19/10/2025

Roma– Inter, il pagellone corsaro

SOMMER 7 – E’ la partita della riscoperta: i guantoni sporchi, le parate, le uscite a vuoto (grazie Dovbyk!), ed infine il clean sheet. Certo, niente di paragonabile ad un weekend sulla neve con la Hunziker, ma insomma, non ci possiamo lamentare.

AKANJI 7.5 – La partita di Manuel sembrava la canzone del Maestro Ferradini:
Prendi Soule,
Trattalo male,
Lascia che ti insegua per ore
E quando alla fine lo fai respirare
Fallo come fosse un favore.
Nel secondo tempo entrano pure Dovbyk, crema di whiskey Bailey e Ferguson, ma il copione non cambia, Aka spazza pure le briciole dell’Olimpico.

ACE 6.5 – E allarga le braccia, e stendi le braccia, e ritira le braccia e mettile dietro la schiena: io te taglierei quelle braccia!

BASTO 6.5 –   Stranamente Gasp non si è lamentato del fatto che Jerry si sia fatto ammonire contro l’Estonia per saltare la sfida con Israele e farsi trovare fresco come una rosa al cospetto di Dybala e soci, si vede che il caro vecchio Gianpi sta perdendo colpi, perchè al fatto che possa diventare più buono francamente stento a credere. Per quanto ci riguarda, cosa possiamo dire di Basto? Non avrà la tecnica di Juan Jesus, l’eleganza di Rugani o la solidità di Gabbia, ma questo Jerry ce lo teniamo stretto.

FIFINO 6.5
–  Grazie alla sua espressiva mimica facciale, possiamo capire che non fosse felicissimo dopo aver sparato un pallone addosso a Svilar all’inizio della ripresa. Non è stata proprio la sua migliore partita in avanti, si vede che sente la concorrenza di LH11, del resto quando ci sono campioni in panchina il fiato sul collo si sente tutto, basti guardare come la precisione di Mkhi sia peggiorata al solo pensiero che il crack Diouf è pronto a prenderne il posto. Mezzo punto in più per aver zittito Mancini con una botta sugli stinchi, al punto che invece di ammonirlo pure Massa gli ha detto “Grazie Fifi, almeno sta zitto cinque minuti!”

MKHIPALO 6
– Capiamo che il governo abbia deciso di riaprire la caccia alla selvaggina per tutto l’anno, ed anche che il fagiano in Armenia sia considerata carne particolarmente pregiata; per questo abbiamo deciso di fare una colletta comprare una coppia di fagiani che però ti regaleremo solo quando ti deciderai a spaccare quella cacchio di rete.

BARE 7 – Nico vede Gasp e si esalta, ogni volta che si incontrano c’è almeno un gol o un assist del Barellino nazionale. Ieri è bastato un piattone con il contagiri a mandare Hermoso a farfalle e Bonny in porta (noi continuiamo a temere ancora la revisione da Lissone, anche perchè l’AVAR di ieri era Abisso). Hai visto che succede, Kone, a dare retta a Gsasperini? Hai ancora un’occasione per redimerti a gennaio, pensaci bene.
                                                                                                           
CALHA 6.5
– Ora che la telenovela con Instanbul pare finita, lo vediamo più tranquillo, tornato con profitto a compiti di regia e sradicamento dei palloni dai piedi avversari, non per niente da Izmir all’Anatolia è noto come il Gagliardini del Bosforo.

DIMARCO 6.5 – Nonostante dopo la sosta delle Nazionali sia tornato  con un po’ di candrevite acuta, ieri si vedeva che Celik ed Hermoso non erano mai tranquilli con Fede attivo sulla fascia. Poi, certo, il pallone arrivava a Mkhi e lo lasciavano tirare.

THE PIRATE 8
– L’unico pirata che non uccide il calcio, ma lo esalta, ce l’abbiamo noi.
Parte sul filo del fuorigioco, abborda le difese avversarie come Barbanera, le fa saltare come Francis Drake e le depreda della vittoria come Jack Sparrow.
La Maledizione dell’Angelo Bonny, directed by C. Chivu.

LAUTI 6.5 – Nonostante gli girasse la testa per via del jet lag, il raffreddore e la Rinazina, il Capitano era lì, a fare a sportellate con la difesa avversaria. Ma è umano pure lui, e quando ha sentito Mancini lamentarsi con l’arbitro per l’ennesima volta, ha sbottato “Sono meglio le incazzature di Agustina contro le influencer argentine!”

PIO 7 –  Gasp fa entrare l’ennesimo polacco giallorosso al posto di ‘Ndicka ammonito, e Pio lo fa ammonire alla prima occaisone. Tiene palloni, impegna da solo tre difensori, ha vent’anni ma con l’esperienza di un trentenne che non si chiami Arnautovic o Taremi. Vorremmo quasi che facesse qualche cazzata ogni tanto, giusto per dare un po’ di soddisfazione a tutti quelli che continuano a gufarlo, ma niente, devono schiumare pure questa volta.

FRAT 6.5 -  Buona prova da mezza punta, alla fine riesce pure a mettere dentro una palla che sarebbe un assist perfetto, peccato che i fagiani si erano posati sul palo alla sinistra di Svilar e Mkhi non si è lasciato sfuggire l’occasione.

BRATE SUCIC 6 – Ottima lezione di indolenza balcanica, si vede che ha approfittato della pausa per fare lunghe chiacchierate telefoniche con Brozo e Perry. La prossima volta salutaceli.

AVGVSTVS VI – Assiste al passaggio di consegne tra:
Sono Primi Questi Romani
a
Sono a Pezzi Questi Romani.

ZIELU 6.5 – Entra e nessuno sente parlare di lui finchè al 94’ sta per toccare il suo primo pallone: viene falciato al limite della nostra area e si prende mezzo voto senza nemmeno toccare un pallone.

DEMONE DEI CARPAZI 7 – Fosse stato lo scorso anno, Carlos sarebbe rimasto in panca e Mone avrebbe fatto entrare Bisteccone al posto di Basto per dare alla partita un po’ di pepe, alla Roma qualche chance in più ed a noi due punti in meno ed un paio di infarti del miocardio. Si vede che in Romania hanno un senso dello spettacolo diverso, badano più alla concretezza. Noi ti ringraziamo Cristian, ma guarda che stai per farti nemici i cardiologi: ieri il mio si è lamentato che fino alle 11 di sera lo avevo chiamato solo un paio di volte.

VOTO BONUS
GASP 8 -
Già
Aspettavamo
Senza
Paura:
Sei
Unico!
Con
Affetto

Roma– Inter, il pagellone corsaro

SOMMER 7 – E’ la partita della riscoperta: i guantoni sporchi, le parate, le uscite a vuoto (grazie Dovbyk!), ed infine il clean sheet. Certo, niente di paragonabile ad un weekend sulla neve con la Hunziker, ma insomma, non ci possiamo lamentare.

AKANJI 7.5 – La partita di Manuel sembrava la canzone del Maestro Ferradini:
Prendi Soule,
Trattalo male,
Lascia che ti insegua per ore
E quando alla fine lo fai respirare
Fallo come fosse un favore.
Nel secondo tempo entrano pure Dovbyk, crema di whiskey Bailey e Ferguson, ma il copione non cambia, Aka spazza pure le briciole dell’Olimpico.

ACE 6.5 – E allarga le braccia, e stendi le braccia, e ritira le braccia e mettile dietro la schiena: io te taglierei quelle braccia!

BASTO 6.5 –   Stranamente Gasp non si è lamentato del fatto che Jerry si sia fatto ammonire contro l’Estonia per saltare la sfida con Israele e farsi trovare fresco come una rosa al cospetto di Dybala e soci, si vede che il caro vecchio Gianpi sta perdendo colpi, perchè al fatto che possa diventare più buono francamente stento a credere. Per quanto ci riguarda, cosa possiamo dire di Basto? Non avrà la tecnica di Juan Jesus, l’eleganza di Rugani o la solidità di Gabbia, ma questo Jerry ce lo teniamo stretto.

FIFINO 6.5
–  Grazie alla sua espressiva mimica facciale, possiamo capire che non fosse felicissimo dopo aver sparato un pallone addosso a Svilar all’inizio della ripresa. Non è stata proprio la sua migliore partita in avanti, si vede che sente la concorrenza di LH11, del resto quando ci sono campioni in panchina il fiato sul collo si sente tutto, basti guardare come la precisione di Mkhi sia peggiorata al solo pensiero che il crack Diouf è pronto a prenderne il posto. Mezzo punto in più per aver zittito Mancini con una botta sugli stinchi, al punto che invece di ammonirlo pure Massa gli ha detto “Grazie Fifi, almeno sta zitto cinque minuti!”

MKHIPALO 6
– Capiamo che il governo abbia deciso di riaprire la caccia alla selvaggina per tutto l’anno, ed anche che il fagiano in Armenia sia considerata carne particolarmente pregiata; per questo abbiamo deciso di fare una colletta comprare una coppia di fagiani che però ti regaleremo solo quando ti deciderai a spaccare quella cacchio di rete.

BARE 7 – Nico vede Gasp e si esalta, ogni volta che si incontrano c’è almeno un gol o un assist del Barellino nazionale. Ieri è bastato un piattone con il contagiri a mandare Hermoso a farfalle e Bonny in porta (noi continuiamo a temere ancora la revisione da Lissone, anche perchè l’AVAR di ieri era Abisso). Hai visto che succede, Kone, a dare retta a Gsasperini? Hai ancora un’occasione per redimerti a gennaio, pensaci bene.
                                                                                                           
CALHA 6.5
– Ora che la telenovela con Instanbul pare finita, lo vediamo più tranquillo, tornato con profitto a compiti di regia e sradicamento dei palloni dai piedi avversari, non per niente da Izmir all’Anatolia è noto come il Gagliardini del Bosforo.

DIMARCO 6.5 – Nonostante dopo la sosta delle Nazionali sia tornato  con un po’ di candrevite acuta, ieri si vedeva che Celik ed Hermoso non erano mai tranquilli con Fede attivo sulla fascia. Poi, certo, il pallone arrivava a Mkhi e lo lasciavano tirare.

THE PIRATE 8
– L’unico pirata che non uccide il calcio, ma lo esalta, ce l’abbiamo noi.
Parte sul filo del fuorigioco, abborda le difese avversarie come Barbanera, le fa saltare come Francis Drake e le depreda della vittoria come Jack Sparrow.
La Maledizione dell’Angelo Bonny, directed by C. Chivu.

LAUTI 6.5 – Nonostante gli girasse la testa per via del jet lag, il raffreddore e la Rinazina, il Capitano era lì, a fare a sportellate con la difesa avversaria. Ma è umano pure lui, e quando ha sentito Mancini lamentarsi con l’arbitro per l’ennesima volta, ha sbottato “Sono meglio le incazzature di Agustina contro le influencer argentine!”

PIO 7 –  Gasp fa entrare l’ennesimo polacco giallorosso al posto di ‘Ndicka ammonito, e Pio lo fa ammonire alla prima occaisone. Tiene palloni, impegna da solo tre difensori, ha vent’anni ma con l’esperienza di un trentenne che non si chiami Arnautovic o Taremi. Vorremmo quasi che facesse qualche cazzata ogni tanto, giusto per dare un po’ di soddisfazione a tutti quelli che continuano a gufarlo, ma niente, devono schiumare pure questa volta.

FRAT 6.5 -  Buona prova da mezza punta, alla fine riesce pure a mettere dentro una palla che sarebbe un assist perfetto, peccato che i fagiani si erano posati sul palo alla sinistra di Svilar e Mkhi non si è lasciato sfuggire l’occasione.

BRATE SUCIC 6 – Ottima lezione di indolenza balcanica, si vede che ha approfittato della pausa per fare lunghe chiacchierate telefoniche con Brozo e Perry. La prossima volta salutaceli.

AVGVSTVS VI – Assiste al passaggio di consegne tra:
Sono Primi Questi Romani
a
Sono a Pezzi Questi Romani.

ZIELU 6.5 – Entra e nessuno sente parlare di lui finchè al 94’ sta per toccare il suo primo pallone: viene falciato al limite della nostra area e si prende mezzo voto senza nemmeno toccare un pallone.

DEMONE DEI CARPAZI 7 – Fosse stato lo scorso anno, Carlos sarebbe rimasto in panca e Mone avrebbe fatto entrare Bisteccone al posto di Basto per dare alla partita un po’ di pepe, alla Roma qualche chance in più ed a noi due punti in meno ed un paio di infarti del miocardio. Si vede che in Romania hanno un senso dello spettacolo diverso, badano più alla concretezza. Noi ti ringraziamo Cristian, ma guarda che stai per farti nemici i cardiologi: ieri il mio si è lamentato che fino alle 11 di sera lo avevo chiamato solo un paio di volte.

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GASP 8 -
Già
Aspettavamo
Senza
Paura:
Sei
Unico!
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Affetto

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