Sinceramente ragazzi, il Derby di Milano è una partita così unica, particolare e ricca di aneddoti nella storia, che scegliere 5 istantanee è davvero difficile. Noi "Bauscia" (Inter squadra della borghesia) e loro "casciavitt" (Milan squadra degli operai e del popolo) siamo sempre stati in competizione, eppure mai nemici, ma sempre cugini. Grandi campioni hanno giocato questa partita, pazzesche coreografia l’hanno accompagnata. Ecco perché, da molti amanti del calcio, Inter – Milan è considerata la Stracittadina più bella del mondo. Quelle che vedremo oggi sono alcune delle scene più particolari ed indecenti dei derby post 2000.
Il gol di AdriaMAno
Stagione 2008/09. Derby numero 270, il secondo per Mourinho contro l’ormai esperto Ancelotti. Io invitato a casa di Milanisti la butto inizialmente sul “politically correct”. Solo a leggere le formazioni, un brivido corre lungo la schiena. Tandem nerazzurro Ibra – Adriano (SHOT POWER 99) contro Ronaldinho e Pato (TODA JOIA). Capitani Maldini e Zanetti (AHHHH, RESPIRATE QUESTA ATMOSFERA). Alla mezz’ora però ecco il fatto che caratterizzò quella sfida. Da destra Maicon fa partire un bel cross, Maldini si perde Adriano, che per colpire la palla fa un mezzo bagher con la mano destra e segna. Gelo milanista a San Siro ed anche sul divano della casa dove sono ospitato. Polemiche velenose e la mia finta sportività che cerca di calmare gli animi: “Dai su ma gli è scivolata lì, è involontario, ma cosa deve fare? Tagliarsi il braccio?” Intanto dentro di me il sorriso aumenta quando Stankovic scarica il 2-0 su assist di Ibra. Finirà 2-1 con gol inutile di Pato. Mourinho contento perché Adriano dedica il gol al figlio, il giorno dopo pioggia di polemiche e tutti a scannarsi.
2.Seedorf in ciabatte
A Settembre dello stesso anno va in onda uno dei derby più belli della storia interista. Penso che quel 4-0 ce lo abbiamo ancora tutti negli occhi, mi fermerei però nella storia dentro la storia, ossia la furia cieca di Ringhio Star Gattuso nei confronti di Leonardo e del povero Clarence, reo di vestire le ciabatte in panchina. Ma cosa è successo? Nel giorno del debutto di Sneijder, sbarcato a Milano poche ore prima, Gattuso perde la testa a metà primo tempo. Punteggio già sullo 0-1 dopo l’azione da Fifa che ha portato al gol di Motta. Rino è in sofferenza fisica, chiama la panchina e chiede il cambio. Leonardo sceglie Seedorf, il quale però è in ciabatte con patatine, pop corn, coca cola e fruttini a gustarsi il match. Poco dopo Pirlo sbaglia la punizione, Maicon lancia in campo aperto Eto’o (ETO’O, ETO’O). Gattuso lo insegue come meglio può e lo atterra in area. Solo Dio sa come non prenda già il rosso in quella occasione. Ringhio chiede ancora il cambio ad ampi gesti. Dalla panchina tutto tace, Seedorf abbassa la Gazzetta che stava leggendo e chiede se deve entrare proprio lui. Gattuso però, ormai è come l’Orlando furioso. Trancia la tibia al povero Wes e senza aspettare il cartellino (stavolta non lo salva manco il Papa) lancia la fascia da capitano e va sotto la doccia maledicendo tutto e tutti. (AHHHHH QUESTA PARTE DELLA MIA VITA LA CHIAMO MERAVIGGHIA)
3. Regalo Di…da Natale
Antivigilia di Natale 2007. Quel derby lo ricordo sempre con piacere, perché è quello in cui abbiamo aspettato il Milan neo campione del Mondo in campo per applaudirlo. E solo questo denota quanto siamo Signori (non Beppe Signori). La partita è equilibrata e solo una punizione perfetta di Pirlo dalla lunetta la sblocca. Però Dida non ci sta e decide di darci una mano. Prima Cambiasso serve Cruz, che se la porta sul sinistro e calcia bucando un goffo estremo difensore milanista. Poi nella ripresa Maldini allontana male, Cambiasso raccoglie e di sinistro dal limite fa partire una mozzarella centrale. Dida vola però alla sua sinistra e la palla entra tranquilla in porta. Tutti pensano alla deviazione che in realtà non c’è.
Il giorno dopo la Gazzetta metterà in prima pagina proprio la foto della papera di Dida con la didascalia “Regalo Di(da) Natale”. Ma che infidi balordi, quasi quasi mi è dispiaciuto… naaaaaah.
4. È vostro!
Stagione 2012/13, si proprio quella in cui siamo partiti a razzo col tridente Milito, Palacio, Cassano, con in panca Coutinho e Sneijder. Si proprio quella. Alla 7° giornata arriva il Milan di Allegri. Per la verità nemmeno loro messi troppo bene. Dopo appena 3 minuti punizione di Cambiasso dalla sinistra, Abbiati va a cogliere margherite, Wally Samuel fa 0-1. Io che quella partita l’ho guardata con un sito streaming della peggior specie, non vi sto nemmeno a dire cosa ho visto, e soprattutto quanto dopo l’ho visto. Poi ancora Abbiati, versione Dida 2007, regala palla a Milito, che però pensa che così sia troppo facile e quindi gliela restituisce. Il tutto per farci poi soffrire 87 minuti. Montolivo (CHI? SI RAGAZZI DAVVERO) fa pure un gol da cineteca annullato per fallo sul neoacquisto Handanovic (che io vedrò dopo alla Domenica Sportiva perché sotto 897 pop-up non ho visto niente). Poi verrà espulso Nagatomo e ancora Handanovic andrà a parare tutto il parabile. Finisce 0-1, lo Strama nerazzurro si lancia sotto la curva, dito indice alzato ad indicare i tifosi urlando “È VOSTRO, È VOSTRO!” Cassano lo porta in trionfo, pochi mesi dopo faranno rissa. “OH STRAMA BENEBENE”
5. Corsa di Pioli alla Mou nel derby della confusione
Ora alzi la mano chi in quel derby 2016 ci ha capito qualcosa. Io niente, perché seduto in terza fila al bar è già buona se vedevo il campo. I senatori del paese di età media 75 anni seduti in prima fila, nemmeno. Anche perché ogni volta che qualcuno aveva la palla si giravano per chiedere: “Ma chi l’è?”. Quella stagione Inter e Milan avevano le maglie che erano praticamente identiche, poi appena il tessuto si bagnava e diventano più scure, ogni differenza spariva. È così che, a furia di strizzare gli occhi per 90minuti, gli oculisti di tutta Italia hanno fatto i soldi. Ma ora i fatti. Il Milan conduce 2-1, l’Eurogol di Candreva rischia di essere vano, la sconfitta al debutto di Pioli allenatore sembra annunciata. (Ci piace far esordire gli allenatori al derby, vero Mancio?). Calcio d’angolo al 92esimo, anche Samir in area a saltare. Nel bar sono ormai tutti verso la porta, coi cappotti in mano, pronti ad uscire dopo la sconfitta. Nella confusione più totale la palla arriva a Perisic appostato sul secondo palo, che appoggia in porta il pallone per il 2-2.
Il barista si mette le mani nei capelli, non perché milanista, ma per i danni che questo gol provocherà al suo locale. Vola di tutto. Ma vola soprattutto Stefano Pioli che si lancia in mezzo al campo ad esultare stile Mou al Camp Nou. Richiamato dal quarto uomo, l’attuale mister rossonero (PENSA TE LA VITA) torna in panchina dove un commovente Gabigol gli salterà in braccio. Il Milan ci ripagherà al ritorno con la stessa moneta. Come ho detto all’inizio, il nostro destino di cugini è strano e misterioso, legato da un filo sottile.
Sinceramente ragazzi, il Derby di Milano è una partita così unica, particolare e ricca di aneddoti nella storia, che scegliere 5 istantanee è davvero difficile. Noi "Bauscia" (Inter squadra della borghesia) e loro "casciavitt" (Milan squadra degli operai e del popolo) siamo sempre stati in competizione, eppure mai nemici, ma sempre cugini. Grandi campioni hanno giocato questa partita, pazzesche coreografia l’hanno accompagnata. Ecco perché, da molti amanti del calcio, Inter – Milan è considerata la Stracittadina più bella del mondo. Quelle che vedremo oggi sono alcune delle scene più particolari ed indecenti dei derby post 2000.
Il gol di AdriaMAno
Stagione 2008/09. Derby numero 270, il secondo per Mourinho contro l’ormai esperto Ancelotti. Io invitato a casa di Milanisti la butto inizialmente sul “politically correct”. Solo a leggere le formazioni, un brivido corre lungo la schiena. Tandem nerazzurro Ibra – Adriano (SHOT POWER 99) contro Ronaldinho e Pato (TODA JOIA). Capitani Maldini e Zanetti (AHHHH, RESPIRATE QUESTA ATMOSFERA). Alla mezz’ora però ecco il fatto che caratterizzò quella sfida. Da destra Maicon fa partire un bel cross, Maldini si perde Adriano, che per colpire la palla fa un mezzo bagher con la mano destra e segna. Gelo milanista a San Siro ed anche sul divano della casa dove sono ospitato. Polemiche velenose e la mia finta sportività che cerca di calmare gli animi: “Dai su ma gli è scivolata lì, è involontario, ma cosa deve fare? Tagliarsi il braccio?” Intanto dentro di me il sorriso aumenta quando Stankovic scarica il 2-0 su assist di Ibra. Finirà 2-1 con gol inutile di Pato. Mourinho contento perché Adriano dedica il gol al figlio, il giorno dopo pioggia di polemiche e tutti a scannarsi.
2.Seedorf in ciabatte
A Settembre dello stesso anno va in onda uno dei derby più belli della storia interista. Penso che quel 4-0 ce lo abbiamo ancora tutti negli occhi, mi fermerei però nella storia dentro la storia, ossia la furia cieca di Ringhio Star Gattuso nei confronti di Leonardo e del povero Clarence, reo di vestire le ciabatte in panchina. Ma cosa è successo? Nel giorno del debutto di Sneijder, sbarcato a Milano poche ore prima, Gattuso perde la testa a metà primo tempo. Punteggio già sullo 0-1 dopo l’azione da Fifa che ha portato al gol di Motta. Rino è in sofferenza fisica, chiama la panchina e chiede il cambio. Leonardo sceglie Seedorf, il quale però è in ciabatte con patatine, pop corn, coca cola e fruttini a gustarsi il match. Poco dopo Pirlo sbaglia la punizione, Maicon lancia in campo aperto Eto’o (ETO’O, ETO’O). Gattuso lo insegue come meglio può e lo atterra in area. Solo Dio sa come non prenda già il rosso in quella occasione. Ringhio chiede ancora il cambio ad ampi gesti. Dalla panchina tutto tace, Seedorf abbassa la Gazzetta che stava leggendo e chiede se deve entrare proprio lui. Gattuso però, ormai è come l’Orlando furioso. Trancia la tibia al povero Wes e senza aspettare il cartellino (stavolta non lo salva manco il Papa) lancia la fascia da capitano e va sotto la doccia maledicendo tutto e tutti. (AHHHHH QUESTA PARTE DELLA MIA VITA LA CHIAMO MERAVIGGHIA)
3. Regalo Di…da Natale
Antivigilia di Natale 2007. Quel derby lo ricordo sempre con piacere, perché è quello in cui abbiamo aspettato il Milan neo campione del Mondo in campo per applaudirlo. E solo questo denota quanto siamo Signori (non Beppe Signori). La partita è equilibrata e solo una punizione perfetta di Pirlo dalla lunetta la sblocca. Però Dida non ci sta e decide di darci una mano. Prima Cambiasso serve Cruz, che se la porta sul sinistro e calcia bucando un goffo estremo difensore milanista. Poi nella ripresa Maldini allontana male, Cambiasso raccoglie e di sinistro dal limite fa partire una mozzarella centrale. Dida vola però alla sua sinistra e la palla entra tranquilla in porta. Tutti pensano alla deviazione che in realtà non c’è.
Il giorno dopo la Gazzetta metterà in prima pagina proprio la foto della papera di Dida con la didascalia “Regalo Di(da) Natale”. Ma che infidi balordi, quasi quasi mi è dispiaciuto… naaaaaah.
4. È vostro!
Stagione 2012/13, si proprio quella in cui siamo partiti a razzo col tridente Milito, Palacio, Cassano, con in panca Coutinho e Sneijder. Si proprio quella. Alla 7° giornata arriva il Milan di Allegri. Per la verità nemmeno loro messi troppo bene. Dopo appena 3 minuti punizione di Cambiasso dalla sinistra, Abbiati va a cogliere margherite, Wally Samuel fa 0-1. Io che quella partita l’ho guardata con un sito streaming della peggior specie, non vi sto nemmeno a dire cosa ho visto, e soprattutto quanto dopo l’ho visto. Poi ancora Abbiati, versione Dida 2007, regala palla a Milito, che però pensa che così sia troppo facile e quindi gliela restituisce. Il tutto per farci poi soffrire 87 minuti. Montolivo (CHI? SI RAGAZZI DAVVERO) fa pure un gol da cineteca annullato per fallo sul neoacquisto Handanovic (che io vedrò dopo alla Domenica Sportiva perché sotto 897 pop-up non ho visto niente). Poi verrà espulso Nagatomo e ancora Handanovic andrà a parare tutto il parabile. Finisce 0-1, lo Strama nerazzurro si lancia sotto la curva, dito indice alzato ad indicare i tifosi urlando “È VOSTRO, È VOSTRO!” Cassano lo porta in trionfo, pochi mesi dopo faranno rissa. “OH STRAMA BENEBENE”
5. Corsa di Pioli alla Mou nel derby della confusione
Ora alzi la mano chi in quel derby 2016 ci ha capito qualcosa. Io niente, perché seduto in terza fila al bar è già buona se vedevo il campo. I senatori del paese di età media 75 anni seduti in prima fila, nemmeno. Anche perché ogni volta che qualcuno aveva la palla si giravano per chiedere: “Ma chi l’è?”. Quella stagione Inter e Milan avevano le maglie che erano praticamente identiche, poi appena il tessuto si bagnava e diventano più scure, ogni differenza spariva. È così che, a furia di strizzare gli occhi per 90minuti, gli oculisti di tutta Italia hanno fatto i soldi. Ma ora i fatti. Il Milan conduce 2-1, l’Eurogol di Candreva rischia di essere vano, la sconfitta al debutto di Pioli allenatore sembra annunciata. (Ci piace far esordire gli allenatori al derby, vero Mancio?). Calcio d’angolo al 92esimo, anche Samir in area a saltare. Nel bar sono ormai tutti verso la porta, coi cappotti in mano, pronti ad uscire dopo la sconfitta. Nella confusione più totale la palla arriva a Perisic appostato sul secondo palo, che appoggia in porta il pallone per il 2-2.
Il barista si mette le mani nei capelli, non perché milanista, ma per i danni che questo gol provocherà al suo locale. Vola di tutto. Ma vola soprattutto Stefano Pioli che si lancia in mezzo al campo ad esultare stile Mou al Camp Nou. Richiamato dal quarto uomo, l’attuale mister rossonero (PENSA TE LA VITA) torna in panchina dove un commovente Gabigol gli salterà in braccio. Il Milan ci ripagherà al ritorno con la stessa moneta. Come ho detto all’inizio, il nostro destino di cugini è strano e misterioso, legato da un filo sottile.
0' - Calha infortunato, Lautaro con la febbre ed il Tucu titolareOggi o sarà una disfatta o un trionfoNon sono pronto per nessuna delle due PRIMO TEMPO: 5' - inizio scoppiettante, soprattutto per le nostre coronarie 7' - Tucu ad un unghia dal gol! Solo traversa 15' - Ace out dopo 15 minuti, questa scena […]
1️⃣ Bentornati con una nuova raccomandazione del rano-dietologo di fiducia: ingerite piccole dosi di interismo, possibilmente a più riprese. Noi non vediamo l'Inter da due settimane e nel prossimo mese la vedremo otto volte. Oh, è davvero come andare dal nutrizionista. Lui ti consiglia cose, tu te ne sbatti pagando. 2️⃣ Bell'orario per giocare comunque. […]
SOMMER 6 – Yaaaan, Yaaan, ti sorridono gli anelli verdiYaaan, Yaaan, Kvara e Politano ti fanno ciaoCon Ace e Benji qui c’è un mondo fantasticoMa qualcuno fermasse a quello strunz’ e McTominay BENJI 6.5 – Ah, oui, putev’esse la premiere fois que je marque en la Ligue A!Ma, à ce moment-là, l’è arrivè Monisueur Bonjour!Comme […]
0’ - FIIII FIIII FIIIII FIIII FIIII PRIMO TEMPO: 6' - Mi sento l'Arsenal mercoledì 10’ - Eto’o in incognito visto 15' - Lo vogliamo marcare Kvara, per favore? 16’ - cazzocene, noi il pallone lo accompagniamo DENTRO la porta 22’ - guarda mamma, proprio come l’ArsenalSiamo sotto.Ha segnato il McDonald della Scozia 35’ - […]
Oggi ci sentiamo molto influencers e faremo un bellissimo unboxing con voi! Questa startup emergente con sede a Riga (esiste davvero, non solo al Monopoly) ci ha mandato, dietro lautissimo compenso, un macchinario rivoluzionario: il misuratore di simpatia, e oggi lo testeremo sui nostri avversari. Il funzionamento è semplice: noi inseriamo il nome, lui restituisce […]
SOMMER 6 - Noi abbiamo un problema.Cioè no abbiamo 1 triliardo di problemi, ma ne abbiamo uno di più recente manifestazione rispetto agli altri: Mikel Merino.Questo lestofante sta cambiando squadra ogni anno per venirci puntualmente a giocar contro nella prima fase della Champions.Fortunatamente, quest’anno ci ha pensato Sommer: ha spacciato la sua esecuzione per un […]