29/01/2018

Una Spal(la) su cui piangere

Cari amici di Ranocchiate, ma siamo davvero noi quelli che stanno scendendo in campo?
L’Inter? Quelli sono Candreva, Icardi, Perisic?

E’ da tutto il giorno che sono in stato catatonico, come se lo psicodramma a cui abbiamo assistito quest’oggi lo stessi rivivendo azione dopo azione, momento dopo momento.

Eppure pare sia tutto vero: abbiamo pareggiato con la Spal, facendoci rimontare allo scadere, così come la Fiorentina; 1-1 è un risultato che pare piacerci parecchio ultimamente.

Siamo stati talmente inconsistenti che ad aver segnato il gol per noi è stato uno dei loro.

Così, tanto per dire.

E il bello è che dovremmo anche essere felici, considerato che Roma e Lazio, nostre dirette contendenti, hanno anche perso: una botta di chapette, è vero, ma sfido qualunque interista a dire “ehvabbèchesaràmaiabbiamoguadagnatopunti”.

Chi di voi legge questa rubrica da qualche tempo, certamente saprà che non sono esattamente il tipo a cui piace alimentare inutili cacce alle streghe o allarmismi: si, capitano momenti in cui le cose non vanno e non è colpa di nessuno, può capitare di ritrovarcisi in un periodo “no”; penso questo quindi, come penso anche che delle streghe da trovare, in questo momento ci siano.
Fino a ieri la scusante della difficoltà delle partite giocate (Milan, Lazio, Roma, Fiorentina)  ci poteva anche stare, ma di fronte a partite del genere viene solo voglia di spaccare il televisore, che anche la comprensione ad un certo punto può diventare fuori luogo.

Quanto sta accadendo non deve certamente far venir meno il nostro supporto: siamo proprio noi tifosi i primi possibili artefici di questo cambio di rotta, criticare dall’alto del nostro altarino danneggia solo la squadra, e quindi noi stessi.
E’ certa però anche un’altra cosa: se vogliamo ritornare stabilmente lì, in quelle zone che ci appartengono, non possiamo far finta che non ci sia un problema da risolvere;

Capita che si parli di calcio come se si parlasse di una Fede e credo questo avvenga perché il mestiere del tifoso, per poter essere compiuto al meglio, necessiti di una incrollabile fiducia condita dalla convinzione che, a fare le cose nel giusto modo, cose giuste accadranno.
Ecco, pensate però a questo principio e al fatto che il nostro gol oggi sia stato siglato da Vicari con un maldestro autogoal e ditemi se vi sentite zen, che così magari vi chiedo come fate.

Mi ha colpito però l’impegno e la voglia di dimostrare mostrata da Rafinha: si è mosso più lui che tutti gli undici in campo, considerato che si è riscaldato per qualcosa come mezz’ora prima di entrare, credo sia stato lui il migliore dei nostri quest’oggi.

Senza soffermarsi però solo sulla partita di oggi (che credo sia anche meglio un po' per tutti) credo sia importante anche considerare che il mercato si chiuderà in questi giorni: dopo aver rassicurato la mamma di Spalletti con Lisandro Lopez, la tattica di questa sessione di mercato non è cambiata.
Si procede con il diritto di riscatto selvaggio, considerato che pare sempre più che il FPF sia, essenzialmente, “quelle procedure inventate per non permettere all’Inter di fare acquisti senza poter dimostrare di coprire anche le rate del mutuo del cugino di Ivan”, con buona pace di noi sognatori.

E’ che mi fa ridere vedere nomi altisonanti accostati ai nostri colori, per poi passare al sommo stupore di tutti quando si palesa il fatto che non possiamo spendere e al lento svanire di cotanti nomi dalle cronache sportive, per poi concludere il tutto con l’innesto di Pippo da Topolinia.
In prestito con diritto di riscatto, ovviamente.

Una Spal(la) su cui piangere

Cari amici di Ranocchiate, ma siamo davvero noi quelli che stanno scendendo in campo?
L’Inter? Quelli sono Candreva, Icardi, Perisic?

E’ da tutto il giorno che sono in stato catatonico, come se lo psicodramma a cui abbiamo assistito quest’oggi lo stessi rivivendo azione dopo azione, momento dopo momento.

Eppure pare sia tutto vero: abbiamo pareggiato con la Spal, facendoci rimontare allo scadere, così come la Fiorentina; 1-1 è un risultato che pare piacerci parecchio ultimamente.

Siamo stati talmente inconsistenti che ad aver segnato il gol per noi è stato uno dei loro.

Così, tanto per dire.

E il bello è che dovremmo anche essere felici, considerato che Roma e Lazio, nostre dirette contendenti, hanno anche perso: una botta di chapette, è vero, ma sfido qualunque interista a dire “ehvabbèchesaràmaiabbiamoguadagnatopunti”.

Chi di voi legge questa rubrica da qualche tempo, certamente saprà che non sono esattamente il tipo a cui piace alimentare inutili cacce alle streghe o allarmismi: si, capitano momenti in cui le cose non vanno e non è colpa di nessuno, può capitare di ritrovarcisi in un periodo “no”; penso questo quindi, come penso anche che delle streghe da trovare, in questo momento ci siano.
Fino a ieri la scusante della difficoltà delle partite giocate (Milan, Lazio, Roma, Fiorentina)  ci poteva anche stare, ma di fronte a partite del genere viene solo voglia di spaccare il televisore, che anche la comprensione ad un certo punto può diventare fuori luogo.

Quanto sta accadendo non deve certamente far venir meno il nostro supporto: siamo proprio noi tifosi i primi possibili artefici di questo cambio di rotta, criticare dall’alto del nostro altarino danneggia solo la squadra, e quindi noi stessi.
E’ certa però anche un’altra cosa: se vogliamo ritornare stabilmente lì, in quelle zone che ci appartengono, non possiamo far finta che non ci sia un problema da risolvere;

Capita che si parli di calcio come se si parlasse di una Fede e credo questo avvenga perché il mestiere del tifoso, per poter essere compiuto al meglio, necessiti di una incrollabile fiducia condita dalla convinzione che, a fare le cose nel giusto modo, cose giuste accadranno.
Ecco, pensate però a questo principio e al fatto che il nostro gol oggi sia stato siglato da Vicari con un maldestro autogoal e ditemi se vi sentite zen, che così magari vi chiedo come fate.

Mi ha colpito però l’impegno e la voglia di dimostrare mostrata da Rafinha: si è mosso più lui che tutti gli undici in campo, considerato che si è riscaldato per qualcosa come mezz’ora prima di entrare, credo sia stato lui il migliore dei nostri quest’oggi.

Senza soffermarsi però solo sulla partita di oggi (che credo sia anche meglio un po' per tutti) credo sia importante anche considerare che il mercato si chiuderà in questi giorni: dopo aver rassicurato la mamma di Spalletti con Lisandro Lopez, la tattica di questa sessione di mercato non è cambiata.
Si procede con il diritto di riscatto selvaggio, considerato che pare sempre più che il FPF sia, essenzialmente, “quelle procedure inventate per non permettere all’Inter di fare acquisti senza poter dimostrare di coprire anche le rate del mutuo del cugino di Ivan”, con buona pace di noi sognatori.

E’ che mi fa ridere vedere nomi altisonanti accostati ai nostri colori, per poi passare al sommo stupore di tutti quando si palesa il fatto che non possiamo spendere e al lento svanire di cotanti nomi dalle cronache sportive, per poi concludere il tutto con l’innesto di Pippo da Topolinia.
In prestito con diritto di riscatto, ovviamente.

Notizie flash

Ultimi articoli

03/05/2025
Inter - Verona nel tempo di un caffè

0' - 11 cambi rispetto a BarcelonaNon potendo cambiare Bissteck Mone ha cambiato pure sé stessoChe abnegazione assoluta <3 PRIMO TEMPO: 2' - Farris insolitamente tranquillo 4' - Siamo riusciti a non prendere gol alla loro prima azione.Già un passo avanti rispetto alle ultime due di campionato 6' - Possibile calcio di rigore per noiE […]

03/05/2025
Inter - Verona, 10 turnover prepartita

🔄 Mi è appena venuto in mente Frattesi che si arrampica a culo di fuori sui cancelli. E quando ricapita. 🔄 Anche perché in quel caso eravamo giovani e super concentrati sulla seconda stella, non come adesso che andiamo dietro alle coppette. 🔄 Turnover massiccio perché "se giocano ancora gli stessi ci troviamo l'ispettorato del […]

01/05/2025
Barcelona - Inter, il pagellone dei sopravvissuti

YANN 6,5 - Partito carico, concentrato, determinato e ben pettinatoPoi, come tutti noi abbiamo avuto modo di scoprire, più che ad una squadra quei pazzi somigliavano ad una calamità naturaleE se noi soffrivamo dalla sedia/divano/poltrona, lui era quello che doveva impedire fattualmente che ce ne segnassero quaranta.Quindi il primo che prova a parlare di colpe […]

30/04/2025
Barcelona - Inter nel tempo di troppi caffè

0' - Non so cosa aspettarmiSo che ho l'ansia PRIMO TEMPO: 1' - TIKUSSSSSSMA SIETE PAZZIIIIIIIDOPO MANCO UN MINUTO VOI SEGNATE?!Ciao Marcus Thuram, vuoi sposarmi? 2' - Il digiuno dei gol è finito. Non svegliatemi 8' - Ma vai a vagare Lamine 9’ - è passato solo un decimo di partita. Aiuto. 11' - Fuorigioco […]

30/04/2025
Barcellona - Inter, il  prepartita di Champions

Di solito abbiamo buone parole e intenzioni per tutti. Oggi vi chiediamo una buona intenzione per noi: noi articolisti di Ranocchiate, che oltre a sopportare le ultime dure sessioni di scempio (qualcuno le chiama partite, ma tant'è), dobbiamo giorno dopo giorno trovare la forza di rimettere mano alle tastiere invece di tirarle dalla finestra. Spoiler: […]

28/04/2025
Inter – Roma, il pagellone che ha smarrito la strada

SOMMER  6 – Il destino si compie in dieci minuti circa, tra l’uscita di Benji e l’occasione di Shomourodov. I giallorossi piovono da tutte le parti, pare l’assalto alla diligenza come se lo facessero cowboys e indiani assieme, contro poveri cristi inermi.Che il gol sia venuto dopo una serie di rimpalli poco fortunati (per usare […]

linkedin facebook pinterest youtube rss twitter instagram facebook-blank rss-blank linkedin-blank pinterest youtube twitter instagram