13/07/2017

Il Romanticismo al tempo di Spalletti

Cari amici di Ranocchiate, oggi vi svelo un piccolo segreto che mi riguarda: sono un gran romanticone, come un po’ tutti i membri dello staff di questo piccolo grande blog, d'altronde.
Siamo romantici, ed un po' ce ne vergogniamo, è difficile saper dimostrare l’amore che proviamo verso una squadra che tanto ci fa soffrire, nel momento in cui ci sembra di vivere in un circolo di ingiustizie, scelte inesatte e sfortune inspiegabili che paiono offrire degna memoria al buon Paolo Villaggio, nel suo celeberrimo “Fantozzi”.
Ma amare, si sa, non appartiene all’ambito della razionalità, è un qualcosa che per tanti aspetti rientra nella categoria dell’ineffabile.
E quindi proviamo a farlo a modo nostro, giocando sarcasticamente sulle nostre stesse sorti: non sarà il massimo della vita, ma in certi casi meglio riderci su ed imparare a non prendersi troppo sul serio.

Già, però fino a che punto?
Fino a che punto è giusto non prendersi sul serio, accettando una realtà che è palesemente e semplicemente sbagliata, per ciò che realmente meriteremmo?

Chi vi scrive è estremamente soddisfatto della scelta operata dalla società di affidare la gestione della squadra a Spalletti, uno che di calcio ne capisce come pochi.

Basta scommesse.
Basta previsioni insensate, normalizzatori (non me ne voglia l’ottimo Pioli, ha fatto ciò che ha potuto).
In un momento storico in cui, in maniera quasi impercettibile a volte, è tutto così profondamente cambiato, diventa oggettivamente difficile continuare a sperare di tornare ai fasti di una volta.

A meno che, non lo si voglia maledettamente. E questo Big Luciano sembra averlo capito al volo.

Basta alibi.
E' un dentro o fuori per la dignità di ognuno dei giocatori che indosserà la maglia della nostra squadra, quest'anno. E’ quel “non te la do vinta mai” che ne dimostra appieno la potenza del giusto eloquio.
E’ quel volersi allontanare da tifosi capaci ormai solo di insultare i protagonisti di questa storia, anche se, onestamente, non mi sento di biasimarli più di tanto: amore e odio son da sempre gemelli intrinsecamente legati, ed ora bisogna lottare anche per loro.
Bisogna lottare per quel nome che ormai sembra aver perso il suo originario significato. Football Club Internazionale Milano. Dal 1908, la squadra più imprevedibile del mondo.

Cosa fare, dunque?
Avere il coraggio di crederci.
Avere il coraggio di credere, ancora una volta nell’operato della società, nella possibilità di dire la nostra, proprio quando ormai il distacco dalle squadra al vertice in questi anni sembra incolmabile.
Sostenere la squadra, tornare ad essere una grande famiglia e mettersi tutto alle spalle.

Chi non è disposto a credere in questo progetto, chi non ha voglia di sudare partita dopo partita per il posto in squadra, faccia pure le valigie.
Per essere capaci di vincere, bisogna volerlo con tutte le proprie forze.

E’ questo il messaggio che ci viene lanciato in più modi dalla nostra nuova guida, il punto migliore da cui ripartire.

Delle volte, il lieto fine arriva
Perché smettere di crederci?

Il Romanticismo al tempo di Spalletti

Cari amici di Ranocchiate, oggi vi svelo un piccolo segreto che mi riguarda: sono un gran romanticone, come un po’ tutti i membri dello staff di questo piccolo grande blog, d'altronde.
Siamo romantici, ed un po' ce ne vergogniamo, è difficile saper dimostrare l’amore che proviamo verso una squadra che tanto ci fa soffrire, nel momento in cui ci sembra di vivere in un circolo di ingiustizie, scelte inesatte e sfortune inspiegabili che paiono offrire degna memoria al buon Paolo Villaggio, nel suo celeberrimo “Fantozzi”.
Ma amare, si sa, non appartiene all’ambito della razionalità, è un qualcosa che per tanti aspetti rientra nella categoria dell’ineffabile.
E quindi proviamo a farlo a modo nostro, giocando sarcasticamente sulle nostre stesse sorti: non sarà il massimo della vita, ma in certi casi meglio riderci su ed imparare a non prendersi troppo sul serio.

Già, però fino a che punto?
Fino a che punto è giusto non prendersi sul serio, accettando una realtà che è palesemente e semplicemente sbagliata, per ciò che realmente meriteremmo?

Chi vi scrive è estremamente soddisfatto della scelta operata dalla società di affidare la gestione della squadra a Spalletti, uno che di calcio ne capisce come pochi.

Basta scommesse.
Basta previsioni insensate, normalizzatori (non me ne voglia l’ottimo Pioli, ha fatto ciò che ha potuto).
In un momento storico in cui, in maniera quasi impercettibile a volte, è tutto così profondamente cambiato, diventa oggettivamente difficile continuare a sperare di tornare ai fasti di una volta.

A meno che, non lo si voglia maledettamente. E questo Big Luciano sembra averlo capito al volo.

Basta alibi.
E' un dentro o fuori per la dignità di ognuno dei giocatori che indosserà la maglia della nostra squadra, quest'anno. E’ quel “non te la do vinta mai” che ne dimostra appieno la potenza del giusto eloquio.
E’ quel volersi allontanare da tifosi capaci ormai solo di insultare i protagonisti di questa storia, anche se, onestamente, non mi sento di biasimarli più di tanto: amore e odio son da sempre gemelli intrinsecamente legati, ed ora bisogna lottare anche per loro.
Bisogna lottare per quel nome che ormai sembra aver perso il suo originario significato. Football Club Internazionale Milano. Dal 1908, la squadra più imprevedibile del mondo.

Cosa fare, dunque?
Avere il coraggio di crederci.
Avere il coraggio di credere, ancora una volta nell’operato della società, nella possibilità di dire la nostra, proprio quando ormai il distacco dalle squadra al vertice in questi anni sembra incolmabile.
Sostenere la squadra, tornare ad essere una grande famiglia e mettersi tutto alle spalle.

Chi non è disposto a credere in questo progetto, chi non ha voglia di sudare partita dopo partita per il posto in squadra, faccia pure le valigie.
Per essere capaci di vincere, bisogna volerlo con tutte le proprie forze.

E’ questo il messaggio che ci viene lanciato in più modi dalla nostra nuova guida, il punto migliore da cui ripartire.

Delle volte, il lieto fine arriva
Perché smettere di crederci?

Notizie flash

Ultimi articoli

28/05/2023
Inter - Atalanta, dieci coccodrilli post-partita

🐊 - Buongiorno a tutti ma a Massimiliano tanto finirete sesti Allegri un po’ di più. 🐊 -Curva Nord: OOOOOH FINO AL VENTESIMO NON SI CANTA PRIMO ANELLOOOOO Il primo verde e tutto lo stadio: pic.twitter.com/M8ajcFMWwe — Lisq (@lisa__lisah) January 18, 2023 🐊 - Ieri a San Siro c’era un’atmosfera da ultimo giorno di scuola. Ora ci manca […]

27/05/2023
Inter - Atalanta nel tempo di un caffè qualificato

0' - Mi si sono confusi i giorni, un'ora fa stavamo giocando a Roma, mezz'ora fa facevamo le dirette dallo spogliatoio con la Coppa, ora giochiamo di nuovo. Ma siamo noi? Cioè l'Inter? PRIMO TEMPO 1' - ROOOOMMMEEEELLLUUUUUU ma così presto è legale? 2' - BAREEEEEEEEEEEE no dai non mi date illusioni, stiamo giocando troppo […]

27/05/2023
Inter - Atalanta, il prepartita dalla festa

COUUULD YOU BE LOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOVED Eh-ehm (colpo di tosse di disimpegno che non nasconde le occhiaie di due notti insonni). Scusate tutti per lo stato in cui ci avete beccato, ma, si sa, giocare dopo 72 ore dalla finale di Coppa Italia potrebbe aver influito sulla nostra forma psico-fisica. Oddio non che di solito fossimo dei […]

25/05/2023
Fiorentina - Inter, il Pagellone laser

SAMIR 9 – Viene colpito a freddo dopo nemmeno tre minuti, quando il laser non era ancora pronto. Mentre i viola festeggiano, Handa sa già come andrà a finire. Del resto, il suo proverbio preferito è Siediti sulla riva del fiume e aspetta, prima o poi vedrai passare Nico Gonzales in lacrime soprattutto per la […]

25/05/2023
Fiorentina- Inter, dieci tori post - Coppa Italia

🐂 - Buongiorno, trofei vinti da Simone Inzaghi, aggiornamento al 25/05/2023: 🐂 - Pronto, Donatella Versace? Buongiorno, sono il vicino, la chiamo per dirle che ci servirebbero un paio di stanze della sua parte di edificio, sa non abbiamo più posto per i trofei 🐂 - Coppa Italia 2010: vinto con 1 gol di scarto Coppa Italia 2023: […]

24/05/2023
Fiorentina - Inter nel tempo di un buon Chianti

0’ - Ma da quando la coppa Italia é diventata il Super Bowl? PRIMO TEMPO: 1’ - La butto lì: se vinciamo la coppa Italia Champions a tavolinoSe perdiamo, lo stesso 2' - Ma che è 'sta cosa? Possiamo ammonire Handanovic? 4’ - Non ho più fame. 6' - Palla visionaria di Acerbi 10' - […]

linkedin facebook pinterest youtube rss twitter instagram facebook-blank rss-blank linkedin-blank pinterest youtube twitter instagram