Ore 20.45. Spengo nervosamente la sigaretta e accendo la tv.
Ho mille pensieri per la testa, ma per una volta non riguardano me.
Non oggi.
Oggi c’è una pulsione che preme.
Pulsione di morte, direbbe Freud.
La pulsione di vedere come ci incasineremo la vita contro il Parma più scarso di sempre.
Anche di quello che ci rifilò la doppietta di De Ceglie prima di fallire e retrocedere.
Primo tempo
1’ - E solo ora mi rendo conto che oggi c’è pure Yann.
Mi sa che vado a fumare un’altra sigaretta e torno.
4’ - Nooooo Hakimiiiiiiiiii
Lasciate stare il mio trottolino d’oro.
14’ - Kurtis di testa, Handa di Mano.
Inizio a sentirmi insicuro.
17’ - Karamoh in dribbling prolungato su Skriniar è un affronto alla nostra stessa esistenza.
22’ - Primo calcio d’angolo della partita per noi.
Mazzarri non sarebbe per niente contento.
30’ - NOOOOOOOOOOO
Hakimi corre, corre, corre come solo lui sa fare, arriva sul fondo e mette in mezzo un pallone perfetto che taglia fuori tutta la difesa del Parma.
Un pallone perfetto ma appena troppo indietro rispetto a Eriksen che non riesce a deviare nella porta ormai libera.
Ho visto tutti i sogni della mia vita infrangersi simultaneamente.
32’ - Calcio di punizione di Eriksen, mischia in area, doppio salvataggio su tiro a colpo sicuro, contropiede Parma, Karamoh in fuga imbizzarrito, recupero palla.
Tutto questo in forse 40 secondi che mi sono costati altrettanti mesi di vita.
44’ - Lukakone mio cosa mi combini.
Lo sapevo che oggi non poteva andare a finire bene.
Secondo tempo
8’ - Breve flusso di coscienza:
“No Lukaku cazzo fai, incredibile vai Sanchez, vai, vai è gol, gol, gol, no, non è gol ma dai non ci credo che sfiga, oggi non vinceremo m… GOOOOOOOL”
In tutto ciò Sanchez ci ha portato in vantaggio segnando il secondo gol di fila in campionato.
L’ultima volta in cui è successo Romelu giocava ancora nell’Anderlecht.
16’ - E va beh, ma tu, a uno così, che ne vo’ di’?
Ennesima, poderosa, trattorata - perché ormai posso definirla solo così - di Lukaku che si invola in contropiede e si mangia l’intera difesa del Parma per poi appoggiare a Sanchez che, solo soletto, incrocia quanto basta per prendere Sepe contro tempo.
Doppio vantaggio e torniamo a essere la solita Inter di quest’anno.
Però dite la verità il primo tempo vi ha fatto risentire quella sensazione di tifare una squadra unica e speciale?
24’ - Conte dice ai giocatori di giocare semplice, far girar palla, non rischiare nulla.
Skriniar di tutta risposta regala un pallone in mezzo al campo e quasi gli avversari vanno in porta.
25’ - Eccola l’Inter che conosco, quella che sono abituato a vedere!
Hernani la riapre nel segno del Parma di Fuser spauracchio della mia infanzia.
Ora ci teca soffrire.
E sta cosa un po’ mi rasserena.
35’ - Yann, te lo chiedo per favore.
Smettila, altrimenti inizio a odiarti.
45’ + 4’ - Quindi abbiamo fatto una partita un po’ così, ma appena abbiamo alzato un po’ il ritmo abbiamo fatto due gol. Abbiamo fatto riaprire al Parma, ma poi non abbiamo concesso praticamente nulla.
Questa squadra è davvero cambiata.