La Rana Rosa non scriveva un articolo da quando il Milan era ancora nella parte alta della classifica (scusate, boss, sono un’assenteista), se non sbaglio era la defenestrazione di Praga.
Ma tranquilli che a Praga verrete defenestrati voi, se mi fate passare un’altra serata come questa.
Disgraziati.
L’ultima trasferta di Ranocchiate era finita con un rigore sbagliato da EpicCroco, dopo una marcia della speranza insieme ai crucchi direzione stadio, con deviazione in un bosco decadente quanto il mood post annuncio di Joao Mario alla Lokomotiv - PS: ho trovato un ulteriore motivo per odiare Bonucci, se già non ce ne fossero abbastanza. -
E allora perché privarsi di un’altra trasferta in Germania, con il 100% di possibilità di restare a bocca asciutta, un po’ come dopo l’esplosione di Coutinho al Liverpool?
Perché questa volta non avremmo avuto presagi di una partita di mer........o forse sì, facendo un resoconto generale:
1. autobus in orario e noi che riusciamo a prenderlo proprio mentre passa. ACCELERAZIONE DI SANCHO CHE LA METTE IN MEZZO PER PACO ALCACER. E SIAMO A UNO.
2. un pub che ci consente di bere, ma di portare da fuori il cibo che più ci piace, il tutto con crucchi al karaoke, che avrei tranquillamente scambiato con gatti con una lisca in gola.
REUS RESUSCITA ED È PRONTO PER LA TRIPLETTA.
3. io che trovo un bagno di domenica, in preda ai miei soliti problemi di diuresi, agevolata dalla Beck’s che “scende assai”. Non basta il mio “IT’S REALLY URGENT” italianamente intimidatorio, la proprietaria è così gentile da indicarmelo e non farmi neanche pagare.
WITSEL CI FA PENTIRE DEL GIORNO IN CUI È TORNATO DALLA CINA, SICURO.
4. Nel pub più affollato di Dortmund noi riusciamo a trovare anche posto. E MANGIAMO ANCHE BENE.
È LA FINE. BURKI DIVENTA NEUER. O Consigli contro di noi, che è più o meno la stessa cosa.
Va be raga, al 4-0 si sarebbero fermati. E invece non avevamo la minima idea di come sarebbe andata questa avventura.
Se il Toro segna nei primi minuti, vuol dire solo una cosa: PERDIAMO IN RIMONTA.
Peccato non averci pensato, ma sapete com’è, eravamo troppo emozionati dal fatto che Vecino sembrasse un giocatore di calcio.
Bene, ora puoi continuare a far cacare per i prossimi vent’anni, tanto l’hai ripresa.
Nel secondo tempo ho veramente capito come si sente Asamoah una volta oltrepassata la metà campo.
3 gol che mi hanno rincoglionita, completamente. Credo che l’unico momento in cui mi sia ripresa è stata la diagonale difensiva di Lazaro, che ha detto direttamente a me “esci dal coma, alzati e cammina”.
Saranno le treccine o quel magico diamantino stile “io quattordicenne che rimorchio ballando la tecktonik”, MA COSTUI CI HA RUBATO IL CUORE.
Da quando abbiamo abbracciato la sua causa, ha imparato a difendere e continua a fare quegli hat-trick che Jadon Sancho ti devi levare perché non sei nessuno.
DITECI ANCORA CHE PORTIAMO SFIGA. D’altronde, abbiamo fatto cinquecento brindisi tutti dedicati a Tino Lazaro, a qualcosa sarebbero pur dovuti servire.
PIGL LA MAGL, è comunque più dignitosa di quella di Dalbert del derb......dovevo, boss.
Va be, insomma, Claudio Baglioni sulla panchina del Borussia inizia a cantare “passerotto, non andare viaaaaaaaa” con l’acuto sulla AAAAAAAAA perché è lì che finisce la partita e sto cristiano doveva pur esultare.
Insomma, Gesù cristo ti vuole davvero bene se mette sulla tua strada una squadra che non sa battere le rimesse laterali. Come minimo devi celebrare una messa ed al posto di “signora Lia” devi cantare “Gloria a Dio nell’alto dei cieli”.
Un po’ come abbiamo fatto noi a fine partita. Come coristi non saremmo stati neanche male, d’altronde noi di Ranocchiate siamo multi-tasking. Sappiamo fare tutto, eccetto astenerci dal gridare “MITT A ESPOSITO” a partita in corso.
E DITECI CHE NON AVEVAMO RAGIONE. DITELO.
E diteci pure che ce ne facciamo della ragione, se abbiamo così tanta sfiga da avere il treno in ritardo di un’ora e rischiare di perdere l’aereo per tornare a casa, il tutto condito con una rocambolesca lite tra due crucchi.
Lui panzone con la maglia del Borussia, l’altro senza capelli, che sbatte la testa contro un palo perdendo conoscenza.
ECCO DOVE HO GIÀ VISTO QUESTA SCENA.
Abbiamo fatto la stessa cosa tra il 45’ ed il 46’, altrimenti non mi spiego come nel primo tempo fossimo l’Inter e nel secondo il Renate.
Questo è solo uno dei tanti misteri che non mi spiego da quando tifo Inter. Ma il più grande resta: quanti gliene avremmo fatti con un tridente d’attacco Karamoh-Rubén Botta-Zarate e con Kovacic a centrocampo?
A voi la risposta.