7 maggio 2017 La trasferta di Marassi arriva dopo queste dichiarazioni indimenticabili di Danilone D'Ambrosio.
Come al solito ci attende una partita difficile, il Genoa deve salvarsi, noi siamo alla ricerca di quell'Europa League che a detta di tutti è un obbligo. E per obbligo ovviamente si intende: "rottura di palle che non vogliamo fare nemmeno se ci obbligate no sul serio col cazzo noi non ce ne facciamo di problemi a perdere anche questa la trasferta piuttosto ci rimettiamo la dignità e voi bestemmiate in ottocento lingue diverse ma tanto la trasferta in Groenlandia il 4 di luglio ve la fate voi se volete". Sì insomma, si vede proprio che i ragazzi sono belli carichi e desiderosi di riscattarsi.
Il Genoa sarà sicuramente un osso duro, il clima in casa rossoblu è teso e la paura di retrocedere è concreta, con un solo punto in 7 partite . Fortunatamente noi abbiamo messo da parte abbastanza punti da non doverci preoccupare per la retrocessione, perché in realtà è che non ce la passiamo molto meglio, visto che non vinciamo da sei partite. Probabilmente è il karma che ci vuol far pagare caro quella vittoria per 7-1 contro l'Atalanta. Cioè, ok, bellissimo battere Gasperini… but was it worth it?
La famosa Torino, sconfitte con Samp e Crotone, Zapata 97, cinque gol dalla Fiorentina, sconfitta interna col Napoli e adesso eccoci qua.
Scendiamo in campo con una formazione incredibile: Handanovic in porta (poverino), Danilo "Mollo ma che Mollo" D'Ambrosio, coppia difensiva di ferro con Medel e Andreolli, Nagatomo, mediana Gaglia-Kondo, esterni con Perisic, Candreva, e panzerottino Eder schierato eccezionalmente trequartista alle spalle di Icardi.
Le due squadre entrano in campo visibilmente imbambolate e non si capisce chi stia lottando per la salvezza e chi…. no un momento, per cos'è che stavamo lottando noi?
Ah già: per niente.
Infatti Medel fa subito un fallo da rigore su Simeone, per fortuna non sanzionato. Il primo tiro in porta del Genoa è rimandato al 70' quando ci sarà il gol.
Spoiler! O forse no, ormai si sa come funziona…
Medel continua a rosicchiare Simeone come se fosse un osso di plastica di Arca Planet e lo costringe a uscire. Fuori il cholito-dentro Pandev. E mo so cazzi.
Giochiamo molto blandi e rilassati, un paio di conclusioni da fuori di Eder e Kondogbia, l'unica vera occasione l'abbiamo al 41' quando Perisic fa una corsa delle sue sulla sinistra e mette in mezzo un cross rasoterra, ma prima Ederinho e poi Candreva LISCIANO CLAMOROSAMENTE il pallone facendoselo passare in mezzo alle gambe.
Ma che vi ha fatto di male la Groenlandia? Ci sono un sacco di animali belli.
A proposito di animali belli, all'inizio del secondo tempo abbiamo una bella azione in contropiede con Perisic ma Lamanna si fa trovare ancora una volta pronto.
Pochi minuti arriva la notizia del vantaggio del Crotone a Pescare. Al Genoa il pari non basta più, si fa sul serio. Veloso avanza liberissimo a centrocampo senza che nessuno vada a contrastarlo e fa partire un bolide da fuori area. Per fortuna Handa munito del cappellino delle grandi disfatte è abile a deviarla sulla traversa, ma non è finita qui: sul rimpallo si avventa senza difficoltà proprio lui, il nostro eroe del triplete, Goran Pandev che riesce a segnare il più classico e beffardo dei gol dell'ex
Pioli finalmente decide di far saltare qualche testa (metaforicamente eh..) fuori Eder e Icardi, dentro Palacio (chissà magari con gli ex per una volta ci va di culo anche a noi..) e soprattutto.. MITT A GABIGOL!!!!!
Nuova sporadica presenza per il Barbosa del nostro cuore e finalmente questa partita inizia ad avere un senso Gabigol ricorda un po' Neymar, un po' Messi e un po' Tuta in Venezia-Bari.
È l'unico che vuol dimostrare qualcosa. Anche se non ha ancora deciso bene cosa.
Sembriamo destinati all'ennesima sconfitta, ma purtroppo la sofferenza per noi non è ancora finita, manca ancora l'episodio chiave della partita: corner di Candreva, Perisic si inventa una specie di mezza rovesciata dal limite, il pallone viene parato col braccio da Burdisso e Damato assegna il rigore
A questo punto succede proprio di tutto. C'è la chance di acciuffare il pareggio e l'immenso Gabigol si vorrebbe prendere questa responsabilità. Ovviamente tutti noi facciamo il tifo per il MITT dei MITT, l'uomo che meriterebbe una chance per riscattare questa stagione, se non altro perché i titolari al suo posto stanno facendo pena da settimane, e lui continua a non trovare spazio. Gabi non vuole proprio farsi sfuggire questa occasione per dimostrare il suo valore. E noi siamo lì, con lui. Prende il pallone e va sul dischetto ma proprio sul più bello viene frenato dal malefico Tonino Candreva. Tra i due c'è qualche momento imbarazzante di litigio, con un po' di scintille, alla fine purtroppo ha la meglio Candreva.
A quel punto il destino è scritto: Tonino che la tira senza troppa convinzione in braccio a Lamanna. Il secondo portiere che completa la sua giornata di gloria, classico.
SABOTATORE MALEDETTO LO HAI FATTO APPOSTA. DOVEVA TIRARLO GABI.
Finisce così, anzi no, non abbiamo ancora toccato il fondo: subito dopo il rigore Kondogbia viene espulso per proteste. Adesso sì che ci siamo. Ma che gli avrà detto all'arbitro?
7 maggio 2017 La trasferta di Marassi arriva dopo queste dichiarazioni indimenticabili di Danilone D'Ambrosio.
Come al solito ci attende una partita difficile, il Genoa deve salvarsi, noi siamo alla ricerca di quell'Europa League che a detta di tutti è un obbligo. E per obbligo ovviamente si intende: "rottura di palle che non vogliamo fare nemmeno se ci obbligate no sul serio col cazzo noi non ce ne facciamo di problemi a perdere anche questa la trasferta piuttosto ci rimettiamo la dignità e voi bestemmiate in ottocento lingue diverse ma tanto la trasferta in Groenlandia il 4 di luglio ve la fate voi se volete". Sì insomma, si vede proprio che i ragazzi sono belli carichi e desiderosi di riscattarsi.
Il Genoa sarà sicuramente un osso duro, il clima in casa rossoblu è teso e la paura di retrocedere è concreta, con un solo punto in 7 partite . Fortunatamente noi abbiamo messo da parte abbastanza punti da non doverci preoccupare per la retrocessione, perché in realtà è che non ce la passiamo molto meglio, visto che non vinciamo da sei partite. Probabilmente è il karma che ci vuol far pagare caro quella vittoria per 7-1 contro l'Atalanta. Cioè, ok, bellissimo battere Gasperini… but was it worth it?
La famosa Torino, sconfitte con Samp e Crotone, Zapata 97, cinque gol dalla Fiorentina, sconfitta interna col Napoli e adesso eccoci qua.
Scendiamo in campo con una formazione incredibile: Handanovic in porta (poverino), Danilo "Mollo ma che Mollo" D'Ambrosio, coppia difensiva di ferro con Medel e Andreolli, Nagatomo, mediana Gaglia-Kondo, esterni con Perisic, Candreva, e panzerottino Eder schierato eccezionalmente trequartista alle spalle di Icardi.
Le due squadre entrano in campo visibilmente imbambolate e non si capisce chi stia lottando per la salvezza e chi…. no un momento, per cos'è che stavamo lottando noi?
Ah già: per niente.
Infatti Medel fa subito un fallo da rigore su Simeone, per fortuna non sanzionato. Il primo tiro in porta del Genoa è rimandato al 70' quando ci sarà il gol.
Spoiler! O forse no, ormai si sa come funziona…
Medel continua a rosicchiare Simeone come se fosse un osso di plastica di Arca Planet e lo costringe a uscire. Fuori il cholito-dentro Pandev. E mo so cazzi.
Giochiamo molto blandi e rilassati, un paio di conclusioni da fuori di Eder e Kondogbia, l'unica vera occasione l'abbiamo al 41' quando Perisic fa una corsa delle sue sulla sinistra e mette in mezzo un cross rasoterra, ma prima Ederinho e poi Candreva LISCIANO CLAMOROSAMENTE il pallone facendoselo passare in mezzo alle gambe.
Ma che vi ha fatto di male la Groenlandia? Ci sono un sacco di animali belli.
A proposito di animali belli, all'inizio del secondo tempo abbiamo una bella azione in contropiede con Perisic ma Lamanna si fa trovare ancora una volta pronto.
Pochi minuti arriva la notizia del vantaggio del Crotone a Pescare. Al Genoa il pari non basta più, si fa sul serio. Veloso avanza liberissimo a centrocampo senza che nessuno vada a contrastarlo e fa partire un bolide da fuori area. Per fortuna Handa munito del cappellino delle grandi disfatte è abile a deviarla sulla traversa, ma non è finita qui: sul rimpallo si avventa senza difficoltà proprio lui, il nostro eroe del triplete, Goran Pandev che riesce a segnare il più classico e beffardo dei gol dell'ex
Pioli finalmente decide di far saltare qualche testa (metaforicamente eh..) fuori Eder e Icardi, dentro Palacio (chissà magari con gli ex per una volta ci va di culo anche a noi..) e soprattutto.. MITT A GABIGOL!!!!!
Nuova sporadica presenza per il Barbosa del nostro cuore e finalmente questa partita inizia ad avere un senso Gabigol ricorda un po' Neymar, un po' Messi e un po' Tuta in Venezia-Bari.
È l'unico che vuol dimostrare qualcosa. Anche se non ha ancora deciso bene cosa.
Sembriamo destinati all'ennesima sconfitta, ma purtroppo la sofferenza per noi non è ancora finita, manca ancora l'episodio chiave della partita: corner di Candreva, Perisic si inventa una specie di mezza rovesciata dal limite, il pallone viene parato col braccio da Burdisso e Damato assegna il rigore
A questo punto succede proprio di tutto. C'è la chance di acciuffare il pareggio e l'immenso Gabigol si vorrebbe prendere questa responsabilità. Ovviamente tutti noi facciamo il tifo per il MITT dei MITT, l'uomo che meriterebbe una chance per riscattare questa stagione, se non altro perché i titolari al suo posto stanno facendo pena da settimane, e lui continua a non trovare spazio. Gabi non vuole proprio farsi sfuggire questa occasione per dimostrare il suo valore. E noi siamo lì, con lui. Prende il pallone e va sul dischetto ma proprio sul più bello viene frenato dal malefico Tonino Candreva. Tra i due c'è qualche momento imbarazzante di litigio, con un po' di scintille, alla fine purtroppo ha la meglio Candreva.
A quel punto il destino è scritto: Tonino che la tira senza troppa convinzione in braccio a Lamanna. Il secondo portiere che completa la sua giornata di gloria, classico.
SABOTATORE MALEDETTO LO HAI FATTO APPOSTA. DOVEVA TIRARLO GABI.
Finisce così, anzi no, non abbiamo ancora toccato il fondo: subito dopo il rigore Kondogbia viene espulso per proteste. Adesso sì che ci siamo. Ma che gli avrà detto all'arbitro?
0' - Non so cosa aspettarmiSo che ho l'ansia PRIMO TEMPO: 1' - TIKUSSSSSSMA SIETE PAZZIIIIIIIDOPO MANCO UN MINUTO VOI SEGNATE?!Ciao Marcus Thuram, vuoi sposarmi? 2' - Il digiuno dei gol è finito. Non svegliatemi 8' - Ma vai a vagare Lamine 9’ - è passato solo un decimo di partita. Aiuto. 11' - Fuorigioco […]
Di solito abbiamo buone parole e intenzioni per tutti. Oggi vi chiediamo una buona intenzione per noi: noi articolisti di Ranocchiate, che oltre a sopportare le ultime dure sessioni di scempio (qualcuno le chiama partite, ma tant'è), dobbiamo giorno dopo giorno trovare la forza di rimettere mano alle tastiere invece di tirarle dalla finestra. Spoiler: […]
SOMMER 6 – Il destino si compie in dieci minuti circa, tra l’uscita di Benji e l’occasione di Shomourodov. I giallorossi piovono da tutte le parti, pare l’assalto alla diligenza come se lo facessero cowboys e indiani assieme, contro poveri cristi inermi.Che il gol sia venuto dopo una serie di rimpalli poco fortunati (per usare […]
0’ - L’ultima volta che mi sono sentito così avevo mangiato un kg di cozze crude ed ho passato il pomeriggio in bagnoOggi a confronto ripenso a quella giornata con affettuosa nostalgia PRIMO TEMPO: 2' - Ammonito Mancini dopo 2 minuti. Che strano, un difensore così corretto! 5' - Urlo rilasciato in gola… maledetto offsideSignor […]
💭 In una settimana siamo passati dall'essere imbattibili (no, ingiocabili no, porta scarogna) all'essere finiti, brutti, spompati. Noi tifosi abbiamo l'umore sulle montagne russe e va bene, gli addetti ai lavori però dovrebbero mantenere un minimo di equilibrio. Sennò qui andiamo a finire che iniziamo a spostare le partite e non si sa quando giocarle. […]
GIUSEPPONE 5 - Sono passati i suoi 15 minuti di notorietà: ieri qualche errore l'ha commesso, cosa che come da italica usanza riporterà tutti noi ad aggrapparci a Sommer, deve giocare lui perché "Martinez non è cosa, dai"Ovviamente il tutto durerà fino al prossimo errore di Sommer, lì ci si rivede tutti da Giuseppone o […]