Mi squilla il telefono: sconosciuto. Guardo la chiamata con sospetto, penso che sarà sicuramente il solito call center. Rispondo e dall'altra parte una voce rauca mi saluta: "Ciao sono Simo, dobbiamo preparare il derby nel migliore dei modi". Io sono stranito: "Mone ma chi ti ha dato il mio numero? E poi perché chiami me, mica gioco io". Inzaghi prosegue: "Hai visto che a Monza, dove mi spiaze per i ragassi per come è finita, hanno mandato un milanista come Galliani a gufarci. Dobbiamo rispondere nel migliore dei modi. Dobbiamo mandare un interista alla loro partita per pareggiare il malocchio e le sfighe prima della Supercoppa. Però abbiamo bisogno di un tifoso che non dia nell'occhio, che non si riconosca. Devono essere convinti di avere la fortuna dalla loro parte". Guardo le prossime sfide e vedo un Milan - Toro di Coppa, riprendo la linea: "Mone a me va bene, se lo dici tu... ho anche uno zio milanista posso portare lui allo stadio così ho la copertura". Inzaghi è contento: "bravo e vedi di fare tutto nel migliore dei modi".
Chiamata conclusa. Picchietto la penna sulla scrivania, MyMilan vuole l’iscrizione per comprare i biglietti: “Pure l’iscrizione? Peppino Prisco, perdonami”. Mi iscrivo. Subito sopra l’e-mail di inter.it cominciano ad arrivarmi anche quelle del Milan… si poi le cancello, non voglio queste cose nella mia casella. Guardo i prezzi. Ora ho capito come il Milan paga lo stipendio a Ibrahimovic per cantare a Sanremo. Rispetto a Inter – Parma del giorno prima, stesso anello, stesso settore, i prezzi sono decisamente più alti. Vuoi vedere che questi devono ancora finire di pagare CDK90? Poi penso a mio zio alla rete del campo che veniva a vedere tutte le mie partite. Penso a Mone che vuole pareggiare il malocchio. Mano sul cuore, altre due litanie di perdono invocando Peppino Prisco e procedo all’acquisto.
Lampugnano ore 19.30
Arrivo pimpante al parcheggio. Inizia ufficialmente la serata sotto copertura. Vestito in borghese, attento a quello che dico, comincio a unirmi al primo gruppetto di cugini rossoneri verso la navetta. Mio zio commenta che c’è tanta gente. Rispondo: “Perché non sei venuto a Inter – Bayern…ops”. Le stelline di GTA che indicano il livello di ricercato si alzano. Una signora davanti a me con sciarpona rossonera si gira, mi lancia l’occhiataccia, poi guarda il marito e borbotta qualcosa. L’omino in testa stile Inside Out mi richiama per l’errore commesso, non sei neanche entrato allo stadio e già ti fai sgamare?
Stadio Meazza – Settore Arancio ore 20.15
“Certo che San Siro con questi colori sta proprio male”. Penso mentre mangio spaparanzato il mio panino. Ma i milanisti li vedo belli brillanti, mentre tra selfie e sorrisi parte la loro danza “Pioli is on fire”. Tutti saltano e ballano. Io ripenso a quando vedevo Pioli allo stadio sulla panchina nerazzurra e alla sua corsa sotto la Curva Nord al gol di Perisic nel derby allo scadere. Che strano e beffardo può essere il destino. Però lo zio è contento, anzi si scalda e canta al secondo coro “E chi non salta è un gobbo juventino”. Beh questo in realtà va bene pure a me. Il Milanese Imbruttito accoglie i tifosi allo stadio. Poi dice qualcosa e mi accorgo di non essere l’unico interista infiltrato. Non posso dire chi è l’altro, perché se lo dico poi viene giù tutto (semicit).
Intanto metto una storia Instagram con un bel gufetto. Passa qualche minuto, riguardo il telefono e per un attimo scopro cosa prova Diletta Leotta quando tutti gli commentano le storie. Insomma i milanisti mi danno del gufo, gli interisti mi chiedono di gufare. La ragazza di fianco sbircia e vede lo sfondo dell’Inter con l’abbraccio a Lukaku post 3-0 nel derby. Le stellette da ricercato tornano ad alzarsi, mi schiarisco la voce e metto via il telefono. Mi accorgo che devo scaldare l’ambiente e confondere le acque: “Oh ma Sheva stasera non gioca? Ibra è in formazione?” e via di sorrisetto. Poi la notizia, il Milan schiera un 3-5-2. Oh ma com’è che adesso copiamo il modulo di Maestro Mone Inzaghi? Tonali alla Gagliardini?
Vi risparmio il primo tempo. Mi soffermo un attimo sul secondo. Mentre a San Siro salgono i primi segni di impazienza entrano i loro idoli e tutto torna bello. Ma quando vedo Theo Hernandez che comincia a corrermi sotto al naso il panino un po’ mi va di traverso. Poi parte il coro e la curva balla sulle note di Leao Meravigliao. Lui risponde all’affetto dei suoi ultras sparando due tiri in tribuna. “Beh dai, allora non era un vizio solo di Guarin” penso. Poi il Toro resta in dieci e un po’ mi dispiace, vedrai che la sfangano anche stavolta. Dopo l’espulsione torna il sereno al Meazza, tocca palla (uno dei pochissimi) Giroud e tutti cantano. Anche Tonali spara un bel tiro in tribuna. “Beh dai, allora vedi che davvero non è tanto diverso da Gagliardini”. Intanto mi soffermo sul numero 90 rossonero che vaga sperso per il campo e mi ricordo del “A Milano c’è un solo numero 90, CDK!”. Sorrido ancora mentre tutti insultano il portiere del Toro perché ci mette mezz’ora a rinviare ogni volta. L’unica cosa che mi rompe questa atmosfera così armoniosa è il beccarmi i supplementari live per la seconda sera consecutiva, quando la sveglia suona alle 6. Almeno ieri Acerbi mi aveva mandato a casa prima evitandomi i rigori, con quel pallonetto dolce dolce al buon Gigione. Messaggio di Inzaghi su whatsapp: "Bravo il Milan pareggia col Toro in 10, hai visto che il mio piano funziona?"
Il primo supplementare è un monologo granata. “Oh ma Kakà non entra stasera?”. Poi l’apoteosi, contropiede del Toro che gioca in 10 da 50 minuti e gol di non ho mica capito chi. Pazienza rimanderò ADOPO l’incombenza di vedere chi ha segnato. Faccia da meme e sorrisetto beffardo mentre tutt’intorno monta la rabbia. Il Milan fa altri 3 passaggi orizzontali e tutti urlano dietro al povero Bennancer. “Beh dai, allora non era solo un vizio di ieri sera, magari è il campo”. Non riesco a togliermi il sorrisetto. Poi ripenso alla Supercoppa. Ahi, di sicuro oggi sfortuna e mercoledì prossimo gli torna tutto indietro con gli interessi.
Finita la partita il mio vicino di posto si lamenta apertamente contro la prestazione dei propri eroi, io aggiungo sale sulla ferita: “E hanno giocato pure in 10 per 50 minuti, ma poi com’è che Pioli si è inventato ‘sta cosa del mettervi col 3-5-2?”. Mi accorgo tardi del METTERVI, le stelline di GTA arrivano a 4 e cominciano a lampeggiare, ma il giovane rossonero è troppo affranto e fortunatamente non si accorge del lapsus. Sul bus che riporta a Lampugnano sento l’analisi post partita dei cugini. Nello specifico parlano dell’importanza di avere un portiere da mettere al posto di Magic Mike. Si si, non fate quella faccia. Uno se ne esce: “Almeno l’Inter ha Handanovic che da sicurezza alla difesa e alla squadra”. Mi mordo la lingua. Caro cugino, non parlare di mondi e sensazioni che non conosci.
Casa ore 01.30
La sveglia suona tra poco, il sorriso per la divertente serata che mi ha regalato il Milan è rimasto, seppur conscio che settimana prossima la sfiga si abbatterà su di noi. Guardo lo zio, sconfortato dopo la sua prima partita allo stadio culminata con una beffa. Ripenso alla mia prima partita (Coppa Italia 2005/06, Inter – Lazio 1-0 con la coppia d’attacco Adriano – Momentè). Mi spiace davvero per lui, ma questo è il Futbal direbbe Adani. Scrivo a Mone: "Simo ma sei convinto? Io ho paura eh. Tu avrai anche tanti anni di Lazio, ma io ho tanti anni di Inter. La fortuna è cieca ma la sfiga con noi ci vede benissimo". Inzaghi mi risponde che gli equilibri sono stati messi al loro posto, sfortuna divisa esattamente a metà. Lui è tranquillo, io mica tanto. Accendo le candele votive ai vari santi della storia nerazzurra, conscio che con l'Inter anche quando sembra girare bene la fregatura è sempre dietro l'angolo. Per sicurezza prendo le ferie: giovedì i miei alunni milanisti a scuola non li voglio vedere.
Mi squilla il telefono: sconosciuto. Guardo la chiamata con sospetto, penso che sarà sicuramente il solito call center. Rispondo e dall'altra parte una voce rauca mi saluta: "Ciao sono Simo, dobbiamo preparare il derby nel migliore dei modi". Io sono stranito: "Mone ma chi ti ha dato il mio numero? E poi perché chiami me, mica gioco io". Inzaghi prosegue: "Hai visto che a Monza, dove mi spiaze per i ragassi per come è finita, hanno mandato un milanista come Galliani a gufarci. Dobbiamo rispondere nel migliore dei modi. Dobbiamo mandare un interista alla loro partita per pareggiare il malocchio e le sfighe prima della Supercoppa. Però abbiamo bisogno di un tifoso che non dia nell'occhio, che non si riconosca. Devono essere convinti di avere la fortuna dalla loro parte". Guardo le prossime sfide e vedo un Milan - Toro di Coppa, riprendo la linea: "Mone a me va bene, se lo dici tu... ho anche uno zio milanista posso portare lui allo stadio così ho la copertura". Inzaghi è contento: "bravo e vedi di fare tutto nel migliore dei modi".
Chiamata conclusa. Picchietto la penna sulla scrivania, MyMilan vuole l’iscrizione per comprare i biglietti: “Pure l’iscrizione? Peppino Prisco, perdonami”. Mi iscrivo. Subito sopra l’e-mail di inter.it cominciano ad arrivarmi anche quelle del Milan… si poi le cancello, non voglio queste cose nella mia casella. Guardo i prezzi. Ora ho capito come il Milan paga lo stipendio a Ibrahimovic per cantare a Sanremo. Rispetto a Inter – Parma del giorno prima, stesso anello, stesso settore, i prezzi sono decisamente più alti. Vuoi vedere che questi devono ancora finire di pagare CDK90? Poi penso a mio zio alla rete del campo che veniva a vedere tutte le mie partite. Penso a Mone che vuole pareggiare il malocchio. Mano sul cuore, altre due litanie di perdono invocando Peppino Prisco e procedo all’acquisto.
Lampugnano ore 19.30
Arrivo pimpante al parcheggio. Inizia ufficialmente la serata sotto copertura. Vestito in borghese, attento a quello che dico, comincio a unirmi al primo gruppetto di cugini rossoneri verso la navetta. Mio zio commenta che c’è tanta gente. Rispondo: “Perché non sei venuto a Inter – Bayern…ops”. Le stelline di GTA che indicano il livello di ricercato si alzano. Una signora davanti a me con sciarpona rossonera si gira, mi lancia l’occhiataccia, poi guarda il marito e borbotta qualcosa. L’omino in testa stile Inside Out mi richiama per l’errore commesso, non sei neanche entrato allo stadio e già ti fai sgamare?
Stadio Meazza – Settore Arancio ore 20.15
“Certo che San Siro con questi colori sta proprio male”. Penso mentre mangio spaparanzato il mio panino. Ma i milanisti li vedo belli brillanti, mentre tra selfie e sorrisi parte la loro danza “Pioli is on fire”. Tutti saltano e ballano. Io ripenso a quando vedevo Pioli allo stadio sulla panchina nerazzurra e alla sua corsa sotto la Curva Nord al gol di Perisic nel derby allo scadere. Che strano e beffardo può essere il destino. Però lo zio è contento, anzi si scalda e canta al secondo coro “E chi non salta è un gobbo juventino”. Beh questo in realtà va bene pure a me. Il Milanese Imbruttito accoglie i tifosi allo stadio. Poi dice qualcosa e mi accorgo di non essere l’unico interista infiltrato. Non posso dire chi è l’altro, perché se lo dico poi viene giù tutto (semicit).
Intanto metto una storia Instagram con un bel gufetto. Passa qualche minuto, riguardo il telefono e per un attimo scopro cosa prova Diletta Leotta quando tutti gli commentano le storie. Insomma i milanisti mi danno del gufo, gli interisti mi chiedono di gufare. La ragazza di fianco sbircia e vede lo sfondo dell’Inter con l’abbraccio a Lukaku post 3-0 nel derby. Le stellette da ricercato tornano ad alzarsi, mi schiarisco la voce e metto via il telefono. Mi accorgo che devo scaldare l’ambiente e confondere le acque: “Oh ma Sheva stasera non gioca? Ibra è in formazione?” e via di sorrisetto. Poi la notizia, il Milan schiera un 3-5-2. Oh ma com’è che adesso copiamo il modulo di Maestro Mone Inzaghi? Tonali alla Gagliardini?
Vi risparmio il primo tempo. Mi soffermo un attimo sul secondo. Mentre a San Siro salgono i primi segni di impazienza entrano i loro idoli e tutto torna bello. Ma quando vedo Theo Hernandez che comincia a corrermi sotto al naso il panino un po’ mi va di traverso. Poi parte il coro e la curva balla sulle note di Leao Meravigliao. Lui risponde all’affetto dei suoi ultras sparando due tiri in tribuna. “Beh dai, allora non era un vizio solo di Guarin” penso. Poi il Toro resta in dieci e un po’ mi dispiace, vedrai che la sfangano anche stavolta. Dopo l’espulsione torna il sereno al Meazza, tocca palla (uno dei pochissimi) Giroud e tutti cantano. Anche Tonali spara un bel tiro in tribuna. “Beh dai, allora vedi che davvero non è tanto diverso da Gagliardini”. Intanto mi soffermo sul numero 90 rossonero che vaga sperso per il campo e mi ricordo del “A Milano c’è un solo numero 90, CDK!”. Sorrido ancora mentre tutti insultano il portiere del Toro perché ci mette mezz’ora a rinviare ogni volta. L’unica cosa che mi rompe questa atmosfera così armoniosa è il beccarmi i supplementari live per la seconda sera consecutiva, quando la sveglia suona alle 6. Almeno ieri Acerbi mi aveva mandato a casa prima evitandomi i rigori, con quel pallonetto dolce dolce al buon Gigione. Messaggio di Inzaghi su whatsapp: "Bravo il Milan pareggia col Toro in 10, hai visto che il mio piano funziona?"
Il primo supplementare è un monologo granata. “Oh ma Kakà non entra stasera?”. Poi l’apoteosi, contropiede del Toro che gioca in 10 da 50 minuti e gol di non ho mica capito chi. Pazienza rimanderò ADOPO l’incombenza di vedere chi ha segnato. Faccia da meme e sorrisetto beffardo mentre tutt’intorno monta la rabbia. Il Milan fa altri 3 passaggi orizzontali e tutti urlano dietro al povero Bennancer. “Beh dai, allora non era solo un vizio di ieri sera, magari è il campo”. Non riesco a togliermi il sorrisetto. Poi ripenso alla Supercoppa. Ahi, di sicuro oggi sfortuna e mercoledì prossimo gli torna tutto indietro con gli interessi.
Finita la partita il mio vicino di posto si lamenta apertamente contro la prestazione dei propri eroi, io aggiungo sale sulla ferita: “E hanno giocato pure in 10 per 50 minuti, ma poi com’è che Pioli si è inventato ‘sta cosa del mettervi col 3-5-2?”. Mi accorgo tardi del METTERVI, le stelline di GTA arrivano a 4 e cominciano a lampeggiare, ma il giovane rossonero è troppo affranto e fortunatamente non si accorge del lapsus. Sul bus che riporta a Lampugnano sento l’analisi post partita dei cugini. Nello specifico parlano dell’importanza di avere un portiere da mettere al posto di Magic Mike. Si si, non fate quella faccia. Uno se ne esce: “Almeno l’Inter ha Handanovic che da sicurezza alla difesa e alla squadra”. Mi mordo la lingua. Caro cugino, non parlare di mondi e sensazioni che non conosci.
Casa ore 01.30
La sveglia suona tra poco, il sorriso per la divertente serata che mi ha regalato il Milan è rimasto, seppur conscio che settimana prossima la sfiga si abbatterà su di noi. Guardo lo zio, sconfortato dopo la sua prima partita allo stadio culminata con una beffa. Ripenso alla mia prima partita (Coppa Italia 2005/06, Inter – Lazio 1-0 con la coppia d’attacco Adriano – Momentè). Mi spiace davvero per lui, ma questo è il Futbal direbbe Adani. Scrivo a Mone: "Simo ma sei convinto? Io ho paura eh. Tu avrai anche tanti anni di Lazio, ma io ho tanti anni di Inter. La fortuna è cieca ma la sfiga con noi ci vede benissimo". Inzaghi mi risponde che gli equilibri sono stati messi al loro posto, sfortuna divisa esattamente a metà. Lui è tranquillo, io mica tanto. Accendo le candele votive ai vari santi della storia nerazzurra, conscio che con l'Inter anche quando sembra girare bene la fregatura è sempre dietro l'angolo. Per sicurezza prendo le ferie: giovedì i miei alunni milanisti a scuola non li voglio vedere.
1️⃣ Bentornati con una nuova raccomandazione del rano-dietologo di fiducia: ingerite piccole dosi di interismo, possibilmente a più riprese. Noi non vediamo l'Inter da due settimane e nel prossimo mese la vedremo otto volte. Oh, è davvero come andare dal nutrizionista. Lui ti consiglia cose, tu te ne sbatti pagando. 2️⃣ Bell'orario per giocare comunque. […]
SOMMER 6 – Yaaaan, Yaaan, ti sorridono gli anelli verdiYaaan, Yaaan, Kvara e Politano ti fanno ciaoCon Ace e Benji qui c’è un mondo fantasticoMa qualcuno fermasse a quello strunz’ e McTominay BENJI 6.5 – Ah, oui, putev’esse la premiere fois que je marque en la Ligue A!Ma, à ce moment-là, l’è arrivè Monisueur Bonjour!Comme […]
0’ - FIIII FIIII FIIIII FIIII FIIII PRIMO TEMPO: 6' - Mi sento l'Arsenal mercoledì 10’ - Eto’o in incognito visto 15' - Lo vogliamo marcare Kvara, per favore? 16’ - cazzocene, noi il pallone lo accompagniamo DENTRO la porta 22’ - guarda mamma, proprio come l’ArsenalSiamo sotto.Ha segnato il McDonald della Scozia 35’ - […]
Oggi ci sentiamo molto influencers e faremo un bellissimo unboxing con voi! Questa startup emergente con sede a Riga (esiste davvero, non solo al Monopoly) ci ha mandato, dietro lautissimo compenso, un macchinario rivoluzionario: il misuratore di simpatia, e oggi lo testeremo sui nostri avversari. Il funzionamento è semplice: noi inseriamo il nome, lui restituisce […]
SOMMER 6 - Noi abbiamo un problema.Cioè no abbiamo 1 triliardo di problemi, ma ne abbiamo uno di più recente manifestazione rispetto agli altri: Mikel Merino.Questo lestofante sta cambiando squadra ogni anno per venirci puntualmente a giocar contro nella prima fase della Champions.Fortunatamente, quest’anno ci ha pensato Sommer: ha spacciato la sua esecuzione per un […]
0' - Siamo tutti qui per assicurarci che sia veramente finita la partita col Venezia vero? PRIMO TEMPO: 1’ - Velo di Lautie e traversa di Fifino. MA CHE OOOOOOOH! 4' - Intanto grazie all'impareggiabile qualità della mia connessione a tratti vedo Dumfries a tratti vedo Desailly di Fifa 98 6' - Che apertura Calha! […]