEDONOOO…CHE FAI A CAPODANNOOO" rimarranno nella storia, ma ormai non bastano più. C'è bisogno di casa. Di panini con la salsiccia, di birre fresche e cuori caldi. Il tutto invaso da un mare nero ed azzurro. Chi se ne frega di chi gioca, basta potersi ritrovare a salire le scale di San Siro. Col fiato corto, cortissimo. Ma con un sorriso grande, grandissimo.
...
"Sisi tutto bello ma voi?" "Scusa tu chi sei?" "Sono solo un curioso che passava di qui" "Ma che vuol dire? Questo è un articolo, mica una piazza. Ed è finito, quindi su, dai, fai il bravo e vai via che dobbiamo prepararci a domani" "No voglio sapere come avete vissuto voi che tipi di interista sieteeee" "Ma non frega a nessuno, perché non mi lasci chiudere l'articolo?" "Daiiiiiiiiiiii non me ne vado finché non ce lo dici" UFFFFFFFFFF Va bene, te lo spiego con 3 immagini.
BONUS POINT: Il Ranocchio
Noi dopo le cessioni
Noi dopo gli acquisti
Ed eccoci qui, tutti riuniti, che ci ritroviamo innamorati e fiduciosi per i nuovi arrivi dopo esserci dichiarati distrutti dopo le cessioni
Cari amici di Ranocchiate, -1 all'inizio della Serie A! Quest'anno, dopo aver sfidato le ire degli dei lanciandoci fino alla vittoria dello scudetto, si sono creati diversi nuovi modi di vivere l'interismo: noi di Ranocchiate, abbiamo provato a descrivere quelli che forse sono i 10 tipi di tifoso interista prima dell'inizio della stagione 2021/2022. E ovviamente si, sono tutti carichi di profondo disagio interiore ed esteriore.
L'occasionale
Come poteva mancare? È nel suo periodo d'oro! Dopo l'europeo, finalmente conosce un giocatore dell'Inter: MBAREEEE Ecco dov'è, Brozo: è impegnato a comparire nelle citazioni circostanziali dell'occasionale ogni 5 minuti. Ogni tanto si ricorda che "c'è anche quel difensore giovane, però non mi ricordo come si chiama…" perché lo ha visto giocare solo contro il Galles. Sfiora il sembrare informato parlando della prossima partita, salvo poi fallire miseramente nel dire che giochiamo contro il Genova.
Il traumatizzato
Non esce. Non parla. A stento mangia. Passa tutto il giorno a letto, scorrendo le immagini della festa scudetto mentre ripensa a questi 3 mesi, vissuti come fossero 3 anni di vita (persi in salute, che dir si voglia). Prega che il calciomercato finisca il prima possibile ed è inoltre l'unico essere esistente sulla faccia della terra a desiderare la sosta nazionali.
L'aziendalista
Sottosezione sviluppatasi a seguito della dilagante diffusione di lauree in tuttologia, gli aziendalisti conoscono un solo credo: i numeri positivi. Molto spesso accusati di essere spie sottocopertura assunte da Suning, vengono ammessi alla conversazione fino al presentarsi di espressioni quali "piano di riassestamento finanziario" o "necessità di bilancio", momento in cui le risposte variano fra un invito a defecare o un fragoroso rutto
Il Brate risvegliato
Ecco, a lui del campionato alla fine non frega un De Sciglio. Handanovic, Skri, Kolarov, Brozo, Perry, Mbare (ormai naturalizzato) ed ora anche IL CIGNO DI SARAJEVO: si, l'Inter ha finalmente capito che la strada verso il successo passa dall'Est Europa. O era quella dell'insuccesso? Uhm… Oh beh, ce lo ricorderemo per strada.
Il catastrofista
È finita. È tutto buio. Bene che vada, ci qualificheremo alla Conference. Degenerazione del traumatizzato, il catastrofista si distingue per l'incredibile capacità di generare scenari apocalittici in meno di un 1-0/1-2 contro il Musa-Bologna. Dzeko? Bollito. Dumfries? Ma figurati. Sensi? Si romperà ancora.
Esatto, è l'anima della festa.
Il "però sai che quello lì…"
Avete presente lo Yin e lo Yang? Opposti, ma con una parte dell'altro dentro di essa per rendere quel connubio così distante, unito. Ecco, lo stesso vale per i catastrofisti e per i "però sai che quello lì…" nel magico mondo dell'interismo: gli appartenenti a questa particolare specie sono spesso romantici o inguaribili ottimisti che, non riuscendo a trattenere la loro indole, si lasciano andare a frasi del tipo "però sai, quel Calhanoglu" o "però sai, se Sensi riesce a giocare con continuità…" finendo poi per elogiare in modo poco appariscente tutta la rosa.
Il nostalgico
"Dimmi perché piangi…" cantava Aleandro Baldi in "Non amarmi" nel 1997. Ecco, ai nostalgici questa cosa non ci sarebbe alcun bisogno di chiederla: universo confinante di traumatizzato e catastrofista, il nostalgico si contraddistingue per l'innata capacità anziana di iniziare ogni dialogo con "EEEEEEEH, ormai è tutto cambiato…", "Ai miei tempi uno così non lo avremmo fatto giocare" e così via. Il nostalgico è un grande conoscitore delle lingue: parla fluentemente il mourinhese, lo Spallettiano, il Contese e talvolta anche il De Boerese, capacità allenata grazie alle innumerevoli situazioni in cui ha immaginato come avrebbe gestito una situazione un ex allenatore interista. Quest'anno, nessun abbonamento alle pay tv: solo conferenze stampa. È lì che si gioca la vera partita.
Il danese
Dal 12 giugno 2021, il suo tifo è ufficialmente cambiato: rimane interista, ma è diventato per lo più un tifoso di Eriksen. Sarà di nuovo matrimonio fra l'Inter e Christian? È il suo sogno. Ma anche se dovesse finire a giocare in un altro campionato, farebbe il tifo per lui e per quella squadra: nel frattempo, trascorre il tempo cercando una casa con costi accessibili il più possibile vicino a lui.
Il Fantallenatore
L'unico effettivamente non turbato dal via vai interista: il mercato è pane per i suoi denti, come dimostrano i suoi 37 anni di aste consecutive. Oltre a cedere Hakimi, Lukaku, Conte e la nostra voglia di vivere, il Fantallenatore farebbe altre 4/5 operazioni puntando su giocatori che già conoscono il campionato, CASUALMENTE quei 4/5 pupilli che prende al Fantacalcio da 5 anni ormai ed hanno collezionato più insulti che goal.
L'ultrà
Dopo quasi due anni di assenza dagli stadi, l'ultrà ha un solo scopo nella vita: TORNARCI. Cori come "METTI LA PASTA! AMORE METTI LA PASTAAAA…METTI LA PAAAASTAAAA!" o "OVUNQUE ANDIAMOOOO…TUTTI CI CHIEDONOOO…CHE FAI A CAPODANNOOO" rimarranno nella storia, ma ormai non bastano più. C'è bisogno di casa. Di panini con la salsiccia, di birre fresche e cuori caldi. Il tutto invaso da un mare nero ed azzurro. Chi se ne frega di chi gioca, basta potersi ritrovare a salire le scale di San Siro. Col fiato corto, cortissimo. Ma con un sorriso grande, grandissimo.
...
"Sisi tutto bello ma voi?" "Scusa tu chi sei?" "Sono solo un curioso che passava di qui" "Ma che vuol dire? Questo è un articolo, mica una piazza. Ed è finito, quindi su, dai, fai il bravo e vai via che dobbiamo prepararci a domani" "No voglio sapere come avete vissuto voi che tipi di interista sieteeee" "Ma non frega a nessuno, perché non mi lasci chiudere l'articolo?" "Daiiiiiiiiiiii non me ne vado finché non ce lo dici" UFFFFFFFFFF Va bene, te lo spiego con 3 immagini.
BONUS POINT: Il Ranocchio
Noi dopo le cessioni
Noi dopo gli acquisti
Ed eccoci qui, tutti riuniti, che ci ritroviamo innamorati e fiduciosi per i nuovi arrivi dopo esserci dichiarati distrutti dopo le cessioni
PRIMO TEMPO: 1' - Lo sguardo di LH11 è quello di un cucciolo abbandonato sull'autostrada. E con questo non vorrei aver dato idee ad Ausilio 13' - Ritmi indiavolati in questi 13 minuti, ora quasi quasi torno a dormire 16' - PIETROOOOMA CHE GOL HAI FATTO PIETROOOOOOOTemo che abbiamo fatto il più bel gol della […]
SOMMER 6: Mentre il suo dirimpettaio De Gea faceva il devasto come era prevedibile, Sommer non è particolarmente indaffarato, anche per merito dello stato di grazia del suo omonimo Yann. Tutto mi sarei aspettato da questa partita, tranne che non prendere nemmeno un gol dalla Fiorentina più disastrata di sempre. Ancora adesso, a 24 ore […]
0’ - non gioca Ranieri. Quanto mi dispiace.Questa partita mi fa temere per le mie mutande in modo non indifferente PRIMO TEMPO: 10' - Lauti raddrizza la capoccia per favore 15’ - Mi sto perdendo la ruota della fortuna per guardarvi ma potrei cambiare presto idea 18’ - Bravo Bisteccone!Adesso continua così fino al 90esimo+recupero […]
SOMMER 5.5 – Metto le mani avanti come i nuovi capoclassifica: forse il voto è basso, alcuni dicono che poteva uscire sul secondo gol, ma avete provato voi ad uscire dalla porta con la stecca del Subbuteo inflilata proprio lì? La cosa migliore che fa è usare la telepatia per colpire l’adduttore di De Bruyne; […]
0’ - avevo proprio voglia di una partita.Di Sabato.Alle 18:00.A Napoli. Mmm. Forse no. PRIMO TEMPO: 7' - Un paio di brividi sul controllo di Yann 12’ - quanti anni di carcere verranno chiesti per Lautaro? 15' - Lautaro e la sua passione per calciare addosso a portieri che lo invitano a fare un tunnel. […]
SOMMER 6: pure lui come me è arrivato a questa partita un po' addormentato e stanco per la giornata, magari pure lui se ne era dimenticato e ha dovuto recuperare al volo dopo la cena."Ma come oggi? La Champions? Ma se eravamo in campo appena ieri con la Roma"Mannaggia oh, sto calcio modernoPer di più […]