SOMMER 6.5 – Che L’Uomo Col Sigaro avesse lanciato una maledizione sul derby avevamo qualche sospetto già dopo i due gol annullati nel primo tempo per fuorigioco, ma la conferma l’abbiamo avuta al 45’, quando dopo la respinta di Yann il pallone si ferma nell’area piccola e passa beffardo tra le gambe di tutta la difesa prima di finire sui piedi di Reijnders, tra l’altro l’unico di Qellillì in grado di tirare verso la porta.
Poi nella ripresa gli incantesimi si concentrano tutti sulla porta di Maignan, con Yann lasciato libero di riassettare il prato torturato da Pavlovic nel primo tempo.
BENJI 7 – La vie c’est fantastique, quando puoi urlare in faccia a Leao tutta la tua superiorità. La grande joie dura poco, perchè dopo poco arriva l’1 a 0 dei cuginastri, ma Benji ha imparato una lezione importante in questi due anni: Jamais na joie contre chest’cchì.
KING STEFAN 8 – Basta che dica “sits!” e Abraham si mette a cuccia buono buono ai suoi piedi. Poi con Camarda non serve nemmeno parlare, basta fargli vedere una scatola di Lego e il ragazzino si mette a giocare in un angolo. A questo punto “possiamo passare alle cose formali”, cioè rompere l’incantesimo dell’Uomo Col Sigaro e ristabilire un minimo di giustizia.
BASTO 6 – Abituati a vederlo ovunque in campo, questa volta ci dobbiamo accontentare di ammirarlo in difesa, dove tiene a bada l’Ammeregano. Considerato quello che Pulisic aveva combinato all’andata, non è impresa da poco, ma dov’è la proiezione offensiva? Dove sono gli inserimenti mortali? Ed i lanci millimetrici?
Per punizione venti flessioni e una doppietta contro la Viola.
FIFI 7 – L’upgrade “piede sinistro” aggiunto contro il Lecce comincia a funzionare e lo vediamo usarlo sempre più e qualche volta pure spostarsi su quella fascia, con il nuovo arrivato Walker che lo guarda stranito:
“Tu non dovresti essere qui!”
“Nemmeno tu, che ti mancava da Pep?”.
PIPPOMKHI 6 – La prossima volta le dichiarazioni sull’ingiocabilità teniamocele per il post-derby. Ho come la sensazione che ce ne saranno altri quest’anno, e non è una sensazione piacevole.
CALHA 5.5 – Diciamo la verità, all’annuncio delle formazioni ci eravamo fatti tutti dei film epici in testa: “Il ritorno del Re”, “V per Vendetta”, “Il Ras del Quartiere”.
Ed invece, a fine primo tempo si ferma a centrocampo e ci regala un’indimenticabile interpretazione di Pino dei Palazzi mentre dice “C’hai una siga?” (da ora in poi diventerà “Calha siga?”), ed aspetta che qualcuno gliela accenda, ma quei maleducati gli soffiano il pallone.
BARE 7 – Non sarà stato precisissimo ed a volte pure un po’ troppo nervoso (ma chi? Bare?), eppure ha messo in campo anima, corpo e Spirito Santo, credo chiamato in causa più di una volta anche da chi ha visto la partita.
DIMA 6 – Sarà che Walker non è esattamente l’ultimo arrivato, ma lo abbiamo visto stanco, impreciso e meno coinvolto di quanto avremmo voluto. Attenzione che Nicolewski non è TJ.
TIKUS 7 –
“Buongiorno signor Pavlovic, ma sai che lei mi sta davvero simpatico? Ricorda nel fisico un po’ Stam, nelle movenze un altro Milan a noi putroppo indigesto”
“Anche tu simpaticone, Thuram!”, e gli rifila un calcione da dietro in area.
“Arbitro, mi ha buttato giù!”
“Sì, ma tu l’hai provocato”
Deve essere andata così.
LAUTI 7 – Gli avevamo detto di conservarsi qualche gol per il derby, ed invece ha voluto fare lo sborone contro Lecce e Monaco. E la terribile maledizione dell’Uomo Col Sigaro ha colpito beffardamente anche lui, facendolo segnare o fare assist solo in fuorigioco, o quando si è messo in mezzo Chiffi senza un vero perchè.
Ma il nostro diez ha due pelotas grosse come ananas, e si può capitanare una squadra anche con la garra. Anzi, soprattutto.
C. AVGVSTVS 6 – Un legionario non si rifiuta mai di combattere, si mette in trincea ed obbedisce.
BISTECK 7.5 – Il suo ingresso ricorda quello di Samuel quando Mou doveva recuperare uno svantaggio. Pericolo costante in avanti, saracinesca dietro. Il suo palo grida ancora vendetta.
ZIELU 6 –
“Me racomanno, Piè, meno cinematografia de Calha e più sostanza”
“Tranquillo, Mr. Farris, il ruolo da protagonista lo lascio all’altro polacco”
FRATTESI 6 – Come sempre, entra come se dovesse spaccare il mondo, corre a mille ed almeno tiene a bada Musah che ieri pareva Lampard.
ER CORE DE VARSAVIA 8 –
NICO NICO NICOOOOO
CORE DE STA CITTAAAAAA
CO’ QUER ASSIST DE PETTO
TANTA E TANTA GENTE
HAI FATTO INNAMORAAAAA’
MONE 7.5 – Come un Demone alle prese con un escorcismo, soffre nell’area tecnica imprecando mentre cerca di trovare un contro-incantesimo. Al terzo palo di Fifino ha un’illuminazione: E’ il palo destro ad essere stregato, crossate sull’altro!
Da lì nasce il pareggio.
Mezzo voto in più per aver reagito (finalmente) agli sVARioni ed aver lanciato un incantesimo che ha trasformato temporaneamente Angelino in Roberto Carlos.
Daje!