05/11/2017

Interismi senza isterismi

Cari amici di Ranocchiate, se dovessi fare una lista delle cose che più odio, vedere l’Inter giocare alle 12.30 sarebbe certamente nella top 10.

La domenica è un giorno da vivere in pieno relax, ma ogni volta che giochiamo alle 12.30 chi mi dà il buongiorno è l’ansia: perché una squadra in salute come la nostra non dovrebbe avere molto da temere nel ricevere a San Siro un Torino in difficoltà; ma a noi si sa, piace essere incoerenti.

Ci diverte proprio, è quel peperoncino perennemente infilato nelle chapètte che ci farà sempre sedere davanti alla tv con il panico che il Baselli di turno possa impossessarsi dello spirito di Roberto Baggio manco fossimo in Space Jam.

Ad esempio questa settimana sono stato travolto dall’ottimismo di mio cugino (altro interista fino al midollo), che diceva sulla partita “la vedo brutta, perdiamo 3-1 secondo me”, robe che Gianni dell’Euronics scansati.

Insomma, speravo solo che si continuasse ad essere brutti ma efficaci, come col Verona.
Con Nagatomo e D’Ambrosio titolari inamovibili certamente ho la certezza di una delle due.

Gli 11 sono ormai quelli, il tempo di maledire l’avvenuto recupero di Belotti per la partita e si comincia.

Giochiamo la nostra onesta partita, il Torino non molla e difende colpo su colpo, tentando di affondare ogni qual volta è possibile: Skriniar per poco non mette a segno un altro gol, ma ovviamente Sirigu si ricorda di essere un grande portiere proprio contro di noi, il primo tempo si chiude sullo 0-0.

Stesso copione nel secondo tempo, ma al 60° Iago Falque porta a spasso la difesa come ai bei tempi ed il Toro passa in vantaggio.
Inquadrano Spalletti, non sembra esattamente la faccia di un buon cristiano, meglio non chiedersi cosa stia pensando.

Obi sbaglia un gol facile facile: è chiaramente un ragazzo riconoscente, applausi per Joel.

Poi, la mossa che non ti aspetti: fuori Nagatomo dentro Eder, si passa al 3-4-1-2.
Sarà un po' blasfemo sostituire Yuto, ma D’Ambrosio centrale di difesa è semplicemente poesia, la svolta è dietro l’angolo: Perisic mette un bel pallone in mezzo e Icardi si snatura, non guarda nemmeno la porta e serve il 12° uomo più bello del mondo, da lì Eder non può sbagliare ed è 1-1.

Per poco non la vinciamo pure, Vecino smonta la traversa dai 30 metri, ma non riusciamo a segnare il gol del 2-1, finisce così.

Avremmo potuto fare di più come ad esempio col Verona, ma sembra ormai chiaro che per trovare i giusti equilibri servirà un po' di pazienza: abbiamo avuto le occasioni per vincere, ma ci è probabilmente mancata la giusta maturità; stiamo comunque dimostrando la giusta tenacia nel recuperare in partite difficili, che è sicuramente importante per rimanere lì davanti.

Per ora, quindi, ci conviene coccolare l’imbattibilità mantenuta fino a che sarà possibile, presto o tardi toccherà rinunciarci.

Un giorno, non troppo lontano entreranno in campo Ranocchia e Karamoh.

E se torna anche Gabigol, lo scudetto sarà assicurato.

Interismi senza isterismi

Cari amici di Ranocchiate, se dovessi fare una lista delle cose che più odio, vedere l’Inter giocare alle 12.30 sarebbe certamente nella top 10.

La domenica è un giorno da vivere in pieno relax, ma ogni volta che giochiamo alle 12.30 chi mi dà il buongiorno è l’ansia: perché una squadra in salute come la nostra non dovrebbe avere molto da temere nel ricevere a San Siro un Torino in difficoltà; ma a noi si sa, piace essere incoerenti.

Ci diverte proprio, è quel peperoncino perennemente infilato nelle chapètte che ci farà sempre sedere davanti alla tv con il panico che il Baselli di turno possa impossessarsi dello spirito di Roberto Baggio manco fossimo in Space Jam.

Ad esempio questa settimana sono stato travolto dall’ottimismo di mio cugino (altro interista fino al midollo), che diceva sulla partita “la vedo brutta, perdiamo 3-1 secondo me”, robe che Gianni dell’Euronics scansati.

Insomma, speravo solo che si continuasse ad essere brutti ma efficaci, come col Verona.
Con Nagatomo e D’Ambrosio titolari inamovibili certamente ho la certezza di una delle due.

Gli 11 sono ormai quelli, il tempo di maledire l’avvenuto recupero di Belotti per la partita e si comincia.

Giochiamo la nostra onesta partita, il Torino non molla e difende colpo su colpo, tentando di affondare ogni qual volta è possibile: Skriniar per poco non mette a segno un altro gol, ma ovviamente Sirigu si ricorda di essere un grande portiere proprio contro di noi, il primo tempo si chiude sullo 0-0.

Stesso copione nel secondo tempo, ma al 60° Iago Falque porta a spasso la difesa come ai bei tempi ed il Toro passa in vantaggio.
Inquadrano Spalletti, non sembra esattamente la faccia di un buon cristiano, meglio non chiedersi cosa stia pensando.

Obi sbaglia un gol facile facile: è chiaramente un ragazzo riconoscente, applausi per Joel.

Poi, la mossa che non ti aspetti: fuori Nagatomo dentro Eder, si passa al 3-4-1-2.
Sarà un po' blasfemo sostituire Yuto, ma D’Ambrosio centrale di difesa è semplicemente poesia, la svolta è dietro l’angolo: Perisic mette un bel pallone in mezzo e Icardi si snatura, non guarda nemmeno la porta e serve il 12° uomo più bello del mondo, da lì Eder non può sbagliare ed è 1-1.

Per poco non la vinciamo pure, Vecino smonta la traversa dai 30 metri, ma non riusciamo a segnare il gol del 2-1, finisce così.

Avremmo potuto fare di più come ad esempio col Verona, ma sembra ormai chiaro che per trovare i giusti equilibri servirà un po' di pazienza: abbiamo avuto le occasioni per vincere, ma ci è probabilmente mancata la giusta maturità; stiamo comunque dimostrando la giusta tenacia nel recuperare in partite difficili, che è sicuramente importante per rimanere lì davanti.

Per ora, quindi, ci conviene coccolare l’imbattibilità mantenuta fino a che sarà possibile, presto o tardi toccherà rinunciarci.

Un giorno, non troppo lontano entreranno in campo Ranocchia e Karamoh.

E se torna anche Gabigol, lo scudetto sarà assicurato.

Notizie flash

Ultimi articoli

14/09/2025
Juventus – Inter, il pagellone che punta ad una salvezza tranquilla

SOMMER 4 –Inter – Torino: Clean sheet.Inter – Udinese: 2 gol subiti, di cui uno da Atta al primo gol in A.Juve – Inter: 4 gol presi di cui 2 da Kelly ed Adzic al loro primo gol in A.Da quanto ci risulta, quello di Lelly Kelly è anche il primo gol segnato in A […]

13/09/2025
Juventus - Inter nel tempo di un caffè turco

PRIMO TEMPO: 2’ - la Ref Cam è brutta, ma mai quanto questo corner corto di Hakan Dai Svegliati Chalanoglu 4' - Quanto vorrei essere un Thuram 14’ - statistica “curiosa”: Lelly Kelly non aveva mai segnato in A. Indovinate con chi ha trovato il primo gol?! 17' - Quanti punti mancano alla salvezza? 20' […]

13/09/2025
J******s - Inter, 10 pensieri pre-crisInter

😶‍🌫️ Ritorna il prepartita in formato articolo dopo i primi due in formato post; e non sappiamo quale sarà il formato del prossimo. Davvero. Perché non siamo ancora entrati nel mood "ansia per nuova stagione" e non ci stiamo capendo niente. Così non ci capite niente neanche voi. Praticamente noi siamo il mercato dell'Inter ma […]

01/09/2025
Inter-Udinese, il pagellone al gusto di cianuro

SOMMER: Ricominciamo con le solite comiche, rigore subito (ovviamente per fallo di mano in area) e a seguire primo gol in Serie A del baby fenomeno di turno. Il menù è completo. Adesso sinceramente non so cosa dire, speriamo che il nuovo amichetto svizzero Akanji possa portare un po' di solidità in più la dietro. […]

31/08/2025
Inter-Udinese nel tempo di un caffè corretto lacrime

PRE-PARTITA: Potrei dilungarmi con una accurata disamina tattica della partita ma per fare prima vi dico solo: ARRIVIAMO DA UNA GOLEADA, serve altro? 5' Non credo sia normale che l'udinese mi spaventi più del Liverpool, ma non è colpa mia se quando giocano contro di noi a volte le due squadre coincidono 3' E infatti […]

26/08/2025
Inter – Torino, il pagellone ingiocabile

SOMMER 6.5 – Entra in campo con l’aria di chi preferirebbe essere al Sestriere a cogliere stelle alpine, bere latte appena munto e tirare fino a tardi in compagnia della Hunziker. Invece gli tocca difendere i pali dal tridente Simeone/Ngonge/Vlasic, zero tiri in tre, o forse un paio ma di quelli che avrebbe parato anche […]

linkedin facebook pinterest youtube rss twitter instagram facebook-blank rss-blank linkedin-blank pinterest youtube twitter instagram