22/10/2023

Torino – Inter , il pagellone in trasferta

MR. HUNZIKER 9 – Le indicazioni di Mone erano chiare: questa è una partita in trasferta, e come consuetudine giocheremo solo il secondo tempo. Tranne ovviamente Yann, che segue un turno di lavoro contrario a quello del resto dei compagni di squadra.
E infatti, come previsto dall’orologio a cucù montato sulla traversa, tra il 30’ e la fine del primo tempo inizia il Sommer Show, anche se ormai siamo a ridosso di Halloween.
Poi però vedi la parata sul tiraggir di Seck e capisci che ok, va bene i calcoli, la tattica, i turni di lavoro pianificati a puntino, ma questo mondo ha ancora bisogno di poesia, e certe volte la trovi nei posti e nelle persone più impensabili, come un lungagnone delle valli alpine.

BENJI  7.5 – Molti si saranno chiesti se, vista l’assenza di Sandrino, non sarebbe stato auspicabile vedere Benji sganciarsi in avanti più spesso. Però non hanno ancora compreso la magnanimità di Beniamino, uno che ha appena comniciato a giocare in una squadra nuova e non ha intenzione di oscurare i suoi compagni. Mentre, quando gioca con la Nazionale e si vede circondato da Theo, Mike e Girù, allora scatta l’istinto goleador e piovono doppiette.

DAL 92’ BISTECCONE 8 – “Se il Toro schiera Seck mezzapunta, allora è d’obbligo far entrare Bisseck, anche se solo per quattro minuti” (cit. dal Manuale di superiorità psicologica nei confronti delle squadre di Ivan Juric, M. Farris, edizione aggiornata 2023).

DE VRIJ 7.5 – Magari Pellegri e Sanabria non saranno proprio gli attaccanti più pericolosi della serie A, ma ieri il Toro avrebbe potuto schierare pure Graziani e Pulici e per Stefanone non avrebbe fatto nessuna differenza. Aveva deciso che sarebbe stato clean sheet e clean sheet è stato.

ACE 8Con Benji che non vuole fare lo sborone e Stefan impegnato a salvare il clean sheet, tocca a Ciccio andare in avanti. Nelle ultime settimane pare che abbiamo imparato questo nuovo schema, angolo tagliato di Calha e inserimento di Ciccio che a volte conclude in porta e altre fa da sponda.
Dopo eoni passati a battere i corner corti concendendo il contropiede agli avversari, è un gran passo avanti: nelle settimane di sosta Farris si è riletto il regolamento tre volte e pare che sia addirittura legale farlo.

DARMY 6.5 –  
“Matte, domani tocca a te giocà, io e Mone abbiamo girato la ruota ed è uscito il ruolo di esterno destro”
“Va bene, Mr. Farris, ma domani giochiamo in trasferta”
“Vero, e quindi?”
“E il primo tempo lo regaliamo agli avversari”
“Bravo, Matte, vedo che hai studiato”
“Ma il tempo pasquale è ancora lontano, speravo non toccasse a me sacrificarmi...”
“Mattè, annamo, non mi vorrai mica peccare di superbia!”
“NOOOO, la prego, non lo dica a Mone, vado subito a fustigarmi!”
“Non c’è bisogno, però come penitenza dovrai affrontare Tino sulla sua fascia”
“Sia fatta la volontà di Mone”

DAL 57’ FIFINO 10 – Entri dopo un’ora di gioco, il risultato è bloccato e il pubblico sull’orlo della narcolessia, alcuni anche oltre (ogni riferimento al sottoscritto è puramente casuale). Arriva un pallone sulla destra e il DeMone si alza dalla panchina...

cioè no, è sempre alzato,
si porta oltre l’area tecnica...
no, nemmeno, sta sempre fuori dalla linea tratteggiata.
insomma il DeMone urla:
DENZEL FAI LA TUA COSA!
e tu, Fifino nostro, quella cosa sai fare, corri e poi la metti rasoterra all’indietro, cioè avrai fatto 18 assist su 18 così quest’anno, e ogni volta gli avversari ti guardano come se avessi appena violato tutte e tre le leggi della termodinamica contemporaneamente.
FIFINO THE KING OF ASSIST

MKHITRAIN 7– Dato che MkhiTrain è uno dei pochi nerazzurri che non è stato impegnato con la propria Nazionale nelle ultime due settimane, hanno provato a mettere sotto stress prima con le voci su Frattesi, poi con quelle su Bare.
E come volete reagisca un treno? Continua a correre, anche al 93’, facendosi falciare nell’area granata e regalandoci il gol della sicurezza.

CALHANOGLU 9 – A Calha non andava particolarmente giù questa cosa che bisogna regalare un tempo agli avversari, e decide di dipingere calcio per tutta la partita. Credo lo abbia fatto soprattutto per tenerci svegli fino al gol di Tikus.

BARE 6 – Lo sappiamo com’è fatto Bare, ha un carattere diciamo un poco fumantino. Del resto, dopo quello che è successo in settimana, un certo nervosismo mi sembrerebbe il minimo. Il signor arbitro lo sa, e infatti lo ammonisce alla prima occasione disponibile.
O forse era solo per togliere Mone dall’imbarazzo di dover scegliere al posto di chi fare entrare Frattesi.

DAL 57’ FRATTESI 7 – A me Davidino pare una versione 2.0 di Bare, un moto perpetuo che crea scompiglio nelle difese avversarie e ci fa sobbalzare ad ogni incursione. Pare un filino più tranquillo di Nicolino, ma siamo sicuri che imparerà presto.

DIMA 6 – Devo tenere a bada il Farris che è in me che vorrebbe PIJARLO A CARCINCULO FINO AD APPIANO. Quindi eviterò di criticarlo per la partita di ieri.
Ah, l’ho già fatto?

DAL 57’ CARLOS 8 – Il motivo per cui lui viene ammonito al 96’, mentre Ilic e Sazonov vengono graziati è solo perchè i due del Toro hanno appena aperto una macelleria e stanno facendo il tirocinio.

TIKUS 9 –Tikus si è preso il nostro cuore tradito, lo ha riempito di scatti, serpentine, tiri improvvisi e slalom speciali tra i difensori avversari che non si vedevano dai tempi di Albertone Tomba. Ha anche dato il via all’unica tresca a cui siamo interessati: Fifino-Tikus-Lauti.

LAUTI 11 – The King is Back! Ormai può prendersi il lusso di perdere un aereo da Buenos Aires, lisciare gli assist del primo tempo, sparire dalla gara per più di un’ora, e poi farsi vivo per dare il colpo di grazia a Juric e chiudere il match. Madre mia!

DALL’82’ KLAASSEN 7 – Mandato in campo con il solo scopo di sfoggiare il nuovo hair style e mettere fine alle voci che lo accostano a Biasin. Che dici mo, Fabrì?

MR. DEMON 10 – Let him cook versione trasferta. DeMone ha ormai varato una nuova Inter dopo quella di Coppa e quella di Campionato. Quante ne sa, quante ne pensa, quante ne cucina!

Torino – Inter , il pagellone in trasferta

MR. HUNZIKER 9 – Le indicazioni di Mone erano chiare: questa è una partita in trasferta, e come consuetudine giocheremo solo il secondo tempo. Tranne ovviamente Yann, che segue un turno di lavoro contrario a quello del resto dei compagni di squadra.
E infatti, come previsto dall’orologio a cucù montato sulla traversa, tra il 30’ e la fine del primo tempo inizia il Sommer Show, anche se ormai siamo a ridosso di Halloween.
Poi però vedi la parata sul tiraggir di Seck e capisci che ok, va bene i calcoli, la tattica, i turni di lavoro pianificati a puntino, ma questo mondo ha ancora bisogno di poesia, e certe volte la trovi nei posti e nelle persone più impensabili, come un lungagnone delle valli alpine.

BENJI  7.5 – Molti si saranno chiesti se, vista l’assenza di Sandrino, non sarebbe stato auspicabile vedere Benji sganciarsi in avanti più spesso. Però non hanno ancora compreso la magnanimità di Beniamino, uno che ha appena comniciato a giocare in una squadra nuova e non ha intenzione di oscurare i suoi compagni. Mentre, quando gioca con la Nazionale e si vede circondato da Theo, Mike e Girù, allora scatta l’istinto goleador e piovono doppiette.

DAL 92’ BISTECCONE 8 – “Se il Toro schiera Seck mezzapunta, allora è d’obbligo far entrare Bisseck, anche se solo per quattro minuti” (cit. dal Manuale di superiorità psicologica nei confronti delle squadre di Ivan Juric, M. Farris, edizione aggiornata 2023).

DE VRIJ 7.5 – Magari Pellegri e Sanabria non saranno proprio gli attaccanti più pericolosi della serie A, ma ieri il Toro avrebbe potuto schierare pure Graziani e Pulici e per Stefanone non avrebbe fatto nessuna differenza. Aveva deciso che sarebbe stato clean sheet e clean sheet è stato.

ACE 8Con Benji che non vuole fare lo sborone e Stefan impegnato a salvare il clean sheet, tocca a Ciccio andare in avanti. Nelle ultime settimane pare che abbiamo imparato questo nuovo schema, angolo tagliato di Calha e inserimento di Ciccio che a volte conclude in porta e altre fa da sponda.
Dopo eoni passati a battere i corner corti concendendo il contropiede agli avversari, è un gran passo avanti: nelle settimane di sosta Farris si è riletto il regolamento tre volte e pare che sia addirittura legale farlo.

DARMY 6.5 –  
“Matte, domani tocca a te giocà, io e Mone abbiamo girato la ruota ed è uscito il ruolo di esterno destro”
“Va bene, Mr. Farris, ma domani giochiamo in trasferta”
“Vero, e quindi?”
“E il primo tempo lo regaliamo agli avversari”
“Bravo, Matte, vedo che hai studiato”
“Ma il tempo pasquale è ancora lontano, speravo non toccasse a me sacrificarmi...”
“Mattè, annamo, non mi vorrai mica peccare di superbia!”
“NOOOO, la prego, non lo dica a Mone, vado subito a fustigarmi!”
“Non c’è bisogno, però come penitenza dovrai affrontare Tino sulla sua fascia”
“Sia fatta la volontà di Mone”

DAL 57’ FIFINO 10 – Entri dopo un’ora di gioco, il risultato è bloccato e il pubblico sull’orlo della narcolessia, alcuni anche oltre (ogni riferimento al sottoscritto è puramente casuale). Arriva un pallone sulla destra e il DeMone si alza dalla panchina...

cioè no, è sempre alzato,
si porta oltre l’area tecnica...
no, nemmeno, sta sempre fuori dalla linea tratteggiata.
insomma il DeMone urla:
DENZEL FAI LA TUA COSA!
e tu, Fifino nostro, quella cosa sai fare, corri e poi la metti rasoterra all’indietro, cioè avrai fatto 18 assist su 18 così quest’anno, e ogni volta gli avversari ti guardano come se avessi appena violato tutte e tre le leggi della termodinamica contemporaneamente.
FIFINO THE KING OF ASSIST

MKHITRAIN 7– Dato che MkhiTrain è uno dei pochi nerazzurri che non è stato impegnato con la propria Nazionale nelle ultime due settimane, hanno provato a mettere sotto stress prima con le voci su Frattesi, poi con quelle su Bare.
E come volete reagisca un treno? Continua a correre, anche al 93’, facendosi falciare nell’area granata e regalandoci il gol della sicurezza.

CALHANOGLU 9 – A Calha non andava particolarmente giù questa cosa che bisogna regalare un tempo agli avversari, e decide di dipingere calcio per tutta la partita. Credo lo abbia fatto soprattutto per tenerci svegli fino al gol di Tikus.

BARE 6 – Lo sappiamo com’è fatto Bare, ha un carattere diciamo un poco fumantino. Del resto, dopo quello che è successo in settimana, un certo nervosismo mi sembrerebbe il minimo. Il signor arbitro lo sa, e infatti lo ammonisce alla prima occasione disponibile.
O forse era solo per togliere Mone dall’imbarazzo di dover scegliere al posto di chi fare entrare Frattesi.

DAL 57’ FRATTESI 7 – A me Davidino pare una versione 2.0 di Bare, un moto perpetuo che crea scompiglio nelle difese avversarie e ci fa sobbalzare ad ogni incursione. Pare un filino più tranquillo di Nicolino, ma siamo sicuri che imparerà presto.

DIMA 6 – Devo tenere a bada il Farris che è in me che vorrebbe PIJARLO A CARCINCULO FINO AD APPIANO. Quindi eviterò di criticarlo per la partita di ieri.
Ah, l’ho già fatto?

DAL 57’ CARLOS 8 – Il motivo per cui lui viene ammonito al 96’, mentre Ilic e Sazonov vengono graziati è solo perchè i due del Toro hanno appena aperto una macelleria e stanno facendo il tirocinio.

TIKUS 9 –Tikus si è preso il nostro cuore tradito, lo ha riempito di scatti, serpentine, tiri improvvisi e slalom speciali tra i difensori avversari che non si vedevano dai tempi di Albertone Tomba. Ha anche dato il via all’unica tresca a cui siamo interessati: Fifino-Tikus-Lauti.

LAUTI 11 – The King is Back! Ormai può prendersi il lusso di perdere un aereo da Buenos Aires, lisciare gli assist del primo tempo, sparire dalla gara per più di un’ora, e poi farsi vivo per dare il colpo di grazia a Juric e chiudere il match. Madre mia!

DALL’82’ KLAASSEN 7 – Mandato in campo con il solo scopo di sfoggiare il nuovo hair style e mettere fine alle voci che lo accostano a Biasin. Che dici mo, Fabrì?

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