27/08/2017

L'incorenza, quella bella

Cari amici di Ranocchiate, oggi vi racconterò una favola.
Avete presente quelle volte in cui l’Inter ha nettamente demeritato ma ha vinto, contro ogni possibile previsione?

…No?

Beh, nemmeno io. Sono abituato a quelle storie che ricordano più un calcio nel sedere, in cui giochiamo bene ma perdiamo per momenti di vuoto inspiegabili.

Eppure, questa sera il miracolo è accaduto: credenti, ringraziate Sant’Alessandro che oggi ci ha protetti con pali ed affini, mentre i non credenti staranno probabilmente valutando una rapida conversione sotto il vessillo di San Mauro, dopo quanto visto stasera.

Appunti disordinati di una partita che ricorda i miei risvegli mattutini: non ci si capisce nulla.

Arrivi alla partita e pensi “Beh dai, la Roma ha tanti problemi da affrontare, noi siamo carichi a molla, male che vada si finirà con un pareggio”

Leggi di Nagatomo ancora titolare, e già le certezze vacillano.

Beh dai, c’è Big Luciano, saprà certamente come affrontare la sua ex squadra. Lo guardi in faccia, nel prepartita, e capisci che è più preoccupato di uno studente prima di un esame. Insomma, bene ma non benissimo.

Entriamo anche bene in partita, cerchiamo di fare il nostro ma la gara è di quelle difficili.
Poi, improvviso come un herpes, la Roma inizia a prendere misteriosamente il controllo delle azioni e senza accorgertene, sei già sotto.
Male male.

A fine primo tempo chiudiamo in svantaggio, con la sensazione che sarebbe tranquillamente potuta andare peggio.

“Beh, dai, nel secondo tempo ci daremo una svegliata”

E invece no.

Dopo 13 secondi i giallorossi hanno già conquistato un calcio d’angolo. 13 secondi. Talmente pochi che Spalletti stava ancora uscendo dagli spogliatoi.

Qua va a finire male.
I romanisti sembrano dilagare, il non utilizzo della VARiabile ci aiuta a non subire un rigore (ancor più bello, sapendo che la Juve grazie a questo nuovo strumento ha subito due rigori contro in due giornate).
Palo, calcio d’angolo, azione pericolose. Un bel match, ma solo per i nostri avversari.

Poi, quello che non ti aspetti, dopo un film dell’orrore.

CANDREVA (si, quello che giocava nella Lazio), arriva sul fondo e fa una cosa sconvolgente: non crossa e non tira da 100 metri; aspetta, si accentra, serve un pallone splendido a Mauro che da lì non sbaglia mai. Ed è 1-1.

Non contento, il nostro capitano si improvvisa Beyblade su assist di Perisic mette dentro il 2-1.

Stropiccio gli occhi: siamo in vantaggio. Mi faccio prendere a schiaffi per essere certo di non sognare, mi fa ancora male la faccia ma chissene.

Per chiudere, Vecino infila persino il 3-1.

E quindi…abbiamo vinto.
Così, senza una spiegazione apparente.
Avrei volentieri dato un senso a questo articolo, ma è la partita stessa a non avere avuto senso.

Se queste sono le premesse quest’anno, possiamo persino puntare a non fare figuracce.

Ora scusate, ma il cardiologo è appena venuto a visitarmi.
Dovremmo certamente cambiare squadra, per avere un senso logico nelle partite che guardiamo.

…però, alla fine, che gusto ci sarebbe?

L'incorenza, quella bella

Cari amici di Ranocchiate, oggi vi racconterò una favola.
Avete presente quelle volte in cui l’Inter ha nettamente demeritato ma ha vinto, contro ogni possibile previsione?

…No?

Beh, nemmeno io. Sono abituato a quelle storie che ricordano più un calcio nel sedere, in cui giochiamo bene ma perdiamo per momenti di vuoto inspiegabili.

Eppure, questa sera il miracolo è accaduto: credenti, ringraziate Sant’Alessandro che oggi ci ha protetti con pali ed affini, mentre i non credenti staranno probabilmente valutando una rapida conversione sotto il vessillo di San Mauro, dopo quanto visto stasera.

Appunti disordinati di una partita che ricorda i miei risvegli mattutini: non ci si capisce nulla.

Arrivi alla partita e pensi “Beh dai, la Roma ha tanti problemi da affrontare, noi siamo carichi a molla, male che vada si finirà con un pareggio”

Leggi di Nagatomo ancora titolare, e già le certezze vacillano.

Beh dai, c’è Big Luciano, saprà certamente come affrontare la sua ex squadra. Lo guardi in faccia, nel prepartita, e capisci che è più preoccupato di uno studente prima di un esame. Insomma, bene ma non benissimo.

Entriamo anche bene in partita, cerchiamo di fare il nostro ma la gara è di quelle difficili.
Poi, improvviso come un herpes, la Roma inizia a prendere misteriosamente il controllo delle azioni e senza accorgertene, sei già sotto.
Male male.

A fine primo tempo chiudiamo in svantaggio, con la sensazione che sarebbe tranquillamente potuta andare peggio.

“Beh, dai, nel secondo tempo ci daremo una svegliata”

E invece no.

Dopo 13 secondi i giallorossi hanno già conquistato un calcio d’angolo. 13 secondi. Talmente pochi che Spalletti stava ancora uscendo dagli spogliatoi.

Qua va a finire male.
I romanisti sembrano dilagare, il non utilizzo della VARiabile ci aiuta a non subire un rigore (ancor più bello, sapendo che la Juve grazie a questo nuovo strumento ha subito due rigori contro in due giornate).
Palo, calcio d’angolo, azione pericolose. Un bel match, ma solo per i nostri avversari.

Poi, quello che non ti aspetti, dopo un film dell’orrore.

CANDREVA (si, quello che giocava nella Lazio), arriva sul fondo e fa una cosa sconvolgente: non crossa e non tira da 100 metri; aspetta, si accentra, serve un pallone splendido a Mauro che da lì non sbaglia mai. Ed è 1-1.

Non contento, il nostro capitano si improvvisa Beyblade su assist di Perisic mette dentro il 2-1.

Stropiccio gli occhi: siamo in vantaggio. Mi faccio prendere a schiaffi per essere certo di non sognare, mi fa ancora male la faccia ma chissene.

Per chiudere, Vecino infila persino il 3-1.

E quindi…abbiamo vinto.
Così, senza una spiegazione apparente.
Avrei volentieri dato un senso a questo articolo, ma è la partita stessa a non avere avuto senso.

Se queste sono le premesse quest’anno, possiamo persino puntare a non fare figuracce.

Ora scusate, ma il cardiologo è appena venuto a visitarmi.
Dovremmo certamente cambiare squadra, per avere un senso logico nelle partite che guardiamo.

…però, alla fine, che gusto ci sarebbe?

Notizie flash

Ultimi articoli

05/10/2024
Inter - Torino nel tempo di un caffè con triplo Tikus

PRIMO TEMPO: 1’ - mone passa la palla a tino, possiamo chiuderla qua 6’ - Padre Darmy stasera ha litigato coi cross? 13’ - Tino calma dai, non vuoi restare nei nostri cuori? 19’ - Marottaliggiamo un po’? ♥️Un rosso così presto? Si può? 20’ - Tino che dice ai compagni “è rosso”L'arbitro esegue direttamente […]

05/10/2024
Inter - Torino, 10 torelli prepartita

🐂 L'ultima volta che abbiamo giocato Inter - Torino avevamo appena vinto lo scudetto e la Lega Calcio mandò la Sig.ra Ferrieri Caputi per fare bella figura col mondo intero. Un arbitro donna per far capire a tutti la nostra attenzione sulla questione femminile nella partita che non contava ormai più niente. Giusto per ricordarvelo. […]

02/10/2024
Inter - Stella Rossa, il pagellone immaginario

Causa…boh tempesta elettromagnetica di potenza Marveliane, la connessione stasera viaggiava alla velocità di Rolando ed avrò messo si e no insieme 15 minuti di visione di partita.Pensate che questo mi fermi dal dare i voti ai nostri baldi giovani?AHAHAHAAH NO.D'altronde, cosa c'è di più italiano che giudicare a fondo qualcosa che si conosce a malapena? […]

01/10/2024
Inter - Stella Rossa nel tempo di un caffè

0’ - Arna titular, cosa mai potrà andare storto? PRIMO TEMPO: 3’ - Arna gol in fuorigioco.Si prospetta una partita da protagonista assoluto.Tutto nella norma, credo 5’ - grazie Caressa per la storia anagrafica di Silas gachucambomboqualcosa 6’ - il giorno che Fifino fa quell’aggancio io.. no niente, non riesco a proporre niente di più […]

01/10/2024
Inter - Stella Rossa, dieci stelline non rosse prepartita

🌟 Una settimana di merda con il deserto dei Tartari per far ribollire bene la tranvata del derby, due giorni striminiziti per non assaporare una bella vittoria a Udine. Però la chiamano Marotta League. 🌟 Stelline in onore dei nostri avversari ma anche per ricordare chi ne ha due a Milano. 🌟 Guarda chi si […]

29/09/2024
Udinese – Inter, il Pagellone della rinascita sofferta

SOMMER  6 – Ho sentito qualche critica ingenerosa contro Yann ieri pomeriggio.Ma come, razza di infedeli, ancora avete dubbi su Sommerino nostro dopo le prestazioni di Manchester e nel derby? La verità è una sola, e so che in molti di voi ci avranno già pensato.Dove si giocava ieri? A Udine, esatto. E chi è […]

linkedin facebook pinterest youtube rss twitter instagram facebook-blank rss-blank linkedin-blank pinterest youtube twitter instagram