24/04/2017

Un senso

Cari amici di Ranocchiate, “voglio trovare un senso”, cantava Vasco Rossi in uno dei suoi pezzi più apprezzati: credo sia questo il pensiero con cui ogni tifoso interista si sia risvegliato questa mattina, dopo aver assistito alla partita di ieri sera.

È che credo sia inevitabile pensare di essere finiti in una gag degna di “scherzi a parte”, in cui ad ampi tratti la nostra difesa sembra non capirci assolutamente nulla, Kondogbia e Gagliardini ricordano Fantozzi e Pozzetto e, alla lunga, si manda all’aria tutto ciò che di buono si era fatto in partita o, in maniera più ampia, in questi mesi di lavoro.

Proprio ieri, ad esempio, la squadra sembrava aver risposto bene al lavoro svolto in settimana, tutto sembrava andare per il verso giusto: poi, nel secondo tempo, in 27 minuti, abbiamo concesso 4 gol ed un rigore, quasi come se non fossimo scesi in campo per giocare la seconda parte del match; poi, giusto per rimanere incoerenti, il tutto si è concluso con 2 gol di Icardi negli ultimi 3 minuti.

Credo sia impossibile non sentirsi presi in giro, dopo prestazioni come queste.

Nel post-partita mi è umanamente dispiaciuto ascoltare le dichiarazioni di Pioli, che in questo momento dà l’impressione di non essere “troppo sul pezzo”, anche se ci prova maledettamente.

Menzione d’onore per Maurito, Handa e Perisic dopo la partita di ieri, ma questo post-partita finisce qui, per oggi.

Il nostro compito, in questi mesi, è certamente stato quello di scrivere e raccontarvi, con un pizzico di sarcasmo, una realtà bella e coinvolgente come quella del calcio, dell’Inter.

Ma in situazioni del genere, credo sia stupido dilungarsi: è il momento di passare ai fatti, per cercare di chiudere al meglio una stagione troppo altalenante.

Il tutto, senza mai dimenticare la prima legge dell’interismo

AMALA, in questi periodi più che mai.

Un senso

Cari amici di Ranocchiate, “voglio trovare un senso”, cantava Vasco Rossi in uno dei suoi pezzi più apprezzati: credo sia questo il pensiero con cui ogni tifoso interista si sia risvegliato questa mattina, dopo aver assistito alla partita di ieri sera.

È che credo sia inevitabile pensare di essere finiti in una gag degna di “scherzi a parte”, in cui ad ampi tratti la nostra difesa sembra non capirci assolutamente nulla, Kondogbia e Gagliardini ricordano Fantozzi e Pozzetto e, alla lunga, si manda all’aria tutto ciò che di buono si era fatto in partita o, in maniera più ampia, in questi mesi di lavoro.

Proprio ieri, ad esempio, la squadra sembrava aver risposto bene al lavoro svolto in settimana, tutto sembrava andare per il verso giusto: poi, nel secondo tempo, in 27 minuti, abbiamo concesso 4 gol ed un rigore, quasi come se non fossimo scesi in campo per giocare la seconda parte del match; poi, giusto per rimanere incoerenti, il tutto si è concluso con 2 gol di Icardi negli ultimi 3 minuti.

Credo sia impossibile non sentirsi presi in giro, dopo prestazioni come queste.

Nel post-partita mi è umanamente dispiaciuto ascoltare le dichiarazioni di Pioli, che in questo momento dà l’impressione di non essere “troppo sul pezzo”, anche se ci prova maledettamente.

Menzione d’onore per Maurito, Handa e Perisic dopo la partita di ieri, ma questo post-partita finisce qui, per oggi.

Il nostro compito, in questi mesi, è certamente stato quello di scrivere e raccontarvi, con un pizzico di sarcasmo, una realtà bella e coinvolgente come quella del calcio, dell’Inter.

Ma in situazioni del genere, credo sia stupido dilungarsi: è il momento di passare ai fatti, per cercare di chiudere al meglio una stagione troppo altalenante.

Il tutto, senza mai dimenticare la prima legge dell’interismo

AMALA, in questi periodi più che mai.

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