18/12/2023

Lazio – Inter, il pagellone capolista con Madrid in vista

MR. HUNZIKER 10 –  Ormai i pagelloni rischiano di essere tutti uguali per Yann, la cui routine pare che sia la seguente:

- arrivo sul campo insieme alla squadra, sguardo d’intesa con gli attaccanti per l’inizio dell’allenamento. Lo sguardo a volte si incrocia involontariamente con tre/quattro fans sugli spalti, che vengono ingravidate sul momento.

- Inizio allenamento, gli attaccanti cominciano a calciare verso la porta di Yann che lascia passare l’80% dei tiri. Si sparge la voce tra gli avversari che Yann non è in forma.

- A fine allenamento Yannerino (per distinguerlo da Yannerone Bisteccone) si concentra facendo meditazione in prossimità della doccia all’angolo dello spogliatoio, dove si incontra mentalmente con Yodanovic che lo invita ad usare il laser. Le sedute di meditazione si chiudono con Yannerino che visualizza una sedia.

- Comincia la partita e Yann è carico come non mai: “Fateli passare, voglio vedere se oggi riescono a segnarmi!”. Purtroppo Acerbi usa i tappi alle orecchie, Darmy ascolta solo la voce del Superiore e Basto è impegnato a scambiare Pokemon cards con Felipe Anderson. Bisteccone è l’unico che potrebbe ascoltarlo, ma per non cedere in tentazione si butta in attacco.

- Uno o due palloni alla fine arrivano dalle sue parti, ma centrocampisti che incespicano ed attaccanti che svirgolano Yannerino non riesce a dimostrare tutto il suo potenziale.

Finisce con Yann che torna negli spogliatoi e non si fa nemmeno la doccia.

Come oggi è venuto a sapere del sorteggio, si è subito informato sulle statistiche di Griezmann, Correa (quello buono), Depay e Morata. Vorrebbe essere messo alla prova a Febbraio, ma come al solito dovrà prima chiedere il permesso ad Ace.

BISTECK 9 – Il modo in cui sradica il pallone dai piedi degli avversari mi ricorda altri che hanno giocato con la nostra maglia di recente, ma che poi hanno finito col fare da tappezzeria in altre squadre, o sono nettamente involuti coperti di soldi.
Quindi te lo dico, Bisteccò: non mi fare illudere pure tu, se no lo dico a Farris e te mette ar barbecue assieme a du’ kartoffen.
Già che ci sei comincia a studiarti i movimenti di Griezmann, anche se forse è più Azpilicueta che dovrà studiarsi i tuoi.

ACE 10Essere fischiati ad ogni tocco di palla da una tifoseria che dovrebbe essere gemellata alla nostra non è una delle esperienze che mi piacerebbe fare. Oddìo, nemmeno vedere Haaland che carica a tutta velocità verso di me è una di quelle cose che mi lascerebbero molto tranquillo, eppure Ace ha ormai raggiunto il dono dell’imperturbabilità, al punto che nel secondo tempo pure la curva biancoceleste si stanca di insultare e passa a prendersela con la propria squadra.
Dovremmo andare tutti a lezione di ARRIMBARZO da Ciccio.

BASTONI 9 – Felipe Anderson ci segna ad ogni partita che la Lega manda in terra ormai dalla notte dei tempi, pensate si favoleggia che giocasse con noi anche un certo Gabriel Barbosa, ma siamo portati a credere che si tratti solo di leggende metropolitane. Sandrino ha studiato a fondo la questione, ed infine ha scoperto che Felipe è appassionato come lui di Pokemon cards, e sono stati tutto il tempo a bordocampo a scambiarsele. Quando Felipe ha scoperto che il piccolo Lemonchu può evolversi fino al demoniaco stato di Monezard, ha chiesto il cambio.

DARMY 9.5  
–  
“Mister, come intende affrontare i multipli impegni di campionato, Coppa Italia, Supercoppa e Champions, anche alla luce dei recenti infortuni nel reparto difensivo”
“Ma io penso cheeee... abbiamo approntato una formazione per ogni impegno, con opprtune rotazioni di ruolo”
“Può farci un esempio?”
“Sicuro, in campionato Darmian gioca esterno destro, in Champions braccetto destro, in Coppa Italia centrale ed in Supercoppa mezzala sinistra”

MKHITRAIN 10 –  Ad un certo punto il povero Kamada si è trovato di fronte Michele, lo ha dribblato, è andato avanti e se l’è trovato davanti di nuovo.
“Ma ti avevo appena scartato!” ha esclamato con forte accento crucco-nipponico.
“Guarda che io so’ Enrico”, ha detto l’altro con accento franco-armeno and a touch of Testaccio.
Poi Enrico e Michele si sono avvicinati ed hanno fatto una fusione che manco Goku sotto amfetamine.
“Ma ndo cazzo so capitato”, ha detto Kamada, non sapendo di citare un altro suo connazionale, Yuto, anche se in quell’occasione il commento era dopo aver visto ruttare Kuzmanovic.

CALHA 8 – Ieri prestazione sotto tono per il Cialda, che si era dispiaciuto di vedere Rovella in difficoltà e all’inizio del secondo tempo ha deciso di fornirgli un assist, dato che nè Zaccagni nè Felipe parevano in grado. Non so, forse era deluso che non giocasse Luis Alberto titolare, in questo caso chiederei in anticipo al Cholo se c’è qualche centrocampista che preferisci (Lemar, De Paul, Witsel?). Sono sicuro che il Cholo, che è una sì cara persona, non mancherà di accontentarti.

BARE 9 – La partita di ieri era chiaramente un esperimento scientifico-sociologico per analizzare il comportamento di Bare dopo l’ammonizione. Un Biaseen qualsiasi avrebbe accettato il proprio destino e giochicchiato fino al cambio.
Bare invece no. Se prima correva per due, dopo il giallo ha corso per cinque, come evidente nell’azione del gol. Il cambio alla fine è arrivato lo stesso, ma per un attimo Mone è stato addirittura in dubbio.

DIMA 8 – Il picco si registra sempre attorno alla fine del primo tempo, quando va in slalom a tre laziali e crossa, ma siccome è  troppo veloce nessuno arriva sul pallone. Poi si spegne lentamente, ma tutto sommato a Marusic dall’altro lato è andata anche peggio.

TIKUS 10 – Anche qui ci troviamo di fronte ad un esperimento interessante, con Mone che ha resistito per ben 53 minuti prima di sostituirlo con Arna dopo il giallo. Un po’ per mancanza di cambi, un po’ perchè sapeva che avrebbe segnato (sennò che demone è?), un po’ perchè Farris l’ha distratto tutto il tempo raccontando i bei tempi di quando Lotito li teneva a pane e acqua sotto osservazione di Tare.

LAUTI
10 – A Lauti hanno raccontato il mito del Minotauro, un uomo che è pure un toro e che attirava le sue vittime in un labirinto da cui nessuno sapeva uscire.
“Ma parla di me!”, ha esclamato Lauti, che ha deciso subito di fare la prova con Marusic.
Il Minotauro le sue vittime le uccideva, mentre Lauti si limita ad umiliarle.
“Se me magnavi era meglio” hanno sentito dire al povero Adam.

CARLOS AUGUSTO 7.5 – Questa cosa che la Lazio abbia come simbolo l’aquila imperiale, ad Augusto non va proprio giù. Con il nome che si ritrova, qua l’unico rappresentante dell’Impero deve essere lui.

FRATTESI 8 –
Avrebbe l’occasione di mettere dentro il terzo, ma poi si ricorda che il ruolo che il Demone gli ha affidato è Centrocampista di Coppe, allora si limita a non far rimpiangere troppo Mbare dopo l’ammonizione.

ARNA 8 – Entra al posto di Tikus, ma negli occhi ha già la prossima partita di Coppa. E non stiamo parlando della Champions, Arna non è programmato per pensare così a lungo termine per le sfide con l’Atletico. Lui guarda al dopodomani al massimo, cioè agli ottavi di Coppa Italia contro il Bologna. Se segna contro gli ex, dagli irrigatori di San Siro pioverà Arnagin sul campo.

KRIS & KLAASS 10 – Con tutto il rispetto (non so per chi, fate voi) quando Mone fa entrare Kris e Klaass, è come quando entravano Gaglia e Correa lo scorso anno. Gli avversari capivano che per loro non ci sarebbe stato scampo.

MR. DEMONE 10 –
Vittoria 5 a 1 nel derby? Fatto.
Primo posto in classifica? Fatto.
Umiliazione pubblica di Romelu? Fatto
Gol agli scoloriti in contropiede? Fatto.
Vendetta contro Lotito in trasferta? Fatto.
Prossimo obiettivo sulla lista? Cholo, nonostante i buoni trascorsi alla Lazio, o forse proprio per quello, vai a sapere cosa accade nel mondo degli Inferi.
Sappiamo solo che in fondo alla lista è rimasto un nome scritto in grassetto: PEP.
LET HIM COOK

Lazio – Inter, il pagellone capolista con Madrid in vista

MR. HUNZIKER 10 –  Ormai i pagelloni rischiano di essere tutti uguali per Yann, la cui routine pare che sia la seguente:

- arrivo sul campo insieme alla squadra, sguardo d’intesa con gli attaccanti per l’inizio dell’allenamento. Lo sguardo a volte si incrocia involontariamente con tre/quattro fans sugli spalti, che vengono ingravidate sul momento.

- Inizio allenamento, gli attaccanti cominciano a calciare verso la porta di Yann che lascia passare l’80% dei tiri. Si sparge la voce tra gli avversari che Yann non è in forma.

- A fine allenamento Yannerino (per distinguerlo da Yannerone Bisteccone) si concentra facendo meditazione in prossimità della doccia all’angolo dello spogliatoio, dove si incontra mentalmente con Yodanovic che lo invita ad usare il laser. Le sedute di meditazione si chiudono con Yannerino che visualizza una sedia.

- Comincia la partita e Yann è carico come non mai: “Fateli passare, voglio vedere se oggi riescono a segnarmi!”. Purtroppo Acerbi usa i tappi alle orecchie, Darmy ascolta solo la voce del Superiore e Basto è impegnato a scambiare Pokemon cards con Felipe Anderson. Bisteccone è l’unico che potrebbe ascoltarlo, ma per non cedere in tentazione si butta in attacco.

- Uno o due palloni alla fine arrivano dalle sue parti, ma centrocampisti che incespicano ed attaccanti che svirgolano Yannerino non riesce a dimostrare tutto il suo potenziale.

Finisce con Yann che torna negli spogliatoi e non si fa nemmeno la doccia.

Come oggi è venuto a sapere del sorteggio, si è subito informato sulle statistiche di Griezmann, Correa (quello buono), Depay e Morata. Vorrebbe essere messo alla prova a Febbraio, ma come al solito dovrà prima chiedere il permesso ad Ace.

BISTECK 9 – Il modo in cui sradica il pallone dai piedi degli avversari mi ricorda altri che hanno giocato con la nostra maglia di recente, ma che poi hanno finito col fare da tappezzeria in altre squadre, o sono nettamente involuti coperti di soldi.
Quindi te lo dico, Bisteccò: non mi fare illudere pure tu, se no lo dico a Farris e te mette ar barbecue assieme a du’ kartoffen.
Già che ci sei comincia a studiarti i movimenti di Griezmann, anche se forse è più Azpilicueta che dovrà studiarsi i tuoi.

ACE 10Essere fischiati ad ogni tocco di palla da una tifoseria che dovrebbe essere gemellata alla nostra non è una delle esperienze che mi piacerebbe fare. Oddìo, nemmeno vedere Haaland che carica a tutta velocità verso di me è una di quelle cose che mi lascerebbero molto tranquillo, eppure Ace ha ormai raggiunto il dono dell’imperturbabilità, al punto che nel secondo tempo pure la curva biancoceleste si stanca di insultare e passa a prendersela con la propria squadra.
Dovremmo andare tutti a lezione di ARRIMBARZO da Ciccio.

BASTONI 9 – Felipe Anderson ci segna ad ogni partita che la Lega manda in terra ormai dalla notte dei tempi, pensate si favoleggia che giocasse con noi anche un certo Gabriel Barbosa, ma siamo portati a credere che si tratti solo di leggende metropolitane. Sandrino ha studiato a fondo la questione, ed infine ha scoperto che Felipe è appassionato come lui di Pokemon cards, e sono stati tutto il tempo a bordocampo a scambiarsele. Quando Felipe ha scoperto che il piccolo Lemonchu può evolversi fino al demoniaco stato di Monezard, ha chiesto il cambio.

DARMY 9.5  
–  
“Mister, come intende affrontare i multipli impegni di campionato, Coppa Italia, Supercoppa e Champions, anche alla luce dei recenti infortuni nel reparto difensivo”
“Ma io penso cheeee... abbiamo approntato una formazione per ogni impegno, con opprtune rotazioni di ruolo”
“Può farci un esempio?”
“Sicuro, in campionato Darmian gioca esterno destro, in Champions braccetto destro, in Coppa Italia centrale ed in Supercoppa mezzala sinistra”

MKHITRAIN 10 –  Ad un certo punto il povero Kamada si è trovato di fronte Michele, lo ha dribblato, è andato avanti e se l’è trovato davanti di nuovo.
“Ma ti avevo appena scartato!” ha esclamato con forte accento crucco-nipponico.
“Guarda che io so’ Enrico”, ha detto l’altro con accento franco-armeno and a touch of Testaccio.
Poi Enrico e Michele si sono avvicinati ed hanno fatto una fusione che manco Goku sotto amfetamine.
“Ma ndo cazzo so capitato”, ha detto Kamada, non sapendo di citare un altro suo connazionale, Yuto, anche se in quell’occasione il commento era dopo aver visto ruttare Kuzmanovic.

CALHA 8 – Ieri prestazione sotto tono per il Cialda, che si era dispiaciuto di vedere Rovella in difficoltà e all’inizio del secondo tempo ha deciso di fornirgli un assist, dato che nè Zaccagni nè Felipe parevano in grado. Non so, forse era deluso che non giocasse Luis Alberto titolare, in questo caso chiederei in anticipo al Cholo se c’è qualche centrocampista che preferisci (Lemar, De Paul, Witsel?). Sono sicuro che il Cholo, che è una sì cara persona, non mancherà di accontentarti.

BARE 9 – La partita di ieri era chiaramente un esperimento scientifico-sociologico per analizzare il comportamento di Bare dopo l’ammonizione. Un Biaseen qualsiasi avrebbe accettato il proprio destino e giochicchiato fino al cambio.
Bare invece no. Se prima correva per due, dopo il giallo ha corso per cinque, come evidente nell’azione del gol. Il cambio alla fine è arrivato lo stesso, ma per un attimo Mone è stato addirittura in dubbio.

DIMA 8 – Il picco si registra sempre attorno alla fine del primo tempo, quando va in slalom a tre laziali e crossa, ma siccome è  troppo veloce nessuno arriva sul pallone. Poi si spegne lentamente, ma tutto sommato a Marusic dall’altro lato è andata anche peggio.

TIKUS 10 – Anche qui ci troviamo di fronte ad un esperimento interessante, con Mone che ha resistito per ben 53 minuti prima di sostituirlo con Arna dopo il giallo. Un po’ per mancanza di cambi, un po’ perchè sapeva che avrebbe segnato (sennò che demone è?), un po’ perchè Farris l’ha distratto tutto il tempo raccontando i bei tempi di quando Lotito li teneva a pane e acqua sotto osservazione di Tare.

LAUTI
10 – A Lauti hanno raccontato il mito del Minotauro, un uomo che è pure un toro e che attirava le sue vittime in un labirinto da cui nessuno sapeva uscire.
“Ma parla di me!”, ha esclamato Lauti, che ha deciso subito di fare la prova con Marusic.
Il Minotauro le sue vittime le uccideva, mentre Lauti si limita ad umiliarle.
“Se me magnavi era meglio” hanno sentito dire al povero Adam.

CARLOS AUGUSTO 7.5 – Questa cosa che la Lazio abbia come simbolo l’aquila imperiale, ad Augusto non va proprio giù. Con il nome che si ritrova, qua l’unico rappresentante dell’Impero deve essere lui.

FRATTESI 8 –
Avrebbe l’occasione di mettere dentro il terzo, ma poi si ricorda che il ruolo che il Demone gli ha affidato è Centrocampista di Coppe, allora si limita a non far rimpiangere troppo Mbare dopo l’ammonizione.

ARNA 8 – Entra al posto di Tikus, ma negli occhi ha già la prossima partita di Coppa. E non stiamo parlando della Champions, Arna non è programmato per pensare così a lungo termine per le sfide con l’Atletico. Lui guarda al dopodomani al massimo, cioè agli ottavi di Coppa Italia contro il Bologna. Se segna contro gli ex, dagli irrigatori di San Siro pioverà Arnagin sul campo.

KRIS & KLAASS 10 – Con tutto il rispetto (non so per chi, fate voi) quando Mone fa entrare Kris e Klaass, è come quando entravano Gaglia e Correa lo scorso anno. Gli avversari capivano che per loro non ci sarebbe stato scampo.

MR. DEMONE 10 –
Vittoria 5 a 1 nel derby? Fatto.
Primo posto in classifica? Fatto.
Umiliazione pubblica di Romelu? Fatto
Gol agli scoloriti in contropiede? Fatto.
Vendetta contro Lotito in trasferta? Fatto.
Prossimo obiettivo sulla lista? Cholo, nonostante i buoni trascorsi alla Lazio, o forse proprio per quello, vai a sapere cosa accade nel mondo degli Inferi.
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